Io e Demi ci tenevamo per mano. Mia figlia Demi.
Ci fermammo davanti alla tomba di sua madre.
Oggi erano diciotto anni. Diciotto anni che lei era morta.
E oggi la mia piccolina compiva diciotto anni.
-Papà, non mi hai mai parlato di lei. Fallo ora ti prego.
La guardai. I miei occhi azzurri penetrarono i suoi.Lo stesso naso, la stessa bocca. I capelli e gli occhi erano i miei.
Il resto tutto suo.
-Lei si chiamava Demetria Devonne Lovato. Ed era fantastica. Era una ragazza che aveva dovuto affrontare tanto dalla vita. Ma ce l'aveva fatto. Solo che alla fine dio l'ha richiamata a se. Perchè il suo compito era finito. Mi aveva donato te.
Delle lacrime scapparono dai suoi occhi proprio come dai miei.-Avrei voluto conoscerla.
-Oh, ma tu la conosci. Solo che non di vista o cose così. Lei è dentro al tuo cuore e ti guida in ogni cosa che fai.
Lei annuì.-Ma io non so com'era la sua voce. Non so com'era fisicamente. Mai una foto, un video mi hai fatto vedere.
Le presi la mano in silenzio e ci avviammo verso casa.La feci mettere a sedere sul divano e poi ripescai una vecchia cassetta con su scritto X-FACTOR.
Demi era incantata a guardarla.
Dopo raccolsi un album di foto mie e sue e lei le guardò.
Piangevamo a dirotto.
-Era bellissima.
-è bellissima.
La corressi.
-Hai ragione.
Alzai lo sguardo verso il cielo abbracciando la mia piccolina.