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Autore: Fox Vampire    27/04/2012    1 recensioni
Notai Rose e Scorpius che litigavano fuori dal vagone, e mi voltai un’ultima volta per guardare di sfuggita la mia vicina. Sarebbe stato un anno particolare, su questo non c’era dubbio. Una nuova generazione di maghi, una nuova generazione di guai.
Genere: Avventura, Fantasy, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, Nuovo personaggio | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Nuova generazione
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«Expelliarmus!» gridai, tendendo la bacchetta, mentre dal legno di agrifoglio e piume di fenice scaturiva dapprima una piccola scintilla, poi un fulmine vero e proprio.
«Avada Kedavra!» urlò a sua volta, mentre dalla sua, fatta di quel pregiato biancospino, unito alle corde di cuore di drago, erompeva il lampo successivo, di un verde acido, e si incontrava con il mio, rosso fuoco, scatenando un’esplosione che sanciva l’inizio una battaglia che sarebbe rimasta nella storia. Era magia, magia e potenza pura quella che brillava tutt’attorno a noi, in un duello che non aveva rivali da almeno cinquant’anni. Eppure, non lo volevo. Non volevo niente di tutto quello che era successo, solo pensarci mi faceva male al cuore, e nel momento più importante, vitale del combattimento, mi domandai: ‘Ma come diavolo siamo arrivati a tutto questo?’

***
1

Mia madre non conosceva il senso della misura. E neanche il significato della parola “umiliazione pubblica”, se è per questo. Nonostante fossi già al terzo anno, aveva insistito lei per farmi i bagagli, e soprattutto si era raccomandata di fare attenzione a Dakota, urlandolo mentre salivo sul treno. Chi è, vi chiederete voi. Ebbene, vi presenterò subito la mia civetta, bianca come Edvige, e sicuramente perderla non sarebbe un bel gesto di ringraziamento per papà, che, alla morte del mio precedente animale, si era dato da fare per cercarne un altro il più possibile simile alla sua vecchia e fidata amica. Oltre ai soliti avvertimenti, però, ho notato che sembrava molto turbata dallo strano rapporto di amore-odio che si sta instaurando tra Rose e Scorpius.
Non capivo come facesse anche soltanto lontanamente a pensare a qualcosa del genere; conoscevo entrambi come le mie tasche, e pensavo fermamente che non sarebbe successo niente. O, comunque, che io l’avrei impedito con tutte le mie forze, perché anche se portavo la cravatta verde, niente mi avrebbe distolto dal pensiero che mia cugina non si sarebbe mai, e ripeto mai, dovuta innamorare di uno come Malfoy, proprio perché lo conoscevo fin troppo bene. Appartenere alla stessa Casa, avere gli stessi voti ed essere i migliori nei combattimenti non aveva fatto altro che rendere inevitabile l’inizio di quella che, contrariamente a quanto ci si sarebbe aspettato, non era rivalità ma una vera e profonda amicizia. Guardai fuori dal finestrino, ed eccoli lì, tutti schierati con dei sorrisi visibilmente falsi. E come biasimarli? I miei poveri genitori, costretti a stare fianco a fianco con uno dei loro peggiori nemici e relativa moglie, poiché i rispettivi figli erano invece diventati grandi amici. Li salutai con la mano, sorridendo appena, dopodiché tirai la tenda: non volevo più vedere quelle facce per tutto l’inverno.
Voglio dire, ho sempre amato la mia famiglia, ma quell’estate è stata una delle più brutte della mia vita. Come tutte quelle che hanno succeduto l’incidente. Da quando è successo, hanno cominciato tutti ad osservarmi con occhi diversi.
Ma allora, finalmente, stava per iniziare un anno di scuola, ed ero così eccitato e felice di potermi finalmente ritrovare con tutti i miei compagni e lasciarmi il resto alle spalle che mi ritrovai a sorridere, mentre cercavo all’interno di una delle migliaia di borse che mia madre mi aveva costretto a portare una Cioccorana. «Ops! » Esclamai, quando la cosa in questione si mise a saltellare per tutto il vagone, e avrebbe continuato fra le urla di svariati Serpeverde, se non fosse stata afferrata da qualcuno appena entrato.
Alzai lo sguardo, incontrandone un altro, color ghiaccio. Era una ragazza. Bionda, così bionda da , con delle labbra troppo carnose per essere vere e degli zigomi troppo rosei per non essere adorati. La guardai, e mi resi subito conto della sua sfavillante bellezza, e del distaccato e raffinato comportamento che manteneva, imperturbabile. «Tieni», mi disse, e se il suo aspetto era incantevole, la sua voce, morbida e vellutata, non poteva essere che classificata come meravigliosa, nonostante ci fosse una strana sensazione di distacco in sottofondo. Mi tese la mano destra con garbo ed un abbozzo di dolce sorriso. Eppure, sentivo che se lo faceva era soltanto per circostanza, nulla di più. «Grazie…» Replicai, vago, riprendendomi il cibo e dandogli un morso in modo da non farlo più scappare. Dopodiché la osservai con la coda dell’occhio, e la vidi lasciarsi cadere, titubante, nel posto accanto al mio. ‘La Casata’, mi ripromisi di guardare, e, a malincuore, dovetti riconoscere che la cravatta portata dalla ragazza era blu e nera.«Che ci fa qui una Corvonero?» sentii la domanda che mi si stava formulando in mente, dettata da una voce familiare. Malfoy. « Perché, è un male?» Replicò la mia vicina, riuscendo a mantenere un tono di voce calmo, distaccato e pungente al tempo stesso. Notai Scorpius sorridere, piacevolmente sorpreso: «Mia cara, Corvonero è forse l’unica casata che può considerarsi vicina a quella dei Serpeverde.» Commentò con voce ingannatrice, mentre ammiccava con fare malizioso alla ragazza. Era lui quello che secondo mia madre si stava avvicinando a mia cugina? Da come si comportava non sembrava proprio. Lei alzò un sopracciglio e un sorrisetto acido le si dipinse sul viso, mentre commentava: «Non mi sembra granché, come battuta per attaccare bottone. So che puoi fare di meglio.»
Malfoy mi scoccò uno sguardo stupito, quasi offeso quando vide che io rimanevo zitto, ridendo sotto i baffi,  scosse il capo e uscì dallo scompartimento chiamando a sé anche gli altri della banda, probabilmente con l’intenzione di fare casino e smaltire un po’ l’umiliazione appena ricevuta assieme a loro.
Io, invece, finii in silenzio la mia Cioccorana, e mentre mi chinai per prendere un libro dalla vecchia borsa di cuoio che avevo posato lì accanto, mi accorsi che lei mi osservava, e che eravamo soli. «E così, sei tu.» La sentii sussurrare piano, mentre mi voltavo verso di lei, senza riuscire a capire. Ricordo che rimasi sorpreso nel vederla per la prima volta senza quel velo di acidità e freddezza che la caratterizzava. «…Cosa?» Domandai, ma era già troppo tardi. Aveva già ripreso quell’aria distante, e armeggiava con il finestrino, quando finalmente riuscì ad aprirlo.
Immediatamente una folata di vento le scosse i capelli, ma lei non sembrò farci caso: con un sospiro tirò fuori da una tasca interna della casacca un pacchetto di sigarette e se ne accese una in silenzio.
Penso sia stato allora che realizzai quanto era diversa da me, Malfoy, Rose e qualunque altro mago, strega, o babbano, dato che ciò che stavo osservando rapito non era un accendino, ma una fiammella rossa che pareva danzarle sul palmo della mano.
Lei guardò per qualche attimo la fiamma, poi me, con uno sguardo che andava oltre al semplice vedermi. Sorrise per qualche secondo, piacevolmente consapevole di avermi reso complice di qualunque cosa stesse facendo, dopodiché richiuse la mano su sé stessa.
Un lieve odore di bruciato inasprì l’aria, immediatamente seguito da quello del fumo. «Vuoi?» Domandò, come se sapesse già la risposta. «No, grazie, non fumo.» Lei scrollò le spalle, e rimase accucciata vicino al finestrino, mentre osservava qualcosa al di là che forse io non avrei mai visto.
Il resto della banda Serpeverde tornò, sghignazzando per l’ennesimo scherzo fatto ai Grifondoro.
Notai Rose e Scorpius che litigavano fuori dal vagone, e mi voltai un’ultima volta per guardare di sfuggita la mia vicina. Sarebbe stato un anno particolare, su questo non c’era dubbio.


~
Una tra le tante fanfiction su Harry Potter, che mi ronzava in testa già da taaaaanto tempo (:
Spero vi piaccia, che lasciate una recensioncina (daidai, anche piccinapicciò, mi accontento io u.u) e qualche consiglio!
p.s.
E' la mia prima storia non autoconclusiva, chiedo venia se avrò tempi strani già in anticipo ç_ç
Bye bye

  
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