Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: _Reset_    22/04/2012    1 recensioni
ecco, ci riprovo! la mia prima storia non ha avuto molto successo, quindi eccone un'altra sperando che piaccia di più!!
David Finnigun è un campione delle olimpiadi di nuoto ed è soprannominato Achille anche se non tutti sanno il perchè. la sua vita, segnata da una vecchia e dura decisione, verrà sconvolta da una persona speciale. cosa succederà??? spero veramente che vi piaccia!!!
Genere: Drammatico, Romantico, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 2


O-Mio-Dio!

Sono veramente riuscita a salutarlo?

Sento le ginocchia che tremano!

Perché mi sorride così dolcemente da togliermi il respiro?

Bisogna dire che senza cuffia e occhialini è ancora più carino! I capelli scompigliati color rosso acceso e i suoi occhi verdi distolgono l'attenzione dal suo fisico comunque visibile anche attraverso la maglietta.

Ok, si sono girati anche i suoi amici...

- Sono Alice Cooper...faccio parte del club di giornalismo e...- inizio a presentarmi, ma vedo che loro si sono lanciati quella tipica occhiata tra ragazzi che dice “Visto? Te l'avevo detto!”.

Mi sento un po' a disagio, ma per fortuna la sua voce mi salva:- David, Matt, Jeremy e Samuel.- dice indicando se stesso e i suoi amici.

David è completamente diverso dai suoi amici: Matt ha folti capelli neri a cresta e occhi grigi, Jeremy ha i capelli castano chiaro sempre scompigliati e gli occhi azzurri mentre Samuel ha i capelli ricci castani e gli occhi color nocciola.

Vedendo che sono andata un po' in tilt, continua:- Possiamo esserti utili?-.

Mi riprendo un po', ma sento le guance calde.

- Ti volevo chiedere se potevo seguire i tuoi allenamenti perché mi è stato affidato il compito di scrivere un libro sulla vita di un atleta entro la fine dell'anno scolastico.- rispondo tutto d'un fiato.

I suoi amici sorridono beffardi, ma lui invece mi osserva interessato. Dopo una breve pausa mi chiede:- Suppongo che il compito includa anche parte della vita privata, giusto?-. A questo punto i suoi amici si zittiscono e io sono costretta a rispondere:- Teoricamente si...però non è necessario, io non voglio disturbarti...-.

Mi blocco quando lo vedo sorridere.

- Non è un problema. Ci sto!- esclama.

O-Mio-Dio!

Ha detto che gli va bene!

Adesso sono un po' più tranquilla.

- Stasera andiamo al cinema. Dove ci incontriamo?- mi chiede subito Jeremy con una disinvoltura che mi stupisce.

Matt si alza e gli si mette davanti per parlarmi:- Non ti devi sentire in imbarazzo, ok? Siamo delle persone normalissime...a parte Jeremy...-.

A sua volta Matt viene spinto via da Samuel che mi dice sorridendo:- Noi non pensiamo male di te...Siamo abituati alle decisioni pazze di David!-.

Mi sento tirare il braccio indietro e quando mi volto vedo che David mi sta trascinando lontano dai suoi amici.

- Scusali, sono un po' particolari...- e sorride, poi prosegue:- Comunque se mi dici dove abiti vengo a prenderti in moto, per il cinema...- e continua a sorridere.

Probabilmente adesso ho la tipica faccia sbalordita. Ho capito bene? Mi viene a prendere a casa in moto per portarmi al cinema con i suoi amici? LUI?

Certo che è proprio una giornata fortunata!

- Non c'è bisogno che vieni, se mi dici il cinema vengo io...ti disturbo già troppo...- mormoro rossa in volto, ma lui mi interrompe:- Guarda che se disturbavi non avreik accettato! E poi se devi fare quel compito lo devi fare bene! Non ti devi preoccupare di niente, ok?-.

Annuisco leggermente e mormoro:- Oxford Street, 36.-.

Lui sorride soddisfatto e allontanandosi esclama:- Alle 18.30 sono lì. Ricordati di non cenare e non provare a portare i soldi. Scusa ma devo tornare in classe, ciao!-.

Mi trovo imbambolata a salutarlo con la mano mentre raggiunge gli amici e si dirige verso la classe.

Quando finalmente riesco a tornare in me torno in classe salterellando dalla felicità.

- Allora? Allora? Raccontami tutto!- mi bisbiglia la mia migliore amica durante la lezione di storia.

La guardo felice e le sussurro:- Ha accettato, anche che io ficcanasi nella sua vita privata! Stasera vado al cinema con lui e i suoi amici. Mi viene a prendere in moto e ha detto di non cenare e di non cercare di portare i soldi!-. Mentre le racconto tutti lei mi fa la tipica faccina che solo le ragazze sanno fare che dice: “Brava, amica mia! Complimenti! Sono orgogliosa di te!”.

Le voglio veramente tanto bene!

Lucia Amanda Perez è il suo nome completo, ma io la chiamo sempre Lucy. Ha origini argentine, ma vive qui in Australia da dieci anni e da allora siamo sempre state compagne di classe, di banco e soprattutto migliori amiche. È l'unica persona a cui ho rivelato la mia cotta segreta per David Finnigun e io sono l'unica a sapere del suo debole per Jeremy Banter, il migliore amico di David.

Ci mettiamo subito d'accordo per incontrarci a casa mia il pomeriggio per scegliere insieme cosa avrei messo la sera.

Che emozione!

L'ultima ora di lezione passa lentamente, ma finalmente suona la campanella. Corro fuori velocemente e raggiungo la mia fantastica bici. Mi rappresenta perchè l'ho decorata molto bene. Sul manubrio e intorno al cestino ho messo dei fiori colorati finti, anche se volevo metterli veri, però poi mia mamma mi ha ricordato che sarebbero appassiti in poco tempo. Ho dipinto tutta la bici di arancione e di viola i pedali, la cassa per la catena, la sella e le manopole. Sul portapacchi poi ho attaccato due borse con decorazioni floreali molto colorate e il campanello è completamente coperto da brillantini di tutti i colori.

Pedalo velocemente verso casa, pranzo in tutta fretta e finisco i compiti.

Mi precipito poi in camera e apro l'armadio disperata: per tutte le ragazze infatti scegliere i vestiti per un'occasione importante è un dramma!

- Stai tranquilla, Alice! Sarai fantastica alle sei e venti!- continua a ripetermi Lucy mentre con la piastra mi arriccia i capelli in modo ordinato.

Ha ragione: alle sei e venti esatte sono pronta davanti alo specchio e mi torturo le mani agitata: continuo a far girare l'anello che ho al pollice destro, quello che anche Lucy indossa, il simbolo della nostra amicizia.

Mi osservo nello specchio soddisfatta: indosso i jeans neri con la cintura oro, il top senza spalline blu con sopra il copri spalle nero, tre braccialetti, un ciondolo e degli orecchini a forma di cuore tutti color oro. I capelli formano dei boccoli perfetti, le unghie ovviamente sono blu con un cuoricino oro e indosso le mie ballerine preferite: blu e oro.

I miei genitori non sono a casa, quindi mi sono salvata dalle insistenti domande indagatorie tipiche dei genitori quando la figlia esce per la prima volta con un ragazzo, anzi, nel mio caso ben quattro ragazzi. Lo ammetto: è veramente la prima volta che esco con un ragazzo e per mia fortuna esco subito con quello per cui da ben quattro anni ho una cotta!

Suona il campanello tre volte.

Corro alla porta, ma prima di aprire mi controllo nello specchio: tutto ok.

Quando apro David Finnigun, inizialmente sorridente, cambia espressione tanto da farlo sembrare quasi sotto shock.

- Sei pronta?- mi chiede quando torna in sé, poi, vedendo che non ho il giubbino, mormora:-Scusa...non avevo visto...-.

Sorrido anche io e lo invito ad entrare con un gesto.

Ciao!- esclama Lucy in soggiorno quando lo vede entrare, rendendo la sua espressione ancora più sbalordita. Nuovamente si riprende e, sorridendo, accenna con la mano un saluto.

Prendo il giubbino e il cellulare, poi torno in soggiorno dove trovo Lucy e David a chiacchierare.

Usciamo insieme, chiudo la porta e saluto la mia best friend mentre si allontana.

- Pronta?- mi chiede lui passandomi il casco.

Annuisco affascinata dalla moto verde che mi trovo davanti agli occhi.

Per tutto il (breve) viaggio mi tengo stretta a lui con le guance infuocate.

Quando arriviamo al cinema i suoi amici ci stanno aspettando impazienti davanti all'ingresso.

Nella sala mi affidano il posto tra Matt e Samuel, esattamente al centro dei ragazzi.

- È importante conoscere anche gli amici del protagonista!- mi spiega in un sussurro Samuel, divertito dalla mia espressione confusa.

Giustamente rimangono sbalorditi e silenziosi quando mi tolgo il giubbino e mostro, fingendomi inconsapevole, ogni dettaglio degli abbinamenti dei vestiti.

Chissà che film è...” penso mentre iniziano le pubblicità. Quando poi esce il titolo del film sento i quattro ragazzi ridere, probabilmente per la faccia stupita da persona che non si è preparata mentalmente che in questo momento sto mostrando. Mi volto verso loro e, con la stessa espressione, esclamo:- Kung Fu Panda 2!?-.

Lo ammetto: non me l'aspettavo.

Certamente mi sono preparata sui film che proiettano questa settimana, ma non avrei mai pensato che sarebbero andati a Kung Fu Panda...non con me almeno!

Sento Matt che bestemmia, poi si alza e David mi viene di fianco. Si avvicina al mio orecchio e sussurra:- Avevamo considerato di andare a vedere un altro film dato che venivi anche tu, ma abbiamo cambiato idea perché se no non avresti potuto scrivere tutta la verità, ma solo ciò che tutti sanno!-.

Che tenero! Ha pensato al mio lavoro! Sono quasi commossa!

Ammetto che non mi sono mai comportata così male al cinema, ma era per cause maggiori: come potevo io, circondata da ragazzi che fanno battutine in continuazione, anche solo pensare di non ridere?

Per lo meno non ci hanno obbligati ad uscire dalla sala...

- Che titolo darai al libro?- mi chiede Jeremy mentre stiamo andando a mangiare.

Improvvisamente tutta l'attenzione dei quattro ragazzi è incentrata su di me.

Cercando di non arrossire troppo rispondo:- Non lo so ancora...Lucy dice che dovrei intitolarlo “Achille, la vita di un eroe”...-. Mi volto verso David per vedere la sua reazione, perché ho mentito e l'ho inventato io il titolo.

- Lucy...è la ragazza che era a casa tua?- chiede.

Possibile? A quanto pare tutti i ragazzi hanno la grave malattia che li obbliga a fare la domanda sbagliata nel momento sbagliato!

Annuisco e lui sorride. - Se riesci ad estirparmi il motivo per cui mi chiamano Achille non è male come titolo, anche se...niente.- mormora con un non so che di malinconico della voce.

Raggiungiamo il ristorante cinese in cui mangeremo e ordiniamo.

- Perché sei chiamato Achille?- chiedo direttamente dopo alcuni istanti di silenzio.

Tutti i ragazzi si mettono a ridere un po' malinconici e ciò mi rende ancora più curiosa.

Devo assolutamente venire a sapere tutto di ciò!

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: _Reset_