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Autore: lightweight13    25/04/2012    5 recensioni
“Malik”Che ci faceva qui a quell’ora? Perché dovevo trovarmelo dappertutto?
“Payne” Disse sfoderando il sorrisetto da ‘mafioso’ per cui mezza scuola già sbavava, tutte quelle dei primi e dei secondi, quelle che svenivano al passaggio di Zayn Malik.
“Bel costumino” Aggiunse ammiccando al mio costume intero, “Simpatico. Che fai qui? È tardi”
“Potrei dirti la stessa identica cosa” “La piscina è aperta agli iscritti a qualsiasi ora, tu sei un semplice studente. Fuori di qua!” Gli intimai indicandogli la porta.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Se fossi stata più furba la sera prima, invece che auto-commiserarmi e ubriacarmi come una zucchina, avessi passato la serata studiando, magari avrei preso più di un misero 2 in matematica.
Sbattei l’armadietto e gli diedi le spalle, poggiandoci la schiena e colpendolo con la testa di proposito. Liam, come sempre arrivò pacato e con aria rilassata, salutò con un cenno del capo un suo amico che non riconobbi.
“Buonciao” Mi salutò, allegro, mio cugino di primo grado.
“Uhm” Grugnii in risposta, “Brutto voto eh?” Sollevai lo sguardo solo per fulminarlo, “Okay, cambiamo discorso…domani sera vieni al mio incontro?” Incrociai le braccia, “Hai ricominciato a fare pugilato?” Annuì confuso, “Si, non lo sapevi?” “Pensavo ti fossi fermato dopo che ti avevano sfracellato il setto nasale” Si strinse nelle spalle e mi sorrise gentilmente, come era solito a fare, “Il mio allenatore ha detto che posso tornare. È da settembre che mi alleno, ricordi? Sono pronto per un incontro…”
Il rumore dei pugni – che  dopo tanto tempo, Liam stava tirando con violenza al sacco – rimbombava in tutta l’enorme palestra. “Quindi parti…” Constatai mordicchiando, frustrata, l’interno della guancia, e non avendo il coraggio di guardare la sua espressione – che mi avrebbe solo confermato ciò che gli avevo chiesto – fissavo il pavimento scuro e sporco, anche se non vedevo gran che per via della scarsità della luce.
“Alex” Mi chiamò ridacchiando, “No, no ma sono felice” Mi voltai due secondi verso di lui e gli feci un mezzo sorrisino, “Dovresti essere felice per me, mi hanno offerto una grande possibilità. E poi ci sentiremo tutti i giorni…” Alterò leggermente la voce, “Ti ho detto che sono felice infatti!” Alzai la voce anche io e lo guardai finalmente negli occhi.
“Ti stai comportando da egoista, te ne rendi conto vero?” Chiese spegnendo i suoi occhi, color nocciola-d’orati, della loro solita luce, facendoli diventare due pozzi scuri e inespressivi.
“Ah io sarei l’egoista?Tralasciando il fatto che io abbia rinunciato a comprare il pub di mio zio, solo per rimanere con te, dato che zio ti odiava. Tralasciando il fatto che avevi promesso di venire il prossimo mese, con me in Tailandia dai miei nonni. Tralasciando che fra 4 mesi ci sono le gare di nuoto e avevi detto che ci tenevi a venirmi a vedere. Ma come la metti con Liam? Non gli dovevi stare accanto? Non dovevi andare al suo primo incontro dopo il suo naso rotto?” Rimase senza niente da dire per un po’ di secondi, poi si alzò e andò a tener fermo il sacco di Liam, lasciandomi sola.
Mi ripresi e gli sorrisi, “Si. Si, hai ragione, sei pronto” Lui capì al volo e mi abbracciò, “Scusa, non ci avevo pensato” “No, ma figurati. Ci vediamo dopo” Girai i tacchi e mi avviai in classe.
Entrai nella palestra della scuola, educazione fisica era l’unica materia in cui avevo 8, mi piaceva la palestra, era spaziosa. Era anche molto più grande di quella della mia vecchia scuola, per cui avevo un debole dato che aveva anche la piscina più bella che avessi mai visto. Anche se quella dove andavo ora non era per niente male.
Mi mancava andare a nuotare, quel pomeriggio per fortuna avevo gli allenamenti, mi sarei distratta un pochino.
Per il momento ero felice di poter fare un po’ di attività fisica dopo una settimana di malattia, avevo avuto la febbre alta per sei giorni e mezzo, ora volevo solo correre. Sicuramente, era meno felice la mia migliore amica dato che l’unico sport che le piaceva includeva muovere la mano impugnando un pennello e farlo scorrere sulla tela.
L’avrei voluta consolare dicendole che poi avrebbe visto il suo ragazzo a biologia, ma purtroppo mi aveva anticipato proprio quest’ultimo che era chinato su uno dei materassi blu da esercizio, dove era seduta Sophie a gambe incrociate, con il viso leggermente rivolto verso l’alto per premettere alle labbra sottili dell’Irlandese scatenato del suo ragazzo, di poggiarsi sulle sue.
“Oh e dai! Ma perché siete dappertutto? Peggio dei cinesi” Sophie e Niall si staccarono e mi guardarono attoniti, “Con chi ce l’hai?” Domandò Sophie scoppiando a ridere per lo strambo paragone con i cinesi. “Voi. Voi coppiette sdolcinate, smettete di sbaciucchiarvi ovunque, a qualcuno potrebbe dare fastidio” Lei si alzò e mi mise un braccio intorno alle spalle, “Qualcuno tipo a te?” Le rivolsi un sorrisetto falso, “Beh, vi lascio alle vostre faccende da donne, vado in classe. Ciao Alex” Ci salutò in imbarazzo Niall, che si era seduto sul materasso dove prima c’era la rossa. “Ciao tappo ci vediamo domani sera, vieni vero?” “Ho scelta? Liam mi ha pregato in ginocchio” Sorrisi e gli diedi un bacio sulla guancia, lui fece un occhiolino ambiguo a Sophie – che fece ridere entrambe: non era credibile come play boy – prima di uscire dalla palestra, e lasciarci sole.
“Soph, se mi lasci un’altra volta sola durante i compiti di francese giuro che la tempera che ami tanto la prendo e la getto tutta nel cesso, capito?” “Come sei fine” Commentò dall’altra parte della cornetta, “Scusa?” Sentii alle mie spalle una voce profonda che mi riscaldò l’anima.
Mi girai, “Aspetta un secondo. E NON ATTACCARE!” Aveva fatto sega insieme al biondo e a Styles, quel ragazzo non mi era mai stato così simpatico, non capivo proprio cosa, tutti vedessero in lui.
Guardai in faccia il proprietario di quella bella voce che mi aveva chiamata, “Ciao, scusa cercavo la presidenza, sono nuovo e devo andare a presentare i miei documenti, eccetera” Concluse con un sorriso mozzafiato e sghembo – per cui dovetti sbattere un paio di volte per vederci di nuovo, dopo che mi aveva accecato – alzando in modo simpatico le sopracciglia nere, come i suoi capelli lucidi che ricadevano in un ciuffo ordinato sulla sua fronte, senza però coprirgli gli occhi marrone chiaro. Molto chiaro, quasi oro.
Rimasi senza parole per qualche attimo, ma dovetti riprendermi, “Ehm, si guarda… non sei lontano se non conti il fatto che hai totalmente sbagliato piano” Lo presi in giro, credendo di farlo sorridere, invece fece tutto l’opposto. “Uhm…” Mugugnò solo un grazie e se ne andò.
‘Permalosetto il moro’
Pensai, riportando la cornetta sull’orecchio…
“…mi ha proprio rotto. Pensi che esageri? Si, insomma alla fine non sto facendo… MI STAI ASCOLTANDO?” Scossi la testa e ritornai al presente, “Che?” Sbuffò e si buttò sul materasso in modo buffo e ridacchiai, “Molto aggraziata, perché non ti iscrivi a danza classica?” Mi fece un ‘ok’ con il pollice tenendo la faccia spalmata sul tessuto che ricopriva la spugna.
“E tu perché non smetti di stare tra le nuvole? Perché non lo chiami?” Sbottò alzandosi e guardandomi seriamente. “Non ho nessuna intenzione di chiamar….tu che ne sai a che cosa penso io?” Feci la vaga e mi misi a sedere vicino a lei.
“Si, infatti io sono cogliona no?” Feci spallucce e poco dopo entrò il professore con il resto della classe al seguito, sparsi un po’ a mucchietti.
 
Mi tuffai e dimenticai tutto ciò che mi circondava, feci sparire ogni pensiero e preoccupazione, ma soprattutto eliminai quel nome….
“Malik”Che ci faceva qui a quell’ora? Perché dovevo trovarmelo dappertutto?
Dopo che il prof ci aveva beccati a discutere in corridoio aveva pensato che fossimo amici e mi aveva affibbiato il compito di tenerlo tranquillo, visto che si era rivelato un teppistello da quattro soldi.
“Payne” Disse sfoderando il sorrisetto da ‘mafioso’ per cui mezza scuola già sbavava.
Era incredibile quanto fossero prevedibili quelle ragazzine, perché erano la maggior parte tutte quelle dei primi e dei secondi, quelle che svenivano al passaggio di Zayn Malik.
“Bel costumino” Aggiunse ammiccando al mio costume intero, “Simpatico. Che fai qui? È tardi” Zayn si strinse nelle spalle e si avvicinò al bordo della piscina, da dove sporgeva solo il mio busto.
“Potrei dirti la stessa identica cosa” “La piscina è aperta agli iscritti a qualsiasi ora, tu sei un semplice studente. Fuori di qua!” Gli intimai indicandogli la porta.
Mi ignorò bellamente e si sedette su un blocco di partenza, cacciando dalla tasca un accendino giallo e cominciò a giocarci.
Erano le cinque e mezzo del pomeriggio, fuori, molto probabilmente era già buio, che voleva da me?
“Non vorrai fumare qui dentro?” Lui scosse la testa e assottigliò gli occhi, come a darmi della pazza.
“Ti sei dato fuoco alla lingua, oltre che al cervello?””Sei tu che dovresti chiuderla un pochino la bocca, tesoro. Mi sta sanguinando un timpano” Ruotai gli occhi e tornai sott’acqua.
Quando riemersi lo trovai sempre lì, che mi osservava rapito, “Cosa vuoi? Si può sapere?” Alzò le spalle e sorrise, “Ero in detenzione e ti ho vista entrare, così ti ho seguita”Rimasi di sasso.
Si metteva pure a fare lo stalker, ora? Bene.
“Ah…” Uscii dall’acqua usando le scalette e mi diressi agli appendiabiti dove avevo appeso il mio accappatoio.
“V-vado a fare la doccia” Annuì e io mi avviai più in fretta possibile alle docce, ma mi chiamò per farmi voltare. “Dimmi” “Sta-stavo pensando, perché non usciamo insieme qualche volta?Io e….” Sbarrai gli occhi e mi girai a guardare la sua espressione, mi chiedevo se fosse serio o se mi stesse prendendo in giro.
Era serio.
Merda.
“Ehm…” “Ok, se non vuoi – strinsi gli occhi e mi morsi il labbro inferiore, non potevo credere che stavo per dirlo – non c’è problema, cioè io…” “SI!” Zayn sorrise, “Che?” Sbuffai, “Si, usciamo. D’accordo, ma ora esci ti prego” Annuì e corse via, tornò un secondo dopo per farmi un ampio sorriso, lanciarmi un bacio e poi sparire del tutto.
Mi accorsi che avevo praticamente smesso di nuotare, stavo ferma al centro della piscina, persa nei ricordi.
Dovevo smetterla, dimenticare il passato una volta per tutte.
 
“Ciao Boo-bear” Salutai chiudendo la porta alle mie spalle, “Buona sera, sei pronta?” Annuii e sorrisi ad Eleanor. Louis era il mio coinquilino, era un maiale, la sua stanza era degna di essere chiamata porcile, ma era il mio migliore amico e non potevo lamentarmi del suo essere sempre così efficace con la cura contro la depressione.
Lui e Sophie erano le due persone più folli che avessi mai conosciuto, sospettavo di una qualche forma di malattia mentale.
“Oggi è il grande giorno eh?” “Eh si, Liam sarà eccitatissimo…” “NO! Non per quello ma per…” Eleanor gli tappò la bocca posando le sue labbra su quelle di Louis, che sembrava scombussolato all’inizio, ma poi chiuse gli occhi e si rilassò.
“Perché non ti cuci la bocca, amore?” Lou sgranò lo sguardo, e annuì, “Cazzo” Sussurrò, poi girandosi verso di me.
“Cosa, Boobie?” “No, Boobie non mi piace, preferivo Boo-bear” “Shh! Lo so io come chiamarti. Perché deve cucirsi la bocca?” Chiesi riferendomi a El sta volta.
“No, niente, perché dobbiamo sbrigarci. Andiamo?” Annuii poco convinta e li seguii fuori, fino alla Mini Cooper di Lou.
Mi ricordai di aver lasciato la macchina fotografica sul letto in camera mia, così tornai un momento su.
“Piantala” Scandii bene, lettera dopo lettera, per farmi almeno sentire, tra tutti quei respiri affannosi che non riuscivamo a trattenere.
“Di fare che?” Gli indicai il suo ginocchio che continuava a spingere contro il cavallo dei miei jeans. “Come se ti dispiacesse”Misi il broncio ma cominciò a mordicchiarmi il collo, e non riuscii a trattenere un sospiro, che fece sparire ogni traccia di rancore.
Puntò gli occhi nei miei sempre scuri, ma molto meno profondi, e in più i miei non cambiavano colore come quelli di Zayn.
Ero arrivata persino a chiedermi se la Mayer avesse preso spunto da lui per il personaggio di Edward e tutti gli altri Cullen.
Il muro a cui ero poggiata da un pezzo, ormai mi sembrava persino morbido, ormai ero abituata agli attacchi da matto del moro che era poggiato al mio corpo, tenendolo al caldo e protetto.
“Passerà mai questa fissa per il muro di casa mia?” “Non è solo il muro di casa tua, sono le pareti in generale. Credo sia…boh, eccitante?” Lo guardai accigliata e sorrisi appena.
“Sai di non essere del tutto normale? Ne sei consapevole?” Annuì e riprese a baciarmi il collo.
Continuai ad assillarli fino a quando non fummo davanti alla palestra dove si sarebbero svolti gli incontri, senza ottenere niente però.
 
Mancavano ancora due ragazzi prima di mio cugino, sbuffai e incrociai le braccia.
“Non ho neanche cenato. Io ho fame” Mi lagnai con Sophie, “Oh ma perché non vi mettete vicini tu e Niall? Che palle, mi state facendo una testa grande come la Casa Bianca. Vi sento in stereofonia, siete fastidiosi” Io e Niall ci sorridemmo compiaciuti e ci scambiammo un cinque.
“HORAN! Ho un’idea, e a me piace…” Niall mi ascoltò interessato, gli porsi il mio portafogli e gli indicai il Bar infondo agli spalti. “Vai a comprare qualcosa per tutti” Lui sbuffò ma poi senza aggiungere altro scese gli scalini con i piedi pesanti come il piombo.
Quando feci per girarmi verso la mia migliore amica, mi resi conto che stava già raggiungendo il suo ragazzo, appendendosi al suo braccio per alzarsi un po’ in altezza e posargli un bacio veloce sulle labbra.
Lo stava accompagnando?
Non era mai stata così appiccicosa.
Mah.
Mi girai di nuovo, aspettandomi un posto vuoto, invece c’era un moretto con i capelli pettinati verso l’alto, perfetti e lucidi…
“Che ca…” Zayn si girò e mi sorrise, poi si rigirò di nuovo verso i combattenti, facendo finta di niente.
“Ma… si può sapere che…cioè tu… io” “Avevo promesso a Liam che sarei venuto” Rimase in silenzio, e così feci anche io.
“E a te di venire alle gare” I miei occhi si inumidirono, “Ah” Mi uscì soltanto.
Ci pensai su un paio di minuti e poi mi rigirai verso di lui, “Quanto rimani?” “Ehm…’per sempre’ va bene come risposta?” “Mi prendi per il culo Zayn?” Scosse la testa esasperato, “Sempre un amore Alex” Feci un mezzo sorrisino e tornai seria aspettando la risposta, quella vera.
“Ho litigato col mio allenatore e mi ha cacciato” Confessò, guardandomi finalmente negli occhi, facendomi andare in un brodo di giuggiole.
“Quindi rimani qui, con l’egoista?” Zayn ruotò gli occhi e sorrise, avvicinandosi per baciarmi.
Strinse le mie labbra tra le sue e tutto il restò sparì, l’ultima cosa che sentii, fu il nome di Liam Payne che stava per salire a combattere, e Zayn con la voce tremante che sussurrava un: “Mi è mancata quest’egoista”







Macciao caroteeee!
Massi dai, pubblichiamo un'altra merdina :'D
Allour...
Questa piccola OS è per la piccola Paki del mio cuore
 

Ovvero
Ale_Red21, love ya broù!
Beh, spero vi sia piaciuta, lemme know babes ;D
#yeahbuddie(?)


-Cla xx


 





(fandom dei jonas brothers, nel caso qualcuna di voi fosse interessata)

  
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