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Autore: newdirection_d    28/04/2012    2 recensioni
Zayn Malik, che idiota.
Crede che grazie alla sua popolarità, tutte le ragazze possano cadere ai suoi piedi solo con uno schiocco di dita.
Peccato, però, che Hellen, una giovane serfista, non la pensasse in questo modo e ciò faceva impazzire quel brunetto Pakistano.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Zayn rilassò le braccia che già da una mezz'oretta erano tese sul volante.
Hellen appena l'aveva visto era scesa giù senza farlo aspettare, cosa che in genere era costretto a fare.
-Manca ancora molto?- chiese Hallen incrociando le braccia.
Era ancora incredula di trovarsi in macchina con il Pakistano. Era più che convinta che quel ragazzo non si sarebbe presentato, invece era sotto casa sua puntuale e l'aspettava sorridendo.
Anche se l'irritava, doveva ammettere che non era poi così brutto.
Si era presentato con una macchina grande rossa. A guardarla sembrava molto costosa, anche se Hellen non rimase a fissarla a lungo. Si concentrò più sul ragazzo, il quale indossava un jeans stretto bianco che faceva contrasto con la sua pelle olivastra e una camicia azzurra stretta che metteva in mostra le sue spalle muscolose, si abbinavano alle sue nike.
La mora invece, aveva indossato quel magnifico abito blu che aveva comprato il pomeriggio, aggiungendoci una cintura nera non molto grande e delle zeppe. Cosa assolutamente non sua, ma Emma l'aveva costretta.
-No, tranquilla.- disse lui, puntando i suoi occhi in quelli di lei che ancora lo guardava in cerca di una risposta.
-D'accordo.- rispose cessando immediatamente quel momento di imbarazzo che si era creato, almeno per lei.
-Sei bellissima stasera.-
-Non provarci Zcoso, non ti conviene.-
-Mi chiamo Zayn e non ci sto provando... è solo la verità.-
Hellen borbottò qualcosa di incomprensibile, ma il ragazzo non voleva litigare, così lasciò perdere sfoderando un altro dei suoi fantastici sorrisi.
Non che a ella piacessero, però...
-Ecco, siamo arrivati.- disse scendendo dall'auto velocemente per aprire la sua portiera, cosa che già stava facendo lei.
Non appena fu fuori da quella macchina, si trovò davanti un ristorante che a guardarlo, sembrava molto elegante. Non l'aveva mai sentito nominare, però.
Zayn la prese per i fianchi e la portò dentro, dando il cognome al cameriere che data la rapidità in cui gli trovò un tavolo, sembrava già saper tutto.
-Leva queste mani, Malik.-
-Oh, il mio cognome lo conosci però.- scherzò lui, guadagnandosi un'occhiataccia da Hellen.
-Stavo scherzando, rilassati.- si difese poi, facendola accomodare.
Ma sì, infondo aveva ragione! Ormai era 'nel vivo' dell'appuntamento, poteva provare ad essere un po' più... simpatica.
Hellen prese un menù che c'era sul tavolo ed inziò a guardare la vasta quantità di cibo che poteva avere, ma come al solito, avrebbe optato per una pizza.
Zayn chiamò dinuovo il cameriere, il quale annotò il tutto.
-Allora, per te pizza, giusto?-
-Sì.- sorrise lei, per la prima volta in quella serata.
-Anche per me.- ricambiò il sorriso il brunetto.
 
 
 

 
 
 
 
-Quindi sei una serfista,eh?- domandò Zayn guardandola.
Già da un'ora passeggiavano in spiaggia.
La cena al ristorante non era andata male, anche perché non avevano parlato molto. 
Era solo un giro di sguardi e qualche momento di imbarazzo.
-Sì.- disse fiera lei, posando lo sguardo sul mare calmo.
-La spiaggia è la tua passione, a quanto pare...- commentò lui, alzando però lo sguardo al cielo.
-E a te piacciono le stelle, giusto?- rise, ricordando la sera in cui le aveva chiesto di uscire.
Rise anche lui annuendo.
-Beh, sono una buona fonte di ispirazione.- 
-Certo. 'Sei una stella che non brilla ma scintilla', mai sentita questa frase?- 
-L'ho inventata io, baby.-
-Sisi, come no.-
Risero ancora.
Hellen era rimasta sbalordita dal comportamento del ragazzo.
Al contrario di come l'aveva sempre immaginato, era davvero simpatico e dolce.
Non aveva più cercato di sedurla e questo fece sì che prendesse più confidenza.
In poche parole, il ragazzo fece sciogliere quel cubo di ghiaccio che la circondava.
Forse avrebbe dovuto scusarsi con lui.
-Malik, dovrei chiederti scusa.- cominciò arrossendo.
-Per cosa?- rispose subito il ragazzo, fermandosi e mettendosi di fronte a lei.
Hellen fece lo stesso rimanendo per un attimo in silenzio.
Non sapeva come formulare la frase o meglio, non sapeva cosa dirgli.
In vita sua non si era mai scusata, non sul serio almeno.
Era troppo orgogliosa.
-Per averti trattato male, ho capito che non sei poi così male.- disse tutto d'un fiato tornando a camminare.
Zayn sorrise compiaciuto. La ragazza aveva afferrato l'amo, ne era sicuro.
Che senso avrebbe avuto aspettare ancora?! 
La prese per il braccio costringendola a voltarsi e in men che non si dica unì le sua labbra con quelle della giovane che confusa si staccò immediatamente.
-Che diavolo fai, Malik?- urlò spingendolo.
-Stavo raccogliendo conchiglie, secondo te che cazzo stavo facendo?- rispose in tono lui sorridendo maliziosamente.
Che coglione, pensò Hellen scuotendo la testa.
-Perché l'hai fatto? Come ti sei permesso?-
-Calma, non ho fatto chissà cosa. E comunque, credevo di piacerti.-
-Credi di piacere ad una persona solo perché questa ti chiede scusa? Che poi, a pensarci, non so perché l'ho fatto.- sbottò.
Zayn la guardò perplesso rimanendo in silenzio.
-Andiamo, adesso fai finta di non capire? Sei un idiota.-
Hellen non voleva rimanere ancora lì, così iniziò a camminare a passo spedito, fregandosene delle zeppe che aveva e soprattutto fregandosene di lui.
-Andiamo, aspetta.- la rincorse, riuscendo a farmarla ancora una volta.
-Non sai nemmeno il mio nome.-
-Sì, ma sei stata tu a non dirmelo.-
-E tu non me l'hai chiesto! Come puoi baciarmi?-
-Quante storie. Non è che non hai mai dato un bacio?- sorrise lui divertito.
Voleva ancora provocarla?
-Fanculo Malik.- disse risalendo in strada e chiamando il primo taxi che passava di lì.
Zayn non provò a rincorrerla questa volta, s'era incazzato anche lui adesso.
 
 

 
 
 
 
La porta di casa si spalancò bruscamente, mostrando il brunetto Pakistano più nero che mai.
E no, non era nero perché si era abbronzato o altro del genere.
-Hey Zayn, che succede?- gli chiese Liam, spuntando dalla cucina con Louis non appena aveva sentito il rumore.
-E' un arrogante, cazzo. Ma come si permette di mandarmi a fanculo?!- urlò, sedendosi sul divano e passandosi una mano fra i capelli corvini.
Nel frattempo, erano scesi anche Niall e Harry che insieme si erano accomodati sulla poltrona accanto quella di Zayn.
-Appuntamento andato male?- chiese il biondino.
-Perspicace il ragazzo!- commentò Louis.
-Cos'è successo?- si inserì Harry ignorando i commenti di quei due.
-Ho cercato di baciarla e lei si è infuriata.-
-Addirittura? Zayn che le hai fatto?- chiese Liam scherzando.
-Non capisci? Nessuna ragazza mi ha mai rifiutato. Anzi, ogni volta che chiedo di uscire, a fine serata sono loro che mi saltano addosso.-
-Zayn senti, ci sono anche ragazze a cui non piacciamo e per questo non possiamo far succedere il finimondo!- cercò di spiegargli Harry, il più saggio del gruppo nonostante fosse il più giovane.
-Sì, ma per tutta la serata si è comportata come se... gli piacessi.- confessò lui, calando il tono della voce.
-Forse è stata solo una tua impressione...-
-Ma che impressione e impressione, questa è solo una tattica! Zayn, non avrai mica intenzione di mollare?- disse Niall, scatenando l'attenzione del brunetto che ormai aveva abbassato la testa quasi disperato.
-Niall, cazzo dici?- lo rimproverò Louis, dandogli uno schiaffo dietro al collo.
-Nono, ha ragione.- rispose Zayn sorridendo.
-Vi siete fumati il cervello tutti e due?- li esordì Liam, alzandosi.
-Se a quella ragazza non piaci, non piaci.- continuò poi lanciando occhiatacce a quei due che ancora si guardavano sorridendo.
-Sono sicuro di piacerle. So riconoscere le ragazze che utilizzano tattiche per conquistarti.-
-Convinto tu, Zayn...-
-Sì, ne sono convinto. Scommettiamo che cadrà ben presto ai miei piedi?-
-Adoro le scommesse!- esclamò Niall, battendo le mani come un bambino piccolo.
-Cosa scommettiamo?- 
-Se perderai, urlerai in un concerto che sei gay.- decise Liam porgendogli la mano.
-Affare fatto.- gliela strinse Zayn, cosapevole della sua vittoria.
 
 


 
 
 
Ciau meraviglie.
Ecco il sesto capitolo, quello molto importante per questa storia.
Anche se non mi convince molto. ._._.
Voi cosa ne pensate?
  
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