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Autore: shesproudofdemi    26/04/2012    6 recensioni
Helen è succube del lavoro del padre, ora si trova a Londra. All'inizio odierà questo ennesimo trasferimento, come tutti del resto, ma le succederanno cose mai accadute prima ed è per questo che cambierà totalmente idea.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CHAPTER TWENTY-ONE (the end).

«E quindi cosa gli hai detto?» mi disse Niall impaziente al telefono. Lo avevo chiamato per raccontargli ciò che successe l'ultima volta con Zayn: le sue scuse e il bacio.
«
Gli ho detto che non lo so.» gli risposi, mangiando (o meglio, torturando) l'unghia del mio pollice.
«Davvero gli hai detto che non lo sai?» mi disse con un tono di felicità, così sembrava.
«Sì, davvero. Poi domani partiremo per il campo scuola e abbiamo deciso che in quei cinque giorni ci riproveremo, ma con calma.»
«Oh. Spero vada tutto bene. Stai attenta però, per favore. Pensa prima di fare qualsiasi cosa.» la sua voce era debole, forse triste, ma in quel momento non ci diedi tanta attenzione.
«Che vuoi dire?»
«Niente, semplicemente che devi stare attenta. Insomma, devi capire se è sincero quando ti parla o se sta mentendo e ti rivuole solo perché gli manca qualcuno con cui stare insieme la notte.»
«Ma che ti prende? Oh, sai che non è così! Se vuole una ragazza la notte, è liberissimo di andare in discoteca, ubriacarsi e portarsela a casa e vivere l'ennesima avventura della sua vita! Fino a poco fa ha fatto così, credo sia sincero. E questa tua improvvisa gelosia mi sta dando fastidio, ci si sente domani Niall. Buonanotte.» e attaccai. Forse gli risposi con troppa cattiveria, ma i suoi toni in quella chiamata furono davvero insopportabili. Lanciai il telefono sul letto, probabilmente per scaricare un briciolo del nervosismo e della confusione che avevo addosso. Strusciai con la schiena sul bordo dell'armadio della mia camera e rannicchiai le ginocchia al petto, volevo piangere.
Iniziai a pensare a quale decisione prendere con Zayn e a come sarebbe stato quel campo scuola l'indomani. Poi i miei pensieri si spostarono verso Niall e a cosa stesse pensando in quel momento, se stava male quanto me. E infine pensai a mia mamma e a mio fratello, che sembravano essere sempre più lontani ogni qualvolta mi succedeva qualcosa di spiacevole.
Avevo diciannove anni, abitavo a Londra, avevo un migliore amico e un ragazzo che mi amava ed ero triste, solo perché non riuscivo a decidermi e a mettere i piedi per terra per farmi sentire. Avrei voluto urlare e far sì che qualcuno, un angelo custode, mi salvasse da tutto quello che mi stava succedendo.
Da quando arrivai a Londra, la mia vita cambiò radicalmente. Il primo giorno fu memorabile: incontrai il ragazzo più bello che io vidi in vita mia, me ne innamorai e in poco tempo ci mettemmo insieme. Ma le favole non duravano per sempre, così improvvisamente si spezzò tutto. Poi il caos. Persi la mia migliore amica e lui, che mi rialzò il mondo per due mesi. E Niall, che sembrava rendermi felice, ma non ci riusciva mai a pieno.
La vita che avevo io, le ragazzine adolescenti la sognavano, ma non ero mai stata capace di farmi bastare ciò che avevo. Ero sempre scontenta, scaricavo le mie paure sugli altri e preferivo star male le persone piuttosto che me stessa.
Ero a Londra solo da un anno e avevo incontrato il ragazzo della mia vita, perché sì, ancora adesso sono sicura che lui lo sia. Un anno e avevo provato anche l'esperienza di tagliarmi le vene, cosa che poco tempo prima consideravo assurda. 
Tutti i miei ricordi, però, vennero sorpassati dalla mia valigia vuota sul pavimento. Dovevo iniziare a preparare le cose per il campo scuola, all'istante.

Narra Niall.
Mi aveva risposto male, aveva attaccato senza che io potessi risponderle. 
Maledetta gelosia! Ero innamorato di lei, era forse l'unica a non essersene ancora accorta. Ero un'idiota, perché non ero riuscito a combinare nulla. Ero buono solo a fare il nulla, a stare seduto su un divano, mangiare patatine e pensare a lei e a quanto fosse bella e unica, ma non era mia. Restavo sempre con le mani in mano a pensare a come cambiare le cose, mai ad agire. Ero il perdente, il bamboccio.
Chissà cosa pensava lei di me, cosa stava facendo in quel momento. Sicuramente non pensava a me, come poteva? Era in totale crisi, tra il campo scuola e Zayn. Io non ero nessuno. Lo spiraglio di luce che diceva lei, non ero io, ma Zayn. Continuavo ad odiarlo con tutta la mia anima, ma in fondo speravo che in quel campo scuola qualcosa potesse cambiare e rendere felice Helen. 
Andai in camera, lasciando il mio amato divano per un attimo da solo. Istintivamente presi un foglio dalla scrivania e una penna dal mio astuccio, iniziando a scrivere qualcosa, una specie di lettera per lei. Le parole sembravano scorrere una dopo l'altra, come se io le stessi leggendo.
"Cara Helen, 
sento il bisogno di dirti delle cose che non sono mai riuscito a far capire a nessuno, tanto meno a te. 
Sei da un anno e più qui a Londra, un anno e più qui da me. Il primo giorno in cui ti conobbi, fu a scuola, in cui Zayn ti presentò a noi; non so se ti ricordi. Eri bellissima, un po' impacciata, con quei capelli morbidi che ti cadevano sulle spalle e quel sorrido meraviglioso che ti andava da un orecchio all'altro, perché eri con il ragazzo che amavi e che ti amava. Ti guardavo e non capivo più niente, riuscivo solo a sentire il mio cuore che stava per uscire dal mio corpo e quella sensazione strana allo stomaco che ti fa il solletico. Poi hai iniziato a parlare e a sporgere la tua mano verso di me, per presentarti. Io te l'ho stretta e quel tuo contatto così caldo, mi fece prendere pace. In quel momento nemmeno io mi accorsi, forse, di tutte queste emozioni, ma ora che mi ritrovo come un poveraccio su questo letto a scrivere cose poetiche e romantiche per te, mi viene tutto naturale e i ricordi raffiorano. 
So che sei stata benissimo con Zayn e so che ti è anche caduto il mondo addosso quando ti ha lasciato. Io sono stato l'unico ad esserci e a cercare di farti stare meglio, ma, nonostante ho fatto quel che potevo, non ci sono riuscito. Va bene così, perché comunque ci ho provato.
Ad ogni modo, ti ho scritto per dirti che so che domani partirai e non penserai a me. Domani sarai in Italia e, per quanto possa essere bella Napoli, lo spettacolo che ti piacerà di più sarà lui, che cercherà di riprenderti. Io, invece, sarò sempre qui a casa a pensare a te e alla tua voce così bella, alla tua risata così contagiosa, ai tuoi capelli sempre a posto, ai tuoi occhi che diventavano verdi al sole, al tuo corpo perfetto, alla tua simpatia e alla tua dolcezza nascoste, al tuo essere così buona con tutti, al tuo camminare veloce ed elegante. Penserò a quanto sei fantastica e a quanto ho fatto male a nascere così, biondo (tinto, tra l'altro), con questo sorriso che non riesce a farti stare bene, con questo mio corpo insignificante e questi miei occhi che ti hanno fatto solo ghiacchiare. 
Scusa di tutto, scusa per qualsiasi cosa non ti sia andata bene.
Sono sicuro di amarti e credo che lo farò per il resto della mia vita. Sarai sempre la mia Helen, perché come ti tengo nel cuore io, non ti tiene nessuno.

                                                                                                                                                                                                   - con tutto l'affetto che posso, Niall.
"
Piegai quella schifezza nel mio zaino, che l'indomani avrei dato ad Helen, prima di partire per il campo scuola.



Quarant'anni dopo.

Mentre ascoltavo "Up All Night", il primo album di Zayn, Louis, Niall, Liam ed Harry, chiusi gli occhi e iniziai a sentire il vento che mi spettinava i capelli, su quella costiera Amalfitana. Ero da sola, ricordo, con le braccia conserte, appoggiata alla ringhiera di un ristorante sul mare. Pensavo a Zayn e a quanto fosse difficile il nostro rapporto, perché nessuno dei due riusciva a farsi capire veramente. In quel momento, sentii delle braccia avvolgermi dolcemente da dietro, sapevo che era lui. Mi girai, e il mio intuito non sbagliava. "Ti amo", mi disse, poi mi baciò. Ed io ero la ragazza diciannovenne più felice del mondo, non potevo desiderare altro. A venticinque anni, ci sposammo. Il matrimonio fu bellissimo. Invitammo tutti i nostri amici del liceo, con i quali eravamo ancora in buoni rapporti. Con Helen il rancore sparì e ancora adesso è una mia cara amica, ma siamo lontane. Noi siamo rimasti a Londra, ma lei è a distanza oltremare, con suo marito Brian e i suoi due figli. La sua storia con Harry non si concluse mai, persero i contatti dopo il liceo, ma sono convinta che ognuno terrà sempre nel cuore l'altro. Louis e Liam abitano nel palazzo di fronte al nostro, con le loro rispettive mogli. Ogni tanto mi fermo e penso a come la mia vita sia cambiata. Ora sto tenendo la lettera di Niall in mano, la mattina del campo scuola in cui la lessi, scoppiai a piangere: l'amore che provava per me quel ragazzo era enorme, tanto che misi perfino in dubbio se Zayn lo superasse; lui mi disse di sì, e i fatti me lo dimostrarono. Era capace, anche adesso che eravamo sulla soglia dell'anzianeità, di farmi sentire l'unica al mondo per lui, di farmi sentire quelle emozioni da liceale. Era capace di tornare alle undici di sera dal lavoro e trovare qualcuno che vendesse qualche rosa, per portarmela prima di andare a dormire.
"I can love you more than this" - ero alla quarta canzone dell'album, quella che Zayn mi dedicò al matrimonio. Dopo quest'ultimo, infatti, lui e gli altri ragazzi iniziarono a fare tour mondiali, smisero a trentacinque anni di fare musica. Pazzeschi. 
«Sarà per sempre, vero?» chiesi a Zayn prima di partire per tornare a Londra dal campo scuola.
«Per sempre.» mi rispose, incrociando le sue dita alle mie. E così fu.

______________________ 
E siamo alla fine, avete visto? Questo è l'ultimo capitolo, come potete vedere. Mi sono commossa, sul serio. 
GRAZIE, GRAZIE DI CUORE PER OGNUNA DI VOI CHE HA RECENSITO. GRAZIE PER ESSERCI STATE DA GENNAIO. <3 i love youuu.
Sono fiera di me stessa perché sono riuscita a portare a termine qualcosa, finalmente -.- AHAHAHHAHAHA ed è grazie a voi, ancora, sempre.
Vi rivelo che ho già in mente qualcosa uu #likeaboss.
Dunque, spero che questa storia vi sia piaciuta, mi dispiace anche averla finita!
Alla prossima, giiirls. <3 
  
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