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Autore: Storm_    25/04/2012    5 recensioni
Chris ama Sid.
Sid ama Chris.
E Ciel?
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'SCC'
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Capitolo 5
 

Chris si guardò intorno, era completamente solo.
Non sapeva come definire il posto in cui si trovava. Parco? Troppo lusinghiero. Discarica? Troppo dispregiativo. Era un mix fra quelle due cose e molte altre.
Alla periferia della città si trovava quello spiazzo di terra dura agghindata da qualche sporadico ciuffetto d’erba. Oltre a un divano verde e qualche scatolone strapieno di cianfrusaglie, la distesa lasciava spazio al grigiume del cielo. Nel cervello di Chris si fece drasticamente strada la desolazione, seguita dai ricordi che piovigginavano corrodendogli i neuroni.
Si sedette sul cuscino meno disastrato del divano e ricontrollò il cellulare. Non escludeva la possibilità di essersi sognato tutto, non sarebbe stato così strano.
Invece no, nella memoria del suo telefono erano ancora registrati i quarantatre secondi della chiamata telegrafica di Sid. La sua voce, fredda e distante tanto da sembrare battuta a computer, gli chiedeva di incontrarsi al loro posto. Quel posto, che aveva visto tutti e tre crescere e distruggersi.
Chris non si radeva da una settimana e cominciava a pentirsi della sua pigrizia. Voleva che Sid rivedesse nel ventunenne i lineamenti freschi di tre anni prima.
-Eccoti. La voce di Sid gli fece alzare la testa.
Gli occhi di Chris incontrarono quelle iridi verdi dalle quali erano rimaste separate per troppo tempo, e l’istinto gli urlò di abbracciare il suo angelo nero, facendogli dimenticare per un attimo che loro non si amavano più.
Sid congelò in fretta quel momento, borbottando: -Dobbiamo parlare di molte cose.
Chris annuì. -Come sta Ciel?
La ragazza rappresentava l’unico fragile anello che ancora accennava a poterli tenere uniti, l’unica lama che poteva scalfire l’odio che Sid ora provava nei confronti di Chris.
-Mettiamo in chiaro che penso ancora che tu ci abbia rovinato la vita, ma ora l’unica cosa importante è aggiustare il cuore di Ciel. Lei sta meglio, ma alla clinica credono che non sia ancora pronta a rivederci. Ti rendi conto che si trova lì per colpa tua? Sbottò.
-Nostra. Replicò il rosso, le lacrime pronte a esplodergli in faccia.
In realtà credeva che tutto fosse stato causato da qualcosa di più grande di due ragazzi che si amano.
Una intricata serie di particolari sbagliati li aveva condotti lì.
Dal loro primo bacio era scoppiato un amore che aveva fatto sentire Chris felice come non lo era da tempo. Sid sapeva dargli esattamente la felicità di cui aveva bisogno. Rendeva speciali anche i minuti passati in silenzio, quando fissavano il vuoto insieme per poi scoppiare a ridere come due imbecilli ed abbracciarsi.
Chris non ricordava né come né quando tutto avesse iniziato a franare.
Distratti dal loro amore, avevano lasciato Ciel in balìa di se stessa, e lei era andata alla deriva nella sua solitudine.
L’avevano abbandonata nel momento del bisogno, senza far caso alle occhiaie segnate dalla disperazione o ai sottili graffi che cominciavano a comparire sui polsi della ragazza.
Il suo cuore urlava, mandava continui messaggi in codice, ma nessuno era lì per captarli.
Fino al giorno della svolta estrema.
Una sera Ciel aveva trovato un barattolo di vernice nera e, probabilmente condizionata anche dalla quantità si stupefacenti nel suo sangue, si era cosparsa di nero da capo a piedi, ridendo soddisfatta mentre le pennellate ricoprivano i suoi tatuaggi.
La madre l’aveva trovata quasi subito, sdraiata nella vasca da bagno con il pennello ormai secco ancora in mano. Vicino a lei, un biglietto scarabocchiato in fretta e furia spiegava: “Il nostro aspetto esteriore rappresenta l’interno. Ecco perché ho passato la vita a colorare la mia pelle con tinte vivaci. Ma ora sono sola, ed è tutto nero senza quei due.
Senza farsi domande, la madre chiamò l’ospedale.
Ora Ciel era tornata ad avere l’aspetto di sempre, ma dentro doveva sentire ancora quel buco nero che le aveva risucchiato gli organi.
E’ tutto nero senza quei due.” Quelle sei parole erano bastate a scatenare in Chris e Sid il senso di colpa.
Sid sapeva di aver tradito brutalmente la prima persona che gli avesse mai voluto bene.
Ciò gli aveva fatto vedere Chris sotto un’altra luce. Era convinto che fosse tutta colpa del ragazzo, che non aveva voluto abbastanza bene alla ragazza per accorgersi che i suoi occhi si stavano spegnendo.
L’aveva lasciato senza preamboli né spiegazioni, ed aveva cercato di tornare alla vita di sempre anche se mancava l’elemento essenziale. La mancanza di quel blu era un vuoto incolmabile, ma Sid voleva tentare l’impossibile.
Però era dura ricordare com’era la vita due anni prima.
Così, mentre Chris tentava di raccogliere i pochi cocci che rimanevano di lui all’orfanatrofio e Ciel passava la vita seduta su un rigido letto d’ospedale, Sid affogava l’anima nell’alcol, più che altro in mancanza di alternative.
-Sid, adesso metti da parte tutti i sentimenti negativi che provi verso di me e cerca di pensare a come eravamo due anni fa, prima che tutto questo iniziasse. Non ti manca almeno un po’?
-Forse. Ma pensando a quanto abbia sofferto Ciel per colpa nostra mi rendo conto che abbiamo sbagliato terribilmente. Comunque dovremo cercare di metterci in contatto con sua madre, forse almeno lei capirà che la terapia migliore per Ciel è parlare con noi, dopo un anno di silenzio. Ora devo andarmene, ma vedrò di farmi sentire.
Chris balzò in piedi come se il divano fosse stato incandescente. –Aspetta! Mica dovevamo parlare di tante cose? Ho così tanto da dirti.
Le parole di Sid lo gelarono. –No, Chris. Le poche cose che vorrei dirti è meglio tenerle per me, non vorrei che un’altra persona tentasse il suicidio a causa mia. La sofferenza di Ciel basta alla mia coscienza per tutta la vita.
Il rosso rimase per un tempo incalcolabile seduto su quel logoro divano, mentre le lacrime si mimetizzavano con la pioggia che aveva cominciato a cadere.
Era andato tutto terribilmente storto.
  
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