Fanfic su artisti musicali > Guns N'Roses
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Autore: smarties89    25/04/2012    3 recensioni
“Questo periodo particolare, dal 1999 al 2001, è stata la fase più nera della mia esistenza sul pianeta. (…) Credo che stessi pagando i miei debiti dopo i Guns. Era stata dura, ma si trattava di qualcosa che dovevo attraversare, per riuscire a concentrarmi e scoprire quanto sono tenace e resistente. E per riscoprire quanta fame avevo ancora.” (Slash)
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cazzo...avevo pensato di farle uno scherzo per smorzare un po' la tensione...ma se l'era presa.

 

Esci immediatamente da quella vasca, asciugati e vieni di là che ti faccio un discorsetto” mi disse diventando rossissima in viso.

 

Ok ok” le risposi uscendo dalla vasca, appositamente senza coprirmi con l'asciugamano.

 

Lo so, sono un vero stronzo. Volevo provocarla...e c'ero riuscito...ho visto perfettamente i suoi occhi farmi i raggi X. Che ci posso fare se le donne non resistono al mio fascino. Decisi di riscuotermi da quei pensieri e vestirmi, pronto ad andare di là a subirmi una ramanzina.

La vidi seduta sulla sedia accanto al letto.

 

Vieni a metterti a letto, forza” mi disse. Avevo una battutina sulla punta della lingua, ma forse non era il caso di dirla ad alta voce.

 

Senti Slash” mi disse con finta calma “Sarò molto esplicita. Forse il mio comportamento amichevole è stato mal interpretato da te. Io l'ho assunto perchè tu dovrai passare qui parecchio tempo e perchè sarò io ad assisterti e a fare il possibile per guarirti. Però devi tenere a mente che siamo in un ospedale e che io sono il tuo medico. Quindi, ti pregherei di non trattarmi come una delle puttanelle che sei solito scoparti. Non fare scherzi stupidi, non fare finta di niente uscendo nudo dalla vasca...perchè non funziona. Non è necessario che attiri la mia attenzione. Tu hai tutta la mia attenzione perchè sei mio paziente. Capito? Paziente...perciò ti pregherei di avere rispetto per me e per il lavoro che sto facendo. Come si dice...patti chiari amicizia lunga...d'accordo?”

 

Scusami Sophia, ho esagerato” le dissi sincero.

 

Perfetto. Vuoi che aspetti l'arrivo del tuo amico per parlargli delle tue condizioni?”

 

Sì, per favore.”

 

D'accordo. Allora vado a cambiarmi e torno qui” e detto questo uscì dalla stanza.

 

Mi aveva spiazzato con il suo discorso...ma non potevo negare che avesse ragione. Come al solito, mi ero comportato come un coglione. Ma vederla lì così amichevole e gentile mi aveva portato a fare un po' il tacchino con lei. Capii che una donna così tutta d'un pezzo era decisamente fuori dalla mia portata.

La vidi tornare dopo pochi minuti, senza camice, con i capelli sciolti e con indosso un paio di jeans aderenti, una t-shirt rossa e le converse dello stesso colore.

Una visione...ecco che di nuovo il mio istinto di predatore era tornato all'attacco. Merda. Appena uscivo da quel posto del cazzo dovevo farmi immediatamente una scopata, se no sarei impazzito...o esploso...mi ritrovavo pure a fare sogni erotici sulla mia dottoressa. Ok che il camice è sexy, però...

Un dubbio mi assalì in quell'istante e dovevo assolutamente togliermelo.

 

Ehm, Sophia?”

 

Dimmi”

 

Se davvero morirò tra sei settimane, starò qui fino alla fine?”

 

Non lo so, bisogna vedere come va. Perchè?”

 

Non potevo dirle il vero motivo. “No...no niente...”

 

Se vuoi vedere la tua famiglia o degli amici lontani sono certa che si troverebbe il modo...”

 

No, non è quello...”

 

Aspetta! Ho capito...vorresti suonare ancora la chitarra, eh?”

 

No...in realtà non è nemmeno quello...”

 

Ah...e allora cos...” si interruppe un attimo “Oh, no...oh no no no...non dirmi che è per...quello” disse facendo una faccia quasi disgustata.

 

Ne parli come se fosse chissà cosa!”

 

Allora è davvero quello...cioè, scusami se sono poco fine ma...tu non sai se uscirai vivo di qui e pensi a fare sesso?”

 

Baby, sono in astinenza da un mese. E scusami, ma vorrei andare in paradiso con le palle svuotate!”

 

Oh mio Dio...ma modera il linguaggio accidenti! Che poi...chissà cosa potrà essere un mese di astinenza.”

 

Tu lo sei da molto di più, eh?”

 

La vidi arrossire come non mai e guardare un attimo fuori dalla porta.

 

E'...è arrivato il tuo amico. Vado...vado a parlargli...”

 

Non ce la facevo, era più forte di me farle battutine. Però almeno questa volta non si era arrabbiata. Forse...


 

Nel capitolo precedente ho commesso un errore: ho dimenticato di scrivere che a un certo punto c'era un cambio nellanarrazione, ovvero da Slash si passava a Sophia...sicuramente ve ne sarete accorte...domando scusa per questa mia svista...è l'età, non fateci caso!! ;)
Grazie comunque a tutte coloro che seguono, leggono e recensiscono, nonostante i miei e(o)rrori :D
  
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