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Autore: timetosaybyebye    25/04/2012    16 recensioni
-Dimmi,promettimi che sei mia e di nessun altro.-mi sussurrò,prendendomi il viso.
-Harry,sono e sarò sempre tua in qualsiasi momento..Anche quando saremo lontani...Te lo prometto.
Styles, non l'avessi mai detto.
Una ragazza normale, alla mano,si incontra/scontra con i suoi idoli. Ruota della fortuna gira, ma non quella dell'amore. Tanti famosi, tanti guai e tanto amore..
Finirà bene? Amiche, One Direction e tanti altri... un mix pronto per far perdere la testa.
Genere: Erotico, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Farei di tutto per lei. - 
 
 


Laura.
 


L'auto si era finalmente fermata e anche il CD era finito. Aprii la portiera e rimasi a fissare casa per un po'. Avevo scritto anche su twitter, per noia. Sul serio ero davvero troppo triste.
- Entri? - mi chiese papà, riportandomi alla realtà. Scossi la testa.
- Credo andrò a fare un giro. Mi manca la tranquillità di questo posto. - lui sorrise.
- A più tardi. - mi salutò. Afferrai il cellulare che era caduto sul sedile e mi avviai verso la radura poco lontana da casa. Papà mi aveva sempre parlato di questo posto da quando vivevo a Londra con lui. E ogni volta che ci venivamo, mi piaceva passare le ore immersa nel verde. Del resto, dove vivevo, c'erano più alberi che persone! E nonostante fossi scappata perchè non sopportavo quella semplicità, riuscivo a sentire la mancanza del verde che a Londra, ahimè, mancava. Sospirai, appena raggiunsi il centro del boschetto. Osservai attentamente tutto ciò che mi circondava. Non era cambiato nulla da un anno fa', quando c'ero stata. Mi appoggiai al mio albero dei ricordi. Una betulla bianca, sulla cui corteccia erano inciso un cuore con all'interno:"J+L = forever". Feci scorrere le dita, in quelle lettere. Involontariamente sorrisi. Mi vennero in mente le parole che mi disse quel giorno: "Qualsiasi cosa succederà, io ti starò accanto. anche se non sarai la mia ragazza, io ci sarò sempre, per te. Non meriti il dolore. Sei una meraviglia, Laura. Sono stato davvero fortunato a trovarti." Infondo aveva ragione. Mi era stato realmente accanto. Mi lasciai scivolare a terra, appoggiata a quell'albero e feci scorrere tutti i ricordi legati a questo posto. Almeno per un po' non avrei pensato ad Harry.
 
 
 


Harry.
 
 


"E' appena andata via." mi scrisse Louis.
"Cosa?" risposi in fretta io.
"Laura,dico. E' partita, non si sa quando torna." stava per cadermi l'iPhone di mano.
"Ah. Beh, posso tornare o mi aspettano con le spranghe?" cazzo erano le 5. Farò tardi per le prove! Dissi tra me e me, alzandomi dal letto e rivestendomi.
"Ti spiego tutto di persona. Ci vediamo tra poco. #iloveyou" chiusi il messaggio e scesi in cucina da Caroline. 

- Già te ne vai? - mi disse lei, un po' triste.
- Ho le prove con gli altri. Ci sentiamo dopo. - la salutai con un bacio sulla fronte e uscii per prendere il mio solito bus. Nell'attesa, presi l'iPhone e andai su twitter.I primi tweet che mi apparsero nella cronologia erano i suoi.


"l'amore fa' schifo. 'ops, lo hai già twittato' si vede che già lo sapevo" e un altro.
"e grazie anche a te, @justinbieber" In quel preciso istante volevo picchiare sia quello stupido canadese che lei.  

Così non ci pensai due volte e andai sul suo profilo per unfollowarla.
Non avrei sopportato i suoi tweet nella mia timeline. Uscii da twitter e, finalmente, arrivai alla mia fermata davanti gli studios. Appena entrai, trovai Louis.

- Ehii. - mi salutò con un abbraccio. Poco dopo arrivarono anche gli altri.
- Ciao a tutti ragazzi. - li salutai. Horan, però, era quello che mi guardava peggio degli altri.
- Oh, ben arrivati finalmente! - disse uno dei tecnici. - Forza sul palco che siete in ritardo! - ci incitò lui. Lo seguimmo e ci disse dove ci dovevamo mettere. La canzone con cui dovevamo esibirci era Gotta Be You. Cantare quella canzone mi ricordava incredibilmente lei. Ed era insopportabile pensare a tutti quei momenti magnifici trascorsi. Era davvero brutto. Pensare che lei..
- Harry? Dove stai andando? - mi urlò il cameramen di destra. - devi stare al centro! - mi ricordò. Scossi la testa. Maledizione. Ormai non pensavo che a lei. Ma lei non era mia, lei mi aveva deluso, tradito. Caroline mi stava vicino, cercava sempre di non farmi pensare a lei. E' per questo che stiamo insieme. So di potermi fidare di lei.

***
- Alle 21:30 vi esibirete. E mi raccomando, niente errori! - mi canzonò il tecnico. Annuii e mi allontanai con Louis.
- Perchè il biondo voleva uccidermi? - domandai al castano, una volta chiusi nel camerino.
- Ti ho detto di Laura, no? Sai perchè se n'è andata? Perchè casa gli ricordava te. E' stato davvero assurdo vederla accasciarsi a terra in lacrime, come quest'estate. Non avrei mai pensato fosse così fragile. - raccontò amaro lui. Strinsi i pugni.
- Merda. Tutto questo casino è colpa mia. Mi sento responsabile. Io non.. - ma la porta si aprì.
- E mi sembra anche lecito! - era Niall, imbestialito. - Lei in ospedale ci è finita per colpa tua. Lo sai questo? Ti rendi conto che per colpa dei tuoi sfizi lei hai rischiato la vita? - e si scagliò contro di me. Ma Liam e Zayn, prontamente, lo fermarono.
- Ma non mi sembra che lei se la passi male! - esclamai scocciato, per poi uscire da quello stanzino. Se non ci fosse quel Justin di mezzo a quest'ora già le avrei chiesto scusa. Ma aveva ragione Caroline. Lei amava lui. Lo aveva sempre amato da quando lo aveva conosciuto al suo concerto.
 
 
 
Laura.
 
 
 
Cominciava a fare freddo, così decisi di tornare a casa.
- Finalmente! - esclamò papà, appena sentì lo scatto della serratura. Appesi il cappotto e andai in cucina. - Su tesoro. Ora va' a darti una sciacquata e a cambiarti. mi disse amorevole. Appena entrai, un odore di cocco mi investì, Tutto era rimasto come ricordavo. http://weheartit.com/entry/24500243 (NB: nella storia, quella scritta là sarebbe Never Say Never e dove c'è quel piccolo schermo c'è il PC) fissai la scritta al muro. "Never Say Never" sorrisi. Aprii la valigia e presi una tuta comoda, dopo essermi struccata. Non trascorrevo una serata con mio padre da tanto, forse troppo tempo. Troppo presa da tutto, non pensando per un attimo a chi mi aveva permesso di essere quello che ero ora. Una volta in cucina, cominciai ad apparecchiare il piccolo tavolo e la cene, finalmente era pronta. Ci sedemmo a tavola ed iniziammo a mangiare.
 
- Tesoro, devo parlarti. - cominciò lui, posando la forchetta. Alzai lo sguardo e la posai per ascoltarlo ed essere più attenta.
- Dimmi. - lo incitai, guardandolo attentamente.
- Beh.. Sai che in queste ultime due settimane non ho lavorato, vero? Ti sono stato accanto e, sinceramente, non me ne pento. Ma mi ha detto il direttore dell'albergo che devo ritornare altrimenti mi toglie il posto e sai quanto io ci tenga, no? - mi spiegò.
- Non preoccuparti. Starò bene da sola. - gli sorrisi.
- Inoltre... Sai che non sono il tipo da predica ma.. Ma voglio dirtelo, sono tuo padre. Hai esagerato a comportarti così. Addirittura ubriacarti tanto! E' un ragazzo, Laura. E tu sei giovane! Come lui ce ne sono tanti altri! Lui si è già rifatto una vita, ormai non... - e lo fermai.
- No papà. Tu non capisci. E' un ragazzo è vero. Sono giovane, è vero.. Ma sai qual è la cosa inconcepibile? Che io me ne sono innamorata. - mormorai, sentendo le lacrime pronte ad uscire. - E credevo che anche lui fosse innamorato di me. E non credere che mi piaccia essere andata via da casa. Aver smesso di seguire i miei sogni e quasi ogni cosa che mi circonda, come se non bastasse, mi ricorda lui, Non voglio che mi succeda quello che mi è successo un anno fa'. Non voglio. E tutto per colpa di chi? Un puttaniere del cazzo. - digrignai. - Ma lo amo, Cristo Santo. Lo amo. Il mio cuore batte forte, se mi è accanto. Nello stomaco si risvegliano le farfalle, se mi stringe tra le braccia. Io sono innamorata di lui, papà. E so che pensi che sia una stupida adolescente ma.. Ma è stupidamente vero. Lui è il mio tutto. - le lacrime oramai facevano a gara sul viso a chi arrivasse prima al collo. Mi alzai da tavolta e me ne andai in silenzio in camera.
- Laura... - mi chiamò un'ultima volta papà, ma non ci diedi peso e mi chiusi in camera, a singhiozzare sola. Solo il suo ricordo mi rendeva così fragile. La situazione era sul serio pessima.
 
 


Justin.
 
 
 


Fissavo il vuoto da più di un'ora. Non riuscivo a cantare. Riuscivo solamente a pensare a lei. A quei tweet e al messaggio di Kim. "E' andata via per colpa di quello stronzo di Styles.E' nella casa a Watton-at-Stone."
- Justin! Justin! Stai attento almeno! - mi strillò in un orecchio Scooter.
- Scusami. - sussurrai appena.
- Ma si può sapere che ti prende? Saranno due ore che fissi il muro. Hai delle interviste da fare, sei invitato ad alcuni programmi e devi registrare. E hai di tempo meno di un mese! - mi rimproverò lui. 
- Ho troppi pensieri. Scusa. - e senza pensarci troppo uscii dalla sala registrazione e tornai in Hotel. In fretta corsi verso l'entrata e con l'ascensore salii verso la mia camera. Trentaduesimo piano, stanza numero 1426. Sempre quella. Avevo chiesto espressamente a Scooter di volere solo quella camera. Tutti i miei ricordi migliori erano lì ed erano legati a lei. Una volta raggiunta la stanza, mi buttai sul letto e mi misi a fissare il soffitto. D'un tratto mi vibrò il cellulare. Era Sel.
- Ehy! - mi salutò allegramente lei.
- Ciao piccola. - risposi piatto.
- Cosa è successo Juss? Qualcosa non va'? - mi domandò prontamente. Sorrisi. Mi capiva con poco.
- No, niente. Non ho nulla. Solo.. - e mi interruppe.
- C'entra quella Laura, vero? - mi sorpresi. Possibile che ero così prevedibile?
- Lei sta male per Harry. E' andata via da casa sua perchè tutto gli ricordava lui. Dio Santo, tutto per colpa mia. Per un mio stupidissimo scherzo. Sono un idiota! - mi maledissi io.
- Harry e Laura? Stavano insieme? Mio Dio. Non lo avrei mai detto. Sembravano dei migliori amici. Un po' come me e te. - sorrisi.
- Ti sbagli cara! Io e te siamo fidanzati pubblicamente. - ironizzai, un po' scocciato.
- Juss, lo sai che anche io non vedo l'ora che finisca. Questa farsa ha stancato anche me. Ad ogni evento insieme, uscire insieme. Ti voglio bene e mi piace uscire con te ma resti pur sempre un fratellino per me. So che sei innamorato di lei da quando ci siamo messi insieme. Era evidente. - mi disse. Era per questo che le volevo un bene dell'anima. Era un'amica troppo preziosa.
- E' bello avere una migliore amica come te, Selly. - le risposi. La sentii sorridere.
- Grazie biondo! Ora però fai una bella cosa: ti ordini una bella cena a base di schifezze, giochi con l'iPhone, vai su twitter e rispondi alle fan e poi dormi tranquillo.Pensa che ciò che lo fai, lo fai per quelle ragazze meravigliose che sono le beliebers, Ok? - mi consigliò lei.
- Sembra un piano allettante. Uhm, mi piace. Sei unica piccola. - risposi tranquillo.
- Oh, lo so. - fece la modesta lei.
- Ti amo.*- mormorai.
- Anche io. - e riattaccò. Chiamai il servizio in camera e ordinai la cena. 
- La sua cena sarà pronta tra circa trenta minuti. - disse la voce metallica.
- Va bene. - e riattaccai. Poi presi l'iPhone e non per giocare, ma per guardare un vecchio video.

*: siccome il 'ti amo' vero e proprio in inglese non esiste, si dicono ti amo. Che sarebbe ti voglio bene, inteso in questo caso.
 
 
CIRCA UN ANNO PRIMA...
 
 
- Wow. - riuscii a dire, guardando la grossa scritta Never Say Never al lato della sua camera.
- Siccome non avevo niente da fare e, sinceramente, mi annoiavo.. La prima frase che mi è venuta è stata quella. - indicò la scritta, soddisfatta di sè.Presi il cellulare per scattare delle foto.
- Cosa fai? - mi domandò divertita. Dio se è bella quando ride.
- Voglio immortalare questo momento... Con un video? Ok, sto riprendendo. - lei scoppiò  a ridere.
- Sei un idiota, ma proprio forte! - esclamò ridendo. 
- Puoi tenere questo? - le dissi porgendole il mio telefono. Presi il pennarello che aveva sul comodino e salii sul mobiletto che era sotto la scritta.
- Cosa stai facendo canadese da strapazzo? - rise ancora, continuando a riprendere.
- Oh, niente di strano. Sto autografando il muro della tua camera. - e finii di scrivere il mio nome. Scesi dal mobile e mi ripresi il cellulare, riprendendo lei.
- Perchè? - domandò, stupita. 
- E' più bello. - dissi ovvio. Lei roteò gli occhi.
- Justin Drew Bieber. Sei un povero fissato. Ma ti amo** per questo. - E ci baciammo, facendo quasi cadere il telefono.
- Anche io, tesoro mio. - Sei la cosa più bella che possa essermi capitata. Grazie piccola Laura, di tutto. - le sussurrai.
- Tu sei tutto ciò che conta per me. Sei la mia felicità, Justin. - E ci scambiammo altri teneri baci.
- Il video! - urlai, staccandomi da lei. Lei roteò di nuovo gli occhi. - Dici una cosa carina. - la incitai.
- Panda! - urlò, esaltata. Mise la mano sull' obbiettivo e spensi il video.
 
**: ti amo, questa volta inteso proprio come il ti amo tra due innamorati.
 
Quei ricordi facevano male, troppo. Sentii delle scie umide rigarmi le guance. Non potevo sul serio pensare di averle fatto così tanto male. Bussarono alla porta. Mi asciugai in fretta le guance e respirai profondamente.
- Chi è? - urlai.
- Servizio in camera. - fu la risposta e prontamente aprii. E mi trovai Alex davanti.
- Ciao Alex. - esclamai, facendolo entrare.
- Ehi Justin! - forzò un sorriso.
- Qualcosa non  va', vero? -lo anticipai.
- Laura. Abbiamo litigato. E non vorrei facesse cretinate. Quella ragazzina è la mia vita. - sospirai.
- Vedrai che non le succederà nulla. - cercai di confortarlo.
- Saresti disposto a fare una cosa per me? - mi chiese speranzoso. Io annuii. - Ora è tardi ma domani.. ti dispiacerebbe andare da lei a trovarla? Starei più tranquillo, sapendo che è con te. Volevo madare Kim ma ho paura che anche lei possa ricordarle Harry. - gli sorrisi.
- Non c'è problema, Alex. Vado volentieri. - dissi poi. Lui sembrò tranquillizzarsi.
- Grazie, grazie infinite. - disse, sorridente e uscì dalla camera. Farei di tutto per lei, sul serio. Di tutto.



#autorecheparla:
CCEAO PEOPLE!
Allora, capitolo triste triste. Se vi state chiedendo cosa Caroline ha detto a Harry quando parla di Justin lo scoprirete presto, molto presto. HAHAHA
Solo che povero ricciolino non ha capito na  beata minchia. LOL
So che mi odiate. E fate bene!
Poi... Non è tenerissimo Justin *-*?
Ok. Giusto per specificare... Non odio Jelena, anzi sono pucciosissimi inisieme ma.. Ma dovevo farlo. DOVEVO, PER UNA QUESTIONE DI PRINCIPIO.
Ora concludo con un MASSIVE THANK YOU per voi che leggete.
Un bacione.

PS. Mi lascereste i vostri nomi di twitter? vorrei tanto seguirvi :3
La Lau :3
  
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