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Autore: Giulia23    30/04/2012    4 recensioni
Apocalisse, angeli, profezie, segreti inviolabili e un amore messo costantemente alla prova, non solo dal fato ma dai loro stessi cuori.
Un altro crossover sulla mia coppia preferita di sempre. Ci saranno davvero molti colpi di scena, è un racconto studiato per lasciarvi a bocca aperta ma per fare questo avrà una lunga durata. Spero che vi piaccia!!
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Famiglia Winchester
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quinta stagione
Capitoli:
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Ragazzi, vi dico per certo che prima o poi apporterò dei cambiamenti al capitolo precedente “Dust in the wind” perché ci sono delle modifiche che vorrei introdurre ma vi informerò, anzi se avete critiche o suggerimenti sarei più che felice di ascoltarli. Adesso vi lascio all’ultimo capitolo di questa fan fiction … ma non disperate, sarà Dean ad immergersi nel mondo di Buffy nel nuovo crossover che inizierò a breve. Grazie a Jo ste e Tenebra per i consigli e il sostegno, ai miei iscritti e … a chiunque abbia letto questa storia, spero vi sia piaciuta se così è stato che ne dite di farmelo sapere con un commento? Tanto per invogliarmi a cominciare il seguito di questa fan fiction =).

Tutto sembrava aver perso senso e direzione. Perché il mondo continuava a girare se lei non riusciva a trovare nemmeno la forza per alzarsi in piedi, per respirare?
Il vuoto che la stava divorando la faceva sentire stanca e … distrutta. Aveva combattuto tanto per arrivare a quel punto, in quel preciso istante. Eppure avrebbe donato la sua anima per poter tornare indietro, a quando tutto era difficile e doloroso. Perché le sue lacrime non erano le sole, perché c’era Sam ad asciugarle.
Un’altra parte di lei sapeva che il sacrificio di Sam era stato indispensabile e che era stato giusto e che … non doveva soffrire per la sua perdita, che era ora di tornare … a casa.
E la cosa peggiore era che non riusciva più a capire quale delle due voci fosse la sua. Chi era diventata adesso? I suoi ricordi da essere umano e da angelo si accalcavano nella sua mente, rendendola una persona diversa. E non sapeva ancora come reagire, se seguire la voce di Buffy o la voce dell’angelo che era in lei. Non voleva diventare un automa senza sentimenti, ma in un certo senso la pace e la saggezza che sentiva dentro di sé la rassicuravano, la rendevano migliore.
Ma aveva perso Sam.
< Principessa ti porto qualcosa da mangiare?> La voce stanca di Dean la distolse dai suoi pensieri.
Era di nuovo lì, in quella stessa stanza di motel dove poco prima stava piangendo la perdita di Dean assieme a Sammy. Ed ora era seduta su quello stesso divano … senza di lui.
< No, grazie.> Gli rispose atona.
Dean si sentiva più che distrutto … Credeva di non poter sentire più nulla in verità. Un’immensa voragine aveva preso il posto del suo cuore e si stava allargando a macchia d’olio, inghiottendo la sua stessa anima. Non poteva credere di aver perso suo fratello. Ma non voleva vedere Buffy soffrire.
Si sedette al suo fianco e le mise un braccio attorno alle spalle.
< Dovresti mangiare … D’accordo, so che sei un angelo e gli angeli di regola non hanno bisogno di mangiare, ma la mia cacciatrice è un pozzo senza fine.>
Buffy sorrise alla sua battuta e posò la testa sulla spalla di Dean.
< Credi che stia bene?> le chiese lei innocentemente.
< Dimmelo tu, sei tu quella che è stata in paradiso.> Dean cercò di apparire sereno. Stava mentendo, ma aveva fatto una maledetta promessa a quel cretino di suo fratello.
< Si … sta bene.> sospirò, più serena di prima dopo aver avuto la conferma dal cacciatore che Sammy si trovasse tra gli angeli.
< Adesso cosa farai? Insomma, sei un angelo oppure un’umana?> Dean posò la testa su quella di Buffy e cominciò a fissare la finestra. Il mondo era salvo … ed era merito loro. Possibile che nessuno si fosse accorto di niente quando per loro era cambiato così tanto?
< Non ne ho la più pallida idea. Ricordo tutto … ma non mi sento un automa privo di sentimenti, sto male per la perdita di Sam e sento di amarti. Il problema è che sento di amare ogni cosa, l’umanità, gli angeli, Castiel, Dio così immensamente … è strano.>
< Puoi dirlo forte, dovrei cominciare a preoccuparmi e ad essere geloso?> Dean e Buffy si guardarono in faccia.
Scoppiarono a ridere per la battuta del ragazzo.
< Riesci a farmi sorridere persino adesso … te ne rendi conto?> chiese Dean più a se stesso che a Buffy.
< è perché mi ami … e perché l’Apocalisse è finita e … Sam è stato ripagato del suo gesto.>
Il cacciatore distolse lo sguardo da lei. Non sapeva quanto si stesse sbagliando, Sam era all’inferno e nessuno avrebbe mai più potuto salvarlo.
< Gli ho fatto una promessa sai …> disse Buffy guardandolo negli occhi.
< Quale?> Dean sembrava allarmato.
< Se tutto questo sarebbe finito, se fossimo sopravvissuti all’Apocalisse … dovevo smetterla di cacciare e cominciare una nuova, normale e noiosa vita … ed avrei dovuto fare di tutto per convincere anche te e lui se fosse …> le parole gli si strozzarono in gola.
< Avevo immaginato due case bianche, separate solo da un piccolo giardino sempre verde, un cane … noi tre. Dean senti …> Buffy non ce la faceva più a tenersi dentro quello che aveva provato per Sam, il dubbio che per un attimo si era insinuato in lei, non poteva mentire a Dean, lui meritava di sapere. Sapere che l’amore che provava per Sam era … angelico. Ma più di tutto c’era una domanda che voleva fare a Dean.
< Lo so Buffy, so che Sam si era innamorato di te … siete le persone più importanti della mia vita, credi davvero che non me ne sia accorto ancora prima di quello stupido bacio? Ma non mi importa quello che è successo e non è per colpa vostra che ho preso la decisione di dire si a Michele. È stato un mio sbaglio. Adesso voglio solo sapere se sei sicura di quello che mi hai detto l’ultima volta che ci siamo visti … Qual è la tua scelta? Me o Sam?> lo sguardo di Dean era indecifrabile, sembrava teso, ma il tono della sua voce era tranquillo, quasi piatto.
Buffy lo guardò sorpresa. < Lo sai che non c’è mai stata scelta. Pensavo lo avessi capito. Io amo Sam così tanto che avrei preferito gettarmi al suo posto in quella trappola … è vero. Ma è solo questo.>
Dean annuì, abbassando lo sguardo.
< Lo capisco …> sussurrò.
La cacciatrice sollevò il viso di Dean con una carezza e gli sorrise.
< Ma spero tu abbia capito che ti sceglierei sempre e comunque perché non ho scelta, perché sei dentro di me e mi sei indispensabile, perché il mio amore è qualcosa che trascende questa stessa dimensione … Mi sono innamorata di te non appena ho visto la tua anima tormentata e la tua forza. Quindi smettila di fare questa brutta faccia ed aiutami a mantenere la mia promessa.
Andiamo a vivere insieme, in una vera casa … Troveremo un lavoro, tu potrai fare il meccanico ed io … Beh, qualcosa mi inventerò. La domanda è … vuoi trascorrere il resto della tua noiosa e comune esistenza al mio fianco?>
Dean la fissò stupito e sorpreso. Quello era allo stesso tempo il momento più bello e il più brutto della sua vita. Era rimasto imbambolato a guardarla. Se non lei, adesso come adesso quale altra avrebbe potuto essere la ragione della sua vita?
< Sposami … Sposami Buffy Anne Summers … perché amo ogni tuo sguardo, ogni tuo respiro, amo i tuoi dolcissimi difetti ed i tuoi mille pregi, amo vederti la mattina appena sveglia ed amo farti irritare con le mie battute solo per vedere quella scintilla nei tuoi occhi. Amo il tuo sorriso e la tua gentilezza, amo l’angelo e la donna e la cacciatrice, amo te e ti voglio e ti desidero e ti amo con così tanta passione ed ardore che mi è impossibile immaginare una vita senza di te, perché non sarebbe vita quindi … Diavolo se verrò a vivere con te e ti donerò una banale e fantastica esistenza, persino due cani che odierò a morte perché masticheranno tutte le mie scarpe e voglio una famiglia perché è ciò che desideri, ma prima sposami …>
Dean si mise in ginocchio davanti a lei mentre sentiva gioia, dolore e felicità crescere dentro di lui come un fiume in piena. Si sentiva come un bambino, ma era felice.
Buffy rimase pietrificata, non si aspettava quelle parole. Non da Dean soprattutto, forse non in quel momento. Ma sapeva bene che solo grazie a lui il suo cuore non aveva smesso di battere, come  invece avrebbe dovuto
< Sei tutto ciò che mi è rimasto al mondo Dean e per la prima volta non ho bisogno di nient’altro.> Sussurrò Buffy con naturalezza, sentendo quelle parole sgorgare dal suo cuore.
Si gettò tra le braccia di Dean, distrutta e contenta, in lacrime. Quel bacio, quel maledetto bacio … così dolce, così violento … così loro. Passione e pena sembravano bruciare le loro anime, l’unico sollievo era sentirsi, amarsi. Tutto avvenne così in fretta, lì ai piedi di quel divano suggellarono il loro amore e la loro promessa. Dean fece scivolare la cacciatrice sul tappeto e prendendola in braccio la distese facendole poggiare la testa su un cuscino. Si portò sopra di lei  lentamente, assaporando la frenesia e il piacere dell’attesa. La mano ruvida del cacciatore scivolò lungo il fianco della ragazza facendola annaspare in cerca di un po’ d’ossigeno, afferrò le sue mani e le bloccò sopra la testa d Buffy. Baciò le sue labbra fino ad arrivare al collo, alla clavicola, al suo seno nascosto solo da una canottiera aderente. Ogni indumento che scivolava a terra lasciava i loro corpi nudi entrare in contatto, era quello il modo che il cosmo aveva trovato per permettere a quelle sue anime perse e spezzate di continuare a vivere.

Due mesi dopo.

< Buffy hai preso le chiavi della macchina?> Dean si fermò sul ciglio della porta a guardare la cacciatrice mentre salutava Bobby.
< Si, certo. Ti sei ricordato i documenti? > disse uscendo.
< Ehi principessa stai parlando con me, il Picasso dei documenti falsi!> Rispose Dean scompigliandole i capelli.
Buffy gli sorrise e tirò fuori la lingua, salendo in macchina.
< Senti, cosa ne dici di quella casetta che abbiamo visto a Denver?> chiese Dean salendo in macchina.
< Saremmo troppo lontani da Bobby, lo sai. Non voglio lasciarlo solo troppo a lungo.> Buffy diede un morso al suo cornetto e guardò la strada, sperando che Dean non si fosse accorto che stava dicendo una bugia. In fondo era una mezza verità, voleva stare sul serio vicina a Bobby, era diventato una specie di padre per lei, un po’ come il Signor Giles, ma c’era un altro motivo, maledettamente importante e maledettamente suo.
< Quindi ti chiami Dean Hendrix ed io … > La cacciatrice lesse uno dei fogli che Dean aveva accuratamente stampato durante la notte. < Buffy Paletto … Buffy Paletto? Dean!> urlò facendolo scoppiare a ridere, aveva passato un’ora cercando il cognome più ridicolo che avesse potuto affibbiarle, ma il risultato era stato insuperabile, soprattutto ora che vedeva l’espressione irritata di Buffy.
< Avanti Dean, come se Buffy non fosse già un nome strano! Paletto? Ma dici sul serio? Ti giuro, chiederò il divorzio ancora prima di averti sposato!> Buffy gli diede una pacca dietro la testa, ma Dean sembrava troppo divertito dalla reazione della sua futura moglie per prendersela.
< Consideralo un incentivo per velocizzare la data del giorno in cui mi dirai si, la signora Hendrix è davvero meno ridicolo rispetto alla signorina Paletto!> Continuò a guidare, sforzandosi di non scoppiare a ridere.
< Ti odio!> sbuffò Buffy incrociando le braccia sul petto.
< Come? Non sento, il volume è troppo alto!> e dicendo così alzò la manopola della radio al massimo.
Arrivati davanti alla banca dove Dean e Buffy avevano intenzione di chiedere un mutuo per comprare una casa tutta per loro e lasciare di nuovo a Bobby un po’ di privacy, la cacciatrice rimase a fissare la porta dell’edificio senza trovare la forza per scendere.
Dean si accorse dello sguardo triste nei suoi occhi e spegnendo la macchina le passò una mano sulla spalla.
< Andrà tutto bene, so che è un po’ strano, ma …>
< Non dovremmo andare ad elemosinare per avere quello che ci spetta di diritto, insomma … non so … dopo tutto quello che abbiamo perso, Dio non potrebbe almeno evitarci tutti questi casini?> chiese lei accigliata.
< Ehi, molta gente chiede dei prestiti per mettere su casa e visto che noi due non abbiamo mai fatto un lavoro retribuito in tutta la nostra vita, non abbiamo molta scelta, a meno che tu non voglia rapinarla come ti avevo proposto!> Dean le sollevò il viso, passandole un dito sotto il mento e la vide ridere della sua battuta.
Il cacciatore sentì il suo cuore scaldarsi e tornare a battere. Erano passati solo due mesi da quel maledetto giorno, la voragine che sentiva nel suo petto non accennava a diminuire. Ma cercava di nasconderlo a Buffy, lei era già così distrutta e le poche volte che riusciva a vederla sorridere si sentiva di nuovo intero, quasi una persona normale. Entrambi non parlavano mai di Sammy perchè faceva troppo male, cercavano di essere forti, l’uno per l’altra. In fondo stavano andando avanti con le loro vite come Sam avrebbe voluto.
< è assurdo, riesci a farmi sorridere in qualsiasi situazione.> disse Buffy prima di baciarlo dolcemente.
< Vorrei vederti sorridere sempre.> confessò Dean, un po’ rattristato mentre le passava la mano sul viso.
Buffy gli sorrise di nuovo. < Noi due ce la faremo. Io sono felice.>
< Non dire bugie Buffy.> rispose malinconico Dean mentre la fissava negli occhi.
La cacciatrice lo guardò ferita.
< Tu non lo sei?> gli chiese la ragazza improvvisamente intimorita.
< No, insomma si certo che lo sono. Ma … solo quando sono con te.> rispose Dean abbassando lo sguardo e cercando di non pensare a Sam, trattenere le lacrime era quello che aveva fatto da due mesi a questa parte e cercava con tutte le sue forze di non cedere.
Buffy lo baciò su una guancia e lo abbracciò stretto.
< Mi manca, come manca a te … è normale essere tristi, ma noi due insieme ce la faremo e si …> afferrò il viso di Dean tra le mani e lo costrinse a guardarla, < Quando sono con te sono felice, sempre. Senza di te non credo che sarei mai riuscita a superare questo periodo del cavolo.>
Dean le sorrise e la baciò con passione, facendo scorrere le sue mani lungo la schiena di Buffy che tremò al loro passaggio.
< Ti amo da morire.> sussurrò il cacciatore nella sua bocca, mentre Buffy intrecciava le sue dita ai capelli di Dean.
Buffy gli diede un ultimo bacio e scese dalla macchina, sorridendo.
Dean la raggiunse e le prese la mano prima di entrare insieme nella Banca.
< Salve Signor Hendrix, Signorina … Paletto.> disse il cassiere, leggendo i loro documenti … falsi.
Dean accennò un sorriso al cognome di Buffy e la cacciatrice gli diede un calcio sugli stinchi facendolo saltare sulla sedia.
Il cassiere lo guardò con sospetto e Dean gli sorrise, mentre Buffy voltava la faccia per non far vedere la sua espressione divertita.
< Salve, io sono Tom, Tom Adamson. Vedo che avete fatto una richiesta per un mutuo.> disse leggendo tutte quelle scartoffie che Dean aveva compilato.
< Si, vorremmo comprare una casa> disse Dean poggiando la sua mano sul ginocchio di Buffy, cercando di dare l’impressione di essere una tranquilla e noiosa coppia di fidanzatini.
< Avete intenzione di sposarvi?> chiese senza alzare il naso dai fogli.
< Si, il mese prossimo.> rispose Dean senza far parlare Buffy. La cacciatrice rimase a guardarlo perplessa, senza capire perché cercasse di parlare prima di lei. Era nervoso, si vedeva.
< E che lavoro fate?> chiese Tom.
< Io lavoro in una ditta edile mentre Buffy …> rispose Dean.
< Io faccio la maestra in un asilo.> La cacciatrice sorrise, cercando di mostrarsi calma e tranquilla, al contrario di Dean.
< Bene, due stipendi fissi vedo.> continuò Tom leggendo il fascicolo.
< Già e siamo persone molto responsabili, inoltre mio zio Bob Singer garantisce per noi, casomai ce ne fosse bisogno.> lo interruppe Dean. Buffy gli prese la mano e la strinse, cercando di farlo calmare. Molto probabilmente non si era reso conto che Dean era davvero nervoso. Ad un occhio inesperto poteva sembrare pacato, sicuro di sé, parlava solo un po’ velocemente. L’unica persona sulla faccia della terra in grado di comprenderlo al volo era lei, e Buffy sapeva che non era affatto tranquillo in quel momento.
Dean contraccambiò la presa ferrea, cercando di calmare i nervi. Voleva con tutte le sue forze dare una casa ed una vita felice a Buffy e temeva più di ogni altra cosa non poterle donare tutto quello che meritava.
E dopo tutto quello che avevano passato poteva accadere qualcosa di peggio? Avevano meritato una dannata ricompensa? Bene stavano per scoprirlo.
< Bene … Non vedo perché non darvi un prestito.> disse sorridendo Tom.

Tre settimane dopo

Alla fine Buffy l’aveva avuta vinta. Avevano comprato una bellissima casa a Dallas, distante solo alcuni chilometri da Bobby … e da Sam. Era quello il vero motivo per il quale non voleva allontanarsi, perché ogni notte quando Dean dormiva, usciva di casa e andava in quel maledetto edificio ormai raso al suolo. Era una cosa stupida, ma lo sentiva necessario, era come stargli accanto, riusciva a sentire meno la sua assenza e si sentiva meno in colpa. Il dolore era lo stesso, ogni notte, forse anche più intenso ma non le importava, voleva stargli accanto, lui era rinchiuso in quella maledetta trappola, per l’eternità, era solo.
Non era mai riuscita a dirlo a Dean perché lo avrebbe fatto soffrire, più di quanto non stesse male ogni giorno. Cercava di nasconderglielo, perché percepiva tutta la disperazione di Dean e non poteva fare nient’altro se non amarlo con tutta se stessa.
Ogni notte Dean sognava, lei non sapeva cosa, ma si svegliava di soprassalto, sudato. Erano sicuramente incubi.  Ed ogni notte Buffy lo stringeva a sé con più forza e lo baciava, sognava Sam ma non ne aveva mai parlato. Beveva molto ultimamente e Buffy aveva trovato molti libri che parlavano di Lucifero, di trappole mistiche, Dean li aveva nascosti.
Tutto quello che stavano facendo era cercare di difendersi a vicenda, ma in realtà si stavano soltanto allontanando. Avevano bisogno di parlare, di smetterla con tutte quelle bugie.


Dean si era innamorato di quella casa. C’era un grande giardino con una quercia secolare dove aveva già cominciato a costruire un’altalena e una casetta sull’albero. La vera casa era a due piani con tre stanze da letto, una cucina ed un salone enormi. Era celestina, con gli infissi bianchi ed il tetto a sbalzi, un vialetto in pietra per raggiungere la porta d’ingresso. Aveva sempre sognato di poter donare una casa del genere a Buffy, e finalmente ce l’aveva fatta.
< Passami quel frullatore.> Buffy allungò la mano verso Dean mentre cercava di aggiustare il rubinetto dell’acqua della cucina che stava gocciolando. Il cacciatore che stava portando le scatole piene di utensili e arredamento per tutta la casa, ne poggiò una su una sedia in cucina e gli passò il frullatore. Era stato così impegnato per tutta la mattinata a caricare e scaricare cianfrusaglia dal portabagagli che non l’aveva osservata nemmeno un momento.
Portava una maglietta bianca a mezze maniche e sopra una salopette di jeans che le andava larghissima, aveva i capelli raccolti in un fermaglio, con le punte che le sfioravano il collo nudo … era bellissima.
Dean l’abbracciò e le baciò il collo, sensuale. Buffy rise e rabbrividì a causa del suo respiro fresco contro la pelle.
< Dean … abbiamo ancora mezza casa da disimballare.> disse sorridendo, prima di voltarsi e baciarlo, facendo scorrere le sue dite tra i capelli di Dean.
< è colpa tua … sei davvero sexy vestita così.> sussurrò lui mentre le baciava il collo.
Buffy rise. < Ma se sono praticamente inguardabile.>
< Sei la donna più bella e sensuale del mondo, e non è solo un modo di dire perché sei la mia donna. È la pura, maledetta verità, è per questo che non ti lascio mai da sola più di cinque minuti, potresti capirlo e correre tra le braccia di Brad Pitt.> le disse sincero mentre le accarezzava la schiena.
Buffy gli sorrise, felice. Quella nuova casa gli stava facendo davvero bene, riusciva a vedere di nuovo il suo Dean in quegli occhi verde scuro che conosceva alla perfezione.
< Bene … allora datti da fare o andrò a cercare un uomo che sia più veloce di te a trasportare scatoloni.> gli disse scherzando e lo baciò velocemente in punta di piedi.
Dean rise e riprese il suo lavoro sorridendo. Uscì di casa per andare a parcheggiare l’Impala nel garage e si sentì … finalmente sereno. Ed era una sensazione nuova, piacevole.
Dopo aver parcheggiato prese due fucili, una bomboletta spray ed un sacco di sale dal portabagaglio e li portò in casa.
Buffy stava posizionando un vaso di cristallo, regalo di Bobby, sul tavolo della cucina che ormai era stata perfettamente sistemata. Dean rimase a guardarla per un istante, felice di vederla sorridere e si sentì stranamente fiero. Vederla nella loro casa, ad arredare una stupida stanza … non aveva mai pensato che una cosa così banale e lontana dal suo mondo potesse renderlo così felice.
Posò tutto all’ingresso della casa e corse fuori. C’era un’aiuola nel giardino. Rose rosse. Ne prese una, la più bella e corse dentro. Buffy stava osservando il suo capolavoro, soddisfatta quando una splendida rosa comparve davanti alla sua visuale, seguita da un romantico bacio.
< Hai proprio deciso di non farmi lavorare oggi, vero?> chiese ridendo Buffy, mentre lo stringeva a sé.
Dean la baciò di nuovo e mise la rosa nel vaso. < Ehi, sai che non sono un tipo romantico, cerca di cavalcare l’onda finché è alta.> disse, facendole l’occhiolino.
Buffy gettò le sue braccia intorno al collo di Dean e lo baciò con tanta da passione da togliergli il fiato. Non poteva fermarsi, non avrebbe mai potuto smettere di amarlo ed ogni volta che se ne rendeva conto era come se lo guardasse per la prima volta. Era così emozionata che non riusciva a trovare le parole … quindi decise di passare ai fatti.
Dean cadde a terra a causa della grinta con la quale Buffy aveva cominciato a baciarlo.
Rotolarono sul pavimento ridendo, fino a quando Buffy non si trovò sopra di lui.
< E pensare che credevo di essere io quello passionale ed eccitante.> disse Dean tra le risate.
< Sei tu che accendi il fuoco in me.> rispose Buffy con dolcezza. Dean le afferrò la nuca e la baciò con tanta passione. La cacciatrice rispose a quel bacio infuocato e cominciò a togliergli la t-shirt nera, adorava quella maglietta addosso a Dean, solitamente si vestiva con strati e strati di indumenti, maglietta, camicia e giacca, era bello da mozzare il fiato comunque, ma vedere il suo corpo scolpito attraverso il leggero tessuto di quella maglietta era molto meglio.
Quando vide il fisico scultoreo di Dean sentì la sua temperatura corporea salire, sfiorò il suo petto ed i suoi addominali scolpiti facendo ruggire il cacciatore che la afferrò per i fianchi e le slacciò la salopette, lasciandola in t-shirt bianca e mutandine nere di pizzo. Dean si portò sopra a Buffy, facendola rotolare e cominciò a baciarle il collo. Fece scivolare la sua mano ruvida lungo il suo fianco, ma proprio in quel momento Castiel apparve al centro della stanza. Buffy e Dean non notarono l’intruso finché non tossì, imbarazzato.
Cass non sapeva quali emozioni provare esattamente di fronte a quella scena, amava immensamente Buffy, era sua sorella, la sua sorella preferita, ma sapeva che Dean la rendeva felice, inoltre voleva davvero bene a Dean … a dire il vero erano le due persone più importanti della sua vita. Questo non significava che non avesse sofferto della decisione di Buffy di rimanere con Dean e non seguirlo di nuovo in paradiso, per questo tornava di rado a farle visita, ogni volta lasciarla era straziante.
Dean si sollevò in fretta e si posizionò di fronte a Buffy per coprirla, mentre la cacciatrice si rimetteva la salopette, irritata e allo stesso tempo divertita.
< Cass, dannazione! Solitamente si bussa prima di entrare in una casa!> disse Dean mentre si rimetteva la maglietta.
L’angelo rimase immobile, pensieroso. Strinse il vaso che teneva in mano.
< Sono venuto per farvi le congratulazioni per la nuova casa.> rispose atono allungando la mano dove teneva una pianta di gigli.
Buffy superò Dean e si gettò tra le braccia di suo fratello. Si strinse forte a lui ed affondò il suo viso nel petto di Cass che contraccambiò l’abbraccio sorridendo.
< Mi sei mancato Cass.> sussurrò Buffy obbligandosi a non piangere. Quando lo abbracciava si sentiva ogni volta a casa, protetta. Gli voleva davvero molto bene, era suo fratello a tutti gli effetti, era nel suo cuore. Questo le fece ricordare Dawn, per un solo istante, un istante che le tolse il fiato.
< Anche tu pulce.> rispose l’angelo prima di darle un bacio sulla nuca.
Dean sentì svanire tutta l’irritazione per l’irruzione di Castiel. Vedere Buffy così felice lo rendeva pieno di gioia, inoltre quel quadretto era davvero toccante … Dio quanto gli mancava Sam.
< Grazie per la pianta.> trillò felice Buffy disponendola all’ingresso vicino alla porta.
< Cosa ne dici di restare per cena? Beh insomma, potresti fare finta di mangiare!> disse lei sorridendo.
Dean e Castiel sorrisero automaticamente osservando la sua felicità, erano dannatamente connessi alle emozioni di quella piccoletta.
< Volentieri. Ma a dire il vero non sono qui solo per questo.> disse Castiel entrando in cucina.
Dean si sedette sullo sgabello della penisola e Buffy si avvicinò a Castiel per dargli un bacio sulla guancia.
< Spara, sei qui questo è l’importante.> disse prima di afferrare la teiera per preparare un po’ di the.
< Aspetta, se è una brutta notizia dalla con calma.>lo fermò allarmato Dean, portando le mani in avanti.
Castiel annuì serio, facendo ridere la cacciatrice.
< Willow e gli altri, hanno bisogno di te. La tua resurrezione forzata ha comportato delle complicazioni, ha risvegliato il male primordiale. Sono impreparati, inoltre tutte le potenziali cacciatrici vengono uccise proprio mentre parliamo. Non sanno ancora che sei tornata in vita. Mi dispiace Buffy, ma sei l’unica in grado di salvare il mondo adesso.>
Buffy rimase pietrificata, lasciò andare la teiera che si schiantò a terra rumorosamente, Dean si alzò immediatamente dalla sedia ed afferrò la cacciatrice per i fianchi, la strinse a sé sorreggendola.
< Va tutto bene principessa, tranquilla.> le sussurrò in un orecchio.
< è colpa mia?> chiese Buffy quasi come un automa.
< Tecnicamente è colpa dei tuoi amici che ti hanno riportato in vita.> rispose Castiel avvicinandosi a lei.
Le posò una mano sul viso.
< Meriti la vita che stai creando qui, con Dean in questa casa, ma … sono due mesi che vuoi tornare per vederli, non lo hai ancora fatto solo perché affrontare la morte di Sam è già abbastanza. Prima o poi saresti tornata lo sai, ora hai un motivo in più, salvarli. Sarà dura, ma avrai Dean al tuo fianco e potrai tornare qui appena avrai finito … > disse con calma l’angelo, cercando di rassicurarla.
Dean afferrò Buffy per le spalle e la voltò, per guardarla in faccia.
< Ehi … Non si fa niente se non vuoi … comunque io ci sto, senza problemi. Questa casa sarà qui ad aspettarci anche tra tre mesi.> le disse sorridendo.
Buffy contraccambiò il sorriso. < Due mesi … Non di più, risolveremo la cosa in due mesi.> disse seriamente.
Dean le sorrise e la baciò. < Ti amo.> sussurrò Buffy, grata al cielo per averle donato quell’uomo perfetto.
< Va a fare i bagagli, si parte per Sunnydail.> Le ordinò Dean sorridendole. 

  
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