Il dolore che
aveva provato fino a quel momento era scomparso tutto d’un tratto, non si era
capacitata del perché ma aveva chiaramente percepito la presa ferrea di due
braccia intorno al suo corpo poi si sentiva galleggiare in acqua, cosa stava
accadendo intorno a lei? Voleva aprire gli occhi ma le forze non le erano
ancora tornate, percepì chiaramente sulla sua bocca il poggiarsi di forti e
calde labbra e la rinfrescante sensazione di acqua che le scorreva dentro la
gola, dopo quella sensazioni aveva sentito il suo corpo più rilassato come se i
dolori che provava fino a quel momento stessero man mano scomparendo, risentì
la fresca sensazione di prima scorrerle nella gola e quel poco di dolore che
percepiva ancora dal ventre cessare ed essere sostituito da una sensazione di
puro benessere, da quando era incinta non si era mai sentita così bene, il
senso di galleggiamento andò via e risentì chiaramente la forte stretta intono
a se accompagnata da un forte battito, percepiva diverse voci intorno a se ma
non ne riconosceva neanche una, presa dal forte senso di protezione si lasciò
andare a un tranquillo riposo, sapeva che non era il momento doveva salvare gli
altri ma era più forte di lei, quando poi percepì dietro la sua schiena un
dolce calore e del morbido si lasciò completamente andare tra le braccia di
Morfeo.
Nami piano aprì
gli occhi, non comprese subito dove si trovava, sentiva solo un dolce tepore e
dei respiri lenti, percepiva chiaramente dietro la sua testa qualcosa di
soffice alzarsi e abbassarsi con calma, portandosi una mano sulla fronte si
tirò su a sedere
-ma dove...!- le
prese un colpo vedendo sulle sue gambe dormire beatamente un’enorme tigre,
guardò alla sua sinistra dove percepiva un altro respiro e riconobbe il toro che
l’aveva colpita! Subito si portò le mani al grembo, che fine aveva fatto il
dolore di prima? Il suo piccolo stava bene? Dove erano gli altri? Sentì poi un
altro fiato provenire dalle sue spalle a destra e girandosi piano notò l’altra
tigre che dormiva sul collo della compagna, si portò le mani alla bocca per non
urlare! Ma che diavolo era successo? Si guardò intorno notando di essere in una
grotta sopra un giaciglio di paglia, chi l’aveva portata li? Qualcosa poi nel
suo abbigliamento la colpì! Che fine avevano fatto i vestiti? Perché era in
intimo? Avrebbe trovato risposta a quelle domande ma prima doveva andare via da
li, piano spostò con cura la testa dell’enorme felino che poggiò con
delicatezza a terra e sempre con molta calma e leggiadria da ladra si alzò
muovendosi verso l’entrata della grotta, ormai a pochi passi dall’entrata sentì
una voce chiamarla
-io non andrei in
giro da sola-
Subito Nami si
voltò di scatto e davanti a lei eretto in tutta la sua enorme mole si ergeva il
minotauro, tremò Nami facendo un passo indietro, ora era nei guai, era da sola
e disarmata!
-non aver paura
non ti farò nulla- le disse muovendo un passo verso di lei, non sapeva se
credergli o meno, lui vide lo sguardo incerto della giovane e sospirando tornò
alla sua forma umana, stupendo Nami
-puoi fidarti, non
farò del male ne a te ne a tuo figlio-
Lo scrutò bene
Nami, cercando di capire se poteva fidarsi o meno, notava il suo sguardo caldo
e sincero, le ricordava molto quello di Chopper
-sei tu che mi hai
portato qui?-
-si-
-perché?-
-dovevo
salvarti...non potevo permettere a tuo figlio di morire-
-spiegati?- chiese
preoccupata, che le era successo?
-a causa del mio
colpo stavi avendo un aborto spontaneo, ti ho portato qui alla fonte della
salvezza per salvare sia te che lui-
Le parole del
giovane lasciarono Nami pietrificata, stava avendo un aborto? Quelle fitte di
dolore erano perché stava per perdere il suo piccolo! Guardò ancora il giovane
davanti a lei, notava il suo sguardo pentito, addolorato le ricordava tanto un
cane bastonato, portò gli occhi al suo ventre e ci poggiò una mano sopra,
sentendo il piccolo rigonfiamento che da li a qualche mese sarebbe stato
evidente, ai suoi occhi risaltò l’enorme macchia scura che aveva macchiato le
sue mutandine azzurre, sicuramente dovuto al quasi aborto, un brivido la
percorse tutta se fosse successo davvero non si sarebbe mai perdonata! Riportò
gli occhi su di lui e lo guardò con dolcezza
-grazie, ti sono
debitrice-
A quelle parole il
giovane la guardò stupito, si aspettava le urla di rabbia e odio da parte della
ragazza non di gratitudine, guardò il suo volto e il dolce sorriso che
ricevette lo spiazzò, era così dolce e bello, arrossendo si grattò la testa
guardando altrove
-non devi
ringraziarmi-
-si invece, hai
salvato mio figlio e te ne sarò sempre grata, qual è il tuo nome?-
-il mio...il mio
nome?-
-si- gli disse
ridendo
-Bitoku-
Nami gli porse la
mano e sorridendo gli disse
-Bitoku...vuol
dire virtù giusto?...piacere io sono Nami-
Il giovane anche
se con dei tentennamenti strinse la mano della ragazza, guardò le loro mani
unite e notò quando la mano di li fosse piccola e delicata in confronto alla
sua grande e callosa
-bhè grazie di
tutto...ora vado, devo salvare i miei amici-
Nami sciolse la
presa tra le loro mani e fece per andare via mai subito lui la prese per un
polso
-non puoi andare
da sola! È pericoloso li fuori!-
-ma devo salvare i
miei amici! Devo andare!-
-tu non conosci
jack è pericoloso! È qui sull’isola da mesi! E ha seminato il terrore, uccide
tutti senza pietà! Noi animali ci siamo rifugiati qui dentro il labirinto per
difenderci e difendere la fonte-
-ma devo salvarli!
Non posso lasciarli nella mani di quel botolo! E devo assolutamente vedere come
sta Chopper! È ferito! Se non vuoi che vado da sola aiutami! È anche tuo nemico
no?-
Lui distolse lo
sguardo da lei
-non posso-
Nami sbarrò gli
occhi perché? Era suo nemico, lo aveva detto lui! Perché non voleva darle una
mano
-perché!? Insieme
potremmo mandarlo via da qui!-
Si fissarono, lo
sguardo di lui trasmetteva tutta la sua preoccupazione mentre quello di Nami
era frustrato
-perché non ci
fidiamo di voi umani-
Una voce forte e
baritonale le arrivò alle orecchie facendola sussultare, piano si girò verso
l’entrata della grotta e davanti a lei vide un enorme leone bianco che si
ergeva fiero, dietro di lui altri animali tutti li a vedere cosa succedeva, si
sorprese Nami di sentire parlare l’animale ma non si scandalizzava più di
tanto, dopo tutto non si poteva mai sapere cosa ci potevi trovare nelle isole
-non vi fidate? Ma
lui...- disse indicando Bitoku -...anche lui è umano!-
-Bitoku è uno di
noi...è cresciuto in questa foresta...lui non ci tradirebbe mai! lui non è come
Jack o te...-
-non vi capisco-
disse Nami, il leone piano le si avvicinò, Nami si sentiva in soggezione era un
leone enorme, fece un passo indietro intimorita dal grande animale
-non puoi capire,
sei solo un umana...voi umani non comprendete la natura voi la distruggete e
basta...ovunque passiate lasciate distruzione...da quando è qui jack ha ucciso
barbaramente centinaia di animali...ne ha feriti altrettanti...distruggendo le
loro case...tutto per trovare la fonte della salvezza! L’uomo non è degno di
trovare quella fonte! Ne farebbe un uso sbagliato! Se non fosse stato per
Bitoku per me saresti morta! Ma nel tuo grembo c’è sta crescendo una vita che
ancora non ha colpe, è pura e innocente come ogni animale...ma...-
Nami era rimasta
zitta ad ascoltare ogni parola del leone ma ad ogni sua parola la rabbia si
appropriava di lei, strinse i pugni
-BASTA! TU! NON
SAI NULLA! È VERO MOLTI UOMINI NON COMPRENDONO LA NATURA! LA DISTRUGGONO! MA
MOLTI ALTRI LOTTANO PER LEI! DIFENDENDOLA! CERCANDO DI
PERSEVERARLA! NON TUTTI SONO COME JACK! I MIEI NAKAMA NON SONO COME LUI! NON
FAREMO MAI DEL MALE AGLI ANIMALI! UN MIO FRATELLO è MEZZO UOMO E MEZZO RENNA!
COME BITOKU! NON POTREI MAI FAR DEL MALE A UN SUO SIMILE! E POI GLI ANIMALI
SONO FORTI! SE SOLO VOI UNISTE LE VOSTRE FORZE! POTRESTE ELIMINARVI DI QUELLO STUPIDO IN POCO TEMPO! MA INVECE VENE STATE QUI!
RINCHIUSI IN QUESTO ANFRATTO DELL’ISOLA TRA LE MURA DEL LABIRINTO LASCIANDO
BITOKU DA SOLO! LUI VI DIFENDE CON FORZA! NON SI
FERMA DAVANTI A NULLA PER VOI! E VOI!...VENE STATE QUI A LAGNARVI! AGITE! QUELLI
CHE STANNO FERMI AD ACCETTARE IL LORO DESTINO NON LI
SOPPORTO PROPRIO! MI FANNO SCHIFO! ORA IO VADO A
SALVARE I MIEI AMICI...CON O SENZA DI VOI!-
Tutti guardavano
con occhi spalancati la ragazza, le sue parole li avevano colpiti, Bitoku la
guardava folgorato, lui sapeva solo che gli uomini del mondo esterno erano
tutti come Jack, quello gli era stato detto dall’anziano ma ora vedendo la
determinazione della giovane, sentendo il suo tono alterato qualcosa il lui era
scattato
-io vengo con te-
Bitoku e tutti si
voltarono, Nami fece altrettanto e vide le due tigri che le avevano dormito
accanto avvicinarsi, comprese dal gonfiore del ventre che una era femmina
-sono stufo di
dover vivere nel terrore, la mia compagna Hina è incinta e non voglio che i
miei cuccioli nascano in questo clima di terrore...io vengo con te-
Sorrise vittoriosa
Nami nel vedere che le sue parole erano servite a qualcosa, vide il nobile
felino strofinare dolcemente il uso contro quello della compagna per poi
avvicinarsi a lei mettendosi al suo fianco destro
-Sali, ci
muoveremo molto più velocemente e tu non ti affaticherai- le disse il felino
invitandola a salirgli in groppa. Nami accettò volentieri, salita si girò verso
gli altri animali ma soprattutto verso Bitoku
-noi andiamo,
manderemo via quel jack...anche sapendo che forse non torneremo...-
Detto questo il
felino partì, lanciandosi tra la folta vegetazione, l’animale correva con
agilità e velocità tra la vegetazione, schivando senza problemi qualunque
ostacolo, Nami stringeva con forza il pelo sopra il collo, stando con la testa
e il busto basso così da non rallentare la corsa della tigre
-comunque io sono
Riku...qual è il tuo piano, come attacchiamo Jack?-
Nami non rispose
ma iniziò a pensare a come agire, ripensò velocemente allo scontro che aveva
avuto prima, gli scagnozzi non erano stati un problema, erano facili da
eliminare ma prima aveva la sua arma ora? Ora no! come fare
-dobbiamo trovare
un modo di colpirli da lontano, dobbiamo eliminare prima gli scagnozzi e poi
occuparci di jack e del suo braccio destro...lui mi preoccupa-
-deduco quindi che
non hai in mente un vero e proprio piano- le disse serio
-no
purtroppo...non avendo la mia arma con me devo trovare un altro modo per
agire...-
Rise divertito
-dovremmo trovare
un modo di costringerli con le spalle al muro...come un topo in gabbia- le
disse cercando di farle venire qualche altra idea, mentre correvano Riku
percepì dei movimenti da dietro dei cespugli e si fermò di colpo guardandosi
intorno, Nami si preoccupo per quel comportamento
-che succede?-
-sshhh...c’è qualcuno-
Subito si mise in
allerta anche Nami e avvertì dei rumori strani provenire da un cespuglio
davanti a loro, Riku iniziò a ringhiare e mostrare i denti...il movimento non
faceva che aumentare....
-Riku! Calma! Sono
io! Bitoku!-
Bitoku uscì dalla
vegetazione, ora aveva l’aspetto di un toro umanizzato, corpo umano ma testa
taurina, un vero e proprio minotauro, sia Nami che Riku tirarono un sospiro di
sollievo
-Bito! La prossima volta avverti!- lo sgridò
Riku
-scusa...-
-che ci fai qui?
Avevo capito che non potevi aiutarmi- gli chiese Nami con tono di sfida, lui
abbassò lo sguardo
-sbagliavo...posso
e voglio aiutarti...devi finire questa storia- gli disse riportando lo sguardo
su di lei, Nami sfoggiò un sorriso soddisfatto nel sentire le sue parole
-bene sapevo che
non ti saresti tirato indietro, ora siamo in 3...ma il problema rimane sempre
lo stesso, come togliere di mezzo gli scagnozzi per colpire poi solo Jack e il
suo braccio destro? Io sono disarmata la mia arma mi è caduta dopo il tuo colpo
e sicuramente ce l’hanno loro- gli espose il problema Nami
-un modo forse lo
abbiamo...non mi piace l’idea di fare accordi con loro ma...anche loro ci
stanno rimettendo da quando quel bastardo è qui-
-di chi stai
parlando?- Nami non capiva, di chi parlava?
-credi che
potrebbero darci una mano? Sai quanto sono infimi...pensano solo al loro
benessere- gli chiese Riku
-cela
daranno...anche loro hanno avuto diverse perdite-
-di chi parlate?-
-lo vedrai...ora
andiamo non perdiamo tempo-
Neanche il tempo
di continuare che ripartirono.
Era ormai da ore
che camminavano e a causa delle manette di algamatolite la stanchezza era ormai
tanta, Chopper che guidava tutti seguendo la scia di Nami era anche ferito,
molto probabilmente sarebbe già crollato al suolo se non fosse che la
preoccupazione per Nami non premetteva alla stanchezza e al dolore di vincere.
Arrivarono ad un
tratto in una grande radura circondata per ¾ dalla foresta e davanti a loro un
enorme muro ricoperto di vegetazione, tutti guardarono quel muro sorpresi, non
era naturale era stato costruito dal esseri umani, molti anni prima visto la
vegetazione cresciutavi sopra.
-ahah! Finalmente!
Questo è il muro del labirinto! Con il tuo aiuto stupida renna attraversarlo
non sarà un problema! Ahahahah stavolta la fonte sarà mia!-
Jack iniziò a
ridere di gusto, era quasi arrivato alla fonte, ora nulla lo avrebbe fermato!
-ragazzi dobbiamo
fare qualcosa! Dobbiamo liberarci e eliminare questi stronzi! E trovare la mia
crostatina! Sono preoccupatissimo!-
-taci cuocastro!
Non devi chiamare Nami a quel modo! E poi come pensi di liberarti? Le manette
sono di algamatolite! Sei stupido!- gli aveva risposto alterato Zoro, già non
sopportava più quella situazione e ora quel damerino chiamava la sua Nami in
quel modo! No!
-stupido marimo!
io la mia Nami la chiamo come voglio!-
I due si
lanciarono sguardi d’astio
-sm...smettetela!- aveva detto faticosamente
Robin, non era il caso di litigare ora
-si basta
fratelli...dobbiamo liberarci e trovare la sorella...è anche disarmata e non è
un bene!- disse facendo cenno hai ragazzi al bastone che teneva tra le mani
Kotsu, questo sentendo degli sguardi su di lui guardò i mugiwara e rise
rigirandosi tra le mani l’arma della rossa
-ahah...di certo
alla vostra amica non servirà più...nessuno rimane in vita dopo che l’hito no ushi l’ha caricata!
ahaha-
-taci bastardo!-
aveva ringhiato Zoro incazzato più che mai per le parole dell’uomo, lo avrebbe
affettato volentieri!
-su muovetevi voglio
arrivare alla fonte il prima possibile- Jack si era avvicinato e aveva
strattonato Chopper che per la stanchezza cadde al suolo, Jack gli si avvicinò
e iniziò a dargli dei calci
-su! muoviti
stupido animale! Forza!- i ragazzi guardavano impotenti la scena, lo avrebbero
sistemato per bene se avessero potuto.
D’un tratto si
sentirono delle urla
-ahahahahaha!-
Jack e Kotsu si
guardarono, fissarono i loro prigionieri e li trovarono tutti li, guardarono
poi verso gli altri uomini della ciurma e nulla, che era successo? Sembrava
tutto normale
-hahahaahh!-
Ancora delle
grida, Jack e Kotsu iniziarono ad agitarsi, che succedeva?
-ahahah!- altre
urla e ancora altre, ad un tratto Jack e Kotsu si resero conto di essere
rimasti solo loro insieme ai prigionieri che diavolo era successo dove erano
finiti gli altri?
-che diavolo
significa?!- urlava Jack, Kotsu guardava agitato la foresta, che succedeva?
sentì poi qualcosa strattonargli la mano, guardò verso la sua mano destra dove
teneva il bastone della gatta ladra e gli prese un colpo nel vedere un’enorme
ragnatela appiccicata ad esso, subito per lo spavento lo lasciò e il bastone fu
tirato via tra la vegetazione, che significava?!
Kotsu volse
velocemente lo sguardo verso i prigionieri vide d’un tratto diversi fili di
ragnatela avvolgerli e attaccarli agli alberi, ricoprendo i loro corpi tranne
la testa con la quella tela appiccicosa
-che
significa!!!!-
-significa che tu
ora devi farla finita!-
Davanti a loro
compaiono dal nulla Bitoku e Nami ancora in groppa a Riku, i Nakama la guardano stupiti! non era
ferita? La studiano da capo a piedi, soprattutto Chopper e Zoro ma nulla! È in
perfetta forma!
-NAMI!- urlano
tutti contenti, la ragazza sorride ai suoi compagni, ora sarebbe tutto finito
-Bitoku!
Maledetto! Che hai fatto hai miei uomini?!- Jack guardava alterato il mezz’uomo
-quello che si
meritavano-
-bastardo! Ora
basta! Ti eliminerò così nessuno proteggerà la foresta! Kotsu!-
Subito Kotsu si
lanciò verso Bitoku ma
-Thunderbolt Tempo!!- una scarica
si scaglio proprio davanti a lui, facendo arrestare la sua corsa -dove credi di
andare sono io la tua avversaria!- l’uomo guardò con odio Nami che lo guardava
dalla schiena dell’animale con sguardo si sfida, studiò il suo corpo messo in
bella mostra visto che era solo intimo e si leccò le labbra
-gattina...vedi ora che scosse ti faccio provare io-
Nami lo guardò male
-l’unico uomo che può farmi provare scosse non sei TU! Maniaco!...Riku
vai! Sai cosa devi fare!- disse scendendo dalla sua schiena, Riku la guardò e
annuì, andando a nascondersi dietro la vegetazione, ora in piedi senza la
presenza del grande felino Kotsu rideva maliziosamente.
Zoro guardava la scena preoccupato e incazzato nero, non sopportava che
un depravato come quello! Guardasse la sua Nami! oltretutto lei doveva poi
spiegargli perché era in intimo!
-vedremo gattina! Ora mi diverto!- tra le sue mani Kotsu iniziò a
schioccare un enorme frusta con alla fine 5 punte con alla fine di ognuna delle
punte di freccia
-vedrai come ti ammaestro come un felino in gabbia-
-tks...stupido, non sai cosa ti aspetta-
L’uomo iniziò a scagliare colpi verso Nami, la quale sembrava bloccarli
con facilità, piano iniziò mentre schivava i colpi a formare le bolle
necessarie per lanciare il suo attacco
-maledetta! E stai ferma!- il suo avversario iniziava ad innervosirsi
-come vuoi- disse ridendo fermandosi di colpo, gli altri si stupirono del
suo gesto, subito Kotsu credendo di averla in pugno scoccò la frusta verso di
lei
-NAMIIII!- Zoro urlò preoccupato, ma che diavolo le passava per la testa?
La frusta colpì Nami ma...questa si dissolse nell’aria
-come?!-
-guarda che sono qui!- Nami apparve dietro la sua schiena e lui si girò
di scatto verso di lei facendo partire nuovamente la frusta, ma anche stavolta
andò a vuoto
-ehi! Qui!-
-no qui!-
-fiiiiuuu!! Sono qui bestione!-
Una quindicina di copie di Nami lo chiamavano da diversi punti, facendolo
impazzire
-maledetta!- persa la pazienza iniziò a colpire tutte le copie senza
ritegno, quando eliminò anche l’ultima copia non capì cosa stava succedendo
-stupido sono qui! Mirage Tempo: Fata Morgana!
Thunder Lance Tempo!-
Una forte scossa colpì l’uomo trafiggendolo, mentre Nami era saltata da
un albero ancora in groppa a Riku, dopo l’enorme scossa l’uomo cadde al suolo
sconfitto, mentre lei con sorriso vittorioso scendeva dalla groppa di Riku
-chi è che avresti ammaestrato? Stupido bestione-
I suoi amici urlavano di gioia
-grande Nami!-
-super sorella!!-
-mia dea sei stata fantastica!!!-
-yoyoyo che belle mutandine Nami!-
-stupidi zitti! Grande mocciosa-
Nami li guardò e sorrise, poi tornò a guardare lo scontro di Bitoku
contro Jack, che ormai era quasi al termine, visto che Bitoku non aveva
intenzione di perdere e aveva dato sfogo a tutta la sua forza, ora dopo
l’ennesima caricata da parte sua Jack era al suolo stremato, ricoperto di
sangue, si rialzò ma subito Bitoku lo ri colpì facendolo sbattere contro il
muro alle sue spalle, ormai sconfitto si accasciò al suolo, Bitoku credendo che
fosse finita gli voltò le spalle per guardare se Nami stava bene, la vide che
si stava avvicinando ai suoi amici ancora racchiusi nelle ragnatele, poi sentì
-hah...porterò qualcuno con me nella tomba...-
Bitoku guardò al volo Jack far partire 2 colpi dalla pistola e poi
riportò lo sguardo su Nami, l’avrebbe presa in pieno! No!
-Nami! attenta!- l’urlo di Bitoku attirò l’attenzione di tutti, i
mugiwara sentiti i colpi guardarono preoccupati Nami, la quale guardava
terrorizzata Zoro, si portò le mani al ventre per cercare di proteggere il
ventre, pronta a ricevere il colpo ma non avverti nulla! Niente dolore! Aprì
gli occhi e davanti a lei vide Bitoku ergersi di fronte a lei
-Bitoku!! Nooooooo!!- nel preciso istante che
lei urlò il suo nome lui si accasciò al suolo, sputando anche sangue dalla
bocca, Nami si inginocchiò accanto a lui carezzandogli il volto che causa i
proiettili ormai aveva riacquistato il suo aspetto umano, guardò verso il suo
petto e vide chiaramente i due fori dei proiettili, uno quasi sul cuore e uno
sullo stomaco, il sangue non cessava di uscire
-no! no! no! Riku! Presto! Dobbiamo portarlo
alla fonte!-
-si!- la tigre ruggì verso l’albero dove si trovavano i nakama e subito questi vennero trascinati via da qualcosa,
nel fra tempo Nami aveva caricato Bitoku sopra Riku e dopo esserci salita sopra
corsero via verso la fonte.
I ragazzi non capivano come fossero arrivati alla fonte, ma in qualche
modo ci erano arrivati e ora liberati da quelle enormi ragnatele si guardavano
intorno, vedevano tutti gli animali della foresta guardarli con timore, stavano
per parlare quando videro arrivare Nami in groppa alla tigre, subito scesa si
portandosi un braccio del giovane sul collo lo portò verso la fonte davanti al
maestoso leone bianco
-che è successo?!- chiese questo preoccupato
-mi ha difeso e 2 proiettili gli sono entrati in corpo! Chopper! Presto!
Estrai i proiettili!-
Subito la piccola renna andò da lei, avrebbero parlato dopo con calma,
utilizzando i suoi oggetti riuscì ad estrarre tutti e due i proiettili, stava
per ricucire le ferite quando Nami lo fermò
-che? Nami devo chiudere le ferite!-
-non serve- guardò verso l’anziano -posso? È l’unico modo...-
-vai e fai immergere anche il tuo amico renna, ne ha bisogno anche lui-
Nami sorrise e prese come prima Bitoku e lo trascinò nell’acqua
-forza Chopper vieni- la piccola renna seguì l’amica, i loro amici
guardavano la scena non capendo
-ragazza fagli bere l’acqua più di una
volta...così guarirà prima-
Nami annuì e si guardò introno, come poteva fargliela bere? Non aveva
bicchieri o altro...poi si ricordò la strana sensazioni di labbra sulle sue e
capì cosa era stato...guardò verso Zoro, sapeva che avrebbe capito, piano si
abbassò con il volto verso l’acqua e ne prese un po’ in bocca, mentre tornava
dritta con il busto riguardò verso il suo spadaccino, lui la guardò e annuì
aveva capito, non gli andava giù ma...quel ragazzo le aveva salvato la vita,
Nami sorrise e poggiò le sue labbra su quelle di Bitoku passandogli come aveva
fatto lui l’acqua, finito di fargliela bere, riprese dell’altra acqua e la fece
bere come prima al ragazzo, lo sentiva chiaramente ricominciare a respirare più
regolarmente e vedeva la sua carnagione riprendere un colore decente, Chopper
guardava stupito la scena, anche le sue ferite erano tutte scomparse come i
dolori, quella fonte era fantastica! Doveva capirne le proprietà!
Nami fece bere ancora un sorso a Bitoku, non capiva perché non si
svegliava, poi dopo il terzo sorso d’acqua, scivolò su un sasso sul fondo dell’acqua
e cadde sott’acqua portandosi dietro Bitoku, tutti fuori si allarmarono, ma
neanche il tempo di fare un passo che Nami era stata riportata a galla da
Bitoku che la guardava ridendo
-ma possibile che ti salvi sempre la pelle?-
Tutti li guardavano sospirando, Nami guardò verso di lui e gli buttò le
braccia al collo prendendolo di sorpresa
-sei vivo! Grazie al cielo! Mi hai fatto prendere un colpo!-
Lui le mise un braccio intorno alla vita e uno tra i capelli
-ehi ehi...sono vivo! calma! Altrimenti il tuo uomo mi uccide!- disse
vedendo lo sguardo del verde, Nami subito si staccò e guardò verso Zoro, lui li
guardava con sguardo serio, Nami non ci pensò due volte e corse verso di lui,
Zoro vedendola mise sul volto il suo solito ghigno, appena Nami lo abbracciò
lui la strinse a se fregandosene che fosse bagnata, gli altri scoppiarono a
ridere, piano fecero tutti amicizia e l’anziano per ringraziarli organizzò una
festa, ballarono e mangiarono, Bitoku non perdeva occasione per parlare con
Nami e questo faceva innervosire Zoro, che dopo l’ennesima intromissione del
giovane prese Nami e la portò lontano dalla festa dovevano ancora parlare di
una certa questione, la portò davanti alla fonte dove la luna risplendeva sullo
specchio d’acqua, si misero seduti sulla riva, Zoro gli portò il braccio destro
intorno le spalle e con la mano sinistra gli strinse le sue
-Nami...dobbiamo parlare-
-se è per Bitoku! Tranquillo! È solo un amico! Caro il mio gelosone- disse ridendo
-non è per quello! Mocciosa! Lo sai benissimo!- Nami lo guardò negli
occhi, vide il suo sguardo serio e sospirò
-lo so...e scommetto anche che Chopper sotto vostra inquisizione abbia
già parlato...-
-già...perché non melo hai detto Nami?- le disse portandogli la mano
sinistra sul volto ad accarezzarglielo
-perché...avevo paura...Zoro siamo pirati e...una gravidanza su una
nave...poi ci sono i nostri sogni...pensavo che tu non volessi...-
-non devi pensare queste sciocchezze...il bambino non ci impedirà di
conquistare i nostri sogni...e che siamo su una nave pirata poco
importa...quale famiglia migliore o casa ci può essere dei nostri Nakama? Andrà
tutto bene...se siamo insieme...ti amo Nami-
-oh Zoro!- Nami aveva le lacrime di gioia, si buttò con le braccia al
collo di Zoro e iniziò a riempirlo di baci
-anche io ti amo Zoro-
Iniziarono a scambiarsi baci, fino a che lui non la portò con delicatezza
sotto di se
-...possiamo o...-
Nami lo baciò con passione
-si...Chopper ha detto fino hai 6 mesi si...ma con dolcezza-
Rise di gusto Zoro, scendendo a baciare la sua donna
-e comunque...non sono geloso di Bitoku-
-ah no?...quindi non ti dispiace se cedo alle sue avance?- gli chiese
malandrina, Zoro poggiò la sua fronte su quella di lei
-non ci pensare proprio! Tu sei la MIA Nami-
-hihihi che bello il mio gelosone!-
Nami lo strinse a se e Zoro arrossì, poi tornò a baciarla
-Nami- la ragazza ancora rideva ma poi sentendo il tono serio del
compagno si fece seria anche lei e lo fissò
-ti amo- addolcì lo sguardo e baciandolo a fior di labbra gli rispose
-anche io Zoro...anche io-
Si baciarono con passione e poi iniziarono ad amarsi con molta dolcezza,
assaporando ogni momento della loro unione e per tutta il tempo Zoro passava
dolci carezze sul ventre di Nami.
FINE!!!
ECCOCI AL
FINALE SPERO DI NON AVER DELUSO NESSUNO...^^
GRAZIE A
TUTTI
E TANTI
BESO ALLA MIA QUERIDA A CUI QUESTA FIC è DEDICATA!!!! A TE QUERIDA!!
TE QUIERO!!! <3
Ps. Ecco i significati dei nomi giapponesi (o almeno
di quelli che ho cercato la traduzione)
Bitoku= virtù
Zugaikotsu= teschio
Hito no Ushi= uomo toro
Kotsu, Riku e Hina no li ho
inventati XD hahha
besos