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Autore: Girasolefelicissimo    29/04/2012    5 recensioni
Salve a tutti, ho riscritto questa storia sperando che possa piacervi!
Alice, fin da piccola ha avuto un potere incredibile, che si tramanda da generazioni in generazioni dalla sua famiglia. Molte persone hanno tentato di scoprire chi sia ma senza molti risultati positivi. E Mephisto, un po' troppo curioso tenta di scoprire il suo segreto,  ma non sa cosa gli attende..
[Mephisto X Alice] 
Genere: Comico, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amaimon, Mephisto Pheles, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Uno strano odore, Alice sentiva uno strano odore attorno a sè. Incenso. Odiava quell'odore, gli faceva venire la nausea. Tentò di aprire gli occhi ma non ci riuscì. Teneva una benda attorno agli occhi e aveva i polsi ammanettati dietro la schiena. Era seduta in terra e appena tentava di alzarsi scivolava.
-Ti sei svegliata. Levagli la benda- Ordinò a un uomo. L'uomo andò dietro di lei e gli slegò la benda. Appena essa aprì gli occhi, subito riconobbe il posto in cui era. La caverna in cui avvenne la "fusione". Non era cambiata per niente, era uguale a come se la ricordava.
-Perchè sono qui?-
-Perchè devi svolgere un servizietto- Fece una piccola risatina. -Voltati- Gli disse col sorriso stampato in faccia. Alice si voltò lentamente e vide una figura al muro. Si voltò di nuovo verso il tizio.
-Chi è?-
-Un tuo amico. Guarda bene- Si voltò ancora e strizzò gli occhi per vedere meglio chi fosse. A vederlo gli venne una cosa allo stomaco. Rimase sconvolta. Non pensava che sarebbero riusciti a prenderlo.
-Mephisto- Disse sottovoce.
-Già, Mephisto. Sei contenta di rivederlo, no?- Mephisto era legato al muro, due catene gli tenevano ferme le braccia e aveva le gambe legate con una corda.
L'uomo con la maschera rossa gli sorrise e cacciò da dietro la schiena una spada. La sua spada.
-Come mai hai la mia spada?- Non gli rispose. Schioccò le dita e un uomo gli tolse le manette. Si alzò in piedi e si toccò i polsi, che avevano segni rossi grazie a quelle manette. Gli lanciò la spada e lei la prese al volo per il manico.
-Sai ciò che devi fare- Gli disse indicando Mephisto. Alice lo guardò.
-Ora, cara Alice.. Devi fare una scelta-
-No! Non voglio!- Gli urlò contro, cercando di nascondere la sua tristezza..
-Devi.. O lo faremo noi.- Alice respirò lentamente e si fece forza. Si diresse verso di lui a passo lento, con la testa rivolta verso il basso con qualche lacrima che gli rigava il volto.. Gli andò incontro. I due si guardarono per un po' e lei cercava di mascherare le sue lacrime con qualche sorriso. Quanto gli dava fastidio vederlo così. Mephisto aveva un'aria rilassata, non aveva paura o qualcos'altro, non aveva paura del fatto che tra poco sarebbe morto come un cretino, solo per aver scoperto il suo segreto. Ma perchè  era così interessato al suo segreto, perchè? Non poteva farsi gli affari suoi? Badare a lei per quei maledetti 10 giorni e basta? No. Ed ora doveva ucciderlo. Alzò la spada in cielo.. La spada che lo avrebbe trafitto.. Stava per farlo, stava per colpirlo. Sarebbe bastato un colpo per levarselo di torno, ma.. Qualcosa la bloccava, il polso gli tremava, non ce la faceva, eppure, aveva ucciso Amaimon, perchè non riusciva ad ucciderlo? Ma alla fine si decise. Sferrò un colpo secco e il rumore rimbombò nella grotta.. 
Le catene si ruppero e tagliò anche la corda che gli legava le gambe.
-Presto, bloccateli!- Ordinò l'uomo con la maschera rossa. In cinque iniziarono ad attaccarla e lei li eliminò uno ad uno. Ma neanche il tempo di eliminarli che ne comparivano altri. E mentre lei combatteva, l'altro gli stava da dietro tutto sorridente, e appena qualcuno tentava di attaccarla da dietro, lui si spostava e lei faceva il resto.
-Ma che diamine stai facendo?! Vuoi fuggire si o no!?- Gli chiese furente mentre combatteva.
-Come mai mi hai liberato?-
-Perchè non volevo ucciderti!- Si tagliò con la lama il palmo della mano e fece uscire un po' di sangue che passò sulla spada. Fece un salto -Gust of wind!- I nemici vennero spazzati via con una folata di vento insanguinata e morirono, con mille tagli sul corpo.
Ne rimasero 2-3.
-Presto, prima che ne vengano altri- Lo prese per il polso e iniziò a strattonarlo.
-Hey, mi stai sporcando la manica- Levò per un attimo la mano e vide che la manica della giacca aveva una macchia di sangue. Lo guardò.
-Tu ti preoccupi per quella stupida manica, invece della tua vita?-
-Perchè mi hai salvato? Non hai detto che mi odiavi?-
-Ma che centra! Tu dovresti essermi riconoscente che non ti ho ucciso!- Si chinò verso di lei e fece uno dei suoi soliti sorrisetti. 
-E perchè dovrei esserti riconoscente?- Alice avvampò a quella domanda. Ma anche perchè gli stava un po' troppo vicino.
-Ma.. Ma che ragionamenti vai a fare! Proprio adesso poi! Muoviti!- Gli andò da dietro e incominciò a spingerlo per farlo camminare. I due uscirono dalla grotta e fuggirono in un fitto bosco che era lì vicino. Quando sentirono le voci di quelli che li stavano inseguendo si nascosero dietro un albero e aspettarono il momento giusto per fuggire.
-Quanto siamo distanti da casa mia?- Gli sussurrò mentre i nemici si erano allontanati.
-Un bel po'-
-Un bel po' quanto?-
-Eeh..-
-Rispondi!- Si tolse il cappello dalla testa, ci ficcò dentro la mano e pronunciò una formula: -Eins, Zwei, Drei!- Tirò fuori un ombrello rosa. Lo aprì e quell'ombrello si trasformò in un uccello gigante, rosa.
-Che diamine è quello?- Mephisto la guardò e gli sorrise. Si rimise in testa il cappello e si avvicinò con velocità a lei. 
-Permette?-
-Eh?- Posò la mano sul suo fianco, la tirò a sè e la prese in braccio. Alice lo guardò. -Ma che cosa?!- Disse a bassa voce.
-Vai- Disse Mephisto, rivolgendosi all'ombrello. L'uccello aprì le sue ali e si librò  in aria. Alice presa dallo spavento mise un braccio attorno al suo collo e con l'altra mano si aggrappò al suo foulard. Rischiando di strozzarlo.
-Potresti evitare di aggrapparti troppo al mio foulard?-
-Ah.. S-Si, scusa- Con la mano scese  più giù e strinse la giacca. Erano parecchio in alto, e ogni tanto Alice tentava di non guardare giù. E di conseguenza, guardava il viso di Mephisto.
-Soffri di vertigini?-
-No.. E solo che.. E' un po' troppo in alto. Per me-
-Ah, capisco- Dall'alto Alice vide casa sua.
-Oh, quella è casa mia! Su.. Portami giù!- Le chiese impaziente. Non sarebbe resistita un'altro minuto lì su, con lui. Lui non l'ascoltò, non la calcolò minimamente e continuò a volare. Con una  mano stringeva il manico dell'ombrello e con l'altra teneva la ragazza.
-Ehm.. Mephisto, hai superato la mia casa..-
-Non puoi tornare a casa,- Alice lo guardò e poi guardò la sua casetta, che avevano appena sorpassato. -Di sicuro  verranno a cercarti lì, e ti uccideranno. Dato che hai rifiutato di ammazzarmi, adesso ci uccideranno entrambi- 
-E mio padre? Mia zia?-
-Li avvertirò di non entrare a casa con una scusa.- Non sapeva più che dire e quindi rimase in silenzio. Con la testa si appoggiò alla sua spalla, aspettando che arrivassero. Arrivarono, e Mephisto la fece entrare dalla finestra. I due entrarono nella stanza.
-Quindi dovrò restare qui? Per quanto tempo?-
-Ah, non saprei.-
-C-Come? Tu mi porti qui, e non hai neanche un piano? Non sai quando finiranno?-
-Mmm.. No- Alice lo guardò stordita. "Non posso crederci.." Pensò. Mentre scuoteva la testa.
-Comunque, la mia camera sarà sempre la stessa, giusto?-
-No-
-E quale sarà?-
-Questa- Si guardò attorno.
-Ma.. Questa è la tua camera-
-Infatti-
-E tu dove te ne vai?- 
-Qui- Ci riflette per un'attimo e poi capì cos'aveva in mente.
-No.-
-Cosa no?-
-Io con te non ci dormo-
-E perchè la signorina Innocent non vuole dormire con me?-
-Perchè no!-
-Perchè no non è una risposta-
-Non voglio dormire con te, punto!-
-Dammi un buon motivo.- Rimase in silenzio. Non sapeva che dirgli. -Bene, allora dormirai con me.-
Era arrivata la sera ed erano le dieci e qualcosa. I due stavano "litigando" ancora per la storia della camera. Poi Mephisto si accorse che era tardi.
-Oh, ma guarda, è tardi!- Alice prese il cellulare e guardò l'ora.
-Sono solo le dieci..-
-Appunto! Le ragazzine come te dovrebbero dormire a quest'ora!-
-Io dormo quando mi pare-
-Guarda che domani ti devi svegliare presto-
-E perchè?-
-Sei a casa mia. E nessuno dorme per tutto il giorno, qui. E poi, se non dormi abbastanza, sarai stanca domani-
-Già, ora che ci penso.. Devo dormire almeno otto ore!,- Mephisto gli sorrise e pensò: "Finalmente!" -Già, già! Non voglio ritrovarmi con delle occhiaie da vecchio bacucco come te..- Fece un sorriso malefico pari al suo. Stava per andarsene, quando Mephisto schioccò le dita e la maniglia della porta scomparve. Alice si voltò verso di lui e lo guardò.
-Rimettila, subito!-
-No, tu devi dormire con me.- Scioccò ancora una volta le dita ed Alice si ritrovò avvolta da una nuvola di fumo. Tentò di scacciarla con le mani e si ritrovò addosso un pigiama. Il pigiama era di colore rosa shokking a pois bianchi e i bordi delle maniche erano merlettati.
-E questo pigiama da dove spunta?!- Gli chiese. Egli gli sorrise. Schioccò di nuovo le dita e adesso Mephisto indossava il suo solito yukata. 
-Su, a dormire- Gli disse mentre spostava le coperte, per farla accomodare nel letto.
-Non ci penso neanche!- Incrociò le braccia e lo guardò furente. Come una bambina che fa i capricci. Si rifiutava, non ci pensava minimamente a dormire con lui. Mephisto si avvicinò a lei, e più tentava di avvicinarsi, lei indietreggiava finchè non la prese di contropiede, l'afferrò per i fianchi e la prese in braccio.
-No! Mephisto!-
-Non urlarmi nelle orecchie- Le chiese gentilmente mentre la stava portando nel lettone. La poggiò delicatamente sul materasso e la coprì con le coperte. Dopo averla coperta per bene andò dall'altro lato e si mise anch'esso lì sotto. Alice iniziava a pensare a ciò che aveva sognato e lo guardò. Sentiva che il calore stava salendo dentro di lei e si voltò dall'altro lato per non guardarlo, cercò di mettersi il più lontano possibile da lui e si coprì la testa con la trapunta. Mephisto la guardò divertito e fece un piccolo ghigno.
 
-Alice!- 
-Che vuoi?- Anis si avvicinò a lei e gli tirò una sberla.
-Sei un'idiota!- Alice la guardò infuriata e digrignò i denti. -Adesso svegliati, e uccidilo!-
-No! Porca miseria!-
-Senti, non 'importa un cavolo se lo ami o meno! Ma non devi essere uccisa dal quel gruppo di idioti!-
-Prima di tutto, io non lo amo! E secondo, preferirei morire che andare avanti così-
-Avanti così come?-
-Uccidendo, uccidendo! Se un domani qualcun'altro dei miei familiari scoprisse questo segreto, dovrei ucciderlo. Ne ho abbastanza.- Si voltò e iniziò a dirigersi verso una luce che era dietro di lei. Se l'avesse raggiunta si sarebbe risvegliata. Anis l'afferrò per il polso.
-Dove pensi di andare?-
-Vado da loro a farmi uccidere-
-Che cosa? Non pensarci neanche! Dopo tutti i sacrifici che ho fatto.. Dovrei farmi rovinare i piani da una mocciosa come te?-
-Sacrifici? Piani? Di cosa..?- Anis si bloccò e l'osservò attentamente. Fece un ghigno e iniziò a ridere come una matta. Decise di fuggire, stava per arrivare alla luce ma venne tirata da dietro per i capelli e urlò.
-Tanto vale dirti tutto, no?- La sbatte per terra.
-Anis.. Ma che cavolo?-
-Ti ho usata, piccola deficente,- Alice la guardò con gli occhi sbarrati. -Il tuo corpo, il tuo corpo è stato l'unico metodo per venire qui, sulla terra. Ed ora, dopo tutti i piani che mi sono fatta in quell'Inferno, ci sono riuscita! E tu stai per mandare tutto a monte per il sentimento che provi verso quel Demone.. Patetica. Non rovinerai tutto.- 
-Quindi.. Sei stata tu ad uccidere Aghata..?-
-Tsk, diciamo di si- Alice si alzò dal pavimento e gli tirò un pugno nello stomaco. Fuggì a gran velocità e raggiunse la luce.  
 
Si svegliò e si alzò di colpo dal letto. Guardò Mephisto, che era affianco a lei. Stava dormendo tranquillamente e aveva la bocca leggermente aperta. Avvicinò la mano al suo viso, voleva accarezzarlo, ma appena provava a sfiorarlo qualcosa la bloccava e dopo vari tentativi si arrese. Guardò i suoi capelli, viola, un po' strano come colore, eppure, secondo lei gli donava. Guardò la spirale che aveva in testa e sorrise, stava sempre dritta e adesso era ammosciata sul cuscino. Iniziò ad attorcigliarla attorno al suo dito un paio di volte e  poi la lasciava ricadere sul cuscino. Appena smise Mephisto si mosse un po'. Lei lo guardò "Felice" Non sapeva neanche lei bene il "Perchè" Era felice e del perchè sorrideva... Si chinò leggermente, avvicinò il viso al suo e gli diede un piccolo bacio sulla guancia. Si alzò dal letto e si mise in piedi, stava per dirigersi verso la porta ma gli venne un'improvviso dolore allo stomaco. 
-Uccidilo!-
-N-No..-
-Se non lo farai tu.. Lo farò io- Anis iniziava a prendere il controllo del corpo di Alice. Cercava di ribellarsi, Anis e lei erano pari a livello di forza ma vinse Alice. Spalancò la finestra, fece un salto e corse via.
-Obbedisci! Torna subito indietro!-
-Non vincerai così facilmente..- Si diresse verso la chiesa e salì fino a raggiungere il campanile, raggiunta lì si appoggiò con una mano ad una colonna e si inginocchiò difronte ad essa. Anis la stava ferendo a morte, aveva preso il controllo della sua mano destra e gli faceva dei graffi al collo, sul viso, sul torace e sulla pancia. I graffi che aveva facevano paura, degni di essere fatti da una tigre incacchiata nera. Si sedette a terra, respirava a fatica, con l'altra mano tentava di fermare la mano "Posseduta" e diciamo che ci stava riuscendo.
Sentii dei passi dietro di lei.
-Siete arrivati, finalmente..- Chiuse per un'attimo gli occhi, e quando li riaprì si ritrovò davanti quel tizio. Quanto lo odiava, ma era la sua unica via di fuga.
-Alice.. Non l'hai ucciso..-
-Lo so-
-Sai ciò che ti spetta, vero?-
-Si..- Chiuse gli occhi, sperava che avrebbe fatto una cosa veloce. Ma non fu così veloce. Con un pugnale gli trafisse il cuore. Trattene i gridi e si sentii mancare l'aria.. Tolse il pugnale dalla ferita che gli aveva procurato e se ne andò.
-Lo sai che grazie a me guarirai, vero?-
-Tsk.. Non farmi ridere..- Si unse le dita nella ferita che aveva e disegnò sul collo una croce. 
-Un momento.. Che cosa stai facendo..?-
-Prova a indovinare..- Si strappò la camicia del pigiama e la gettò via. E col suo sangue, disegnò sulla pancia un'altra croce, all'interno di un cerchio. Poggiò la mano sul disegno che aveva fatto.
-Esci, di qui..!- Disse a mala pena. Dopo aver pronunciato queste parole sentii un bruciore immenso dentro di sè. Anis uscì dal suo corpo e se ne tornò nel suo mondo.. E lei rimase lì, seduta per terra..
-Me..phis..to..- Dopo aver pronunciato quelle parole, una lacrima, gli rigò il volto. Affianco a lei, c'era un ombra che la fissava, e aveva un sorriso stampato sulla faccia...
 
Mephisto invece, si era appena svegliato, e quando non trovò accanto a lei Alice sentii una  strana sensazione allo stomaco. Si toccò la guancia e sentii che aveva l'odore di Alice. Guardò la finestra, che era spalancata.. 
 
-Alice..- Era in cima al campanile. Guardò il pigiama che le aveva dato e che ora era per terra. Circondato da una chiazza di sangue. Il colore rosa e i pallini bianchi ormai erano ricoperti di sangue e il tessuto era stracciato. Vicino alla chiazza rossa c'era un criceto che ci girava attorno.
-E' morta, finalmente.- Disse il criceto, guardando Mephisto. Mephisto, che aveva lo sguardo rivolto verso il basso, fissò il criceto.
-Amaimon,- Il cricetino si avvicinò a lui. -Ritrasformati- Amaimon annuì e si ritrasformò nella sua forma umana.
-Cosa c'è Aniue?- Lo guardava curioso, voleva sapere come mai voleva che si ritrasformasse. Mephisto lo fissò furente, alzò la mano destra e gli tirò uno schiaffo con decisione. Amaimon rimase immobile, si massaggiò la guancia che era rossa a causa dello schiaffo. Sapeva che non doveva dirlo, ma non si aspettava questo tipo di reazione da parte sua.
-Lei.. Non è morta..- 

 
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Angolo dell'autrice:
 
Autrice:
*E' legata come un salame* Uhm.. Chiedo scusa per questo ritardo clamordiale! Ma la mia mente si era bloccata e la voglia di scrivere era andata a farsi un giro per la scuola di Mephisto. 
(Si era persa nell'edificio) Lo sapete che manca solo un capitolo? E sapete che ci vorrà un'altro mese per il prossimo? Non è vero, scherzo :P
Che ne pensate? Vi è piaciuto il capitolo? Siete contente voi?! Vi ho riportato in vita quel cretino.. Mhpf <_< 
Amaimon: Guarda che sono qui affianco a te..
Autrice: Embè? Ah si, dimenticavo, l'ho riportato in vita non solo per voi, ma anche perchè mi ha costretto. Sennò perchè sarei legata? Ma ora, domanda più importante.. Volete assolutamente
il prossimo capitolo o posso tenermelo per me?
Mephisto: Che intendi dire con questo?
Autrice: Niente, porqua? :D Vabbè ragazzi, al prossimo capitolo! 
 
Aloha!
   
 
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