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Autore: Drika    27/04/2012    0 recensioni
Oddio quanto tempo che non pubblicavo qualcosa O_O (il primo che dice meglio così, lo crucio ^^). Comunque eccomi tornata in uno dei miei paring preferiti. Andromeda Ted. Il progetto questa volta è ambizioso e speriamo che mi venga bene. In pratica voglio scrivere alcuni momenti fondamentali della loro vita dal punto di vista di entrambi. Speriamo di farcela...
Recensioni e commenti (negativi se costruttivi e positivi) sono sempre ben accetti e richiestissimi.
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Andromeda Black, Andromeda Tonks, Sorelle Black, Ted Tonks | Coppie: Ted/Andromeda
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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1° Settembre - King's Cross station


Platform 9 And 3/4 And The Journey To Hogwarts

Il cielo sopra Londra era plumbeo quella mattina di settembre, le nuvole gonfie di pioggia oscuravano il sole che solo a tratti filtrava tra gli spazi. Una donna sulla banchina d'ingresso della stazione le osservava preoccupata in attesa che il marito e il figlio la raggiungessero.
-A me continua a sembrare tutto una sciocchezza, Beth.- la voce dura dell'uomo la riportò alla realtà, ma non badò assolutamente alle sue parole e si accucciò appena per sistemare il cappotto del figlio.
-Hai tutto ciò che ti occorre in caso di pioggia, Ted?- domandò premurosa mentre il ragazzo si limitò ad annuire osservandosi attorno, per ora era ancora tutto normale, tutto banale.
Quello che era decisamente fuori dal normale invece era il contenuto del carrello che stava spingendo. Un baule che conteneva tutto l'occorrente per il suo primo anno scolastico nella nuova scuola, la sacca che conteneva i suoi libri di testo e da cui si intravedeva quella che sembrava una divisa nera e una gabbia con dentro un gatto soriano.
L'unica cosa che sperava Ted in quel momento era che non fosse tutto uno stupido scherzo ben organizzato.
-Dovrei... Attraversa quel muro?- domanda dubbioso mentre la madre annuisce. Era stata lei a parlare con la vicepreside quando era venuta a fare loro visita dopo la sua lettera, quindi era quella 
meglio informata in quel momento.
-Esattamente. Con una bella rincorsa per la precisione.- disse la donna sorridendogli dolcemente.
Il ragazzo, leggermente rincuorato, fece per prendere una bella rincorsa quando qualcosa cozzò contro il suo carrello facendogli perdere l'equilibrio e finire col sedere per terra.
-Ouch...!- fece appena in tempo a dire prima che la mano della madre si allungasse verso di lui per aiutarlo a rialzarsi, mentre la causa della sua caduta, una ragazzina con la sua famiglia, non solo non si era minimamente girata ad aiutarlo, ma aveva appena attraversato la barriera. Per paura di perderla di vista, Ted fece immediatamente lo stesso, ma la folla e il caos dall'altro lato l'aveva già inghiottita.

Il cielo sopra Londra era plumbeo quella mattina di settembre, le nuvole gonfie di pioggia oscuravano il sole che solo a tratti filtrava tra gli spazi mentre le tre sorelle scendevano ordinatamente le scale con i bagagli al seguito e si schieravano, era proprio il caso di dirlo, davanti ai genitori per il controllo prima di uscire.
-Possiamo andare.- sentenziò secca dopo lunghi minuti di analisi Druella per poi appoggiarsi con grazia al braccio che il consorte le porgeva per la smaterializzazione. Le tre sorelle invece si diedero la mano tra di loro e un elfo le portò nello stesso vicolo in cui i genitori le stavano attendendo. Dopo essersi riordinate e aver congedato l'elfo le due maggiori presero i loro bagagli e li sistemarono su un carrello avviandosi con passo sicuro verso il muro.
Il quintetto camminava tutto sommato in silenzio e gli unici suoni che si sentivano erano i passi rapidi delle ragazze sul pavimento della stazione e il ritmico cozzare del bastone da passeggio del padre.
-Babbani...!- sbottò Cygnus con disgusto qualche minuto dopo quando uno di essi aveva inavvertitamente pestato il suo mantello.
-Non sanno stare al loro posto- rincarò la figlia maggiore con un ghigno che ricordava molto quello paterno che le fece guadagnare un cenno del capo di fredda approvazione da parte dei due genitori.
Lo scambio di battute era passato del tutto inosservato agli occhi delle due figlie minori che, appoggiate al carrello di quella di mezzo, stavano confabulando serratissime.
Andromeda era talmente immersa in quel discorso che neanche si rese conto, finché non fu troppo tardi, di essersi scontrata con un ragazzo e averlo fatto cadere a terra. Stava per chiedergli scusa come riflesso della sua buona educazione, quando la mano ferma di Druella che la spingeva in avanti le fece capire che il bambino a terra non era degno delle sue attenzioni. Si girò quindi immediatamente senza riuscire a vederlo bene in viso e corse contro la parete, seguita a ruota dalla sorella minore.

1° settembre - Hogwarts Express

Entry Into the Great Hall

La giornata in fin dei conti stava proseguendo bene per Ted. Dopo un attimo di smarrimento iniziale aveva fatto la conoscenza con un ragazzo, Arthur Weasley, che era letteralmente ossessionato dai babbani e che quindi aveva trovato in Ted una fonte praticamente inesauribile di informazioni riguardo il loro mondo. Dal canto suo si era molto divertito a rispondere alle sue domande, spesso completamente senza senso, ma una parte di lui voleva rimanere solo. Aveva con sé il libro che stava leggendo e che la sera prima aveva interrotto proprio al punto cruciale e quindi non vedeva l'ora di proseguirlo e sapere come andava a finire.
Alla fine, Arthur gli aveva proposto di raggiungere alcuni suoi amici e giocare a scacchi magici, ma lui aveva gentilmente declinato l'offerta. Magici o no, gli scacchi non erano proprio la sua passione e quindi ne aveva approfittato per rimanere solo con il suo capitolo. Immerso com'era nella lettura non si guardava attorno, non badava quindi alla gente che passava o a chi sbirciava nello scompartimento, ora vuoto, alla ricerca di qualcuno.
Finché con la coda dell'occhio non vide dei riccioli castani nel corridoio. Inciampando appena nel mantello andò fino all'ingresso, ma era stato troppo lento, la ragazza aveva già proseguito. Ancora una volta non era stato in grado di vederla in viso.
-Dannazione!- sbottò appena tornando al suo libro, leggermente meno concentrato.

-Lestrange stammi alla larga ti ho detto! Ora non c'è mio padre a controllarmi e sai perfettamente che sto con te in sua presenza solo per farlo contento!-
La secondogenita di casa Black evidentemente non riusciva proprio a sopportare il secondogenito di casa Lestrange a cui invece, salvo innamoramenti di purosangue più facoltosi e rispettabili, sapeva perfettamente di essere destinata. Ciò nonostante però tentava di stare con il ragazzo il meno possibile quando aveva la scelta, come in quel momento e ne aveva approfittato per andare a cercare due sue amiche un anno avanti a lei che non aveva visto sul binario. Dopo uno sguardo veloce alla carrozza dei prefetti (dove comunque non avrebbero dovuto essere, essendo troppo giovani ancora) cominciò a far passare scompartimento per scompartimento alla loro ricerca.
Una volta arrivata a metà treno si chiese se fossero svanite nel nulla e solo in quel momento notò seduto solo nello scompartimento completamente immerso nella lettura il ragazzo che aveva involontariamente fatto cadere sul marciapiede 9. Evidentemente non era un babbano come aveva pensato al momento, ma poco importava in realtà. Non lo conosceva e la madre l'aveva rapidamente scostata da lui. Di conseguenza aveva dedotto che non era un mago degno delle sue attenzioni.

1° settembre - Lo smistamento

The Sorting Hat

La scuola in cui avrebbe dovuto studiare studiare nei successivi sette anni era, in una parola sola, stupefacente.
Enorme, praticamente un castello da quello che aveva potuto vedere e pullulante di magia, a partire dal soffitto incantato nella sala in cui erano appena entrati e in cui avrebbero dovuto partecipare alla cerimonia dello 
smistamento.
Ted non aveva capito esattamente cosa avrebbero dovuto fare e non vedeva Arthur in zona per farselo spiegare quindi aveva deciso di osservare l'esempio degli innumerevoli compagni prima di lui. La chiamata infatti avveniva in ordine alfabetico quindi aveva tutto il tempo di osservare.
-Andromeda Black!-
La ragazza che era appena stata chiamata dalla voce ferma e severa della direttrice di Grifondoro, che lui conosceva già visto che era anche la vicepreside e era stata lei a venire a parlare a casa sua dopo la lettera, si incamminò piano verso lo sgabello, senza esitare un secondo, come se sapesse esattamente cosa dovesse fare.
Ted, dal canto suo, aveva drizzato le orecchie quando aveva salito i pochi scalini. I riccioli castani che per tutto il giorno lo avevano 
seguito! Finalmente aveva l'opportunità di vedere in viso la misteriosa quanto sfuggevole ragazza.
Quando finalmente i suoi occhi incontrarono quelli di Andromeda, anche se probabilmente lei neanche se n'era accorta, rimase a bocca aperta. Se i capelli erano belli, se il viso era dolcissimo come solo quello di una bambina non ancora donna poteva essere, i suoi occhi.. I suoi occhi neri erano delle calamite per quelli di Ted, profondi come due pozzi senza fine e illuminati da una luce tutta particolare.
Non si era reso nemmeno conto di essersi incantato a guardarla, finché non sentì il Cappello declamare:
-Serpeverde!-

Nonostante sapesse esattamente cosa aspettarsi, vedere coi proprio occhi Hogwarts era comunque una discreta emozione. Entrando nella Sala Grande si guardò con attorno venendo poi catturata dalla sorella maggiore al tavolo verdeargento che avrebbe presto occupato anche lei.
Infatti, per lei lo smistamento era una pura formalità essendo destinata a quella casa fin dalla nascita per il suo cognome e per il suo sangue.
-Andromeda Black!- chiamò a voce ferma e severa la McGranitt e lei con passo tranquillo si avvicinò allo sgabello sedendosi in punta senza neanche sistemarsi il mantello, tanto sarebbe stata una cosa rapida.
-Uhm... Interessante... Ambiguo...- la voce proveniva direttamente dal cappello che a voce non udibile nel resto della Sala stava osservando la sua mente. - Ora io mi chiedo... Serpeverde per il sangue o Grifondoro per il coraggio che vedo?-
A quelle parole, probabilmente, se fosse stata un'altra persona sarebbe letteralmente caduta dallo sgabello.
GRIFONDORO?! Tanto valeva mandare una lettera a Cygnus in cui diceva di amare i babbani, il risultato sarebbe stato lo stesso. Una bruciatura sull'albero di famiglia e la sua testa su un piatto d'argento per la famiglia Black-Rosier.
No! NONO! Non poteva assolutamente accadere!!
-No? In effetti è troppo presto anche per te...- aveva pensato quelle cose talmente intensamente che anche il cappello le aveva percepite e ne aveva evidentemente tenuto conto perché pochi secondi dopo declamò a gran voce:
-Serpeverde!-

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Oddio quanto tempo che non pubblicavo qualcosa O_O (il primo che dice meglio così, lo crucio ^^). Comunque eccomi tornata in uno dei miei paring preferiti. Andromeda Ted. Il progetto questa volta è ambizioso e speriamo che mi venga bene. In pratica, come avrete intuito se siete arrivati fino a qui, voglio scrivere alcuni momenti della loro vita dal punto di vista di entrambi. Speriamo di farcela...
In ogni caso, spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto. ^^
Un consiglio, io ho scritto ascoltando l'OST relativo che vi ho linkato, quindi il mio consiglio è di fare altrettanto. Ovvero di leggere ascoltando.
A presto :D

   
 
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