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Autore: Aoimoku_kitsune    29/04/2012    10 recensioni
Ti posso sentire e so di amarti.
***
E' una MPREG: Gravidanza tutta al maschile.
Dopo una serata il legame di Naruto e Sasuke sembra spezzarsi sempre di più, ma una maledizione (Da parte di Naruto) o uno splendido miracolo (Da parte di Sasuke), renderà le cose più complicate o semplicemente riuscirà ad aggiustarle? E Naruto si troverà davanti ad una scelta difficile, che farà provare a Sasuke, di nuovo, il dolore per la perdita di una famiglia.
***
-Sai..
Disse Naruto, fissando lo schermo colorato.
-.. Stavo pensando..
-Tu che pensi?
Lo sfotté Sasuke, quasi serio, nascondendo il divertimento.
Naruto alzò lo sguardo, fissandolo di sbieco, reclinando il capo verso di lui.
-Teme.. Smettila di prendermi sempre in giro.
E la linguaccia fu inevitabile.
Sasuke ridacchiò, sommessamente, appoggiando il mento sul capo di Naruto.
-Su dimmi.
Sentì un piccolo sbuffo dal basso e poi Naruto parlare.
-Il nome per il bambino. Non lo abbiamo ancora deciso.
Sasuke fece una strana smorfia di disappunto.
***
-Cosa c’è?
-Mi sento sempre appesantito.. È strano.
Rispose, incerto se i termini che aveva espresso potevano giustificare quelle strane sensazioni.
-E’ normale.. Ormai sei alla fine.
Naruto annuì, guardando, con i suoi formidabili occhi azzurri, Sasuke.
-Tsunade ha detto la prossima settimana.
***
Era leggero il suo bambino, fragile tra le sue braccia.
Genere: Fluff, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: OOC | Avvertimenti: Mpreg | Contesto: Dopo la serie
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'I'd come for you'
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Cof.. cof.. ciaooo.!! scusate per la "cortezza" del capitolo. Non volevo dividere il prossimo perchè non sapevo dove farlo, perciò questo pezzo lo posto da solo..
Innanzitutto ringrazio tutti quelli che hanno recensito lo scorso capitolo e mi scuso per non aver risposto a tutti. Perdon! Mi farò perdonare ; )

Come ultima cosa, mi serve un aiuto... sto cercando una fic che ho letto non so quanti mesi fa, e mi è ritornata in mente oggi e non sono riuscita a trovarla.
E' una sasunaru un pò particolare, perchè praticamente la storia gira intorno ad una favola nata dalla loro storia dopo la guerra ninja.
In questa storia Sakura diventa il nuovo Hokage dopo la morte di Naruto, morto d'amore o una csa del genere. Sasuke dopo la guerra non torna a honoha e Naruto viene a sapere che ha formato una famiglia con una donna, e ci sta male, e da li inizia a "morire", dopo che ha formato una famiglia anche lui.
poi passano gli anni, e Sakura, hokage, vede come tutti i discendenti di naruto muiono sfortunatamente in incidenti, e mentre pensa questo, nel suo ufficio entra un discendente degli uzumaki, che lei ha adottato dopo che i suoi genitori sono morti, e il ragazzo sarebbe la reincarnazione di naruto, ma con i capelli rossi.
Poi c'è anche la reincarnazione di sasuke, ma il ragazzo sa di esserlo e alla fine si scopre che lui, per riavere naruto, ha maledetto la sua discendeza con quella di Naruto, per rincontrarsi un giorno.
Non so se si è capito cosa racconta la storia, ma  è bella, e il vorrei rileggerla, perchè non l'ho salvata nelle preferite. Uffi.. ringrazio in anticipo chi riesce a trovarla.
un bacio e buona lettura.

***

Incamminandosi per le vie del villaggio, ripensò al consiglio.
Ora come ora, poteva stare tranquillo. Loro non sapevano niente, e quando lo avrebbero scoperto, ci avrebbe pensato.
Era inutile rimuginarci sopra.
Doveva concentrarsi solo sulla missione, e nient’altro.
La missione doveva essere il suo principale pensiero. Niente bambino, niente Sasuke, e niente consiglio.
Sasuke lo affiancò, quasi subito, e non parlarono lungo la strada, ognuno perso nei propri pensieri.
Arrivati a casa, Naruto si strofinò un pugno sulle palpebre e sbadigliò, salendo le scale della villa.
-Vai a dormire, preparo io gli zaini.
Disse Sasuke, e Naruto si fermò a metà rampa, voltandosi verso di lui e lo guardò.
-Mhh..
Mugugnò, annuendo grato.
Con occhi socchiusi arrivò in camera da letto, e si buttò sul materasso morbido a pancia sotto.
Si guardò la mano che giaceva accanto al viso, finché non crollò nel mondo dei sogni.

Aprendo le palpebre, dopo aver sentito uno strano rumore al piano di sotto, si alzò, leggermente traballante.
La camera sembrava girare su se stessa, e i raggi lunari illuminavano la stanza, oltrepassando le tende scure.
Naruto si appoggiò alla parete, guardando verso il basso, e sorpreso, si toccò il grembo enorme.
La pancia era così tonda che non riusciva a guardarsi le punte dei piedi, e il peso che gravava sulle gambe, rendevano instabili i suoi passi incerti nel corridoio.
Sentì ancora un rumore, al piano di sotto.
Cercò la luce, non trovandola, e respirando lentamente iniziò a scendere le scale.
-Teme!!?
Chiamò, e il rumore si fece più confuso, per poi scomparire all’improvviso.
Aggrottando le sopracciglia bionde, e facendo l’ultimo passo, alla fine delle scale, si diresse verso la sala, e sgranò gli occhi.
Sasuke era di spalle: i pantaloni viola, larghi gli fasciavano le gambe, mentre il kimono bianco, con lo stemma sul retro, gli avvolgeva le spalle.
Il moro voltò appena il capo, guardandolo di sbieco, senza emozioni, e Naruto vide come il pollice della mano destra scattò, sul manico della katana che con un sibilo uscì dal fodero nero.
-Sa..Sasuke?
Naruto indietreggiò appena, guardando il viso indifferente del moro mentre si avvicinava a lui con passo studiato.
Poi sentì qualcosa avvolgergli le gambe, già di per se instabili, e le braccia e, terrorizzato, guardò come dei serpenti dal manto bianco lo immobilizzarono al muro dietro di lui.
-Naruto kun.. Da quanto tempo.
Quella voce serpentina gli fece morire le urla in gola, mentre un qualcosa di definito, la paura, iniziava a pompare nel suo sangue.
Orochimaru era apparso dietro alle spalle del moro, con il suo ghigno sulle labbra e i suoi occhi gialli, serpentini, lo guardavano con brama.
Vide come si avvicinò, posandogli una mano sul ventre gonfissimo, col ghigno che aumentava.
-Finalmente avrò il corpo perfetto..
Sibilò, a se stesso, allontanandosi appena, e Naruto si sentì morire dal dolore che partì dal basso ventre, percorrendogli le ossa e i nervi, fino ad arrivare al cervello.
Non fermò le lacrime di dolore, troppo concentrato a cercar di estraniarsi da quelle fitte.
-E’ pronto.. Forza Sasuke kun, prendimi il bambino.
Sasuke avanzò e Naruto urlò il suo nome.
Poi la katana si avvicinò a lui e..

Di soprassalto si svegliò, sentendo una piccola pressione sulla spalla.
Guardò Sasuke in piedi davanti a lui per un tempo che gli sembrò indefinito.
-Ho preparato del the. Partiamo tra un ora.
Confuso, annuì, alzandosi a sedere, sbadigliando e si grattò la testa mentre si alzava.
-Quanto ho dormito?
Chiese, scendendo le scale dietro a Sasuke, e l’immagine del sogno che aveva fatto. Le spalle di Sasuke..
-Un ora.
Annuì, e scosse il capo dopo, cercando di cacciar via qui stupidi pensieri che aveva in testa.
Orochimaru era morto da anni, ormai. Itachi lo aveva ucciso, liberando Sasuke dal marchio maledetto, perciò non doveva preoccuparsi di nulla.
Doveva semplicemente calmarsi e affrontare questa missione come aveva fatto con tutte le altre.
Eppure…

Sasuke guardò, divertito e sconcertato il viso di Naruto prendere strane colorazioni di rosso e viola.
Ansimante, il biondo sbuffò fuori tutta l’aria che aveva cercato di tener dentro di se, e con un cipiglio si guardò allo specchio.
-Sono ingrassato come un maiale. Non mi sta.
Lagnò alla fine, abbattuto, strattonando il giubbotto imbottito verde scuro, cacciandolo verso Sasuke, che cercava in tutti i modi di non ridere.
-Prova questo.
Disse Sasuke, con un sorriso divertito, allungandogli lo stesso giubbotto, ma più largo.
Naruto lo prese con forza, e lo indossò, allacciandolo, e si guardò ancora allo specchio.
Gli occhi, pensò Sasuke, erano pronti per un pianto disperato.
-Sono grasso. Mi stanno i tuoi vestiti.
Sasuke, che si era voltato per andarsene, si voltò di scatto, fulminando Naruto con lo sguardo.
-Che vorresti dire, dobe. Mi stai dicendo che sono grasso.
-Si.. Sei più grasso di me.
Disse, con una voce lagnosa, fissando il moro con un broncio che coinvolse tutto il suo viso.
Sasuke si trattenne dal picchiarlo a sangue, e buttando il giubbotto che prima aveva provato il biondo, avanzò minaccioso verso Naruto.
Naruto non fece in tempo di dire o fare qualcosa che Sasuke si slacciò il giubbotto, alzandosi poi la maglia aderente verde, mostrando il torace e il ventre piatti e tonici.
Naruto spalancò gli occhi, ammirando le linee perfette dell’addome del moro, lisco e chiaro.
-Sono grasso?!
Domandò Sasuke, con un tic nervoso all’occhio sinistro, afferrando il polso di Naruto, portando la sua mano calda al petto.
Naruto arrossì, voltandosi di scatto, e nascose il viso tra le mani.
-Stupido teme. Non farlo mai più.
Strillò, preso dal panico, scuotendo il capo.
-E tu smettila di dire che sono grasso.
Rispose acido il moro, punto nel suo orgoglio di uomo.
Ci aveva impiegato anni per arrivare a quella perfetta forma fisica, e quello stupidissimo Naruto gli diceva che era grasso.
-Tsk.
Finì, voltandosi stizzito, avviandosi fuori dalla camera di Naruto, prendendo la porta per la sua.
Però, anche se era arrabbiato, non era riuscito a nascondere quel sorriso che gli si formò piano sulle labbra.
Infondo, Naruto era sempre Naruto.

Con zaino in spalla, i due ragazzi uscirono dalla tenuta degli Uchiha, diretti verso i cancelli di Konoha.
Tsunade, per quella missione, aveva dato il comando a Sasuke e alla sua squadra, mentre il team sette sarebbe stata quella si supporto.
-Mi dai lo zaino!?
Disse esasperato Naruto, cercando di prendersi lo zainetto nero dalle spalle del moro che lo guardò solamente, scuotendo il capo.
-Capperi teme. Non è che uno zaino mi affatichi.
-Ho detto di no. Lo porto io.
-Arghhh.. Non ti sopporto quando fai così.
Il biondo, imbronciato, aumentò la velocità dell’andatura, lasciando indietro un Sasuke divertito.
Quanto amava far arrabbiare Naruto.
Specialmente quando le labbra si corrucciavano, come un piccolo broncio da bambino, e gli occhi diventavano più lucidi e umidi.
Arrivati al punto di incontro, Naruto, stizzito si diresse verso Sai, inteno a dipingere, e Sakura che ammirava il cielo terso e perfetto.
-Ciao Sai.. Sakura chan.
Disse, sorridente, mentre si fermava davanti ai due ragazzi.
Sai, con il solito sorriso di circostanza, ricambiò il saluto, mentre Sasuke fu più titubante al farlo.
Sasuke la fisso, dal suo gruppo, poco distanti da loro, e Sakura si morse una guancia, sorridendo verso Naruto, salutandolo.
Era sciocco quello che stava facendo. Se ne rendeva conto, ma era così difficile.
Naruto piegò appena il capo, guardando in modo ferito Sakura.
-Sei arrabbiata con me?
Domandò, a bassa voce, e la ragazza sgranò appena gli occhi verdi, scuotendo il capo vigorosamente.
Come faceva ad essere arrabbiata con Naruto. Non era giusto.
Lei sapeva da tempo che Sasuke non ricambiava i suoi sentimenti, perciò avercela con Naruto, era una bambinata.
E poi, Naruto gli era sempre stata vicino, e poi capì come si fosse sentito quando lei gli rammentava la promessa di quando erano genin.
-Ti prego.. Naruto.. Riporta a casa Sasuke…
-Non ti preoccupare Sakura chan..
-Sakura chan?!
Naruto sventolò una mano davanti al viso dell’amica, chiamandola preoccupato.
-Baka. Certo che non c’è l’ho con te. Ultimamente sono stanca per via degli allenamenti con Tsunade Sama.
Rispose la ragazza, afferrando Naruto per un braccio, appendendosi, andando in contro al team Taka.
Sasuke assottigliò gli occhi, ma poi sbuffò e guardò Sakura con un sopracciglio alzato. Lei gli rispose solo con un sorriso sincero.
Firmate le carte per uscire dal villaggio, i ragazzi si avviarono verso la loro missione.
Verso il villaggio di Kitsu.
   
 
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