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Autore: Jodie Roses    26/04/2012    1 recensioni
Jodie, una ragazza dai capelli rosso sangue, una ragazza come tante altre, niente di speciale (o almeno così pensa lei) in una città come Los Angeles negli anni del grande rock'n'roll.
Axl, il cantante della band più in voga del momento, che tutte amano e tutte desiderano (o almeno così pensa lui) a cui nessuno può resistere.
E se un giorno incontrasse quella ragazza che non si concederà così facilmente a lui? Si arrenderebbe altrettanto facilmente? E comincerà a credere al detto "gli opposti si attraggono"?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buona lettura **

 
 

La prima cosa che Jodie sentì la mattina dopo, quando si svegliò, fu un dolore lancinante alla testa. Invece di aprire gli occhi, li chiuse ancora più forte, cercando di far passare il fastidio, anche se non servì a niente. Si sentiva come se qualcuno le avesse piantato un chiodo in fronte. Provò allora, invano, di riaddormentarsi, ma fu tutto inutile. Così fu costretta ad aprire gli occhi, e vide sopra di lei un soffitto dipinto di bianco, molto sporco e dall'aria decisamente poco curata. Lo osservò per un po', poi si mise a sedere e si accorse di essere completamente nuda. Sicura però com'era di essere l'unica sveglia, non se ne preoccupò più di tanto. Si guardò in giro: come previsto, tutti stavano ancora dormendo...dormire era una parola grossa, però, considerando che un piccolo studio di registrazione era uno degli ultimi posti in cui si sarebbe potuta passare una notte comodamente. Nicky era stesa su un piccolo divano in pelle, vecchio e tutto scucito, con Izzy ai suoi piedi, che sembrava uno scendiletto. Forse, in un atto di cavalleria, aveva voluto lasciarle il posto migliore. Steven era seduto sullo sgabello che di solito usava per la batteria, con una bacchetta infilata dietro ogni orecchio, Slash era stava dormendo abbracciato alla sua chitarra e Duff era disteso per terra, appoggiato al muro. Accanto a lei, invece, era sdraiato un Axl anch'esso nudo, tutto raggomitolato e ancora pacificamente addormentato. Gli tolse i capelli dal viso per vederlo meglio. Ecco, così non era più la rock star, si era tolto la maschera per dormire, adesso era semplicemente un bambino piccolo che riposava tranquillamente, senza pensare al sesso o alla droga o ai concerti, sprofondato nei suoi sogni infantili..Jodie si mise a osservarlo, come aveva fatto prima col soffitto, con un vago sorriso. “E' davvero Axl?” si chiese. Osservò soprattutto i tatuaggi, il volto di quella ragazza misteriosa, quella specie di croce con sopra tutti i membri del gruppo, e la rosa nera. “Figo” pensò “ne voglio anche io uno”. Prese mentalmente nota che doveva provare a chiederglielo. Intanto si era vagamente ricordata gli eventi della serata precedente...erano usciti per il compleanno di Nicky, in quella sottospecie di locale, dove avevano incontrato quella cameriera tanto antipatica...poi, una volta finita la cena erano ovviamente tutti ubriachi...e il suo ragazzo aveva voluto portarli lì..perchè? Be', a giudicare dallo stato in cui si trovava, era abbastanza facile dedurre che l'avevano fatto...ma...perchè lì? Dopo che Axl aveva spento le luci, lasciando solo le candele, non si ricordava più niente...aveva una specie di black-out, probabilmente causato dal troppo alcool.

Avrebbe preferito non svegliarlo, ma dopo un quarto d'ora passato seduta lì in silenzio a rimuginare, non ce la fece più, e cominciò a dargli dei colpetti, finchè non aprì gli occhi.

«Ehi, Axl..!» sussurrò, scuotendolo

«Che c'è?» chiese lui, ancora mezzo addormentato.

«Svegliati!»

Lui allora si tirò su, e si strofinò gli occhi cercando di svegliarsi. Poi si guardò intorno, con aria vagamente stupita.

«Ma..ehm...che ci facciamo qui?» domandò.

«Te lo stavo per chiedere io!» rispose la ragazza «non ti ricordi ieri sera? Ci hai portati tutti qui...senza dirci perchè...e..ehm...»

«Ah, sì» fece lui con un ghigno «sì, sì, adesso mi ricordo»

Jodie gli lanciò un'occhiata interrogativa «Beh, io a dire il vero no...mi potresti spiegare?»

«Sì, sì, non ti preoccupare» disse «bel risveglio, comunque» aggiunse con un sorriso idiota, notando che era completamente nuda. Lei arrossì, e si alzò per recuperare i suoi vestiti, sparsi per la stanza. Axl allora si alzò a sua volta, la raggiunse e la prese per la vita, dandole un bacio.

«Guarda che era un complimento, eh» la rassicurò.

«Non lo metto in dubbio, Rose» disse «comunque, credo convenga anche a te non restare con gli ortaggi al vento-

Il rosso fu costretto a ubbidire, con una smorfia. Poi si diedero da fare per svegliare gli altri («Nicky, Izzy, svegliatevi!» «Duff, brutto cazzone, levati subito di lì, sei seduto sopra i miei vestiti!»).

Quando furono più o meno tutti alzati, e con il cervello connesso, chi più chi meno, Axl si decise finalmente a dare qualche spiegazione. Anche se venne subito interrotto da Jodie.

«Ehm...non credo di sentirmi molto bene» mormorò con una smorfia di dolore, tenendosi la pancia.

Axl fece per dire qualcosa, ma prima che riuscisse a aprire bocca, Jodie si chinò e cominciò a vomitare. Lui allora, con aria da esperto, si sedette vicino a lei e le tirò indietro i capelli, per non farla sporcare, e cercando di non farla cadere nel suo stesso vomito.

«Oh cazzo, che bel risveglio!» esclamò Slash, disgustato, osservando la scena.

«Grazie per il supporto, Slash» borbottò Jodie, pulendosi la bocca.

«Va meglio?» domandò Axl, premuroso, ignorando il riccio.

«Sì, sì, non ti preoccupare» rispose lei «ora potresti spiegarmi che è successo?»

Il rosso fece un ghigno e si alzò, scuotendo i capelli.

«Dunque...ricordate che vi avevo parlato di Rocket Queen?» chiese, rivolgendosi a tutti «beh..è una nostra canzone..considerato che la suoniamo almeno una volta alla settimana, spero ce l'abbiate tutti presente...forse tu no, Nicky, comunque la sentirai fra poco...Beh, l'avevo scritta tempo fa per una mia fidanzata» spiegò, abbandonandosi ai ricordi «si chiamava Adriana, Adriana Smith...proprio come la tua amica, Slash» precisò «era una specie di groupie-porno star» disse con un sorriso. Jodie fece una smorfia «e credetemi, era una vera bomba. Così le ho voluto dedicare una canzone..e che canzone!»

Jodie ci era rimasta male...ma Axl non si era reso conto che lei stava ascoltando, e che si sarebbe potuta offendere sentendo quei commenti?

No, lui continuava a parlare «E ieri sera, mi è venuta un'idea fantastica per...migliorarla, per così dire. Ed è qua che entri in gioco tu» disse, rivolgendosi a Jodie.

«Ma...che centro io?» domandò.

«Fra poco lo capirai, tesoro» disse con un sorriso misterioso. Poi prese un disco e lo infilò nel registratore, e fece partire la musica.

 

"If I say I don't need anyone

I can say these things to you

'Cause

I can turn on any one

Just like I turned on you

I've got a tongue like a razor

A sweet switchblade knife

And I can do you favors

But then you'll do whatever I like

Here I am

And you're a Rocket Queen

I might be a little young

But honey I ain't naive

Here I am

And you're a Rocket Queen oh yeah

I might be too much

But honey you're a bit obscene

I've seen everything imaginable

Pass before these eyes

I've had everything that's tangible

Honey you'd be surprised

I'm a sexual innuendo

In this burned out paradise

If you turn me on to anything

You better turn me on tonight

 

Poi ci fu una lunga parte solo strumentale, dove il gruppo capì cosa stava intendendo Axl...Jodie rimase a bocca aperta. Urletti, gemiti, sospiri..era una cosa oscena...oscena e bellissima.

 
"Here I am

And you're a Rocket Queen

I might be a little young

But honey I ain't naive

Here I am

And you're a Rocket Queen oh yeah

I might be too much

But honey you're a bit obscene

I see you standing

Standing on your own

It's such a lonely place for you

For you to be

If you need a shoulder

Or if you need a friend

I'll be here standing

Until the bitter end

No one needs the sorrow

No one needs the pain

I hate to see you

Walking out there

Out in the rain

So don't chastise me

Or think I, I mean you harm

Of those that take you

Leave you strung out

Much too far

Baby, yeah

Don't ever leave me

Say you'll always be there

All I ever wanted

Was for you

To know that I care"

 

 

Finita la canzone, Axl aspettò le reazioni degli altri. Aspettò invano però dato che nessuno disse niente. Tutti si erano voltati a guardare Jodie. Che però rimase in silenzio. Non riusciva a credere che li avessero sul serio registrati mentre lo stavano facendo, e li avessero poi inseriti in una canzone. Soprattutto...non riusciva a credere che Axl avesse avuto il coraggio di chiedere a lei, la sua fidanzata, la sua Sweet Child O'mine, di “contribuire” a una canzone del genere. A una canzone che aveva scritto per un'altra ragazza. Per una groupie, se vogliamo dirla tutta. Sì sentì male, e per poco non si mise di nuovo a vomitare.

«Allora? Ti piace?» domandò il cantante, nervoso.

Jodie pensò tutte quelle cose, ma non aveva la minima voglia di litigare, così non disse niente. «Ehm, si..b..bella...» mormorò.

Axl la guardò, incerto, con l'aria di chi non stava capendo niente. Per fortuna però Nicky si era resa conto della situazione, e aveva proposto di andarsene da lì. Tutti avevano acconsentito, decisamente sollevati, e mezz'ora dopo Axl e Jodie si salutarono con un bacio poco convinto.

 

Quella sera stessa, le due ragazze erano buttate sul divano, a guardare la tv. Erano tutte e due mezze morte di sonno, manco avessero lavorato tutto il giorno. Jodie aveva in mano un pacco di pop corn...dalla mattina non era riuscita a mangiare niente e a quell'ora della sera, quelli erano l'unica cosa che riusciva a mandare giù. Nicky intanto aveva il telecomando, e stava facendo zapping nevroticamente, come al solito. Jodie odiava quando faceva così, non si riusciva a capire niente, ma in quel momento la televisione era l'ultimo dei suoi problemi. Stava ancora pensando ad Axl, e alla canzone.

«Nicky?» tentò di chiamare la sua amica.

«Sì?» rispose lei, senza staccare gli occhi dallo schermo.

«Ma...tu che ne pensi della canzone?» chiese, con aria preoccupata.

Nicky si voltò verso di lei e le fece un sorriso comprensivo «E' bella, molto bella»

«Non intendo in quel senso...»

«E in quale senso?» domandò lei, facendo la finta gnorri.

«Nel senso che Axl mi ha chiesto di scopare con lui per fare da sottofondo in una canzone che lui ha scritto per una sua ex-ragazza, groupie, pornostar, probabilmente anche un po' puttana..?»

Nicky sorrise ancora di più, tanto da diventare quasi irritante.

«Dai Jodie, non ti preoccupare. Quando l'ha scritta non ti conosceva ancora. Scommetto che un giorno ha incontrato una ragazza che era più pervertita di lui e ha voluto dedicarle una canzone, fine. E' stato stupido chiederti di fare una cosa così, anzi, neanche te l'ha chiesto nel vero senso della parola...però sono sicura che non l'ha fatto con vera cattiveria...dubito potesse immaginare che tu ci rimanessi male. Infondo è un ragazzo, e i ragazzi ragionano solo con l'uccello, no?»

Jodie rimase zitta

«Oh dai, rilassati! Senti, lui ti ama, tu lo ami, e vivrete per sempre felici e contenti, ok? E, per quanto riguarda Rocket Queen..nonostante tutto è una bellissima canzone. Credimi, sono sicura che fra poco i vostri gemiti in versione integrale si potranno sentire in tutta Los Angeles!»

  
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