Voglio
ringraziare ancora tutti per la grande gioia che mi state dando, non
so se avete idea di cosa vuol dire aprire epf e vedere che ci sono 4
commenti al tuo capitolo che credevi un orrore.
Poi vabbè ci sono
persone di cui non faccio il nome che la sera mi tengono compagnia *^*
GRAZIE DI TUTTO!
Si questa storia io l'ho gia finita di
scrivere e non manca molto alla fine y__________y momento di
silenzio, ma non temete come ho anticipate ad una carissima presto
posterò la nuova storia, sempre su Niall esclusivamente su
lui..
prima dei one direction *^* mi merito un applauso??
bene vi lascio
al capitolo :33
baci!
Lui
annuì di nuovo, cercavo di distrarlo in qualche modo ma
sembrava non
funzionare più di tanto. Sospirai di nuovo, ancora lo
coccolavo e a
poco a poco mi addormentai e quando mi svegliai ero tra le sue
braccia, mezza coperta dal suo corpo come fosse un coperta, voltai
leggermente la testa e vidi che anche lui stava dormendo. Mugolai nel
dormi veglia, non ci pensavo più che ero tra le sue braccia,
chiusi
in uno stanzino, e mi voltai verso di lui con gli occhi semi chiusi.
Sentivo il suo respiro sul mio collo, forse era quello che mi faceva
dimenticare della splendida situazione in cui ci eravamo cacciati,
che misto a quel profumo (
http://www.profumeriaditano.it/catalogo/zoom_7996-0-4c9dbde5.jpg
) mi calmava come la ninna nanna di una mamma. Sospirai beata e
pacifica, mi stringevo a lui forse un po per il freddo che entrava
dalla finestra da me rotto poco prima, che tanto poco non era, se
prima era grigio adesso era buio, ed io avevo paura del buio. Con gli
occhi semi socchiusi guardai la finestrella, vento e pioggia si
abbattevano sulla scuola, rabbrividì e tornai tra le sue
braccia
come se nulla fosse, chiusi gli occhi e mi addormentai di nuovo.
Non
sembrava nemmeno fossero passate diverse ore ma solo pochi minuti, due
persone normali sarebbero cadute o in depressione o vittima di
qualche isterismo passeggero, noi ci eravamo messi la, a dormire come
due bambini, be lui stava male forse era per quello ma io? Io ero
semplicemente sotto la sua influenza benevola, sotto quell'aura
protettiva che sentivo espandersi su di me quando mi rigiravo e che
lui stringeva per paura che scappassi e lo lasciassi solo nella
stanza della sepolta viva. Mi girai di nuovo ma non mi allontanai di
un centimetro, mi accoccolai con la schiena contro il suo petto e
presi un suo braccio come fosse una coperta e lo portai a coprirmi,
lo sentì respirare tranquillamente e sistemarsi meglio
accanto a
stringendomi di piu.
Sembrava che entrambi, in quel momento, si
avesse bisogno l'uno dell'altro, io non sapevo bene perchè
avevo
bisogno di lui, forse era solo lui che in quel momento aveva bisogno
di me ed io.. non volevo lasciarlo da solo.
Di nuovo persi la
cognizione del tempo e dimenticai che forse era il caso di chiamare
qualcuno per farci recuperare però stavo bene, una calma
quasi
irreale mi invadeva, come se fossi al caldo nel mio letto, sotto le
coperte, dopo una doccia calda e una cioccolata calda con panna. Si
era questo l'effetto che stavo provando a dormire tra le sue braccia,
una sensazione di casa.
Una sensazione che venne interrotta da
qualcuno che poco finemente bussò alla porta. Veramente non
fu il
chiasso alla porta a svegliarmi, ma il movimento brusco di Niall e il
suo braccio che si spostava facendomi sentire tremendamente scoperta
e vulnerabile.
Con gli occhi chiusi ancora per il sonno mi misi
a sedere sullo strano materasso - che c'è? -mi strusciai gli
occhi e
mi grattai il capo, avrei dormito giusto un altro po. La porta si
aprì con un cigolo sinistro rivelandoci 4 sagome - Ei
ragazzi, vi
siete imboscati senza di noi? - la voce di Louis ci lasciò
entrambi
perplessi ma felici che ci avessero aperto. Prima di alzarsi mi batte
un paio di volte su di una gamba, non capì il significato di
quel
gesto. Continuai a seguirlo con lo sguardo prima che Harry si
buttasse su di me. Schiacciandomi con il suo peso. Il calore che
emanava Harry tutta via era diverso da quello che avevo sentito nel
dormire con Niall, quello di Harry era solo calore umano mentre
quello che avevo avvertito nello stare con lui, nello stare
abbracciati. Era calore spirituale, quello che senti nel cuore, non
sapevo che nome dargli ma era una calore che non avrei mai scordato.
Tirai su Harry, data la scomoda e poco ortodossa posizione e
guardando oltre di lui vi Niall guardarci, forse nemmeno lui credeva
tanto alla storia che io ed Harry eravamo solo migliori amici ma era
così.
Quando
i nostri sguardi si incrociarono lui lo distolse subito dal mio e
tornò a parlare con Liam, dopo che avevano saputo cosa era
successo
si erano chiusi tutti nel bagno della palestra inventando una scusa
ai loro genitori e sono rimasti la dentro un po come noi per poi
venirci a cercare.
- c'è vi siete chiusi dentro per noi? - ero
scettica, non ne capivo bene il senso, una volta scansato Harry che
non mi perdeva di vista un secondo raggiunsi il gruppetto
posizionandomi tra Liam e Niall sfiorando la sua mano, quando me ne
accorsi la misi in tasca e guardai da un altra parte. Anche Harry ci
raggiunse, mi venne dietro e mi abbracciò appoggiandosi
sulla mia
spalla.
- bene adesso che siamo qua che facciamo? -, la scuola era
a nostra disposizione, potevamo fare quello che ci pareva anche
–
incendiamola – Louis era sempre il solito e Zayn gli andava
dietro
anche se mentre noi era eravamo in cerchio a discutere lui era
davanti ad uno specchio a pettinarsi.
Spostai lo sguardo su di lui
e risi.
- intanto usciamo da qua. Ne ho abbastanza di questo
sgabuzzino privo di aria – Naill sembrava arrabbiato, o
meglio
scocciato dal fatto che ci avessero tirato fuori.
Usciti sul
corridoio tornammo a piano terra e ci guardammo intorno, come se
nulla fosse strinsi la mano di Harry che mi guardò in modo
strano –
che c'è ho paura del buio – come a non dirlo,
Louis, Zayn e Niall
mi apparirono alle spalle illuminandosi la faccia con la lucetta del
cellulare stile fantasma ed io urlai spaventata aggrappandomi ad
Harry che mi strinse non riuscendo però a trattenere le
risa, Liam
ci mise del suo pure lui a fare il verso di un lupo mannaro, mi
stavano spaventando anche troppo, mi misi il cappuccio e feci
l'offesa – mi avete spaventato abbastanza per sta notte
– mi
staccai da Harry e feci qualche passo trovandomi completamente sola e
al buio – ma ripensandoci – urlai di nuovo quando
tutti e cinque
mi saltarono addosso alle spalle. Ma che bello vederli ridere,
sopratutto Niall, lui si, nel vero senso della parola.
- che ne
dite cerchiamo qualcosa da mangiare – lui era sempre il
solito, non
si smentiva mai a sentire i commenti dei ragazzi, peccato che la
mensa fosse chiusa.
Dovemmo rimediare sulle macchinette – si
andremo molto lontano a patatine e caramelline – commentai
sarcastica, poi come le avremmo prese? Spaccando il vetro?, non mi
sembrava il caso è gia tanto se non ci sospenderanno
rompiamo anche
una macchinetta.
Decidemmo di fare una colletta con tutto quello
che avevamo e a dire il vero era tanto, in totale facevamo 50 dollari
tra spiccioli e banconote cosi la svuotammo completamente.
Dopo
aver mangiato tornammo a girovagare per la scuola senza una precisa
meta, fuori il tempo era decisamente orrendo, la pioggia, il vento e
tutto quello che faceva sembrare i corridoi un perfetto film
dell'orrore.
Ci eravamo addentrati nell'ala dei laboratori quando
ad un tratto si vide scomparire Zayn, ci fermammo e cominciammo a
chiamarlo, forse aveva preso una direzione diversa dalla nostra, era
buio e magari lui aveva continuato a diritto mentre noi si era
svoltato.
Io
non volevo ammettermelo ma me la stavo facendo davvero sotto e
sembravo io un fantasma dato che giravo con un cappuccio bianco in
testa, infatti piu volte aveto terrorizzato Harry.
-
Zayn non è
divertente – Liam, il piu “responsabile”
del gruppo tentò di
chiamarlo, ma lui non rispose – e .. se ci sono i fantasmi? -
non
era umanamente possibile una cosa del genere – i fantasmi non
esistono – il tono di Louis era a grosso di quelli che non
hanno
paura di niente, e tutti lo guardammo male, non c'era bisogno che ce
lo ricordasse che non esistevano.
Improvvisamente
si sentì come
un frusciare – Ha-Harry? - feci un passo indietro e mi misi
dietro
di lui, un po tutti ci avvicinammo l'uno all'altro come spaventati,
il frusciare tornò a farsi sentire e poi una lucetta si
accese, era
più vicina di quanto si pensasse, si deglutì
tutti insieme e quando
fu a pochi centimetri da noi – vas happenin – zayn
spuntò da
dietro una testa di teschio – idiota! - non avevo mai sentito
Liam
perdere la calma come in quel momento ma dopo un momentaneo spavento
tornammo tutti a ridere fino a quando non sentimmo di nuovo dei
rumori. Ci voltammo verso il corridoio buio ed una lucetta
passò
davanti al nostro corridoio. Di nuovo feci un passo indietro,
lasciando il fianco di Harry scontrandomi con Niall. Sobbalzai per lo
spavento, non pensavo fosse dietro di me, ma lui mi strinse per i
fianchi spostandomi leggermente dietro di lui, lo guardai con
attenzione mentre prese posto accanto agli altri.
La
luce ad un
tratto si fermò e tutti trattenemmo il respiro, un rumore,
come di
guaiti e latrati e di catene che cadono si fece largo nel buio, non
si capi bene che cosa fosse finchè non si sentì
zompare nel
corridoio e dei ringhi – correte - ci voltammo tutti, nel
medesimo
secondo e cominciammo a correre lungo il corridoio. Erano i cani dei
sorveglianti quelli che ci rincorrevano, mi domandavo cosa slegassero
dei cani in quel modo in una scuola, ma noi non dovevamo essere li,
non ci dovrebbe essere nessuno.
-
gli abbiamo seminati – tutti
avevamo il fiatone ma tornammo a correre quando ce li trovammo
nuovamente dietro.
Tutto
era buio e vedevamo con solo la luce che
filtrava dalle finestre.
Inciampammo
piu volte l'uno sull'altro
cadendo tutti per terra, cadendo perfino dalle scale ma non avevamo
tempo per decantare contro chi avevamo sbattuto o su chi eravamo
caduti, ci rialzammo e corremmo verso la palestra e chiudemmo le
porte pensando di essere al sicuro ma riuscirono comunque ad entrare
cosi ci nascondemmo in un altro stanzino. Ancora piu piccolo e senza
finestre.
-
oh god! Moriremo tutti – sentenziò Zayn, Liam e
louis tenevano la porta e Harry cercava di distogliere Niall dal
fatto che fossimo al buio, in una stanzina minuscola che puzzava di
gomma, in sei e senza finestra.
-
no qui non muore nessuno –
dissi sicura, non avevo certo intenzione di morire la dentro sbranata
da un cane. Mi misi a ruffolare tra le ceste e trovai delle corde per
saltare – spostate quella cesta – feci mettere la
cesta di ferro
davanti alla posta, poi la legammo alla maniglia con le corde.
Bene,
finché non avessero fatto un buco nella porta non sarebbero
mai
entrati dentro.