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Autore: Ariel Bliss Russo    25/04/2012    36 recensioni
Cosa succede quando la vita di cinque ragazzi viene sconvolta dall'arrivo della signorina Malik?
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[..] «Il primo è che il mio Malik e mio padre sono la stessa persona» comincio, scatenando altre risate generali e Malik si becca una pacca sulla spalla da Niall.
Poi tutti si zittiscono di nuovo, per sentire il resto.
Questo mi fa sorridere ancora.
«Il secondo» faccio un pausa, tanto per aumentare la curiosità. «E' che non verrei mai a letto con te, Styles» [..]
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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#Epilogue: Over the time. - #Epilogo: Oltre il tempo.


Ci sono momenti
in cui la vita separa due persone
solo perché capiscano
quanto l'una sia importante per l'altra.
 Paulo Coelho

 
Non so quanti di voi ci crederanno, ma una volta ho letto un libro.
Quando un libro ti emoziona e ti commuovere è perché ti entra dentro.
E’ successo in Italia, per un compito in classe, e non nego che è stato difficile capirlo.
Però mi ha insegnato ad apprezzare le piccole cose, anche i gesti invisibili che, quando ci ripensi, risultano visibili.
Cose che magari vedi tutti i giorni e non ti rendi conto che abbiano comunque importanza.
Come i colori.
Come sarebbe il mondo se il cielo non fosse azzurro, il prato verde, le strade grigie e nere, le scuole di tonalità giallastre indefinite, i banchi verdi pieni di scritte, le persone con vestiti blu, bianchi, rossi, gialli, a strisce, a quadrati?
Dare ad ogni colore un significato è una cosa che può apparire stupida, ma ti aiuta a vedere le varie facce delle cose che ti circondano.
«Nando’s? Cioè, ragazzi, io vi adoro!»
Ridiamo tutti quando vediamo Niall scendere dalla macchina e spalancare gli occhi di fronte ad uno dei suoi ristoranti preferiti.
«E per stasera è tutto tuo, biondino!» esclamo, baciandogli la guancia e aggiungendo: «Auguri»
Lui mi abbraccia forte e in quell’abbraccio riesco a sentire tutta l’emozione che prova per il piccolo gesto fatto nei suoi confronti.
Ecco, se dovessi dare un colore a Niall, lui sarebbe il verde.
Verde perché se metti insieme il giallo e l’azzurro, come i suoi capelli e i suoi occhi, esce fuori il verde.
Verde perché mi viene spesso voglia di paragonarlo ad un folletto, uno di quelli con le orecchie a punta e il sorriso sempre sul viso.
Verde perché è il colore con cui un bambino identifica la natura, l’insieme di ciò che ci circonda e che spesso diamo per scontato.
Tutti pensano che lui sia sempre sorridente e felice, che sia spontaneo e scontato come la natura, ma io credo che ci siano molte cose in lui da scoprire.
Non è compito mio, ma ci sarà qualcuno che lo farà senza nemmeno accorgersene.
«Scusa, per caso è chiuso?»
Mi volto, alla ricerca della fonte di quella voce, e mi ritrovo davanti una ragazza con i capelli lunghi, castani, occhi vivaci del medesimo colore e un’aria familiare.
«Ehm, si, è stato affittato per la serata» le spiego, indicando l’entrata.
«Oh» dice solo.
Inclina la testa, guardandomi con curiosità.
«Non è che ci siamo già viste, per caso?» chiede senza giri di parole.
«Pensavo la stess…»
«Cassie, andiamo!» mi richiama a gran voce Niall, impaziente come un bambino il giorno di Natale, mentre gli altri cominciano ad entrare.
«Oh, aspetta, Cassie? Sei quella dell’ascensore?»
Mi giro di nuovo verso di lei, ricollegando le sue parole al viaggio in California.
In ascensore avevo incontrato queste due ragazze che…
«Karen?»
«Karen?!»
No, ascoltatori, la mia voce non ha l’eco.
Niall è spuntato dietro di me e ha ripetuto il nome della ragazza con cui stavo parlando.
Lei sbatte le palpebre, confusa, poi il suo viso si apre in un sorriso genuino.
«Niall!» esclama contenta, abbracciando il biondino con foga.
Lui per un attimo rimane interdetto, poi arrossisce e ricambio il saluto.
«Vi conoscete?» domando, fissandoli intenerita e curiosa allo stesso tempo.
Wau, e chi avrebbe mai pensato di vedere una scena del genere tanto presto?
Speravo di poter coccolare e spupazzare Niall per un po’ di tempo e tenerlo tutto per me.
Loro due si guardano, sorridendo complici di pensieri che solo loro conoscono.
«E’ una lunga storia…» si giustificano insieme, per poi guardarsi di nuovo e ridere.
Cavolo, io odio le cose smielate, ma questo è così tenero!
Niall pare rianimarsi, girandosi verso la porta del ristorante e poi di nuovo verso Karen.
«Ehi, ehm… perché non entri? E’ il mio compleanno e i miei amici hanno affittato il locale per la serata»
Gli occhi della ragazza si animano e annuisce raggiante, mettendosi una mano sulla stomaco.
«Io, ecco, ero qui con mia sorella…» balbetta, dispiaciuta, facendo un passo indietro.
«Maggie?» dico indecisa, ricordando il nome dell’altra ragazza dell’ascensore.
Karen alza lo sguardo su di me, sorridendo e annuendo.
«Non c’è problema, fai venire anche lei!» esordisce Niall, prendendole la mano e stringendola un po’, per poi arrossire di nuovo.
Sono di troppo, decisamente.
«Io entro. Ci vediamo a tavola!»
Non avrei mai immaginato di pensarlo, ma quei ragazzi sono dei maledetti geniacci.
Hanno avuto idee straordinarie per la serata, a partire dal posto stesso.
«Ti ho piazzata fra me ed Harry, va bene?»
Danielle mi affianca e mi prende a braccetto, tirandomi verso il tavolo prenotato.
Le sorrido.
«Si. Comunque dobbiamo fare aggiungere due posti, Niall ha invitato due persone in più all’ultimo minuto» dico sottovoce, indicando la porta con un dito.
La mia amica sbircia, mettendo una mano sulla bocca quando vede il biondino entrare con Karen e Maggie, dietro di loro.
«Ci penso io» bisbiglia, lasciandomi e andando verso uno dei camerieri.
Lei sarebbe il giallo, probabilmente.
Perché è il colore del sole e a Danielle serve un sorriso per renderti migliore la giornata.
Perché quando è triste o ha qualcosa che non va lo capisci subito, proprio come quando intuisci l’arrivo del temporale perché il sole è coperto dai nuvoloni.
Gli altri sono tutti già seduti e io prendo posto, mettendo una mano sulla coscia di Harry per attirare la sua attenzione.
Ci sorridiamo senza dire altro.
Mamma
Che c’è?
Devo dirti una cosa
Chi è?
Eh?!
Zayn mi ha detto che hai un ragazzo, ma non ha voluto dirmi chi è
Oh
E’ il ballerino?
Derek? No, no. Ecco, è uno del gruppo
Oh, meno male, lì sono tutti bravi ragazzi, ho già avuto modo di conoscerli. Chiunque sia, se lo hai scelto c’è un motivo
Uhm, grazie?
Tranquilla, piccola, sapevo sarebbe successo, quei ragazzi hanno così tanto fascino… ma dimmi chi è, sono curiosa!
E’ Harry
Harry? Beh, se hai puntato gli occhi proprio su di lui allora deve essere speciale. Mi fido di te, Cassie
Grazie, mamma
E’ stata una conversazione strana, ma sono contenta che l’abbia presa bene.
«Ragazzi, lei è Karen, una mia amica, e lei è sua sorella, Maggie»
Faccio un cenno con la mano ad entrambe, sorridendo a Maggie che mi riconosce subito e sorride.
Com’è piccolo il mondo!
A questo punto anche loro si siedono e ordiniamo, chiacchierando e scherzando e includendo anche le nuove arrivate.
A volte mi limito a fissare quello che è diventato il nostro gruppo, continuando a ragionarci su.
Per esempio… Liam.
Liam è viola.
Viola perché non c’è qualcosa di preciso a cui paragonarlo.
Può essere tutto ciò che vuole essere, prendere qualunque forma.
In un certo senso è come se non avesse un identità definita, però ha carattere, personalità, elementi un po’ generici e immediati difficili da scalfire.
Come lui.
Per conoscerlo bene devi andare oltre identità, carattere e personalità.
Devi bussare e, se non riesci a entrare, scavare ancora più a fondo.
E’ un colore forte e deciso, ma come l’orizzonte non riesci a trovare una fine, ti sembra infinito.
Il traguardo, con Liam, è trovare i confini di ciò che lo rappresenta, esplorare ogni piccola sfumatura.
E Danielle c’è riuscita.
Poi, uhm, Louis.
Arancione, credo.
Ecco, non sono sicura, proprio come l’arancione, che è una specie di via di mezzo fra il rosso e il giallo.
Non è come il verde, che se lo guardi sembra un colore diverso.
L’arancione ti da proprio l’idea di via di mezzo fra due colori.
Louis, a volte, è una contraddizione estenuante.
Ride, scherza, fa l’immaturo, ma quando lo becchi pensieroso ha quell’espressione sul viso, come di qualcuno che sta attraversando un problema inestinte agli occhi degli altri.
Ovvio solo alla sua mente.
E’ un puntino fra la spensieratezza e il mistero.
Non sai mai cosa gli passa per la testa.
Finiamo di mangiare e ci alziamo dopo che tutti sono d’accordo.
«Ok, gli altri ti avranno anche dato in anticipo i loro fichissimi regali-vestiti firmati» esordisco, indicando i vestiti che Niall indossa in quel momento «ma ti manca un regalo»
Lui mi guarda curioso, mentre io mi avvicino alla borsa ed estraggo la confezione col CD.
«Ecco, da parte mia»
Lo prende dalle mie mani e lo tasta, intuendo quasi subito l’oggetto al suo interno.
«No! Non dirmi che è quello che penso!» esclama, cominciando a far volare pezzi di carta.
«Se fossi Edward Cullen lo farei!»
Non mi ascolta nemmeno che comincia a riempirmi di baci sulle guance urlando Grazie grazie grazie, prima o poi me lo sarei comprato io!
Karen e la sorella si scusano con Niall per la mancanza di un regalo da parte loro, ma lui sorride ugualmente, dicendo che non potevano saperlo e che lui è già contento ad averle lì.
Maggie, dopo aver fatto vagare lo sguardo per la sala, la ritrovo a chiacchierare con Zayn.
Sorrido.
E a quel punto, entra in scena l’altra sorpresa.
«Bene, e adesso… karaoke!»
Louis porta tre microfoni con un po’ di difficoltà e ci trascina tutti davanti ad un’enorme televisore con accanto una specie di piattaforma per computer.
«Zayn, a te l’onore» lo invita Louis, indicano punto in cui si trovano tutte quelle diavolerie elettroniche.
Lui ride e, scusandosi con Maggie, ubbidisce, cominciando a scorrere la lista di canzoni.
Direi che ancora manchiamo io e mio fratello.
Darei ad entrambi lo stesso colore, per le stesse ragioni, perciò…
Io sono azzurro.
O blu.
Sono come il cielo e il mare, posso cambiare espressione in un attimo, ma il mio colore rimane quello.
E’ l’azzurro, è il blu.
Il cielo, quando è se stesso, è azzurro.
Blu la notte.
Il mare anche.
Anche il ghiaccio può avere a che fare con l’azzurro e io sono in grado di congelare chiunque, in modo positivo o negativo.
Azzurre sono le cose apparentemente perfette che dentro poi mostrano spine e complessi vari, cose che da fuori nessuno potrebbe vedere.
Cose che solo pochi altri colori sono in grado di percepire.
A quel punto, alzo la mano per fare la mia proposta.
«Direi di mettere Up all night. E’ la vostra canzone ed è perfetta per la serata»
Ed è anche la colonna sonora della mia storia.
Niall è d’accordo con me e ruba due microfoni dalle mani di Louis, dando l’altro a me.
Scoppio a ridere, mentre le note familiari della canzone riempiono l’aria attorno a noi.
Harry mi affianca con l’altro microfono, ridendo con noi.
It feels like we been living in fast-foward 
Another moment passing by 
The party's ending but it's now or never 
Nobody's going home tonight 

Pensare che sono bastati solo due mesi perchè la mia vita cambiasse totalmente mi fa capire come il tempo sia davvero volato.
Fa un certo effetto realizzare la cosa adesso che è passato, ma non voglio pensarci.
Voglio solo godermi la festa.
Katy perry is on replay, 
She's on replay 
DJ got the floor to shake 
The floor to shake 
People going all the way 
Yeah, all the way 
I'm still wide awake
Cantiamo senza nemmeno il bisogno di guardare la tv, le parole, inutile dirlo, le sappiamo già.
Gli altri si scatenano intorno a noi, persino le due imbucate, saltando come pazzi e facendoci da coro.
I wanna stay up all night 
And jump around until we see the sun 
I wanna stay up all night 
And find a girl and tell her she's the one 
Hold on to the feeling 
And don't let it go 
Cause we got the flow now 
Get out of control 
I wanna stay up all night 
And do it all with you 

Up all night 
Like this, all night, hey 
Up all night 
Like this, all night, hey 
Up all night
Questo il momento in cui, dopo le varie scosse, ogni cosa si assesta, torna al suo posto, trova il suo posto, e se che nonostante il terremoto sia stato forte e spaventoso, se certe cose non fossero successe ora non avrebbero lo stesso sorriso.
Guardo Niall intonare le parole seguenti fissando Karen, accanto a lui, che ride e canta ricambiando lo sguardo.
Don't even care about the table breaking 
We only wanna have a laugh 
I'm only thinking 'bout this girl I'm seeing 
I hope she wanna kiss me back 
Io invece guardo Harry, ricordandomi di averlo lasciato senza un colore.
In fondo, riflettendoci, c’è un’altro colore che potrei dare a me stessa.
Katy perry is on replay, 
She's on replay 
DJ got the floor to shake 
The floor to shake 
People going all the way 
Yeah, all the way 
I'm still wide awake 
Il libro incentrava la storia sui colori del rosso e del bianco.
E in un certo senso si può dire che il rosso è lui e che io sono bianco.
Ero, bianco.
Perché Harry mi ha tinta di rosso, come io ho sporcato un po’ lui di bianco, e adesso sono anche io scarlatta, ma col bianco dentro.
Il bianco è nulla, il rosso è passione.
Amore.
Desiderio.
Tempesta.
E nella vita, se c’è troppo rosso poi finisci per non vedere la strada che hai di fronte.
Il bianco serve per renderla più chiara, ma anche per evidenziare gli ostacoli.
Ci vuole equilibrio, anche fra i colori.
Io ed Harry siamo equilibrio e tempesta, dolcezza e passione.
I wanna stay up all night 
And jump around until we see the sun 
I wanna stay up all night 
And find a girl and tell her she's the one 
Hold on to the feeling 
And don't let it go 
Cause we got the flow now 
Get out of control 
I wanna stay up all night 
And do it all with you 
Harry è rosso, quello vero, di questo ne sono sicura.
Non potrebbe esserci altro colore che traduca in modo tanto immediate ciò che riesce a trasmettermi solo con uno sguardo.
Up all night 
Like this, all night, hey 
Up all night 
Like this, all night, hey 
Up all night 
Katy perry is on replay, 
She's on replay 

E adesso che questo piccolo capitolo della mia vita si è concluso, voltandomi vedo che, in lontananza, c’è un’altra luce, un’altra porta aperta, che mi attende.
Ne sono successe di tutti i colori per davvero, in questi due mesi.
(We're gonna want to stay up all night) 
DJ got the floor to shake 
The floor to shake 
(We're gonna want to stay up all night) 
Up all night, up all night 
(We're gonna want to stay up all night) 
Ho conosciuto persone pazze, ma stupende.
Ho ripreso il filo del passato, lo stesso gomitolo avviato anni prima, continuando a creare la stessa sciarpa, ma eliminando la monotonia di un unico colore, usando invece quelli più svariati possibili.
Ho ripreso a ballare, cantare, facendone una base solida per i miei progetti, proprio come speravo quando ero partita ignara di tutto.
Avevo ritrovato me stessa, ma per prima cosa avevo scoperto l’amore.
E non importa quanti impegni avrò adesso, quali saranno le difficoltà da affrontare, lavoro o vita privata che sia.
Non sono sola, è una delle cose più importanti che sono riuscita a capire.
Prima non ero sicura, adesso però ne ho la certezza.
Mi giro verso Harry, intrecciando le dita con le sue e perdendomi nei suoi occhi verdi.
Il primo giorno che ci siamo incontrati, lì avevo trovato principalmente arroganza, vanità, passione.
I wanna stay up all night 
And jump around until we see the sun 
I wanna stay up all night 
And find a girl and tell her she's the one 
Hold on to the feeling 
And don't let it go 
Cause we got the flow now 
Get out of control 

 
Adesso ricordo cos’altro avevo visto nei suoi occhi, quella volta.

I wanna stay up all night and do it all with you 
 
Il mio futuro.

Up all night 
Like this, all night, hey 
Up all night 
Like this, all night, hey 
Up all night 


Angolo autrice:
 
Oddio.
Non posso credere che sia finita.
Sono un po’ sull’orlo delle lacrime, ma non voglio che voi pensiate che lo faccia per commuovervi o cose simili.
Questa storia è stata… non lo so, un’avventura, una sfida per me stessa, un insieme di sogni e sentimenti che una si tiene dentro e poi sente il bisogno di sputare fuori.
Ed è stato bellissimo scriverla, perché sono stata accompagnata da persone meravigliose come voi, non mi avete lasciata sola un attimo e siete arrivate fino alla fine con me, e forse questo è il dono più bello che una fan writer come possa ricevere.
Perciò vi dico, è stato un onore, un divertimento, un piacere immenso conoscervi e accogliere tutte le belle cose che mi avete scritto nel cuore.
Non avrei mai pensato che Cassie e gli altri sarebbero mancati così tanto a qualcuno che non fossi io, però sapere che è così mi rende davvero orgogliosa.
Di me, perché ho ascoltato la voce di questa storia e l’ho scritta per voi.
Di voi, perché avete reso questa storia la storia di Cassie e dei One Direction come speravo che voi la vedeste.
Quindi, Kevin che leggete *oggi è la giornata dei Kevin! xD*, GRAZIE.
Soprattutto, grazie a quelle pazze del gruppo Scrivere bevendo un Cappuccino, nato durante la pubblicazione e arrivato fin qui numeroso e speciale come non avrei mai creduto.
Ad ognuna di voi, siete splendide ♥
Ora, non mi resta che dirvi alla prossima.
Già, perché *spero che vi faccia piacere* sto scrivendo un’altra storia sui ragazzi, completamente diversa da questa.
Voglio portarla un po’ avanti, prima di postarla, e spero che fino ad allora mi aspetterete.
Ora vado davvero.
Un enorme, grandissimo bacio,
Bliss Ariel Russo
   
 
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