Scusate se vi ho fatto aspettare troppo :D Spero che vi piaccia...
CAPITOLO 5
- Hermione, stai facendo una sciocchezza… -
La voce di Ginny ormai mi assillava da una ventina di minuti. La mattina seguente era tornata a trovarmi e io, incapace di mentire, le avevo detto tutto di Malfoy. Quando le nominai il nome di Draco, il suo viso aveva mutato espressione, dando vita a delle facce buffe. Questa non se l'aspettava proprio. Poi era cominciata la sfuriata.
- Ginny, non sto facendo nulla di male…- provai a dirle, mantenendo la calma.
- Sì, invece… ti stai affezionando a lui…- non sembrava un rimprovero, poteva passare più per un'amara constatazione. Rimasi un attimo interdetta. Mi stavo affezionando a lui? Io lo aiutavo con la bambina. Non facevo altro. Se lui c'era o non c'era era la stessa cosa.
- Anche se fosse?- mi ritrovai a risponderle con aria di sfida. Mi morsi le labbra, dopo questa sconcertante confessione.
- Hermione, tu lo stai usando e basta!-
Avevo la risposta pronta, ma questa non era l'affermazione che mi aspettavo.
- Io… usare lui? Pensavo che te la stessi prendendo perché era lui ad usare me. Così, Gin, mi offendi! Come pensi che io sia? - avevo le lacrime agli occhi. Mi sentivo tradita dalla mia migliore amica.
- Herm, io non penso niente. Dico solo che tu ti stai attaccando a lui, perché ti manca la presenza di un uomo al tuo fianco.-
- Pensi che io sia così insensibile? Se io mi sto avvicinando a Draco è solo perché mi sta piacendo il Draco che sto vedendo in questo periodo!-
- Vuoi dire che se Ron dovesse tornare da te, tu ti ricorderesti ancora di avere Malfoy e quella piccola figlia di Mangiamorte? Sii sincera, Herm!- anche Ginny aveva perso la calma. Quando era arrabbiata, assomigliava ancora di più a suo fratello. E questo… non potè non portarmi un velo di malinconia.
- Uno… Ron per me non esiste più. Per me è morto! Due… Ginevra, non ti permetto di parlare in questo modo di Karen, lei non c'entra nulla!-
Ginny si alzò dal divano, dove stava compostamente seduta. Prese la sua roba e si diresse verso la porta.
- Quando rinsavisci, fammelo sapere! Io sarei così stupida da accertarti comunque come amica…- Sbattè la porta alle sue spalle e mi lasciò sola in quella stanza così fredda e vuota. Asciugai le mie lacrime e mi diressi verso la casa del mio vicino, per vedere come stavano lui e la piccola.
Passarono settimane da quel giorno e finalmente i due malati guarirono.
Un pomeriggio mi ritrovai con Karen e Blaise, a casa di Malfoy. Stavamo chiacchierando del più e del meno quando ad un certo punto la bambina prese parola.
- Ehm ehm…- cercò di attirare la nostra attenzione. Noi la accontentammo, voltandoci in silenzio verso di lei.
- Allora… vi volevo parlare di una cosa seria… - cominciò tirandosi su le maniche della maglietta. - Domani è il compleanno di papà e io voglio farlo uscire. -
Blaise rise della proposta e io non ne capii il motivo. Poi il ragazzo, vedendo i miei dubbi, mi spiegò.
- Draco non esce a divertirsi mai. Ha paura a lasciare Karen a estranei.-
- Allora non c'è problema!- dissi io, subito. - Io posso tenere Karen, così voi potete uscire. Penso che ormai si fida di me con la piccola. -
Blaise ci pensò un attimo, valutando l'idea, ma la bambina non sembrava della stessa volontà.
- No! Papà vuole bene ad Hermy! Lui vorrebbe che ci fosse anche lei!-
Il ragazzo mi guardò con fare malizioso, come per chiedermi: "Mi sono perso qualcosa?". Cercai di ignorarlo, non potendo però evitare di arrossire.
- Allora come pensi di fare?- chiese Blaise a Karen. La bambina fece un ghignò, stranamente simile a quello di Draco, prima di rispondere.
- Ho già organizzato tutto. Domani sera mi viene a prendere la madre di Jacques, il mio fidanzato, e rimango a dormire da lui.-
Ancora una volta Blaise scoppiò in una fragorosa risata. - E secondo te Draco accetterà questa cosa?-
- Se glielo chiede Hermy forse sì!- rispose Karen, sicura. Il moro si voltò ancora malizioso verso di me. Io gli diedi una spinta, per farlo smettere di ridere sotto i baffi.