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Autore: Pettyfer    23/04/2012    87 recensioni
Karen odiava Zayn Malik, con tutta sé stessa. Era la persona più egoista, vanitosa e antipatica che avesse mai conosciuto.
Tanto stronzo quanto misterioso.
Ed era il fratello della sua migliore amica.
**
Cinque ragazzi, il divertimento, il sesso e una scommessa.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 14

 
I am the only one.

Cazzo.
Quelle musichette di merda la stavano facendo svenire dall’ansia. Non stava guardando il film, ma quelle cose alimentavano lo stesso la sua paura.
Spostò la mano dagli occhi giusto il tempo di vedere la faccia urlante della donna decrepita. Saltò sulla sedia spaventata e lanciò un’occhiata a Zayn che se la rideva.
-Smettila di ridere come un deficiente- lo riprese offesa.
E lui per risposta rise ancora più forte, facendo girare qualche ragazzo davanti a loro.
-Io vado in bagno- affermò Karen cercando di alzarsi dalla poltrona.
-Non ti perdere-.
Fece finta di non aver sentito e si diresse alla velocità della luce fuori dalla sala, e una volta uscita tirò un sospirò di sollievo.
Si guardò in torno, cercando con gli occhi il cartello o qualche indizio che la aiutasse a trovare il bagno e quando lo vide ci corse dentro. Non era mai andata nel bagno di un cinema e si meravigliò di trovarlo pulito. Entrò in uno delle cabine, chiuse la porta alle sue spalle e si appoggiò ad essa.
Era uscita con Zayn e non stava succedendo niente di strano, per adesso, e Zayn non aveva fatto il solito stronzo, infatti, pensandosi su, era diverso da come si comportava a scuola. O, molto probabilmente, era solo una sua impressione.
Sobbalzò sentendo il cellulare vibrare nella tasca e con uno sbuffo lo tirò fuori.
-Pronto?- domandò.
-Karen, scusami se ti rovino la serata con Zayn, ma dovevo parlare con qualcuno- sentì parlare Safaa eccitata.
-Non disturbi affatto, credimi, stavo nel bagno. Tu piuttosto, che è successo?-
-Mi sono rimessa con Liam-
-Oddio, ma è fantastico- urlò Karen.
-Ho fatto la cosa sbagliata?- domandò titubante l’amica.
-Assolutamente no, aspetta…ma adesso lui dov’è?-
-Sto nel bagno del ristorante, lui mi sta aspettando- spiegò.
-E non farlo aspettare, noi ci sentiamo domani- si salutarono, augurandosi a vicenda buona fortuna e chiusero la chiamata.
Finalmente quei due si erano messi insieme, erano perfetti. In tutto e per tutto.
Sorrise felice per Safaa e spinse la porta del bagno per uscire.
Continuava a spingere ma la porta non accennava a muoversi.
Merda.
Era rimasta chiusa dentro.
L’ansia incominciò a farsi sentire, e Karen batté freneticamente le mani sulla porta, nella speranza che questa si sarebbe aperta.
Prese il cellulare per chiamare Zayn, e quando andò nella rubrica, si ricordò che non aveva ancora il suo numero.
-Perché proprio a me?- borbottò appoggiandosi alle mattonelle fredde del muro.
Provò a chiedere aiuto un paio di volte, ma nessuno sembrava accorgersi delle sue urla. Erano in un cinema o in un bosco?!
Passarono un paio di minuti e l’ansia cominciava a non farsi più sopportare e Karen stava per scoppiare quando, ad un certo punto, sentì la voce di Zayn chiamarla e si rilassò immediatamente.
-Zayn, oddio, menomale che sei arrivato- urlò quasi.
-Ma che cazzo di fine hai fatto? Sei caduta nel cesso?- ringhiò lui.
-Sono rimasta chiusa dentro- cercò di giustificarsi anche se in quel momento l’imbarazzo la stava divorando.
-Sono dovuto entrare nel bagno delle ragazze per venirti a cercare, mi hai fatto preoccupare- incominciò Zayn cercando si smuovere la porta del bagno in cui era chiusa Karen, e quest’ultima sentendo le ultime sue parole rimase per un momento spaesata.
Era la seconda volta che Zayn si preoccupava per lei.
-Mi dispiace, ma non potevo avvisarti- si scusò arrossendo, Karen.
-Spostati, che cerco di aprire- l’avvertì Zayn con voce ferma.
La ragazza fece come detto si allontanò il più possibile dalla porta sentendo dei forti battiti contro la porta.
-Che merda di porta mettono in questi cinema- incominciò a borbottare il ragazzo innervosito.
-Ti sei per caso rammollito, Malik?- domandò divertita Karen.
-Non provocarmi Morrison, o potrei lasciarti a marcire in questo schifo di bagno- la minacciò lui continuando a spingere la porta.
-Non lo faresti-
-Certo che lo farei, e non mettermi alla prova- sbuffò spazientito Zayn.
-Cazzo di porta- ringhiò –Ok, adesso prova ad aprirla mentre io spingo- le ordinò.
Karen fece come detto e dopo un paio di tentativi la porta si aprì. Non ebbe il tempo di dire niente che si trovò Zayn completamente spalmato addosso e mentre con una mano si reggeva al muro per non pesarle, con l’altra le aveva circondato i fianchi per non farla cascare a terra. Karen alzò lo sguardo incrociando quello del moro, che osservò con attenzione. Il marrone dei suoi occhi era intenso e la fissava in un modo totalmente diverso rispetto alle sue solite occhiate, questo era molto più intenso e più attento, pronto a raccogliere qualsiasi emozione che si riusciva a leggere nel suo sguardo.
Zayn avvicinò il viso al suo facendo incontrare le loro labbra.
Non un bacio come il primo. Quello era stato passionale e provocatorio mentre questo era l’esatto contrario.
Karen allungò le braccia intorno al collo del ragazzo e si avvicinò di più a lui, sperando in un bacio più profondo, bacio che Zayn non gli negò.
-Voi due, che state facendo?- urlò una voce.
Karen e Zayn si girarono di scatto osservando una vecchietta più infuriata che mai.
-Giochiamo a carte- disse retorico Zayn per poi aggiungere con tono arrogante:-Prima che lei venisse a rompere i coglioni-.
-Come ti permetti bamboccio?- gracchiò questa.
-Ci scusi, togliamo subito il disturbo- si affrettò a dire Karen prendendo per la manica della giacca il moro, trascinandolo fuori dal bagno e fuori dal cinema.
Era la prima volta che lo lasciava senza prima aver visto il film.
-Togliamo il disturbo? È stata lei a romperci- si lamentò Zayn aggiustandosi la cresta davanti allo specchietto di un’automobile.
-Non credo che pomiciare in un bagno pubblico, per di più quello delle ragazze sia normale-.
-Lo è- continuò lui più convinto di prima.
-Adesso che si fa?- domandò Karen curiosa.
-Adesso ci andiamo mangiare un gelato, ho fame-
-Ottima idea- concordò.
-Le mie sono sempre ottime idee, Morrison-
-Cammina e pensa a non fare troppo lo sbruffone- lo spintonò Karen divertita.
Seguì Zayn in silenzio, curiosa di sapere dove l’avrebbe portata e quando si trovò davanti ad un camioncino dei gelati lo guardò divertita.
Zayn dimostrava anche nelle piccole cose quello che realmente era e non quello che le persone vorrebbero che fosse.
Non era il tipo che per farsi piacere ad una ragazza gli cantava una canzone o gli regalava 100 rose, niente di smielato e era proprio per quello che gli piaceva e continuava a piacerle.
-Che gusto?- le domandò Zayn tirando fuori una banconota.
-Non vorrai pagare un’altra volta tu, Zayn?- disse seccata.
-Che gusto?- ignorò la domanda retorica di Karen.
-Pistacchio e nocciola- si arrese con uno sbuffo.
-Uno come ha detto lei e uno a menta e cioccolato- si rivolse alla signora dietro al bancone Zayn, lasciandole la banconota senza chiedere il resto.
-Non sapevo esistesse il gusto alla menta…-
-Esiste, ed è buonissimo- gracchiò lui continuando a mangiare il suo gelato.
Karen assaggiò il suo e poi seguì Zayn fino al parco.
-Mercoledì esci con McCole?- domandò di botto il moro facendola sussultare.
Come faceva a saperlo lui?
-Come fai a saperlo?-
-Rispondi alla mia di domanda, Karen- ribatté lui con tono quasi infastidito.
-Si, ma solo come amici- puntualizzò.
-Credi davvero che quel coglione voglia solo dell’amicizia?-
-Oh, insomma, ma che hai contro Arthur, che ti ha fatto?- gli chiese stufa di tutte quelle insinuazioni.
-Già che respiri è troppo- ringhiò Zayn.
-Non sono uscita con te per parlare di Arthur, quindi cambiamo argomento-
-Magari morirà mercoledì mattina, e così non…-
-Zayn!-.
-Ok! La smetto- gracchiò –posso assaggiare il tuo gelato?- domandò subito dopo.
Karen lo guardò stranita –Ehm…ok- allungò il cono verso il viso di Zayn, ma questo non arrivò alle labbra del ragazzo.
Zayn aveva allontanato il braccio da se e l’aveva baciata.
Di nuovo.



Seguiva i suoi genitori come se stesse andando ad una condanna a morte, la paura la stava divorando.
Maledetti colloqui.
Non che andasse male, anzi nelle ultime interrogazioni era andata più che bene, ma quello di preoccuparsi per i colloqui era sempre stato un problema che la perseguitava fin da piccola. Osservava gli altri ragazzi camminare verso le professoresse contenti, come facevano ad essere così maledettamente tranquilli.
-Allora, da chi andiamo? Matematica o letteratura?- domandò suo padre con un ghigno maligno stampato in viso.
Che diamine ghignava a fare?
Lei stava per avere un attacco di cuore e lui che faceva? La prendeva in giro.
Che merda di genitore.
-Matematica, vedo i genitori di Safaa laggiù- sorrise radiosa Kate, correndo in direzione della madre di Safaa.
-Quando l’ha conosciuta?- domandò Karen al padre.
-Stamattina al supermercato, io ho parlato col marito, un uomo davvero rispettabile, non come il figlio- borbottò.
-Papà- lo richiamò Karen.
-A me quel Zayn non è mai piaciuto e mai mi piacerà, quindi cercati un altro ragazzo-
-Zayn non è il mio ragazzo-
Giusto?
Insomma, lei e Zayn non avevano mai parlato di essere una coppia, e lei non avrebbe mai osato domandarglielo, meglio morire.
Erano stati solo dei baci qualsiasi? Il cuore di Karen diceva di no, eppure c’era qualcosa in lei che le diceva di non abbandonarsi completamente a lui, come se sarebbe potuta spuntare qualche sorpresa che avrebbe rovinato tutto.
E si sarebbe fatta davvero male, non per cose futili, ma ormai era sicura al 100%, stava per innamorarsi.
E questo, Zayn, non doveva assolutamente saperlo.
-Meglio, Karen- le diede alcune pacche sulla spalla e poi andò a salutare il padre di Safaa, e quest’ultima vedendo la sua espressione sconsolata, le si avvicinò.
-Che ti ha detto tuo padre?-
-Mi ha raccontato quanto non sopporti Zayn e mi ha esplicitamente detto che non gli piacerà mai- mormorò atona.
-Non per abbatterti, ma Zayn non farà mai niente per piacergli, lo conosco-.
-Bene. Di male in peggio.- sbuffò.
-Allora? Con Liam?- continuò.
-Niente, mi ha accompagnata a casa e poi non l’ho più sentito…meglio, odio i ragazzi assillanti- disse Safaa sorridendo.
-A proposito di stamattina Zayn perché oggi non è venuto a scuola?- le chiese Karen curiosa.
-Aveva un’interrogazione, e visto che non aveva studiato per uscire con te, non è venuto, in modo da non rovinarsi i bei colloqui che lo attendevano oggi pomeriggio- spiegò seccata Safaa.
-Devo sentirmi fortunata?- domandò retorica Karen sorridendo radiosa al solo pensiero che Zayn non aveva studiato per lei.
-E’ entrato nel bagno alle 4 di pomeriggio ed è uscito alle otto, cazzo- ringhiò Safaa.
-Quattro ore nel bagno?- sgranò gli occhi Karen.
-Ha fatto il suo trattamento speciale, e non chiedermi in cosa consiste, che non lo sa nessuno- l’anticipò.
-E adesso dov’è?- chiese.
-Alle tua spalle, sta parlando con i miei e i tuoi genitori- spiegò facendo sgranare gli occhi a Karen.
-Oh merda- si girò velocemente e si avvicinò a suo padre intrufolandosi nel cerchio che si era formato dalla combriccola di genitori.
-Salve- salutò tutti, soffermandosi a guardare Zayn.
-Ciao Karen, è un piacere incontrarti, Safaa parla molto spesso di te- la salutò una donna molto simile a Safaa e che naturalmente era sua madre.
Strinse la mano sia alla signora che al signore Malik, trovando quest’ultimo spaventosamente simile a suo figlio. Erano uguali.
-Babe, proprio te cercavo- la salutò Zayn prendendola per i fianchi e buttandola in un’aula vuota, sotto lo sguardo scioccato del padre della ragazza.
Si guardò intorno spaesata e vide che era una classe fuori uso.
-Mio padre ti ucciderà, ne sono sicura- borbottò.
-Mhm- le sussurrò sulle labbra per poi baciarla.
Ok, era la terza volta che la baciava.
-Vorrei solo puntualizzare una cosa, Morrison- le disse Zayn staccandosi da lei di poco.
-Sarebbe?-
-Sono l’unico con cui uscirai da oggi in poi, quindi dici a McCole che se ne va a fanculo-.
Karen sorrise soddisfatta dentro di sé; ormai l’aveva capito, non si stava innamorando, si era già innamorata.
Cazzo.


Zayn_malik_06_large

Scusatemi se non è una gif faiga, ma sono le dieci e mezza, e non ho forza di andarla a cercare.
Bando alle ciance, come vi è sembrato il capitolo?
L'ho finito di scirvere cinque minuti fa :3
Non mi piace per niente, anche se è un capitolo davvero importante per la storia...
Eh già, belle mie, Karen è ufficialmente innamorata *balla la conga*
Niente McCole in questo capitolo, mi avrebbe rovinato tutto..
Premetto che nel prossimo capitolo non ci sarà niente di simile a questo capitolo,
e ci sarà un momento Harry e Sarah, come adoro questa ragazza, forse perchè l'ho chiamata come me, mah..chi lo sa :3
Beh, prima di fare un 'passo e chiudo' perchè ho sonno e devo leggere ancora lacune fic appena aggiornate,
ringrazio davvero con TUTTO il cuore le ragazze che recensiscono (vi risponderò immediatamente) e
a tutte coloro che hanno aggiunto a preferite, seguite e rivordate.
GRAZIE MILLE, VI ADORO.
E visor che non so cos'altro aggiungere, vi saluto bellezze.
Passo e chiudo u.u


All the same mistakes
I don't need you tonight.
I wish that was me
Everything about you.YOU.
New eyes for my life

  Promise.♥

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Vostra,
Pettyfer.

   
 
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