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Autore: GiulyHermi96    23/04/2012    8 recensioni
La storia tratterà degli ultimi anni a Hogwarts della vecchia generazione fino all'imminente e inevitabile morte di Lily e James.
Inutile negarlo... purtroppo dovrà succedere.
Ad ogni modo, spero sarà anche divertente, visto quanto buffi sono i Malandrini la maggior parte del tempo.
Dal ventinovesimo capitolo:
James piegò la testa: “Quando tornerò indietro? Perché, com'è quel posto? Non me lo ricordo...”
L'ombra sospirò: “Per questo sei venuto qui...per ricordare e compiere l'ultimo passo per tornare indietro...ti sei riposato abbastanza Jamie...” disse gentilmente.
“Ma io sto bene qui...non ci sono problemi, non c'è nulla che mi possa fare del male...” disse sconfortato.
“Vero, ma qui non c'è il tuo giglio...” disse l'ombra sorridendo gentilmente.

Dal quarantacinquesimo capitolo:
Prendendo fiato e alzando l'indice della mano destra per puntarlo contro James: “Però, promettimi che convinceremo sia i miei genitori che i tuoi a non regalarci per nulla al mondo delle tende viola!” disse facendo ridere il ragazzo
So che l'avvertimento "incompiuta" non dovrebbe stare nelle storie ancora in aggiornamento ma, ora come ora, non la porterò avanti... mi scuso tantissimo con i lettori e con coloro che leggeranno.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Severus Piton | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'James & Lily are flawless'
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Chiacchiere tra Grifondoro

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James rimase un momento impalato nella sala comune poi, come un fulmine, corse nel dormitorio e svegliò gli amici che, spaventati, presero le bacchette e si posizionarono per attaccare.
“Ragazzi, sono io!” disse James alzando le mani in segno di resa.
“Potter!” ringhiò letteralmente Sirius: “Sono le due di mattina…perché Merlino ci devi svegliare a quest’ora?!” chiese il ragazzo ristendendosi a letto.
“Oh insomma!” sussurrò James per non svegliare Frank: “Riunione straordinaria! A-D-E-S-S-O!” disse tirando Sirius per i piedi fino al letto di Remus che aveva svegliato più gentilmente, visto il suo soggiorno in infermeria terminato solo qualche ora prima.
Una volta che tutti e quattro furono sul letto a baldacchino di Lunastorta, James insonorizzò gli altri letti in modo che potessero parlare normalmente senza svegliare mezza Hogwarts.
“Spero tu abbia un buon motivo Potter!” ribadì Sirius furioso e assonnato come non mai: “Come farò ad essere affascinante come al solito domani?” chiese a mo di super star.
Quel comportamento gli fece guadagnare una forte cucinata in testa che lo zittì per il momento.
“Portami rispetto, Felpato. Sono pur sempre un tuo superiore…” disse a testa alta James.
Black alzò gli occhi al cielo e scosse la testa: “Allora, ‘signore’, perché mi ha svegliato nel bel mezzo della notte?” chiese con fare pomposo.
A James mancarono le parole. Il disastro era tale da zittirlo in un momento: “Ecco…la Evans…ha…”
Sirius lo guardò con espressione incredula: “La Evans, Potter? Mi hai svegliato alle due del mattino per la Evans? Ma tu sei fumato!” disse stendendosi di fianco a Remus e cercando di dormire, con quest’ultimo che lo scostava disgustato.
“LaEvanshascopertoilnostrosegreto!” disse tutto d’un fiato James.
Gli altri lo guardarono interrogativi: “Non ho afferrato, scusa James…” disse timidamente Peter.
Sirius continuava a guardarlo come fosse pazzo e Remus lo guardava sopra pensiero cercando di capire la frase incomprensibile che Ramoso aveva appena detto.
James prese un respiro profondo poi guardò uno a uno i suoi amici.
“La Evans… lei ha… scoperto il nostro segreto…” disse lentamente.
Ci fu un momento di silenzio, poi scoppiò il finimondo.
Peter iniziò a invocare Merlino e a chiedere al nulla che cosa avrebbero fatto, Sirius iniziò a urlare e a chiedere a James come fosse potuto accadere e quest’ultimo balzò giù dal letto per evitare le mani di Felpato che cercavano di afferrarlo.
In tutto questo, Remus era rimasto fermo, con gli occhi spalancati e la mano sinistra che si accarezzava quella destra, con la testa persa a qualche ora prima.
Ma certo! Ecco perché Lily lo era venuto a trovare, ed ecco perché gli aveva stretto la mano il pomeriggio precedente.
Remus si risvegliò dalla trance e vide Sirius attaccare James: “Le hai detto qualche cosa? Hai fatto dei commenti che le hanno fatto capire in qualche modo qualcosa?”
James intanto rispondeva spaventato: “No! Non o detto nulla!”
Vedendo gli amici in quello stato, Remus alzò il braccio per richiamarli e disse: “Ora basta, entrambi! E anche tu Peter, basta invocare Merlino, per piacere…sedetevi.”
Come spiritati, i ragazzi si risedettero guardando l’amico.
“James…senza che gli altri ti interrompano, che cosa ti ha detto Lily, esattamente?” chiese il ragazzo volgendo la mano verso l’amico.
“Ha detto: ‘Ah e, Potter, fai in modo di non farti ferire nuovamente da Remus, non ci sarò sempre io pronta a volare fuori dalla finestra per salvare un gruppo di animali inseguiti da un lupo mannaro’” disse James cercando di ricordarsi le parole esatte della ragazza.
Remus sospirò e Sirius, visto che il discorso era finito, chiese nuovamente a James: “Allora le hai detto qualcosa! Deve essere così, se no, come ha fatto a capire?!” chiese Felpato.
Remus prese parola prima di James: “Lily non è stupida Sirius, se voi siete riusciti a capire la mia natura quando avevate dodici anni, restando con me 24 ore su 24, allora lei è capace di capire il nostro segreto in poco tempo conoscendoci solo un po’. Se voi siete brillanti, lei lo è due volte tanto, ma è anche furba…ovvio, lo siete anche voi e lo sono anche io, a volte, devo ammetterlo, ma lei di più, se no come avrebbe fatto a beccarci così tante volte?” chiese Remus calmo.
Ci fu un momento di silenzio, poi Peter prese parola impaurito: “M-ma…ora che facciamo? S-secondo voi dirà qualche cosa agli insegnanti?” chiese.
“Esatto! Se lo facesse? Cosa facciamo ora James?” chiese Sirius alzandosi in piedi.
Ramoso guardò Remus in cerca di qualche risposta, ma questo alzò le spalle sconsolato.
“Credo che l’unica cosa che possiamo fare sia parlarle…” sentenziò James.
Sirius sbuffò, ma gli altri annuirono.
Tornarono a dormire. Nessuno di loro dormì veramente, ma tutti pensarono alla stessa cosa: al giorno dopo e a Lily Evans.
*      *      *
“Sirius! Smettila di guidarci, se non sai dove cercare Lily!” disse Remus da dietro.
Sirius aveva svegliato tutti di buon ora quella mattina ed aveva iniziato a correre per tutta la scuola. Ad un certo punto gli altri tre si erano fermati davanti alla sala grande e avevano aspettato il suo ritorno lì davanti riposandosi un po’.
“Io so dove si trova la Evans!” si difese Sirius.
“Oh, ma per piacere! Sirius, per te potrebbe essere anche al campo da Quidditch…” disse James fermandolo.
“Ora andiamo in biblioteca. Sicuro 99 su 100 che sarà lì…giusto Remus?” Lunastorta annuì sorridendo.
Nell’ultimo anno James era migliorato tantissimo. Del ragazzo arrogante e pieno di se ne era rimasto ben poco. Così poco in effetti che aveva visto spesso Lily in difficoltà.
Remus sorrise. Era divertente vedere due dei suoi migliori amici messi in difficoltà l’uno dall’altro. In realtà era dannatamente divertente, ma lui non l’avrebbe mai ammesso, meno che meno in quel momento.
Tutti e quattro andarono in biblioteca e, come predetto da James, trovarono Lily seduta ad un tavolo a studiare.
“Merlino, quella studia sempre…” disse James scotendo la testa.
Stavano ancora fissando la ragazza che leggeva un libro grande la metà del tavolo, quando una furia nera gli passò di fianco e videro Sirius volare letteralmente vicino a Lily.
“Evans!” tuonò il ragazzo.
Remus non poté non notare sorgere sul viso di Lily un sottile sorriso derisorio.
Gli altri tre arrivarono il più veloce possibile, ma Sirius aveva già iniziato ad urlare contro Lily, che non si era scomposta ma che, invece, aveva continuato a leggere calmissima il suo libro.
“Evans, dobbiamo parlare, tutti insieme in questo istante!” urlava Sirius.
James vide le dita di Lily ritirarsi nella sua mano, come se stesse contando.
4, 3…
Lily vide James fissarle la mano e gli sorrise divertita.
2, 1…
“Signor Black!” si sentì una voce autoritaria nella biblioteca.
Lily, come se niente fosse, girò una pagina del libro e continuò a leggere, mentre Madama Pince, la bibliotecaria, sgridò con tutta se stessa il ragazzo e per poco non lo sbatté fuori.
Solo l’intervento del caposcuola Potter riuscì a calmare le acque e a mandare via la bibliotecaria promettendole un comportamento più consono ad una biblioteca da parte di tutti.
Appena la donna se ne fu andata, i ragazzi si girarono verso la Grifondoro che stava cercando di non ridere a crepapelle.
“Oh, avreste dovuto vedervi!” disse lei coprendosi la bocca con una mano e tenendosi la pancia con l’altra.
“Shh, o richiamerai la bibliotecaria che sgriderà di nuovo lui…” disse James.
“Hai, ragione, scusa Potter, ma è stata una scena troppo buffa!”
“Tu avevi programmato tutto, non è vero?” chiese Sirius di sottecchi.
Lei si ricompose e annuì: “Sì, Black, sapevo che qualcuno sarebbe scoppiato…e ora… seduto!” disse indicando la sedia davanti a lei.
“Remus, tu vieni qui vicino a me e voi due mettetevi lì, per piacere…” disse indicando le altre sedie attorno al tavolo.
“Perché a me non l’hai chiesto gentilmente?” chiese Sirius.
Lei sorrise: “Oh, bé, ho sempre voluto avere un cane…” sorrise la ragazza angelica.
James e Peter non riuscirono a trattenere una risata.
Sirius li fulminò: “Non c’è niente da ridere… come hai fatto a indovinare la mia seconda forma, Evans?” chiese il ragazzo.
Lei alzò le spalle: “Intuizione…” disse vaga.
Remus guardava la ragazza di fianco a se e si chiedeva perché avesse voluto di fianco a se proprio lui e non qualcuno di meno pericoloso.
“Allora, uno alla volta, ora, vi ascolterò…a meno che Black non voglia abbaiare per tutti quanti…” disse guardando il ragazzo di fronte a lei.
“Molto carina, Evans, comunque sì… effettivamente, mi ero preparato un discorso…”
“Addirittura? Ah, ora mi sento potente… sto scherzando! Parla, ti ascolto…”
Sirius cominciò il suo discorso impeccabile e abbastanza trattenuto, fino a quando, alla fine, disse: “Perciò, non è come pensi, Evans…”
Tutti rimasero in silenzio e guardarono Lily.
Questa sospirò sorridendo: “Non è come penso, Black?”
Lui scosse la testa: “No, non lo è…”
Lei rise sottovoce: “Non siete diventati animagus per aiutare un amico?” chiese guardando Sirius negli occhi sorridendo.
Lui cercò di ribattere, ma si rese conto solo allora di ciò che aveva detto la Grifondoro.
“Se non è così, illuminami sul motivo… volevate fare un giretto a tre tutti i mesi sotto la luce della luna?” chiese lei scherzando.
“Bé, va bene, è come pensi, ma…” Sirius non trovò argomentazioni per ribattere.
Lei sorrise: “Ma cosa?”
”Bé… ecco…”
Lily rise guardando la scena: “Solo perché avete infranto una regola… ok, più di una… non vuol dire che io non sia d’accordo con ciò che avete fatto”
“Aspetta, come?” chiese Peter sorpreso. Gli altri tre la guardarono sorpresi quanto quello.
“Sì, bé… io non sono un asso nella trasfigurazione, e sono sicura che diventare animagus non sia stato facile, per nessuno di voi, ma ciò che avete fatto… devo dire che è veramente ammirevole… sotto tutti i punti di vista…” disse lei sorridendo serena.
“Tu non… non dirai niente…?” chiese James confuso.
Lily lo guardò sorpresa : ‘’E perché dovrei? Ciò che avete fatto è coraggioso e lo avete fatto per un amico, perché dovrei vederla come un’azione deplorevole?” chiese lei scotendo la testa.
Silenzio. Tutto ciò che i Malandrini riuscirono a fare fu rimanere in silenzio.
Un silenzio carico di gratitudine, incredulità e felicità.
Lei rise: “Pensavate sul serio che vi avrei denunciato? E che razza di Grifondoro sarei, scusate?” chiese stupita.
“Il ragionamento regge…” disse Peter timidamente.
Lei sorrise al ragazzo che arrossì.
Un rumore di sedia strisciata per terra e di passi fecero voltare i ragazzi appena in tempo per vedere Sirius raggiungere Lily, tirarla su dalla sedia e abbracciarla forte sussurrandole un “Grazie” venutogli dal cuore.
I tre Malandrini guardarono la scena colpiti e sorpresi. Sirius non si lasciava mai andare e non abbracciava mai le persone. Eppure, quella ragazza, era riuscita a fargli recuperare quel gesto perso nella memoria ormai da tempo
Lei più sorpresa di tutti quanti messi insieme rimase un momento rigida, poi batté gentilmente la mano sulla schiena del ragazzo dicendo: “Va tutto bene…è tutto ok…”
Una volta che il ragazzo si fu seduto nuovamente, lei si girò verso il diretto interessato di quella storia.
Remus, non aveva detto una parola, da quando era entrato fino ad allora.
“Rem… io non posso fare ciò che hanno fatto loro, non ne sono capace…” disse lei dispiaciuta al ragazzo guardandolo negli occhi.
“Non devi fare niente Lily…” disse lui con voce roca.
Lei sorrise: “Ma io voglio fare qualcosa…” disse gentilmente.
Lui la guardò e lei continuò: “Posso fare una sola cosa per te…” disse la ragazza: “Non ti abbraccerò, perché sei forte, forte più di tutti noi messi insieme. Sei una delle persone più gentili e dolci del mondo e questa è una forza che nessuno può acquisire, ma che possiamo solo avere dentro di noi… Non ti abbraccerò, non perché non sia degno del mio affetto o perché io abbia paura di te, ma perché so che, se lo facessi, mi metterei a piangere e, sinceramente, non sono proprio dell’umore migliore per piangere, sono troppo felice…perciò, posso offrirti solo una cosa che possa esserti utile…” disse sorridendo: “Il mio appoggio.”


Angolino autrice:
Scusate ancora il ritardo, ma mi sa che d'ora in poi riuscirò ad aggiornare solo il lunedì. Mio padre si è ripreso definitivamente il computer e ora sto scrivendo dal suo -.-"
Per questo motivo non posso ringraziarvi uno a uno, comunque i recensori...siete sempre 5, ma vi adoro lo stesso *-*
Siete diventati in 50 che mi seguite, in 19 che mi preferiscono e 3 che mi ricordano... insomma sono motlo famosa XD
Grazie mille a tutti, sul serio...spero vi piaccia l anuova immagine ^^
Giuly

   
 
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