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Autore: Marie16    23/04/2012    4 recensioni
... Eccomi con una long. Sì lo so, ne ho in corso una, ma non potevo farci nulla. E' un'idea pazza, ma spero possa attirarvi. Cosa succede se gli inazumiani fossero in periodo medievale? Cosa succede se quattro regni si contendono una terra? Beh, non vi resta che scoprirlo!
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jude/Yuuto, Mark/Mamoru, Nathan/Ichirouta, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Principe Mamoru!” esclamò Shinichi Handa, il comandante in seconda dei Cavalieri Reali, rimasto nel regno per ordine di Gouenji, inchinandosi a dovere verso il suo principe. Quello si voltò verso il suo cavaliere e lo fissò negli occhi, mentre fra le mani teneva un libro che fino a qualche secondo fa stava leggendo.

Sì?” chiese lentamente, portandosi una mano fra i capelli. Era molto nervoso.

Un uomo desidera vederla, dice di chiamarsi Haruya Nagumo.” Mamoru ci pensò su, tentando di ricordare se l'avesse sentito da qualche parte. Scosse il capo e sollevò le spalle.

Fallo entrare.” disse, facendo un gesto con la mano, vago. Handa annuì brevemente, facendo entrare l'uomo. Il rosso s'addentrò con le mani in tasca e l'aria sbarazzina, mentre un sorriso beffardo si faceva largo sul suo viso.

Tu saresti Haruya Nagumo, dunque?” chiese Mamoru, fissandolo dalla testa ai piedi, con ancora il libro in mano.

Sì, vostra Maestà.” rispose, chinando solo il capo in un gesto lieve, ma poco rispettoso.

Sei di queste parti, Nagumo?” chiese il principe, perplesso. Nagumo rise leggermente, portando una mano sul viso.

Oh sì, certo.” rispose “Solo che non sono molto... Come dire... Visibile, ecco.” disse semplicemente, facendo un breve gesto del capo.

Cosa sei venuto a fare?” domandò Mamoru, scrutandolo dalla testa ai piedi.

Sono venuto ad offrirvi la mia amicizia, principe. Vorrei aiutarvi e, dove possibile, guidarvi, in questa guerra.” spiegò, portando una mano fra i capelli, molto sbarazzini.
Mamoru ci pensò su, facendo passare quella che Nagumo avrebbe definito un'eternità. Sorrise brevemente, andando ad allungargli una mano.

D'accordo.” replicò semplicemente, sorridendo. “Dunque benvenuto.” disse poi. Nagumo strinse la mano del principe lentamente e sogghignò.

Non preoccuparti, Mamoru, presto non dovrai più preoccuparti della guerra.” pensò mentre un ghigno divertito si faceva largo sul suo viso.


Principe!” gridò d'improvviso Tadashi, irrompendo nella stanza con affanno. Afuro si voltò verso di lui, socchiudendo piano gli occhi.

Non si usa bussare?” chiese, mentre piano scendeva dal suo – o forse era meglio dire nostro – letto. Hera sospirò lungamente, passandosi una mano sul collo con fare agitato.

Perdonatemi, è urgente.” replicò il cavaliere, in preda al nervosismo più puro.

Cosa succede?” chiese allora Afuro, calmo. Il cavaliere tirò un lungo sospiro sconsolato, voltandosi per un secondo verso la porta e riportare subito dopo l'attenzione sul biondo.

Il principe Mamoru ha fatto muovere le sue truppe verso di noi, siamo in guerra.” spiegò, sospirando lungamente. Sbiancai. Come avevo immaginato le voci erano giunte, dunque, a mio fratello. Dovevo porre rimedio a tutto quel disastro, avvenuto solo per causa mia.

Afuro, perdonami.” cominciai io, sospirando lungamente “Devo parlare con Mamoru, assolutamente. Tutto questo non ha senso.” spiegai, poi, portando una ciocca dei miei corti capelli castani dietro l'orecchio. Afuro voltò il suo viso verso di me e mi guardò. Per un lungo periodo restammo così, occhi negli occhi, finché non si decise a dire qualcosa.

È pericoloso, là fuori.” disse, continuando a posare i suoi occhi nei miei. “Non voglio che ti succeda qualcosa.” sospirai di nuovo, scesi dal letto e lo abbracciai.

È mio dovere aiutarti, Afuro. Questo è successo a causa mia, dopotutto, quindi devo porvi rimedio.” lui sospirò, mi strinse a sé e mi accarezzò i capelli con fare dolce.

Va bene. Ma fa attenzione.” annuii solamente, staccandomi dall'abbraccio. Dunque era giunto il momento di parlare a Mamoru, mi sentivo così tesa!

Tra quanto saranno qui?” chiese poi, mentre io tentavo di radunare le mie poche cose per partire in fretta.

Due giorni, ad occhio e croce.” replicò Tadashi, sicuro. Afuro borbottò rumorosamente, portò le braccia al petto e fissò il suo cavaliere.

Difendete la città a tutti i costi, non permettete a nessuno di spargere sangue inutile. Se è me che vogliono, sicuramente non ci saranno problemi per la popolazione, ma preferisco essere cauto. Voglio una guardia che a turno si scambierà con un'altra per difendere il portone del castello. Tutto chiaro?” Hera alzò lo sguardo verso il principe ed annuì.

Come fatto.” disse e si volatilizzò così com'era giunto.

Tutto ciò che avevo era radunato, ora dovevo solo andare in stalla a prendermi il cavallo, non prima che il principe mi avesse stampato un bacio sulle labbra. Mi sarebbe mancato, ma era mio compito.

Uscii di corsa dal castello, salii in groppa al mio destriero e mi diressi verso il mio regno.

Fu un viaggio che durò al massimo mezza giornata poiché dopo un paio di minuti, svenni.


Principe Yuuto.” Genda s'inchinò, il capo rivolto verso il pavimento, in segno di rispetto.

Dimmi, Genda.” Kidou lo fissò di traverso, non capacitandosi il perché di quella urgenza. Era forse successo qualcosa? Il suo piano si stava sgretolando come un castello di carte? No, era impossibile.

I vostri – cioé nostri – cavalieri, hanno portato la principessa Aya qui, come da voi ordinato.” spiegò il castano, alzandosi lentamente da quella posizione. Sospirò leggermente, portando il viso a puntare gli occhi cupi e crudeli del proprio principe.

Ottimo lavoro.” replicò “Che sia chiusa nella stanza che le era destinata, bloccate la porta.” ordinò subito, fissando il giovane uomo che aveva davanti con sguardo serio. Quello annuì, cominciando ad avviarsi, ma fu fermato dalla voce del perfido principe. “Potrà ricevere soltanto visite autorizzate da me.” concluse, sorridendo beffardo.

Come desiderate, Vostra Maestà.” replicò Genda, mettendosi le mani in tasca, sparendo dalla sua vista. Rimasto solo, Kidou si ritrovò a pensare a cosa poter fare ad Aya, soprattutto dopo essere scappata nel regno Zeus per non incontrarlo. Forse frustarla l'avrebbe messa in riga. Sorrise lungamente ed annuì.

Kidou fece chiamare il comandante del suo esercito, che arrivò molto in fretta, e gli scoccò un sorriso beffardo.

Hai l'ordine di dare cento frustate a quella sgualdrina di Aya, che capisca chi comanda.” quello annuì, mentre un ghigno si fece strada sul suo viso.

Come ordinate.” replicò poi e sparì.

Questa la paghi, mia dolce e cara Aya.” pensò Kidou, ridendo.


Fai attenzione.” disse severo il turchese, in direzione della ragazza che si era lasciata colpire malamente dal colpo di spada inferto dallo stesso.

S-Sì, scusami.” replicò, ansimante. Ci aveva messo più di mezza giornata a capire come impugnare la spada, dopo innumerevoli tentavi suicidi in cui se l'era puntata al petto. “Non sono abituata.” disse poi, asciugandosi il sudore che le imperlava la fronte, dopo il molto movimento fatto per quell'allenamento.

Lo so.” rispose Kazemaru, sorridendo. “Concentrati.” cominciò “Segui attentamente i miei movimenti e trova un varco nella mia difesa, a quel punto affonda un colpo con la spada e prova a colpirmi al fianco.” le spiegò, spostandole una ciocca di capelli sudati dalla fronte. Miyako annuì e si rimise in posizione. L'arma pesava come se fosse stata costruita in pietra, le piccole mani della ragazza la stringevano a fatica e le sue braccia poco allenate riuscivano a stento a tenersi in quella posa. Kazemaru, al contrario, non sembrava aver problemi di alcun genere nell'impugnare l'arma che, a differenza di Miyako, teneva saldamente fra le mani e che spostava da una mano all'altra come se fosse una piuma.

Quando Miyako ritrovò il fiato, l'allenamento riprese. Restò concentrata e seguì tutti i movimenti del turchese, che affondava i colpi piuttosto velocemente, e schivò alcuni dei suoi fendenti con non poca difficoltà. Finalmente trovò il varco giusto nella difesa del principe ed affondò un colpo, che centrò, anche se solo di poco, il fianco del giovane che accusò il colpo.

Ottimo!” esclamò il turchese, massaggiandosi un po' il fianco dolorante nonostante il corpetto avesse attutito il danno. “Migliori a vista d'occhio.” disse sincero, la giovane arrossì e sorrise.
“Sarà che ho un bravo maestro.” ridacchiò leggermente lei, per poi sedersi sfinita sul prato, adagiando la spada per terra. Il petto di Miyako si alzava e si abbassava a ritmi piuttosto irregolari, le mancava il fiato. Alzò lo sguardo verso Kazemaru che, lentamente, si sedette di fianco a lei. Il respiro di lui era regolare, come se non avesse accusato la fatica di quell'allenamento ed un po' era proprio così. S'era addestrato per molti anni con i Cavalieri Reali ed ora quella fatica che tempo prima accusava facilmente, non la sentiva più. Sorrise brevemente, smise di impugnare la spada, la posò a terra ed abbracciò Miyako.

Gira voce che il principe Mamoru abbia dichiarato guerra a questo regno, dovremmo andarcene presto di qui.” spiegò, scompigliandole i capelli con dolcezza, dandole poi un bacio in fronte.

Dovremmo metterci in viaggio presto, allora.” sospirò lei “Kazemaru, come faremo? Stiamo infrangendo una legge, lo sai.” poggiò la testa sul petto di lui, sapendo bene che quando sarebbero tornati ai loro Regni tutta quell'intimità sarebbe finita e che non avrebbe potuto amarsi apertamente fino a che quella maledetta legge vigeva fra i regni.

Lo so, ma non me ne importa niente.” disse lui, sorridendo. Le accarezzò i capelli con fare dolce, poi l'allontanò dal suo petto. Miyako chiuse gli occhi all'istante e Kazemaru ne approfittò per baciarla lentamente, sulle labbra. Chiese l'accesso alla sua bocca e lei glielo concesse, così la esplorò con calma. Quando si staccarono per riprendere fiato, le sorrise. “Ti amo, Miyako.” dichiarò, divenendo di un bel rosso accesso.

Ti amo anche io, Kazemaru.” rispose lei, sorridente.
In lontananza si poteva vedere una massa informe di gente, con armi di ogni sorta fra le mani, che correva verso quello che doveva essere il castello.

Nel Regno stava scoppiando una rivolta.


Principe Mamoru!” lo chiamò di nuovo Shinichi, chinando il capo nuovamente verso il suo principe, che voltò il capo.

Dimmi, Shinichi.” rispose subito Mamoru, dando la parola al suo cavaliere che subito si alzò.

Un giovane uomo desidera parlarle.” Mamoru sbuffò, chiedendosi perché era così richiesto. Sollevò le spalle e fece cenno con la mano di farlo entrare.

Un giovane dai capelli rosso fuoco, lisci, entrò nella sala Reale. Gli occhi acquamarina scrutarono la stanza, come in cerca di qualcuno, e si fermarono sul principe Mamoru e su Nagumo, che sogghignava leggermente.

Principe Mamoru.” disse il rossino, inchinandosi rispettosamente in sua direzione. “Vengo da un regno lontano, la mia missione è quella di proteggervi.” disse semplicemente, alzando il viso verso il principe.

Mamoru ricambiò lo sguardo, un'espressione perplessa sul suo volto, mentre tentava di comprendere quella frase.

Proteggermi da cosa?” chiese, puntando i suoi occhi castani in quelli acquamarina del ragazzo. Gran sorrise e si alzò.

Gira voce che vogliano uccidervi.” disse semplicemente lui, sollevando le spalle in direzione del principe, Nagumo ebbe un sussulto, tuttavia non fece una piega, e volse lo sguardo verso l'altro rossino.

Tu sei?” chiese poi, vagamente perplesso.

Hiroto Kiyama.” rispose, sorridente. Mamoru lo fissò negli occhi per lungo tempo, poi sorrise.

Principe, siete sicuro di potervi fidare? Avete già noi cavalieri a proteggervi.” rispose un po' stizzito Shinichi, socchiudendo gli occhi.

Un uomo in più fa sempre comodo, Shinichi.” rispose Mamoru, sorridendo. “Dunque, benvenuto anche a te.” gli strinse la mano ed annuì.


Nahoko era appoggiata al muro, le braccia incrociate al petto, in attesa che Sakuma le dicesse cosa dovesse fare. L'oggetto dei suoi pensieri si materializzò davanti a lei in pochi secondi.

Nahoko, il principe Yuuto mi ha appena riferito che ti vuole vedere.” Nahoko si staccò dal muro, ed annuì.

D'accordo, vado subito.” Sakuma annuì e le diede un breve abbraccio, facendole poi cenno di andare.

Entrò nella sala Reale dove il principe Yuuto passava la maggior parte del tempo, si inchinò ed attese.

Nahoko, ti ordino di portare cibo ed acqua alla nostra ospite.” disse semplicemente, facendo un breve gesto con la mano. Nahoko si alzò e puntò gli occhi etero-cromatici sul principe.

Ospite?” chiese, perplessa. Yuuto rise, poi annuì.

La principessa Aya.” Nahoko comprese, sollevò le spalle e si voltò, facendo qualche passo verso la porta.

Non fare scherzi, o potrei non essere buono.” la giovane annuì solamente e si avviò verso le cucine.

Il cuoco, un povero uomo sulla quarantina d'anni messo a lavorare lì dal principe senza che sapesse un tubo di cucina, le diede ciò che spettava alla giovane Aya e sospirò.

Il principe vuole che mangi solo questo per come si è comportata.” Nahoko borbottò leggermente ma annuì. Dunque si diresse verso la camera della principessa e bussò.

C-Chi è?” chiese lei con voce tremante, Nahoko sospirò ed entrò piano. Il volto della giovane si rincuorò un po' e tentò un sorriso.

Mi chiamo Nahoko Hasegawa, sono un membro del consiglio di questo regno, mi dispiace per come il principe si comporta.” disse, posando il vassoio contenente il pasto della castana sul comodino vicino il letto, e sorrise brevemente.

Beh piacere, Nahoko.” rispose “Vedere un volto femminile non intento a farmi del male è una bella notizia.” Nahoko le sorrise, poi notò i lividi sui polsi della giovane e sospirò.

Principessa, è stato il comandante Fudou a farveli?” chiese, borbottando, Aya annuì solamente, sedendosi sul letto. “Mi dispiace.”

No, non è colpa tua.” disse quella “Non sarei dovuta fuggire.” ammise, colpevole, mentre si passava una mano sui capelli castani.

L'avrei fatto anche io, ma sono dettagli. Ora vi prego di mangiare qualcosa.” le disse, indicando il vassoio. “Ripasserò più tardi a prenderlo.” Aya annuì e sospirò.

Grazie.” disse solamente mentre la figura di Nahoko scompariva dalla sua vista.

Aya prese ciò che il piatto conteneva e mangiò in silenzio. Sperava solo che suo fratello scoprisse che si trovava lì...


Angolino dell'autrice:

Ok, ora potete uccidermi! Ho reso Kidou mooolto crudele, e me ne dispiace... Però ai fini della storia deve essere così.

Dunque spero vi piaccia!

Dedicato a:
Mary, ti voglio bene sorellona! Grazie per esserci quando ne ho bisogno!

Mely, tesorina cara, ti voglio un mondissimo di bene! Sei fantastica, grazie del tempo che mi dedichi, ti adoro!

Valy, amica mia, ti voglio un mondo di bene, grazie per quello che fai!

A tutti coloro che hanno recensito, e a tutti coloro che seguono o leggono solo la storia!

Un abbraccio cuccioloso,
Marie

  
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