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Autore: AngelWithoutWings    29/04/2012    2 recensioni
Mi sedetti sulla sabbia affianco ad Harry, guardando con lui il tramonto "Parlami di lei."
"Di Rose?" rise, sorpreso. Si fece subito serio, continuando a guardare un punto fisso davanti a lui "Lei era perfetta: tutto quello che un ragazzo può desiderare in una ragazza."
Fece una pausa, mentre io mi pentivo di aver voluto sapere...
Ma ormai era troppo tardi.
Potevo solo rischiare "E se adesso fossi lei." presi un respiro profondo "E ti chiedessi: parlami di Belle."
Lui sorrise, voltandosi. Mi accarezzò il viso, posando la fronte sulla mia "Belle? Lei è la ragazza che ho scelto. Quella che amo. Quella con cui voglio stare per il resto della vita."
Mi prese il viso tra le mani, baciandomi dolce.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Way She Used To Love Me'
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5 – Feet on the ground

“Styles, che programmi hai per stasera?” Jake mi raggiunse, sedendosi accanto a me e Louis.
“Mi stai invitando ad uscire con te?” imitai una voce femminile.
Lui rise, accarezzandomi i capelli “Lo sai che non riesco a resisterti...”
“Hei, calma! Lui è mio!” Louis mi cinse le spalle.
Ridemmo entrambi.
“Comunque, oggi avevamo in programma di andare al molo, per un falò.” Risposi, tornando serio “Sei dei nostri?”
“Vedrò se riesco a liberarmi.” Si alzò, prendendo lo skateboard e se ne andò.
Il mio migliore amico guardò l’orologio sul display dell’I-phone, mentre passavano Zayn e Marty. Lui le cingeva le spalle.
“Ci vediamo direttamente in spiaggia?” tirai ad indovinare.
Con la mano libera, Zayn alzò il pollice mentre la sua ragazza ci salutava con la mano “Juls sta arrivando!”
“Sono tornati insieme?” sussurrò Niall, comparendo da dietro.
Saltai in aria, esclamando “Possibile che compari sempre all’improvviso?”
“Sarà per le sue origine da Lepricano!” lo prese in giro Louis.
Ridemmo tutti e tre.
“Comunque, io ho rinunciato a capire quei due dopo il quinto litigio.” Guardai Marty infilarsi il casco e salire sulla moto blu di Zayn.
“Già. Ma tu piuttosto, che ci fai qui? Credevo dovessi aiutare Julia e Liam a preparare il falò.” Louis fece segno al biondo di sedersi affianco a lui.
Scosse la testa, reclinando l’invito “A proposito di litigi... Devo parlare con Sarah!” ci liquidò, correndo incontro alla bionda.
“Cinque dollari che stasera riesce a baciarla.” Mi allungò la mano Louis.
“Perché io devo aspettare la tua ragazza con te?” sospirai, spezzando il suo entusiasmo.
“Perché la mia macchina è dal meccanico e ci serve un passaggio.” Rise Louis “E poi l’attesa è finita. Eccola!”
“Oh certo... adesso arriva la parte migliore: sbaciucchiamenti e robe varie.” Ridemmo, mentre si alzava per andarle in contro e baciarla.
Era quasi l’ora di cena, il sole se ne stava a mezz’aria, sul mare.
Ci radunammo tutti intorno al fuoco, cominciando a tirar fuori la roba da mangiare.
“Come va con Belle?” rubai a Julia il posto affianco a Liam.
“Chi è Belle?” chiese il suo ragazzo, facendole posto tra di noi.
“La ragazza alla quale ho affittato la stanza.” Si sistemò tra le braccia di Liam “E comunque, perché non lo chiedi a lei?” indicò con la testa l’ingresso alla spiaggia.
Mi voltai, riconoscendo la massa di capelli rossi in avvicinamento.
“Oh mio Dio!” esclamò Marty, catturando l’attenzione di tutti e spingendoli a guardare verso Belle.
Sapevo cosa stavano pensando.
La ragazza che ci stava raggiungendo era identica a Rose.
Nonostante la somiglianza fosse stata la ragione principale per la quale avevo conosciuto Belle, mi urtava il fatto che lo pensassero tutti perché io sapevo che non era così.
Perché per me nessuna sarebbe mai potuta essere come Rose.
“La smettete di fissarla?” li riprese Julia, sottovoce.
“E’ lei la nuova ragazza?” bisbigliò Louis.
Annuii, afferrando il mio panino e fingendo che non mi importasse.
“Ce l’hai fatta!” esclamò la sua coinquilina, sorridendole.
Belle ricambiò il sorriso, sentendosi sollevata di non essere più fissata dagli altri.
Tutti, a turno, si presentarono, stringendole la mano.
Mi guardò, per qualche secondo, aspettando probabilmente l’unico che non le aveva ancora rivolto la parola “Buonasera...”
“Ciao.” Alzai lo sguardo dalle solite Converse nere, i pantaloncini e la camicetta, fino ai capelli rossi.
Il mio scopo era quello di evitare di guardarla negli occhi, ma non ci riuscii ed un sorriso mi spuntò spontaneo sul viso.


“Ragazzi, lei è Rose.” La presentai, prendendole la mano, davanti a tutti i miei amici.
Mi gustai gli sguardi dei ragazzi, mentre la studiavano: più grande di me di tre anni, bella e con un bel fisico...
Lei sorrise, passandosi una mano tra i capelli e scostandoli indietro.
In quel momento, realizzai di avere affianco la ragazza più bella sulla faccia della Terra.
Dopo aver mangiato intorno al fuoco, aveva proposto di fare quattro passi. Io e lei.
Ancora, mi sentii il ragazzo più fortunato del mondo, sentendo gli occhi di tutti puntati su di noi, mentre ci allontanavamo, camminando lungo il bagnasciuga.
“E’ una mia impressione o i tuoi amici mi guardano in modo strano?” rise, schizzando l’acqua davanti a sé con il piede.
Alzai le spalle “Forse perché sei bellissima.”
Si fermò, sorridendomi. Mi cinse il collo e sentii dietro le spalle le scarpe che teneva in mano.
“Lo sai? E’ un mese che stiamo insieme.”
E come potevo scordarmelo? Solo un mese prima la mia vita era stata sconvolta dal bacio di una bellissima estranea.
Anche se non c’era stato un momento in cui le avevo chiesto di essere la mia ragazza, lei lo era diventata da quel nostro primo incontro, davanti allo Starbucks.
Sorrisi, annuendo e le accarezzai il viso “Mi sembra ancora un sogno.”
Si mordicchiò il labbro, sorridendo “Tranquillo, ci sono io a tirarti giù dalle nuvole.”
Si avvicinò a me, baciandomi.
Uno di quelli che si vedono nei film: sulla spiaggia, il vento tra i suoi capelli, i colori del tramonto, il profumo del mare, il suo profumo e il suo corpo stretto tra le mie braccia.



Belle non era Rose.
La mia espressione tornò dura.
Abbassai lo sguardo, tornando alla realtà. Al presente.
La sentii sospirare e, voltandosi, si sedette affianco a Sarah, lasciando cadere la borsa sulla sabbia.
L’avevo ferita? Delusa?
Perché sbagliavo sempre con lei?
Perché mi importava così?
Non ci mise molto ad ambientarsi, chiacchierando con tutti, scherzando.
Con tutti, tranne che con me. Io rimasi zitto per il resto della cena.
Mentre Zayn proponeva di accendere la musica, squillò il mio cellulare dalla tasca dei jeans.
Dovetti allontanarmi per rispondere alla solita chiamata di mia madre del sabato sera.
“No, non ho bevuto tanto. No, non stiamo fumando. No, non stiamo facendo nulla di illegale.” Era il solito copione.
Tornai dai miei amici, intenti a ballare.
Oltre le loro spalle, riconobbi subito la figura di Belle –nonostante ci fosse poca luce- sulla riva.
Misi le mani in tasca, rassegnato e non resistetti ad andare da lei.
“Non balli?” la chiamai, facendola voltare.
Alzò le spalle, sorridendo gentile prima di tornare a guardare davanti a lei “Non devi per forza stare con me.”
Risi “Ma nessuno mi sta forzando.” Mi sedetti affianco a lei, imitandola nel tenermi le gambe vicino al petto.
Si voltò, alzando un sopracciglio “Lo sai? –e per un attimo mi prese un attacco di cuore- io proprio non ti capisco!”
Presi un respiro profondo, sforzandomi di non tornare ai miei ricordi e restare con i piedi per terra.
“Prima mi ignori, poi mi cerchi...” si scostò i capelli “Credo di non aver mai conosciuto nessuno più lunatico! Senza offesa...”
Alzai le spalle “Figurati...” Rise “Se può valere qualcosa: non lo faccio apposta.”
“Sei sempre così?” tornò a guardare il mare.
“Lunatico? A volte mi capita, con i miei amici...” confessai.
E sapevo benissimo a cosa erano dovuti i miei cambiamenti d’umore.
“Ed io e te siamo amici?” si voltò, guardandomi.
Rimasi un attimo a guardarla, cercando una qualsiasi spiegazione su come facessero i suoi occhi ad essere così chiari anche al buio!
“Tu vorresti essere mia amica?” le porsi la mano.
Lei sorrise, stringendola “In fondo ci vuole qualcuno che ti tenga con i piedi per terra, no?”
Immobile. Pietrificato. Dopo la sua affermazione non sarei riuscito a muovere neanche un muscolo.
Sapevo solo che lei era lì, davanti a me e in quel momento mi pareva bellissima e...
Se l’avessi baciata, si sarebbe scansata?

Here I am:

Mi ci sono impegnata, spero davvero di avervi incuriosito.
Vi vedo seduti davanti al computer mandandomi a quel paese perché volete sapere il continuo! xD
Beh, almeno ci spero... Lasciatemi sognare, che vi costa!?! >.<
Al prossimo capitolo!

Foto scattata da Sarah al falò. <3

  
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