Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: MartinaPausiniCullen    28/04/2012    3 recensioni
Tutti abbiamo letto e ci siamo appassionati alla saga Twilight, quella raccontata da Bella, che ci ha fatto sognare... ma se invece provassimo a vederla dal punto di vista di Edward?
Penso che la cosa cambierebbe.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Twilight
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 3: La ragazza nuova.

...Quando Alice irruppe nella mia camera. Mi stavo rilassando vedendo un pò di tv, ma c'è sempre qualcuno che deve rompere...
- Edward!! Ho avuto una visione!! -  esclamò lei entusiasta
- Cosa hai visto? è qualcosa di brutto?-  chiesi, incuriosito.
- Brutto non direi... è una visione diversa, strana... come se qualcuno stesse venendo qui, ed entrasse nella nostra vita all'improvviso e ci rimanesse... non sò dirti con esattezza.. però ha qualcosa a che fare con te.-  disse, un pò pensierosa.
- Fammi capire: una persona che si legherà per sempre alla nostra famiglia, e specialmente... a ME?-  le chiesi, alzando un sopracciglio.
- in teoria si... in pratica non lo so Edward. E' una ragazza, molto carina. Pare che a momenti si trasferisca qui a Forks. Ah, è umana.-
Bene. E' umana.  Ci mancava solo questa!
- e che cosa c'entro io?-  sbottai.
- proverai un'attrazione speciale... e non per il suo odore, per altro -  mi disse. 
Ci rimasi di stucco. Io, vampiro, mi sarei presto innamorato di un'umana? Noo... impossibile... ma come?
- Va bene Alice, grazie per avermelo detto. Starò ATTENTO -  le dissi e lei uscì a velocità lampo dalla stanza. 
Non potevo innamorarmi di un'umana. Prima o poi poteva finir male.  Schivo tutte le ragazze che mi vengono dietro a scuola per evitare tragedie. Si, le sarei stato alla larga. Non potevo esporla ad un rischio tanto grosso, chiunque essa sia.
In effetti, ora che ci ripenso, da giorni a scuola la gente pensava sempre ad una ragazza nuova,carina, sembra che sia la figlia del capo Swan, il poliziotto di Forks. Una ragazza che doveva arrivare a momenti nella nostra cittadina e che si era iscritta al nostro liceo. Che coincidenza... anche la ragazza che aveva visto Alice doveva venire a Forks. 
Dopo rapidi calcoli arrivai alla conclusione che si trattava della stessa persona, la figlia del capo.  Interessante.  
L'idea mi attraeva ma ero anche preoccupato.
La mattina dopo mi preparai per andare a scuola, tutta la notte avevo pensato a questa strana storia.
Quando arrivai non notai niente di strano, tranne che girava voce che oggi arrivasse la ragazza. Alcuni ragazzi già se la immaginavano alta, occhi azzurri e capelli sul biondo. 
Non la vidi, piuttosto andai diretto alla mia classe, e con poco interesse seguii la lezione. 
Ero concentrato sui pensieri delle persone che erano nella mia aula. Era arrivata. Si chiama Isabella. 
I maschi pensavano fosse una bella ragazza "da prendere al volo", come per fare una competizione, chi riusciva a ricavare per primo un appuntamento con lei vinceva. 
Le ragazze invece la pensavano diversamente. Alcune vedevano in lei una brava ragazza, carina e riservata. L'amica perfetta.  Altre invece facevano a gara a trovarle difetti, con scarsi risultati a quanto pare.
Ebbi l'occasione di vederla per la prima volta a mensa. E ne rimasi incantato. 
Stava al tavolo con quel cretino di Mike Newton che già si faceva strane fantasie,Eric,Angela Weber e Jessica Stanley.  Chiaccheravano animatamente, poi quando videro entrare me con i miei fratelli iniziarono a parlare di noi. Mi permisi di origliare, facendo finta di niente.
- chi sono loro? -  chiese Isabella, Bella per gli amici, rivolgendo lo sguardo verso noi.  Wow, era davvero bella. Immensamente semplice... Mentre anch'io ero immerso nei miei pensieri mi accorsi che non riuscivo a leggerle nel pensiero. Ma come? Rimasi impressionato. Sentivo i pensieri di tutti nella mensa tranne i suoi.
Provai a concentrarmi solo su lei, per vedere se la situazione cambiava. Niente.
- Sono i Cullen.-  rispose intanto Angela.
- sono...bellissimi -  disse timidamente Bella. Feci un sorrisetto. Pare che lo aveva notato.  Intanto Alice era presa tanto quanto me ad ascoltare, e ogni tanto mi sorrideva, con aria un pò preoccupata. Facevamo finta di confabulare, per non farci notare troppo
- Sono i figli adottivi del dottor Cullen e sua moglie. Alcuni di loro stanno insieme.- disse Jessica
- strano vero? vivono nella stessa famiglia e sono accoppiati fra di loro! -  sbottò Angela.
- non è strano, sono ADOTTATI, possono farlo. Comunque dicevo: quello più robusto si chiama Emmett e la bionda che sembra uscita da un film è la sua ragazza, Rosalie -   continuò Jessica  - Mentre quella bassetta è Alice,è un pò strana ma è davvero tanto carina. Il suo ragazzo è quello che le sta vicino, Jasper, è un pò inqueitante.-
- mm..-  mugugnò Bella. - e lui invece chi è? -  chiese, incuriosita.
Si riferiva a me. Io e la mia famiglia intanto ridevamo per le nostre descrizioni. Intanto io continuavo ad ascoltare. Mi accorsi, anche vedendo come mi guardavano i miei fratelli, che i miei occhi si stavano scurendo. Brutto segno. Avevo sete. E mai così tanto ho desiderato del sangue umano. Ero attratto da Bella, sia emotivamente che per il suo odore. Decisi allora di starle alla larga. Non potevo rischiare di farle del male.
- Lui? E' Edward, l'unico non impegnato della famiglia, anche il più figo.-  disse Jessica, e a me scappò un sorrisetto, nonostante fossi seriamente preoccupato.
- comunque è tempo perso provarci con lui, non esce con nessuna! -  disse Jessica con un pò d'amarezza.
- ti fissa - disse Angela a Bella.
Lei si girò automaticamente verso di me, ci fissammo per un secondo e poi mi voltai dall'altra parte, distogliendo lo sguardo. Sentii un colpo al cuore. Cupido aveva scagliato la sua freccia. Mi aveva colpito in pieno. 
Alice vide che ero pensieroso, e disse  - Ma cosa ti succede? Vedo amore, sete e preoccupazione nei tuoi occhi. Siamo andati a caccia l'altro ieri, non ti è bastato? -   mi disse, preoccupata nel vedermi così.
Io fissavo intensamente una crepa quasi invisibile per gli umani, ma visibilissima per me, quasi non badavo alle sue parole.
- Alice, non ho voglia di parlarne -. Mi alzai di scatto e uscii dalla mensa, andando nella mia aula. Avevo biologia. Occupai il primo banco, presi il libro e  aspettai che il professor Banner iniziasse la sua spiegazione. In quel momento vidi Bella entrare in classe. Il suo odore delizioso mi arrivò subito. E come se non bastasse il professore la fece sedere nel banco con me.
Bene ora ero davvero nei guai. Mi tappai naso e bocca e mi misi nell'angolo della sedia il più lontano possibile da lei, a pugni stretti. L'impulso di assaggiare il suo sangue era fortissimo. 
"Devi resistere solo per un'ora Ed" mi ripetevo per calmarmi.  Intanto però mi sentivo anche in colpa perchè vedevo Bella guardarmi strano, come irritata dalla mia reazione eccessiva, come se puzzasse. Mi ignorò, ogni tanto mi guardava per controllare. 
Ero a disagio, non volevo che lei si spaventasse, ma alla fine, se ci penso, sono io il mostro.  Deve aver paura di un vampiro.
Al suono della campanella sfrecciai lungo il corridoio, raggiungendo in fretta e furia la direzione.  Non potevo esporla ad un pericolo del genere, e anch'io non avrei saputo resistere a lungo. Perciò decisi di farmi cambiare orario.
Mi avvicinai al bancone.  - scusi è possibile fare un cambio con un altro corso il lunedì all'ultima ora? -
- Mi dispiace signor Cullen, non possiamo cambiare gli orari. Le aule sono tutte piene -   mi rispose la signora gentilmente.
- proprio non si può fare niente? -  dissi io, irritato.  In quel momento spuntò Bella, che doveva parlare col preside.
- gliel'ho già detto, mi dispiace.-  mi rispose la signora
- non fa niente - dissi seccato, e me ne andai, guardando Bella forse fulminandola in modo eccessivo. Vidi che c'era rimasta male per la mia reazione.
Stavo per tornare indietro quasi per consolarla. Ma invece estrassi il cellulare dalla tasca e chiamai Carlisle.  Rispose al primo squillo.
- Edward -
- Carlisle, parto per una settimana, vado a Denali. Mi devo riposare. Non preoccuparti, ti chiamo quando sono da Tanya.-
- D'accordo. Tutto a posto? Attento a non fare stupidaggini.-  e riattaccò.
Io presi la macchina e sfrecciai in direzione dell'areoporto.
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: MartinaPausiniCullen