Anime & Manga > Vampire Knight
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Autore: Angel666    23/04/2012    1 recensioni
Una nuova Guardiana è stata incaricata dagli Hunter di sorvegliare l' Accademia Cross al posto di Zero Kiryu, ormai prossimo alla trasformazione e ritenuto pericoloso. Ma che cosa nasconde il suo oscuro passato e perchè i vampiri sembrano odiarla, tranne il più importante di loro, che invece vuole difenderla?
Una battaglia è imminente tra il mondo umano e il popolo della notte, ma quando un'essere appartenente ad entrambe le categorie scende in campo le sorti possono cambiare. Please R&R!
Genere: Angst, Dark, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaname Kuran, Nuovo Personaggio, Un po' tutti, Yuki Cross, Zero Kiryu
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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“Sinceramente non ne vedo il motivo, Cross.” Sbotto scocciata.
Il Direttore è venuto a prelevarmi poco prima del tramonto, con la ferma intenzione di presentarmi gli allievi della Night Class. “E’ giusto che tu li incontri Karen. Tra l’altro si può sapere per quale motivo hai rifiutato l’Artemis che ti avevo offerto?”
“Ho già le mie armi Kaien, non preoccuparti.”
“Ti ricordo che sei qui in veste di Guardiana, non di Hunter. Devi provvedere all’incolumità di tutti, soprattutto dei nobili vampiri.”
“Sta tranquillo; non è mio interesse cacciarmi nei guai. Sai che non odio davvero i vampiri.” – Non tutti, almeno.- aggiungo pensando.
Il Dormitorio Luna si trova in una zona piuttosto tranquilla ed isolata rispetto al complesso centrale; l’unico che incontriamo è un vecchio incappucciato che funge da usciere, il quale ci fa passare senza porci domande. Sono nervosa: anche se ho avuto a che fare coi vampiri fin dalla nascita, questo ristretto numero di aristocratici non può essere classificato nel gruppo di quelli comuni: loro sono un’elite. Eppure dovrò imparare a conviverci per parecchio tempo.
L’interno è meno sfarzoso di quanto mi aspettassi: sono tutti riuniti a sorseggiare i loro fluidi ematici e mi scrutano in silenzio, con aria disgustata.
Mi sarei aspettata strane battute sulla mia natura e invece nessuno apre bocca; evidentemente sono stati istruiti per bene.
“Lei è  Tsukino Karen e ricoprirà il ruolo di Guardiana al posto di Zero Kiryu per i prossimi mesi a venire. Spero che possiate andare d’accordo.” Esordisce il Direttore con entusiasmo. Né da parte mia né dalla loro c’è un minimo segno d’intesa. Mi fissano immobili come tante meravigliose statue di cera. “Bene…si…ecco, andate adesso o farete tardi a lezione!” mentre iniziano ad uscire, Cross si volta verso di me “Sembra un inizio incoraggiante, non trovi?” chiede imbarazzato.
“Se lo dici tu.” Sorpasso il gruppo e li guido verso l’uscita del dormitorio; riesco a sentire le urla eccitate degli studenti della Day Class, sovrastati dagli ordini di Yuki.
“Ragazzi!! Per favore state indietro, avanti fate i bravi!”
Scuoto la testa sconsolata: abbassarmi a questo livello…quelli dell’Associazione me la pagheranno di certo!
Non appena si aprono le porte esco fuori con l’aria più minacciosa che conosco; Yuki sembra sorpresa di trovarmi lì e gli altri studenti ammutoliscono in fretta “Statemi bene a sentire branco di ragazzini in piena crisi ormonale: da questa sera in poi mi occuperò di mantenere l’ordine in questa scuola quindi vi consiglio caldamente di collaborare, se non volete che inizia ad usare le maniere forti.” Con un gesto fulmineo estraggo il mio yari e sfodero la lama. Alcune ragazze urlano e tutti fanno un salto indietro, mentre traccio una linea nel terreno. “Siete autorizzati a guardare se lo volete, ma se anche solo uno di voi si azzarda a fiatare o ad oltrepassare questa linea dovrà vedersela direttamente con me; e vi assicuro che ho l’autorizzazione per farlo da parte del Direttore.” Li fisso ancora per un lungo istante, in cui nessuno osa muovere un muscolo; poi mi faccio da parte e lascio passare gli studenti della Night Class, che non si mi degnano neppure di uno sguardo.
Yuki mi fissa orripilata “Non ti sembra di aver esagerato un po’?”
“Sei tu che sei troppo morbida con loro, così se ne approfittano.”
“Che cosa ci facevi al dormitorio Luna con il Direttore?” chiede curiosa, mentre gli altri studenti iniziano a dileguarsi.
“Voleva che mi presentassi prima di iniziare il lavoro.”
“Strano però.” dice Yuki.
“Cosa?”
“Kaname non c’era questa sera.”
Fisso le sagome dei vampiri che spariscono nell’edificio scolastico. “Infatti.”
 
 
“Avevi promesso che avresti risposto alle mie domande.” Abbiamo appena finito la prima ronda di perlustrazione; la luna è alta nel cielo e tutto sembra essere tranquillo. Mi siedo al bordo della solita fontana e sospiro “Che cosa vuoi sapere?” chiedo incrociando le braccia.
“Chi sei e perché ti trovi qui.”
“Sono Tsukino Karen, sono una Hunter e mi trovo qui per farti da balia.” Rispondo sprezzante.
La ragazza si siede accanto a me “Adesso dimmi la verità.” Il suo sguardo è fermo, i suoi enormi occhi mi tengono incollata al suo viso.
“E’ la verità.”
“Perché l’Associazione dovrebbe rinunciare ad una cacciatrice del tuo livello per un lavoro così inutile? Ho fatto delle ricerche questo pomeriggio e il tuo nome compare in molti registri di mio padre.”
Alzo le spalle “E’ una cosa che mi sono chiesta anche io non credere. Sono certa che c’è qualcosa dietro tutta questa storia, ma ti assicuro che al momento non so di cosa si tratti; anche se ho una mezza idea.”
“Si tratta di Zero vero?” sussurra.
Stringo i pugni: in realtà non ne ho la certezza. “E’ molto probabile. Kiryu fa parte di una famiglia di spicco all’interno dell’Associazione, ed il fatto che si stia trasformando è una cosa molto grave. Lui stesso è un Hunter, lo sapevi? Non gli sono state ancora affidate missioni ufficiali, ma sono certa che non tarderanno ad arrivare; e la cosa mi preoccupa.”
“Per quale motivo?”
“Quando nasci in una famiglia di Hunter non puoi scegliere il tuo destino: nel sangue ti scorre l’istinto puro del cacciatore e sei obbligato a servire l’Associazione e a proteggere il genere umano. Forse perché non esistono molti Hunter si ricorre a questo metodo, fatto sta che quando ti arriva un ordine devi eseguirlo per forza altrimenti rischi di essere processato e giustiziato. Non sei padrone della tua vita, capisci? Solitamente gli Hunter sono ben felici di rendersi utili alla società, ma nel caso del tuo amico non credo le cose siano altrettanto semplici. Lui è si un cacciatore, ma si sta trasformando in una preda; e questo lo porta ad un conflitto interiore non indifferente. Per quanto lui possa odiare i vampiri non ha più l’istinto naturale che lo porta ad ucciderli; adesso si rispecchia inconsciamente in loro e li compatisce. E questa è una debolezza che un cacciatore non può permettersi. L’Associazione non può esiliare o processare un Hunter senza un valido motivo, quindi l’unica ragione è che stanno aspettando che il tuo amico compia un passo falso. Molto presto sono certa che gli ordineranno di eliminare un livello E, o qualcosa di simile, e si aspettano che fallisca. Se ciò non dovesse accadere sperano comunque che la fame lo porti ad attaccare qualche studente di questa scuola. In un modo o nell’altro Kiryu sembra condannato.”
Yuki balza in piedi, l’orrore dipinto sul suo viso “Oh no! Dobbiamo fare qualcosa per scongiurare che questo avvenga!”
“L’Associazione mi ha chiesto resoconti settimanali dettagliati. Non vuole tenere sotto controllo solo il tuo amico, ma anche i vampiri, pare che stiano tramando qualcosa. Ora, anche se lavoro per loro, non è che io sia una grande fan dell’Associazione.”
“Hai intenzione di falsare i rapporti?” chiede incredula.
“No, ma finché riesco a tenere la situazione sotto controllo da sola non vedo il motivo di essere troppo dettagliata. Voglio prima scoprire che cosa si nasconde dietro a tutta questa storia. Tre dei più famosi Hunter della storia riuniti nello stesso posto, non può essere solo una coincidenza.” Aggiungo pensierosa.
Yuki si sporge verso di me e mi prende delicatamente le mani tra le sue “Grazie. Non sapevo se potevo fidarmi di te; ma quello che stai facendo, anche se rischioso, di certo è la soluzione migliore per Zero. Non so davvero come mostrarti la mia gratitudine.” La fisso attonita mentre calde lacrime le scorrono sul viso.
“Non lo sto facendo per te o per il tuo amico.” Voglio suonare brusca, ma non ci riesco davvero. Non sono abituata a tanta gentilezza, e la cosa mi mette in imbarazzo. “E comunque, che cosa ti lega davvero a Kiryu?” chiedo per cambiare discorso.
Vedo il viso di arrossire leggermente, eppure sembra ancora più triste di prima “Vedi, una notte di quattro anni fa il Direttore lo portò a casa nostra dicendo che la sua famiglia era stata sterminata dai vampiri. Se all’inizio è sempre stato chiuso in se stesso e consumato dall’odio verso questa razza, pensavo che con il tempo si sarebbe aperto almeno con me: in fondo ho sempre pensato che le nostre storie fossero simili, anche se io non ricordo nulla del mio passato. Ma mi sbagliavo. So che Zero mi vuole bene, eppure non riesco a penetrare la sua corazza, affronta sempre tutto da solo, portandosi tutto dentro. Per questo io voglio aiutarlo: per fargli capire che non è davvero solo.” Conosco molto bene la vicenda dei Kiryu: è una notizia che ha sconvolto profondamente il mondo dell’associazione, rovinando un delicato equilibrio che si era venuto ad instaurare tra vampiri purosangue e cacciatori. Di certo è una storia molto triste e non deve essere stato facile conviverci ogni giorno. Ammiro questa ragazza, se all’inizio mi era sembrata così fragile, adesso riesco a percepire la sua forza attraverso il suo dolore: è disposta a tutto per aiutare le persone che ama, si vede.
 
“Piccola Yuki, che cosa succede? Questo sudicio essere ti ha fatto piangere?”
Entrambe ci voltiamo di scatto verso la foresta “Hanabusa, che cosa stai dicendo?” Yuki sembra sorpresa, ma non mi lascia andare le mani.
Il vampiro sbotta a ridere “Sei proprio ingenua Yuki Cross; fossi in te sarei molto più selettivo con le mie amicizie.”
Sento le mani della mia compagna tremare nelle mie. “Le mie amicizie non sono affari che ti riguardano, hai capito? E poi si può sapere che cosa ti ha fatto?”
Lui mi guarda con sguardo maligno “E’ più per il fatto che esiste, non so se mi spiego.”
“Smettila! Come ti permetti di parlarle così? Dopo quello che ha fatto per voi oggi al dormitorio.” Adesso Yuki è davvero arrabbiata. Torno finalmente in me e mi alzo, sfilando le mani dalle sue così calde. “Non preoccuparti Yuki.” Mi volto verso Aidoh “Vedo che lontano dal padrone i cani sono disubbidienti…forse non è stato abbastanza persuasivo?”
Il vampiro arrossisce di rabbia “Come osi sporca…” si lancia fulmineo verso di me, ma io sono più rapida e lo blocco col bastone.
Sento Yuki che urla, mentre al fianco di Aidoh sono apparsi altri due vampiri a bloccarlo.
“Hanabusa calmati.” Intima Kain, afferrandolo per un braccio.
“Cugino! Hai sentito come ha osato rivolgersi ad un nobile?”
“Non peggiorare la situazione, se Kuran lo venisse a sapere si arrabbierebbe di certo.” Sussurra l’altra ragazza.
Abbasso l’arma “Avete bisogno di essere scortati fino al dormitorio?” chiedo tranquillamente.
“Ti ringrazio, ma conosciamo la strada.” Risponde freddo Kain, trascinandosi via il cugino, che continua a lanciarmi occhiate di fuoco.
“Non so proprio che cosa gli sia preso; di solito Hanabusa è gentile con tutti, specialmente con le ragazze.”
“Tranquilla, è una reazione che mi sarei aspettata prima o poi. Comunque volevo ringraziarti per aver preso le mie difese, è stato molto gentile da parte tua.” Le accenno un sorriso e la vedo arrossire violentemente sotto la luna.
“Forse è meglio fare un ultimo giro prima di ritirarci.” La sorpasso e mi incammino verso la scuola.
“Ehi aspetta! Non ho ancora finito con le domande.” Mi raggiunge correndo.
“E’ solo la nostra prima notte Yuki; sono certa che domani troverai altre risposte.”
 
 
E’ già passata una settimana da quando mi sono trasferita al Collegio e sento di essermi abituata pienamente ai ritmi. Dopo la prima notte non ho avuto molto tempo di parlare con Yuki, ma posso affermare che andiamo abbastanza d’accordo. Non ho mai avuta un’amica, non so bene come ci si debba comportare, eppure con lei le cose mi vengono del tutto naturali. Se di giorno studio con Yuki e la sua amica Yori  in biblioteca, lontano dagli sguardi indiscreti degli altri studenti; la notte pattuglio la zona intorno ai dormitori. Nessun vampiro si è più avvicinato a me, né mi ha rivolto la parola, e di questo posso solo che esserne felice.
In compenso tutte le notti sento un sguardo fisso su di me, che mi accompagna ovunque vada. Se all’inizio poteva sembrare fastidioso, adesso la percepisco come una presenza rassicurante. Non ho più parlato con Zero Kiryu dopo la mia prima notte; ma so che sta mantenendo fede alla sua promessa di seguire ogni mia mossa.
Questa notte sembra particolarmente tranquilla; si sta avvicinando l’inverno e il vento gelido taglia la pelle delle mani e del viso. Mi piace il freddo: mi piace la sensazione di bruciore nei polmoni quando faccio respiri profondi. Mi tiene sveglia durante queste lunghe notti di pattuglia.
Sono abituata a vivere di notte, il sole troppo forte mi da fastidio, per questo non esco mai prima del pomeriggio dalla mia stanza. Ricordo che primi tempi, quando ancora vivevo nei sotterranei con il mio Maestro, mi chiedevo spesso quale fosse la sensazione del calore del sole sulla pelle.  Ero gelosa delle poche persone intorno a me che potevano uscire durante il giorno. Solo molti anni dopo ho capito che quello che era considerato la fonte di vita per la terra, per me era solo estremamente dannoso. Ho imparato ad accettarlo come ogni altra singola stranezza del mio essere; come ogni singola cosa che mi rende più simile a loro.
Senza rendermene conto sono finita sulla terrazza sotto l’aula dove sta facendo lezione la Night Class. Riesco a vedere la flebile luce delle candele riflettersi sui vetri delle finestre. Mi sento
sempre a disagio vicino a loro, come se fossi io quella sbagliata.
Mi siedo sul cornicione appoggiata al mio yari, e mi perdo nei ricordi delle mie innumerevoli notti di appostamento per catturare e uccidere vampiri. Chi avrebbe mai pensato che un giorno mi sarei trovata a difenderli?
Uno spostamento impercettibile nell’aria e mi volto di scatto sfoderando la lama.
Quasi mi cade il bastone quando me lo trovo finalmente davanti.
“Noto con piacere che i tuoi riflessi sono sempre pronti, Tsukino.”
Non è affatto cambiato dall’ultima volta che ci siamo incontrati: adesso indossa la divisa della Night Class, ma la sua perfezione è sempre palpabile.
“Cominciavo a credere che non ti saresti più fatto vivo, Kuran.” Stringo i denti.
“Devi perdonarmi se non sono venuto ad accoglierti la sera del tuo arrivo; ma ho pensato che la cosa avrebbe potuto metterti in difficoltà. Ho voluto lasciarti qualche giorno per ambientarti. Stai facendo uno splendido lavoro, davvero. Gli studenti della Day Class non sono mai stati così mansueti.” Il suo tuono è calmo e melodioso come sempre.
Non abbasso il bastone che ci divide “Che cosa vuoi che siano dei ragazzini in confronto a vampiri di livello E?” sbotto. “Dimmi piuttosto per quale motivo mi trovo qui.” So che solo lui può darmi questa risposta.
“Ho bisogno di qualcuno capace di difendere Yuki.”
Le sue parole mi fanno quasi cadere il bastone dalle mani. Sgrano gli occhi e lo fisso decisamente sorpresa. “Yuki? Che cosa c’entra la figlia di Cross adesso?”
I suoi occhi si induriscono per un momento “Tutto.”
“Non hai bisogno di me per un compito simile. Hai già a tua disposizione il Direttore e Yagari; vuoi forse dirmi che non ti bastano?”
“Di questi tempi è meglio essere prudenti, dico bene?” so che non ha intenzione di rivelarmi più di così. Il suo sguardo si perde all’orizzonte, per poi riallacciarsi al mio.
“Abbassa la tua arma Tsukino. Hai ancora paura di me?” sembra triste.
Un brivido mi corre lungo la schiena. “E’ meglio essere prudenti, Kuran” gli faccio il verso. “Piuttosto, non dovresti essere a lezione con i tuoi compagni adesso? O forse il tuo ruolo di superiorità ti assolve da questi compiti banali?” sputo acida.
Sembra divertito “Ti ho visto sulla terrazza e non ho saputo resistere. Piuttosto ti chiedo scusa per l’increscioso incidente della prima sera. Posso assicurarti che ho preso i miei provvedimenti e che non ricapiterà più una cosa del genere.” Il nobile Kuran si scusa con me.
“E’ nella loro natura disprezzarmi…” sussurro.
“Io comando la loro natura.” Risponde fermamente. Fa un passo indietro, sottraendosi alla luce della luna. “Ora ti prego di scusarmi Tsukino, ma devo andare. E’ stato bello rivederti.”
Solo molto tempo dopo che ha lasciato la terrazza decido di abbassare finalmente il mio yari.
 
“Tsukino! Tsukino! Scappa…bisogna portarla via, bisogna nasconderla!” Urla feroci, rumore di colpi…odore di sangue.
 Mi appoggio alla parete del corridoio, con il cuore che batte forte nelle orecchie e un nodo di paura nella gola. Kaname Kuran…non pensavo che rivederlo mi avrebbe sconvolto così. Maledetto! Davanti a lui sono un essere inerme in grado solo di covare rabbia e paura. Scivolo lungo il muro…mi sento così piccola.
“Karen!” sento delle braccia forti che mi sollevano e mi trascinano via. Le porte del corridoio si alternano l’una dopo l’altra, finché non mi ritrovo in un’aula vuota, sdraiata su un banco.
Mi impongo di calmarmi; solo dopo che il respiro è tornato regolare decido di mettermi seduta.
Mi gira ancora la testa: un forte conato mi assale e mi aggrappo al banco con tutte le forze.
So che lui è davanti a me mi sta fissando con il suo unico occhio, aspettando pazientemente che mi riprenda.
“Yagari…” sussurro.
“Immagino che Kuran abbia finalmente deciso di apparire.”
Solo il suo nome mi urta…”Non può essere sempre così.” Sputo rabbiosa.
“Cerca di calmarti adesso. Che cosa ti ha detto?”
“Niente di rilevante, voleva solo darmi il benvenuto.” Mento.
“Io lo sto tenendo d’occhio da un po’. C’è qualcosa che non mi piace in questa scuola.” Incrocia le braccia sul petto, pensieroso.
“Anche io ho questa sensazione. Cross che diavolo sta combinando in tutto questo? Possibile che non si renda conto di nulla?”
“Non è così. Ha deciso di non agire direttamente, per questo sono qui. Lui ha già molte cose di cui occuparsi e non può permettersi di attirare troppo l’attenzione di Kuran su di se.”
“Lui si fida di quel bastardo!” balzo giù dal banco accecata dalla rabbia.
“Adesso calmati. A quanto pare Zero ha ricevuto la sua prima missione dall’Associazione. Devo chiederti di ricambiare il favore che ti ha fatto lui tutti questi giorni.”
Improvvisamente la rabbia lascia il posto allo sconcerto. “Vuoi che lo segua?”
Toga annuisce gravemente “Io darei troppo nell’occhio, tu sei brava in questo genere di cose. Ovviamente devi astenerti dall’intervenire se non è strettamente necessario.”
Finalmente un po’ d’azione, penso. “Quando?”
“Domani al tramonto. E’ più che scontato che Kuran manderà anche qualcuno dei suoi quindi vedi di stare attenta e non farti scoprire.”
“Non c’è bisogno che tu mi dica come fare il mio lavoro. Ti ricordo che ho più esperienza di te.” Mi avvio verso l’uscita dell’aula.
 

   
 
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