Ore 6:15 del mattino successivo. (sì,dopo il casino della sera prima,avevamo mandato a puttane anche la festa.)

Il rosso ora era di fianco a me,ancora col fiatone per quello che avevamo fatto due minuti prima.. ma possibile che era bellissimo anche così?! Senza alcun tipo di problema mi tuffai nel pieno della sua faccia stampandogli sulle labbra un bacio di buon giorno. -Mhhh asjkhfa sdfjkl akflad- inclinai leggermente la testa in segno di incomprensione -Gee,prima svegliati e poi lamentati! In più c'è tuo fratello fuori,l'ho sentito bussare prima..- Gerard si alzò controvoglia,si vestì ed andò ad aprire. -Hey Ger,ma chi c'è con te,fammi entr..- ero ancora spaparanzato sul letto a fumare quando incontrai lo sguardo di Mikey che continuava a strofinarsi gli occhi incredulamente. E adesso?! -Ehm,Mickey apsetta,esco tra un secondo.-Gerard gli chiuse la porta in faccia,ma intanto io ero ancora  in preda ad una vergogna ineguagliabile. Chissa cosa avrebbe pensato Mikey! -Gerard ma che cazzo fai?! avresti potuto aspettare che mi nascondevo!- gli urlai contro e poi gli feci labbrucce -Frankie dai! Mica ti fermerai solo per mio fratello? Sai quanti ne incontreremo per strada,mentre ci teniamo la mano,che ci guarderanno male? Che faranno facce schifate? Di questo non ti devi preoccupare,ok? Quello che c'è tra noi è molto più forte di queste stronzate,lo so io e lo sai anche tu.- si sedette accanto a me e mi prese la mano,poi continuò -Ora andiamo,se no faremo tardi a scuola- annuii.

 

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L'aria di quella scuola era schifosamente puzzolente,aria viziata,senza un odore al difuori di quello dei cessi. 

Entrando in classe la professoressa Diaz non si girò neanche,Anne invece,la mia compagna di banco,mi salutò in maniera fin troppo plateale. -Yo Fraaaaaaaaaaaaaaaank! Hai studiato storia,almeno oggi?- la fissai senza espressione,poi scoppiammo a ridere silenziosamente -Anne,ti prego,hai un pessimo senso dell'umorismo! La storia non mi servirà mai nella vita,è una stupida sequenza,di stupidi avvenimenti causati da stupide persone.- Anne mi appoggiò in pieno,poi ci girammo e continuammo a far finta di seguire la lezione. 

Mentre buttavo giù qualche scarabbocchio pensavo che la settimana prossima ci sarebbe stato il concerto dei Misfits quì nei dintorni,ASSOLUTAMENTE ci sarei andato. 

 

Due ore dopo mi diressi verso la sala pranzo e da lontano vidi Gerard che mi fece segno di avvicinarmi. No no no no no no no no,non era pronto a farmi vedere con lui davanti a tutti.Poi ripensai alle sue parole,così mi feci coraggio e sorridendo corsi al suo tavolo. -Ciao am.. volevo dire,ciao Frank- abbassai lo sguardo per trattenere una risata,lo stava facendo! Si stava grattando il mento,sintomo che era più che nervoso. -Ciao Gerard,tutto bene?- gli amici mi fissavano,allora allungai una mano e mi presentai a tutti e due. -Che palle oggi! Tre ore con quella battona della Diaz sono un esaurimento.. voi che avete alla quarta ora?- stavo cercando di non sembrare ridicolo e di reprimere il tremolio di gambe. -Io ho trigonometria..- rispose Oliver,uno dei due. Gli feci una faccia schifata. Poi sentii il calore di una mano che accarezzava la mia sotto il tavolo. Era la Sua mano. Lo guardai e mi sorrise,poi tornai al mio hamburger,e lo mangiai in fretta e con un scusa riuscimmo ad allontanarci. 

-Frankie,sono passate solo 4 ore e mi sei mancato un casino!- mi abbracciò,e io risi. Poi lui con la voce camuffata continuò -non ridere,solo totalmente consapevole di sembrare una povera 14enne in pieno ciclo!- risi ancora più forte,fino a farmi scendere una lacrima -Cretino!- si staccò. -stasera Bob mi ha detto che avrebbe dato un party,ci andiamo? tipregotipregotipregotiprego!- il rosso mi fece una faccina da cane bastonato,non seppi resistere e gli dissi di si.
Suonò la campana e tornammo nelle rispettive classi. 

 

Ore 21:45 della sera stessa. 

 

Quando arrivammo la casa era già piena,qualcuno era già svenuto e c'era un vomito fresco proprio all'entrata. Gerard mi guardò con un faccia orribile poi ridemmo all'unisono.
-Ma che per caso qualcuno sa già che sei gay?- gli chiesi
-Non precisamente. Ma che importa?- mi baciò,ancora e ancora,in qualsiasi modo possibile.
-Frankie,andiamo nel giardino sul retro? Ho voglio di una sigaretta.- mi prese la mano e uscimmo fuori.

-E da quando fumi? Avevo sentito dire che,anche se si uno tosto,non hai mai toccato una sigaretta in 19 anni della tua vita.- intanto,con un sorriso,presi le mie Lucky Strike e me ne accesi una. 

-Io fumo da due anni,certo che quei coglioni non sanno più cosa inventarsi! Comunque me ne dai una?- annuii e gli porsi il pacchetto con lo zippo.
-Hey Gee,ora che mi hai fatto ricordare,sabato prossimo ci sarebbe il concerto dei Misfits nell'arena quì vicino,mi accompagneresti mica?- gli feci un sorrisone a 32 denti e un piercing.
-I Misfits?! Cazzo,ho un'altra ragione in più per amarti!- mi prese il viso tra le mani e mi baciò.
-Certo che ti accompagno,ci mancherebbe altro piccol mio.- lo guardai con i miei occhioni color nocciola\verde e poi presi un sorso dalla mia Heineken. 

-Ciao belli! Che ci fate quì soli soletti?- la voce di Bob ci fece trasalire,era con due ragazze,o meglio con due zoccole. -C-ciao Bob,vedo che stasera ti stai divertendo!- Gerard gli rispose,un pò spaesato. Un secondo dopo una di quelle due ragazze fece l'occhiolino a Gerard,che rispose a malapena con un sorriso,ero fastidiosamente infastidito. -Vabbè,tolgo il disturbo,vado di sopra con le mie due signore,ciao ragazzi!-  se ne andò ridendo e appena fu lontano lanciai un'occhiata assassina a Gerard che scoppiò a ridere. -Non sarai mica geloso di una prostituta?- disse con voce calda,poi si scostò i capelli e si morse il labbro. -Sei TERRIBILMENTE sexy quando ti incazzi,Iero.- continuai a tenergli il muso -smettila o succederà qualcosa di molto brutto. Giuro che mi sto eccitando.- lo guardai e poi rispresi -Gerard ma vogliamo fare sesso tutte le sere? Rischio di rimanere incinto!- risi,poi decidemmo di tornare dentro a prendere qualcosa da bere.

Gerard,anche se forse l'ho descritto male prima,era educato e molto amichevole,e forse l'aggettivo "figo" non gli si addiceva neppure tanto. Lui era lui,era il ragazzo della porta accanto,il tipo che si vergogna e inizia a fare sorrisetti ebeti. Intanto lo guardavo e lo sapevo,qualcosa stava cambiando. Stava cambiando la mia strana esistenza tra chitarra e videogiochi,qualcosa di nuovo era entrato nella mia vita. 

Macciao splendori ** Ho postato il secondo capitolo più in fretta che potevo.. qualcuno nelle recensioni ha 
scritto che faccio capitoli troppo corti,ragazze ascoltate,io mi sforzo di farli lunghi,ma proprio non mi riesce!
Ringrazio ancora le 3 ragazze che mi hanno scritto,vi amo tanto adjfkladjflka.♥
xoxo,mig.-