Fanfic su artisti musicali > Guns N'Roses
Segui la storia  |       
Autore: smarties89    29/04/2012    3 recensioni
Tre ragazze ricche e con la puzza sotto il naso...cinque ragazzi folli alle soglie del successo. Una ragazza con un cognome famoso e importante...un ragazzo ancora sconosciuto e con tante speranze per il futuro. Due persone completamente diverse...ma del resto gli opposti si attraggono...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Emily aveva preparato tutto: avrebbe portato Duff per il week end in una piccola casetta piuttosto lontana da Los Angeles, immersa in un parco naturale, che sua madre aveva acquistato quando lei era bambina. Non aveva nulla a che vedere con le loro ville megagalattiche, anzi, era molto piccola e in un posto sperduto. Ma lì la donna riusciva a trovare la pace e la tranquillità che tanto amava e che era impossibile trovare nella metropoli in cui vivevano.

 

Alle 5 del pomeriggio Duff era puntualissimo, all'angolo della strada che Emily gli aveva indicato nel biglietto. Era nervoso.

A un certo punto gli si avvicinò una moto rossa fiammante, guidata da una persona avvolta in una tuta di pelle nera con decori rossi. Quando si fermò accanto a lui, lo osservò sospettoso, temendo fosse un ladro o che altro.

Ma la persona a bordo si tolse il casco, rivelando una cascata di capelli biondi.

 

Emily???”

 

Ciao Duff.”

 

Non sapevo avessi una moto!” il ragazzo era davvero stupito: quella Emily era una continua sorpresa.

 

Eh già! Bella eh? Monta su forza!” gli disse passandogli un casco uguale al suo “Il viaggio sarà lunghetto, un paio d'ore. Ti porto in un posto. Tu non fare domande, intesi?”

 

Duff era salito sulla moto e aveva avvolto le braccia alla vita della ragazza.

 

Mi stai rapendo...mi piace” disse maliziosamente accarezzandole i fianchi “E mi piaci anche tu avvolta in questa tuta...non vedo l'ora di togliertela!”

 

Emily ridacchiò. “Non sconcentrarmi mentre guido!”

 

E così partirono. Duff non aveva mai viaggiato su una moto così: sentiva l'aria tiepida sferzargli il corpo, troppo poco vestito per un'occasione del genere. Si chiedeva dove Emily lo stesse portando: da lei ci si poteva aspettare di tutto.

Notò che si stavano allontanando sempre di più da LA dirigendosi verso una zona poco urbanizzata e dove sapeva che c'erano dei parchi e delle riserve naturali. Cominciarono a percorrere una strada in salita e con molte curve. Duff era sempre più perplesso.

Dopo un tempo indefinito si fermarono davanti a una piccola casetta, completamente immersa nel verde: il posto era meraviglioso. Il ragazzo si stupì del silenzio che regnava: si sentiva solo il canto degli uccelli.

 

Eccoci arrivati!” disse Emily scendendo.

 

Dove siamo?”

 

Questa casa era di mia madre. L'aveva comprata quando ero piccola, e amava venire qui per ritrovare pace e silenzio. Non ci veniamo più da anni, ci sono delle persone che la curano e la puliscono; ci fermeremo qui fino a domenica, ho fatto portare cibo e vestiti, quindi non ti dovrai preoccupare di niente. Rimarremo qui, io e te, da soli e in santa pace.”

 

La ragazza si avvicinò al bassista, che la baciò felice. “E' bellissimo, Emily.”

 

Lei sorrise e lo prese per mano conducendolo all'interno. La casa non sembrava disabitata, anzi...sembrava che ci avesse vissuto qualcuno fino al giorno prima; lei gli mostro tutta la casa velocemente, del resto era davvero piccola: una cucina che faceva anche da salotto grazie a un divano, un piccolo bagno e una stanza da letto.

 

Sai, mia mamma non ha mai amato la vita caotica di LA. A volte, per il week end, venivamo qui, io lei e mio fratello James; ci sembrava di rinascere. Ma questo luogo è troppo legato a lei, e quindi non ci veniamo da 11 anni; non abbiamo comunque mai avuto il coraggio di venderla. Sai, a volte mi piace pensare che lei sia qui, in questa casa, anziché essere morta. Me la fa sentire più vicina...”

 

Duff notò che la ragazza si era intristita a parlare della madre; le si avvicinò e le prese il viso tra le mani per baciarla. Emily si strinsi a lui, a quel ragazzo che in quel momento costituiva la sua ancora di salvezza, e da cui non voleva staccarsi; fecero l'amore con dolcezza e sentimento.

Rimasero a lungo a letto abbracciati, in silenzio, ad ascoltare solo i rumori dei loro respiri. Finchè Emily decise che era arrivato il momento di parlare di ciò che era accaduto.

 

Senti, Duff...mi dispiace davvero di non averti detto che sono la figlia di Geffen. E' che...avevo paura che tu mi...che non mi volessi più...perchè so che per te potrebbe essere difficile...magari hai paura di cosa possa succedere se io e te...” Emily non riusciva a parlare.

 

Piccola, ascolta...io mi sono arrabbiato perchè avrei voluto fossi sincera al 100% con me. Ma capisco anche perchè tu lo abbia fatto. E a me non importa niente...potresti anche essere la figlia del Presidente degli Stati Uniti che non cambierebbe...tu mi piaci da impazzire, io voglio stare con te e nulla ci dividerà...e se mai accadrà, vedremo cosa fare!”

 

Emily si sentì felice come non mai...quelle parole erano perfette. Quel momento era perfetto. Lui era perfetto.

 

Ti amo Duff...” lo disse così, senza riflettere, ma non se ne pentì, anzi, era felice di essere riuscita a dirglielo.

 

Lui sorrise. “Ti amo anche Emily.”

 

Quel week end lo dedicarono completamente a quello: al loro amore.

 

 

Almeno in questa storia l'amore trionfa!!! *.* Grazie a tutte coloro che leggono, seguono e recensiscono :) 

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Guns N'Roses / Vai alla pagina dell'autore: smarties89