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Autore: RLEffie    23/04/2012    3 recensioni
"Fumava come se avesse fretta di rientrare nel ristorante. Allora perché era uscita a fumare? Un'altra schiava della nicotina, pensò lui. Gente che ha inconsapevolmente regalato la propria vita ad un pacchetto di sigarette.
Fumava, e sembrava che stesse pensando ai suoi polmoni tutto il tempo.
Buttò il mozzicone per terra e lo pestò col piede per spegnerlo.
L'aveva riconosciuta subito. Erano passati anni e anni, ma il suo sguardo era rimasto sempre lo stesso."

Ma Harry non sapeva ancora che quella ragazza avrebbe sconvolto le loro vite per un'ultima, irreversibile volta.  
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Leave Her ~

Fine Dicembre 2008

 



Kim respirò l'aria fresca e osservò la nuvoletta di condensa uscirle dalla bocca.
Aveva nevicato qualche giorno prima. A differenza degli altri anni, la neve in quei giorni le piaceva. Non era nè troppa, nè troppo poca e camminarci dentro era un piacere.
- Dovete farli lasciare.- disse, all'improvviso ai suoi due amici.
Rodney guardò Tony. Il loro sguardo era sorpreso e lei iniziò a preparare una spiegazione.
- Lo so che ti avevo detto il contrario, Rod, ma...- lui la stoppò.
- Non ti ha ancora detto niente, vero?-
Kim si preparò al peggio. Lo stomaco le si rivoltò e i migliori film le si crearono in testa.
- Si sono lasciati giovedì scorso.- concluse Tony.

Non poteva crederci. Non sapeva se essere felice che le sue paure non si fossero avverate o se essere arrabbiata poichè lui le aveva mentito spudoratamente.
Influenza.
Sì, certo Zayn, influenza.
Non si accorse di aver stretto le mani in due pugni che ormai iniziavano a dolerle.
Incespicava nella neve mentre si affrettava ad andare da lui. Era un piacere camminarci, ma non quando andavi di fretta.
«Scarpe da montagna che non riescono a tenerti in piedi nella neve. Pessimo acquisto.» pensò.
Un po' di neve le si infiltrò nella giacca e nelle scarpe.
Quando arrivò nel vialetto della casa di Zayn stava quasi morendo assiderata.
Suonò il campanello con mano tremante e aspettò finchè non vennero ad aprirle.
- Kim.- disse Doniya, aprendo la porta. Sorrise al pensiero di quanto assomigliasse al fratello certe volte.
- Lui dov'è?- chiese, sottolineando il fatto che lui le aveva fatto un torto mostruoso.
Lei ridacchiò.
- Mi chiedevo quando saresti arrivata. Che scusa ha usato, intossicazione alimentare?- chiese.
- Influenza.- rispose, chiudendo l'ombrello ed entrando in casa.
L'altra alzò gli occhi al cielo.
- E' di là in camera. Per come si sta comportando potrebbe benissimo avere l'influenza.-
Kim si spogliò e Doniya le portò un paio di calzettoni caldi. Lei la guardò riconoscente.
Salì le scale ed entrò nella camera del ragazzo, lui non se ne accorse. Si appoggiò sullo stipite della porta qualche secondo. Osservò i dettagli del corpo del ragazzo e il suo comportamento.
Sdraiato sul letto, aveva una mano sotto il capo e una sull'iPod, il quale mandava musica a tutto volume.
Lei gli si avvicinò e lui tolse subito le cuffie, coprendosi con una mano il viso quado la riconobbe.
- Non mi picchiare.- la supplicò.
Lei si sedette dall'altra parte del letto, raccogliendo le gambe al petto.
- Perchè?- chiese.
- Perchè cosa?- disse lui non capendo.
- Perchè sai benissimo cosa! Perchè non me lo hai detto?-
Lui si zittì e girò la testa verso la finestra.
- Pensavo ti saresti arrabbiata.- disse, come se stesse cercando di convincersi. - No, in realtà non lo so.-
Lei sorrise e gli mise una mano sul ginocchio.
- Come stai?- chiese.
- Non male quanto vorrei. Ma d'altronde l'ho lasciata io.-
Lui si raddrizzò, appoggiando la schiena alla testiera del letto. Lei fece lo stesso dall'altra parte, appoggiandosi al fianco dell'armadio. Poi stese le gambe e le intrecciò alle sue.
- Si comportava così male?-
- Più o meno. Non la sopportavo più-
- E tu ci stai male perchè, infondo, ti piace ancora.-
- Già.- le rispose.
Il sangue gelò nelle vene di Kim.
- Cioè, so già che la scorderò tra poco, ma ora mi manca.-
Lei non poté fare altro che ricacciare in gola gli insulti che li si erano formati in bocca.
Poi lui allargò le braccia.
- Ho bisogno di affetto.- disse, scherzando.
La ragazza cercò di pensare che quella frase non era riferita a lei solo come amica. Quindi si alzò e andò ad abbracciarlo.
Improvvisamente lui stacco le braccia e iniziò a farle il solletico. La ragazza iniziò a ridere e ad urlare allo stesso tempo. Entrambi caddero sdraiati sul letto e lei adoperò come unica difesa contro quella tortura i denti.
Gli morse la spalla più forte che poté, costringendolo a smettere.
La lasciò andare e si sistemò tra le sue braccia.
- Non meriti di stare così male.- gli disse.
- E' diverso: non merito un'amica come te.-

«Io ti ammazzo!» Sentì urlare fuori dalla casa poco dopo. Zayn si era addormentato tra le sue braccia una manciata di minuti prima.
Doniya entrò nella stanza, che era l'unica che dava sulla strada, e si fiondò alla finestra. Kim fece lo stesso.
Una minuta ragazza bionda era davanti alla casa e stava urlando, mentre cercava invano di  tirare calci al cancello di legno, sembrando solo un pinguino instabile. La neve, appunto, non l'aiutava.
Lei e Doniya si guardarono e si intesero.
- Zayn Jawaad Malik, non ti muovere di qui.- disse la ragazza al fratello.
Una volta indossate scarpe e cappotti le andarono incontro.
- Charlie, sparisci da qui.- disse Kim. La bionda continuava ad urlare contro di loro.
- Era questo che volevi, eh? Togliermi il ragazzo per averlo solo per te.- le rispose. - Che puttana! Lo sapevo. Lo avevo già detto a Zayn.-
La diretta interessata si trattenne dal tirarle un pugno in faccia.
- Charlie, ti stai rendendo ridicola davanti a tutti.- le disse.
- Vattene e non tornare mai più, qui nessuno ti vuole.- la intimò Doniya.
- Fatemi parlare con quel figlio di...- le parole le rimasero in bocca. Prima di riuscire a insultare sua madre, Doniya le aveva tolto la parola tirandole uno schiaffo.
Non aspettandoselo, la ragazza cadde a terra nella neve.
- Ringraziami che il freddo non farà gonfiare la faccia. Ora sparisci di qui o ti faccio internare.- concluse.

Kim tornò in casa scrollandosi la neve di dosso e con una strana sensazione che le aveva preso lo stomaco.
- Secondo te ha visto tutto?- chiese all'altra, riferendosi al ragazzo.
- Lo sapremo tra poco.-
Quando salirono, lui le aspettava attaccato alla finestra.
Si aspettarono una sfuriata, ma lui si sedette e non accennò ad accessi d'ira.
- Tornerà?-
- No.- disse la sorella, uscendo dalla stanza.

Per qualche minuto il silenzio più imbarazzante calò tra i due. Ogni speranza di ritornare come prima sembrava vana.
Lui scoppiò a ridere e le mise un braccio attorno alle spalle.
- Allora, Rowen, sei qui perchè mi vuoi tutto per te?- disse, imitando la voce di una ragazza.
- Oh, sì, Malik.- rispose lei sarcasticamente, appoggiando la testa sulla sua spalla. - Era il mio solo ed unico intento.-
Lui sorrise e tacque, appoggiandosi al fianco del letto e lasciando che lei si riscaldasse nel suo abbraccio.
«E lo è ancora, il mio unico intento.» pensò lei, sentendosi avvolgere dalla sicurezza delle sue braccia.


31.12.2008 Veglione di San Silvestro.


Kim si rassettò la gonna del vestito prima di scendere dall'auto.
- Ti vengo a prendere alle due.- disse Christiane.
Non le rispose e scese, guardando in lontananza il gruppetto delle sue amiche che aspettava fuori da casa.
- Non fare cose inopportune e non bere. Mi raccomando.-
La ragazza le sorrise senza prestarle molta attenzione e chiuse la portiera.
Nonostante avesse provato e riprovato la propria camminata su quei trampoli ed avesse constatato che era buona, si sentiva come una gru instabile.
Il cappotto le copriva tutto il vestito, ma aveva l'impressione di essere nuda.
«Passò il mio tempo sulle punte dei piedi e l'altra metà saltando sui muri, perchè un paio di tacchi dovrebbe essere un così grosso ostacolo?» pensò.
Aveva maledetto le sue prime lezioni di parkour e i dolori conseguenti, ma in quel momento avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di non trovarsi in quella situazione.
Perchè le sue amiche sembravano così tranquille e rilassate? Perchè non sembravano, come lei, degli elefanti, in quelle scarpe?
Tentò di non pensarci per tutta la sera, sorseggiando analcolici e facendo tappezzeria con alcuni suoi compagni di college che aveva già intravisto.
Ballò un po', cercando di togliersi di dosso quella brutta sensazione. Alla fine, sconfitta, uscì nel cortile sul retro e si accese una sigaretta.
Si sedette su un gradino, stringendosi dal freddo. Non è che non si stesse divertendo, ma non si sentiva a suo agio. Inoltre, era una tipa molto solitaria.
Sentì un'ondata di calore improvviso piombarle alle spalle e una mano, da dietro, le strappò la sigaretta di bocca.
Rodney e Tony fecero la loro apparizione ai fianchi della ragazza.
- Sei uno schianto stasera, Rowen.- disse il primo, inalando una boccata di fumo. Lei si riprese la sigaretta e ridacchiò.
- Sarà. Io mi sento un misto tra un elefante e una balenottera.-
Tony, alla sua sinistra, si stiracchiò. Subito dopo fischiò ad una ragazza di passaggio.
- Hai fatto colpo su qualcuno stasera. Ma non abbastanza per far sì che dimenticasse la sua dolce metà.- le disse.
Lei alzò un sopracciglio, in attesa di una risposta.
- Non mi dire che non hai visto la mandibola di Zayn cadere a terra quando sei passata.-
- A dire il vero, non vi avevo ancora visti, prima di adesso.- rispose la ragazza.
Rodney tirò fuori un pacchetto di tabacco e iniziò a rollare un drum. Si voltò verso di lei mentre leccava la cartina, fissandola negli occhi.
- Fai qualcosa di drastico stasera.- le disse. - Il tuo amato ci sta ossessionando col fatto di voler riprovarci con la biondina.-
A quelle parole spuntò il ragazzo.
- Ecco dov'eravate!- disse loro. Non degnò la ragazza del minimo sguardo.
- Stavamo parlando alla tua amica delle tue intenzioni con la tua ex ragazza.- disse Tony.
Zayn si sedette davanti a loro, per terra, incrociando le gambe. SI guardò attorno prima di rispondere.
Kim sentiva l'odio che le penetrava nelle viscere. Il desiderio di vomitare addosso all'amico tutto ciò che pensava era troppo forte. La più piccola goccia avrebbe fatto traboccare il vaso.
- E' una mia decisione, in fondo. Non penso che voi dobbiate intromettervici. Nessuno di voi tre.- disse. Alla ragazza non piacque per niente il tono indelicato e accusatorio con cui la frase le era stata rivolta. Prima che il vaso traboccasse, decise di andarsene.
- Non permetterti mai più di parlarmi così.- gli disse. - Fai quello che vuoi, ma non mettermi in mezzo. Rivolgiti così a tua sorella, ma non farlo mai più con me se ci tieni ai tuoi genitali.-
Tony fischiò per sottolineare la gravità della situazione. Lei si alzò e se ne andò a grandi passi, dirigendosi verso le amiche che dovevano aver assistito alla scena.
- Che gambe.- disse Rodney, fissando il lato B della ragazza. - Lasciatelo dire, amico. Sei un grossissimo coglione.-
Zayn gli tirò un colpo alla gamba ridendo, per poi rientrare nella casa a cercare la ragazza.

Kim cercò di non pensare all'avvenimento di qualche ora prima.
Purtroppo Zayn aveva trovato Charlie. Avevano parlato e si erano presi le mani.
Lei aveva assistito a tutta la scena mentre le amiche cercavano di portarla da altre parti della casa.
Niente. Quei due sembravano come il prezzemolo. O meglio, sembrava che le stessero inseguendo.
Quando poi si misero a ballare, qualche decina di minuti prima della mezzanotte, Kim avrebbe voluto strappare tutte le ciocche di capelli biondi della ragazza.
Eppure si trattenne.
Rodney, da bravo amico qual era, le venne incontro. La fece ballare un po' e lei, per qualche momento, non ci penso più. Sembrava veramente felice.
La strinse tra le braccia, in modo da poter ballare meglio il lento che avevano messo e in modo da avere l'orecchio della ragazza a portata.
- Dovresti andare da lui.-
- E' con lei.- gli rispose, senza guardarlo.
La musica cambiò rapidamente in un pezzo più movimentato e all'improvviso cambiò il conto alla rovescia.

10

Rodney le mandò un ultimo sguardo di intesa, che la ragazza ricambiò con degli occhi terrorizzati.

9

- Ora.- disse, sorridendo malignamente, prima di lanciarla in mezzo alla folla verso Zayn.

8

7

Lei cercò di fermarsi, ma la massa di gente e la sua poca stabilità sui tacchi la spedirono direttamente tra Charlie e il ragazzo, costringendolo ad allontanarsi dalla bionda per sostenere l'amica.

6

Finirono contro ad un muro e Charlie si perse tra la folla.

5

- Cos'è successo?- chiese Zayn, sentendosi disorientato.

4

Cosa poteva fare Kim ora? Scusarsi e andarsene, dopo aver fatto una tale figuraccia con il ragazzo che le piaceva?

3

Sì, avrebbe dovuto farlo.
I suoi occhi erano intrappolati dentro a quelli del ragazzo e lei non riusciva a spicciare parola.

2

Respirò profondamente e deglutì, cercando di non pensare a quello che stava per fare. Cercò di dimenticare che stava per rovinare l'amicizia della sua vita. Prese coraggio e sorrise. Lui continuò a non capire.

1

Tra i coriandoli, le stelle filanti e i tappi di spumante, Kim si girò ed incollò le labbra a quelle del ragazzo.
La paura la assalì quando, per un paio di secondi lui non rispose e non fece niente.
«Che cretina. Ho rovinato tutto.» pensò.
Qualche istante più tardi le braccia del ragazzo le avvolsero i fianchi, portandola più vicino a sè.
Il calore risalì il corpo della ragazza. Lo sentì iniziare dalle dita dei piedi e sentì che le attraversava il corpo, arrivando fino alle punte dei suoi riccioli rossastri.
Zayn le aprì dolcemente le labbra con la lingua e cercò quella della ragazza.
Lei intrecciò le mani dietro la nuca del ragazzo e si avvicinò ancora di più al suo corpo. Il calore che esso sprigionava la riscaldò con una sensazione di protezione, simile ma diversa da quella degli abbracci precedentementi dati e ricevuti.
Non riuscì a pensare a niente altro, se non alle labbra delicate del ragazzo che premevano sulle sue.
Era così che se l'era immaginato il loro primo bacio, ed era fin troppo bello per essere reale.
Poi una mano le toccò il fianco, facendo terminare la magia del momento. Riconobbe la figura di Rodney prenderla e spostarla.
- Sta arrivando la strega cattiva.- le disse ridendo.
La allontanò di lì, lasciandola a fissare il ragazzo che poco prima faceva parte di lei.
L'ultima cosa che vide realmente quella sera, furono gli occhi di Zayn che la cercavano.

- Gli piaccio.- disse a Tony e Rodney una volta che si furono allontanati. Non era una vera affermazione. Dal tono, cercava solo di convincersene.
- Il bello è che ne dubitavi ancora.- le rispose Tony ridacchiando.


Effie.
Scusate per la lunga assenza, ho avuto proprio poco tempo!
Non sono riuscita a ricontrollare il capitolo, quindi segnalatemi ogni errore.
La scena del bacio, sì, non è un granchè. Lo ammetto. Ci ho messo il cuore, però.
Ringrazio tutte le bellissime ragazze che seguono ancora la storia.
Vi devo avvertire che dal prossimo capitolo, come già ho detto, il rating diventerà rosso. Se questo vi causerà problemi di visualizzazione, ditemelo e cercherò di risolvere.
Lasciatemi una recensione e tante critiche costruttive, mi raccomando!

Bacioni,
Eff.

  
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