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Autore: Doyoureallywantme    27/04/2012    3 recensioni
Harry Styles, la mia rovina, la mia rinascita!
“Ma se stavi uscendo!”
Porco criceto, Ele ti ha vista. Stupida, stupida, stupida.
Okay prima regola: negare, sempre!
“Ne sei sicuro? Tecnicamente è quello che i tuoi occhi credono di aver visto, ma praticamente io mi stavo appena infilando la maglietta!” dico, tutto di un fiato.
I due occhi, un naso e una bocca scoppia a ridere. Cosa c’è poi da ridere, proprio non lo so visto che poteva essere benissimo uno stupratore.
Spero vi piaccia, commentate se entrate così so se andare avanti o eliminarla:)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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My book.
 
 
 
 
Din-don diiin-dooon.
“Arrivo.”
Harry cazzo muovi il culo e apri la porta! Giuro questa è l’ultima volta che suono a questo campanello.
“Oh Ele.”sorride maliziosamente.
“Eleanor prego.”
“Si certo Eleanor. A cosa devo questo piacere?”
“Al mio libro.”
“Eh?”
“Tu hai il mio libro, su coraggio ridammelo.”
“Non so di cosa tu stia parlando.” un altro sorriso.
“Harry non sono in vena.”
“Harold prego.”
“Quando ci siamo incontrati mi sono caduti i libri e tu hai preso il mio libro di inglese!”
“Eleanor non sono in vena.”
Ah lui non è in vena? Lo scosta ed entro in casa. Rivoglio il mio libro cazzo.
“Ciao persona.” Ciao persona? Mi giro. Louis.
“Sera Tomlinson. Ho interrotto qualcosa?” dico rivolta a Harry. Lui fa un segno con la mano e riparte all’attacco. “Non ho il tuo dannato libro.”
“Oh questo vallo a raccontare ad Heidi.”
“Senti facciamo così, se ti fermi a cena potresti rivedere il tuo libro sano e salvo.”
“E’ un ricatto?”
“Ma per favore, vallo a raccontare alla signorina Rottamaier.”
“Non mi piacciono i ricatti.”
“E a me non piacciono le persone che ti piombano in casa mentre stai per mangiare la pizza.”
“Se mangio qui tu giuri di restituirmi il libro e non rompermi le palle ma più?”
“Si!”
Cedo rassegnata. Ehi dopo tutto stanno per mangiare la pizza.
 
 
 
Mi sveglio di soprassalto. Ma quanto ho dormito? Mi alzo e faccio per infilarmi le pantofole quando una mano mi afferra il braccio e io mi ritrovo nel letto circondata da due braccia.
“Ahhh.”
“AHH.”
“Harry cazzo fai nel mio letto?” urlo.
“Ele taci.” Si rigira tirandosi le coperte su fino alla testa e riprende a dormire.
Osservo la stanza. Ma questa non è la mia camera. Cosa ci faccio qui?
Gli lancio un cuscino e gli levo il lenzuolo di dosso.
“Harry cosa è successo l’altra sera?”
“Hai bevuto.” dice con la voce impastata dal sonno.
“Si e poi?”
“E poi sei rimasta qui.”
“E poi?”
“Poi ti sei svegliata.”
“E prima?”
“E prima cosa?”
“Noi non, vero?”
“NO! Ti pare?”
Sono sollevata. Guardo l’ora. 8.10. Cazzo fa che sia sabato. Sabato sabato sabato. No ieri era il primo giorno di scuola. Oggi c’è scuola. Sbuffo. Corro in bagno. La testa mi fa male e la pancia si muove.
“Ele tutto bene?”
“No.”
“Cosa c’è?”
“Ti ho visto e mi è venuto da vomitare!”
“Bell’effetto ti faccio.”
“Il dottore mi ha detto che devo starti lontana per sentirmi meglio.”
Non lo sento più. Si sarà offeso.Apro la porta. Ormai conosco questa casa meglio delle mie tasche. Scendo le scale lentamente e vado in soggiorno. La televisione e accesa e sul tavolo ci sono gli avanzi dell’altra sera.
“Harry?” mormoro incerta. Il ricciolo spunta dalla cucina con una tazza di cioccolata.
“Grazie.”
“Oh ma non è per te.”
Mi mordo la lingua e sprofondo nella vergogna.
“In cucina c’è né ancora.”
Grazie tu non potevi certo portarmela. No troppa fatica. Certo certo. Prendo una tazza e mi verso un pò di cioccolata. La bevo in un sorso creandomi delle ustioni su tutta la lingua. Sono stranamente tranquilla, veramente strano anche perché la campanella suona alle 8 e 30 e io odio arrivare in ritardo.
“Sbrigati, la scuola ci aspetta.”
“No.”
“No cosa?”
“Oggi non andiamo a scuola.”
“Eh?”
“Sei sicura di sentirci bene.”
Gli do una pacca in testa e gli faccio una linguaccia.
“Tu oggi esci con me.”
EH? Cosa? Forse ho veramente bisogno di Amplifon.
“Pronto? Non uscirei con te neanche se fossi l’ultimo uomo al mondo.”
“Ele preferisci restare chiusa in casa?”
“Preferisco andare a scuola.”
“Sei strana.”
“Perché voglio andare a scuola?”
“Si.”
“Anche tu! Perchè non vuoi andarci e costringi le belle signorine a uscire con te.”
 “Io non costringo nessuna bella signorina.
Da notare il modo in cui ha detto bella signorina. Io sono decente. Vero?
“E poi io potrei avere ancora il tuo libro.”
“Hai detto che se mangiavo qui me lo restituivi.”
“No, non mi pare.”
Devo lasciare che questo individuo mi porti fuori, mi molesti e faccia quello che voglia per il mio libro o andare a scuola? Dannazione io odio andare a scuola.
“Okay.” sussurro.
“Cosa non ho sentito.”
“Amplifon.” Un altro sorriso. Gli do uno schiaffo sulla faccia se non la smette! Fanculo.
 
 
 
 
 
EHIiiiiii
Ok grazie a tutteee quelle che recensiscono ecce cc.
Okay questo capitolo è orribile ma mi serviva per andare avanti e poi era da tanto che non aggiornavo. Spero vi piaccia.
 
  
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