-Ehi Hanamichi, senti qua..”.. circa ogni anno nel mondo avviene uno
scambio d’identità. Le trasformazioni possono avvenire tra uomini e donne, o tra
persone dello stesso sesso. Potreste ritrovarvi nel corpo del vostro vicino di
casa, del vostro peggior nemico, o addirittura del vostro animale
domestico..”.. ti immagini?!Ti svegli un bel giorno e guardandoti allo
specchio ti accorgi di non essere più tu!..”.. lo scambio di identità avviene per le
ragioni più svariate, e dura 48 ore..”.. accidenti, ben 2 giorni..”.. di solito le persone, anche se in un
corpo diverso, mantengono il proprio modo di pensare, di parlare, di agire.. ma
non le proprie capacità, la propria voce..”
-Non crederai a queste cavolate,
eh, Yohei?!
-Bhè, l’autore di questo articolo
è molto conosciuto e preparato in campo di fenomeni
paranormali..
-Ma dai!Piuttosto, smettila di
leggere quella rivista e torna alla realtà.. come faccio a superare ‘sto cacchio
di livello..?!Hai comprato un videogame davvero difficile!
-Ma no, è facilissimo!Basta
sfruttare quel vortice d’aria per arrivare sulla cima del palazzo.. lì ti
aspettano i tuoi nemici, quindi prima devi procurarti le
armi..
-Sì, sì, a quello ho già
pensato!
Hanamichi Sakuragi si trovava
dall’amico Yohei Mito. La serata trascorreva tranquilla, le ore sembravano non
passare mai, e il caldo estivo si faceva sentire. La finestra della camera in
cui i due si trovavano era spalancata, e questo permetteva alle timide folate di
vento di entrare di tanto in tanto, rinfrescando tutto ciò che
toccavano.
-E’ meglio che mi avvii.. o mia
madre brontolerà..
-Ti accompagno col
motorino?
-No, non ce n’è bisogno,
preferisco fare due passi..
Per tornare a casa sua Hanamichi
doveva passare davanti a quella del suo ex capitano Akagi, e forse è per questo
che quella sera aveva rifiutato il passaggio di Mito.. chissà, forse sperava di
incontrare l’amata Haruko. Ma la sua speranza si rivelò vana; la casa degli
Akagi sembrava disabitata, le luci erano spente, e non un rumore si udiva dal
suo interno.
“Forse dormono..”, pensò
Hanamichi.
Arrivato a casa sua, aprì il frigo
per cercare una bottiglia d’acqua fresca, e dopo aver bevuto, si diresse verso
le scale, per salire nella sua camera. Ma notò una tremante luce proveniente da
una stanza del piano terra. Pensò che sua madre aveva lasciato la televisione
accesa, e infatti avvicinandosi, cominciò a cogliere anche dei suoni, di passo
in passo più distinti. Infine vide la madre addormentata sul
divano..
“Voleva aspettarmi sveglia..”.
Spense la televisione, la prese tra le braccia, e, cercando di non fare rumore,
la portò in camera, adagiandola sul letto. Quindi salì in camera sua e dopo poco
si infilò sotto le lenzuola. Gli bastò poco per addormentarsi, la stanchezza
accumulata durante tutta la giornata si faceva sentire. Ma nel mezzo della notte
si svegliò di soprassalto, a causa di un incubo.
“Accidenti a Mito e alla sua
rivista!E ora quando mi riaddormento più?!.. Uffa..
Ma neanche questa volta il sonno
tardò, e Hanamichi tornò nel mondo dei sogni.
Le luci del giorno cominciavano a
filtrare attraverso la finestra della camera, e in poco tempo il viso di
Hanamichi fu ricoperto da un tiepido raggio di sole.
Sbadigliò.
“Mi sembra di non aver dormito..
oggi mi sente, Yohei.. anzi, gli racconto proprio il sogno, o meglio, l’incubo,
che ho fatto!”
Scese in cucina, si preparò la
colazione che consumò in fretta, vide un biglietto che la madre gli aveva
lasciato sul tavolo.
“Lavoro anche oggi. Non so se
torno per cena, tu arrangiati con quello che c’è in
frigo.
Sta attento in bagno, è caduto lo
specchio stanotte, e ci potrebbero essere ancora dei frammenti a terra .Ciao,
Mamma.”, lesse ad
alta voce.
“Oh no, porta sfortuna!”, pensò
poi, a proposito dello specchio.
Dopo una rigenerante doccia, si
vestì in fretta, uscì di casa e raggiunse l’amico Yohei.
-Ehi Mito!Esci fuori che ti devo
parlare!-gridò davanti a casa sua.
-Non puoi neanche immaginarti cosa
io abbia dovuto soffrire stanotte per colpa tua e di quella rivista del
paranormale.. ho sognato che il mio bellissimo corpo era stato trasformato.. ed
io ero... Rukawa!!Capisci, RUKAWA!!
Mito si affacciò dalla finestra
della sua camera e lo guardò male.
-Hanamichi,mi hai svegliat…
RUKAWA?!!
-Sì, proprio così, io ero
Rukawa!.. che incubo..
-RUKAWA?!
-Ma che non ci senti, ti ho detto
di sì, mi ero trasformato in Rukawa..!Hai capito?!
-Vorresti dire che TU sei
Hanamichi..?
-Ma cosa.. dimmi un po’, Yohei,
che ti è preso oggi?!Mi sembri scemo.. Non vedi che sono
io?!
-Io vedo solo Kaede Rukawa..
con il modo di fare di
Hanamichi.. possibile che…?
-Insomma,Mito, ora mi hai proprio
stufato.. ma ci sei o ci fai?!Ti sei lavato la faccia
stamattina..?!
-E tu ti sei guardato allo
specchio..?!.. e poi
io mi sono appena svegliato..
-No, si è
rotto..
-E mi sa che ti ha portato
sfortuna.. insomma, non l’hai capito?!Ti sei trasformato in Rukawa.. e
probabilmente lui in te.. è successo ciò che è scritto in quell’articolo..
davvero.. da non credere..
E Hanamichi infatti non ci voleva
credere.. si portò le mani ai capelli, notò che erano stranamente lisci, se ne
staccò uno, e…
-COSA?!!?E’NERO!!
-Dai, vieni dentro.. prima che qualcuno ti veda
così..
***
Nello stesso momento, in una casa
a pochi isolati di distanza, Kaede Rukawa si era appena
svegliato.
“E’ meglio che mi alzi.. devo
andare al campetto ad allenarmi, prima che diventi troppo caldo.. ma soprattutto
prima che qualche rompiscatole mi preceda…”, pensava stiracchiandosi. Quindi si
lavò, fece colazione, si vestì.. il tutto senza notare la sua immagine riflessa
nello specchio.. o meglio, il tutto senza notare che quella riflessa nello
specchio non era la sua immagine. Ma la sua inconsapevolezza non durò a lungo,
perché, al momento di uscire di casa, passò distrattamente davanti allo
specchio.. all’inizio non ci fece neanche caso, uscì e chiuse la porta.. ma
aveva la sensazione di aver visto qualcosa che non andava, qualcosa di diverso..
rientrò dentro casa, e, specchiandosi, i suoi dubbi furono
confermati.
-Chi sei?
Rukawa non si era accorto della
presenza della sua sorellina.
-IO?Bhè, io sono.. un amico di
Kaede.. la porta era aperta e sono entrato per svegliarlo.. l’ho chiamato da
fuori, ma non mi ha sentito..
-Perché hai addosso i vestiti del
mio fratellone?
-Ah, questi?.. me li ha
prestati..
-Ti ha prestato anche la sua
sacca?
-.. Sì..
-Che buffi quei capelli
rossi!
Rukawa sorrise, ma il suo era un
sorriso un po’ forzato.. non ci trovava niente di allegro nella situazione in
cui si era cacciato..
“Ma perché poi?!Che ho fatto di
male per meritarmi questa disgrazia??”, pensava. Fece per uscire di casa, ma sua
sorella intervenne di nuovo:
-Non vai a svegliare
Kaede?
-Ehm.. no, ci ho ripensato, è
meglio lasciarlo dormire.. allora io vado.. ciao ciao..
Chiuse la porta. Aspettò qualche
secondo. Quindi prese la sua bici e si diresse a cercare..
“Sakuragi!Deve essergli successa
la stessa cosa!Deve avere il mio corpo!.. Il bello è che ieri in tv hanno fatto
un servizio sui fenomeni paranormali.. ma io mi sono proprio rifiutato di
credere a quelle cose, soprattutto agli scambi d’identità.. non starò ancora
dormendo..?! “
Ma dove fosse Hanamichi, lui non
lo sapeva. Lo cercò dappertutto, ma niente. Poi ebbe
un’idea.
“Forse è a casa di quel tipo,
Yohei Mito, ma dov’è che abita?!..”
-Ehi Hanamichi… Hanamichi…
HANAMICHI!!!!
Era normale che Kaede non si
voltasse, per un attimo si era dimenticato che lui in quel momento ERA
Hanamichi..
-Hanamichi, sei
sordo?
Takamiya, Okusu e Noma erano
dietro di lui.
-Emh.. stavo ascoltando la
musica.. con le cuffiette…
-Ah…ti abbiamo cercato a casa, ma
non c’eri.. abbiamo pensato che fossi da Mito e.. indovina.. a casa sua c’è
Rukawa!!!Diceva di essere te, ma ora che ti vediamo..
-Ci hanno fatto uno scherzo, quei
due..
-Ci eravamo quasi
cascati..
-Ma da quando Mito frequenta
quello là..?
Cercando di non dare troppa
importanza al “quello là” Rukawa domandò:
-Ragazzi.. mi accompagnereste da
Mito?
-Certo che sei strano oggi.. così
gentile, non sembri neanche tu.. come mai non dai in escandescenze per il fatto
che uno dei tuoi migliori amici frequenti una persona che neanche puoi
vedere?!
Rukawa seguì pazientemente i tre,
che, arrivati davanti a casa di Mito, gridarono, speranzosi di farsi sentire
attraverso la finestra della sua camera:
-Ehi, Yohei, guarda un po’ chi ti
abbiamo portato!
Mito si affacciò, e con lui
Hanamichi-Kaede.
-Ehi tu, ladro, ridammi il mio
corpo!-gridò Hanamichi dalla finestra.
Yohei intanto era sceso e ,uscito
di casa, corse verso gli amici, prese Kaede-Hanamichi per un braccio, lo
trascinò dentro con lui e chiuse la porta.
-Ma che sta
succedendo?-esclamarono insieme i tre.
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