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Autore: Sciru    30/04/2012    1 recensioni
Alec ed Eli si conoscono da dieci anni e si sono amati per la buona parte di essi. L'amnesia improvvisa di lui rimette tutto in gioco.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Alec la ricordava solo attraverso i ricordi degli altri; Eli ricordava benissimo i momenti passati insieme, le emozioni, le sensazioni.
“Solo noi due possiamo sapere veramente cosa è successo tra di noi, nessuno potrà mai raccontartelo o essere più esaustivo” disse Eli accigliata.
“Purtroppo io non posso più raccontarlo” rispose Alec.
I pensieri di Eli andavano a ruota libera: Non potrai più dire niente, nella tua mente non ci sono più io. Dieci anni passati ad ossessionarci e per una caduta sparisco dalla tua materia celebrale. Come è labile la vita e il ricordo. Questa cosa è assurda ma sta succedendo veramente? E’ possibile che nella mia vita ci sia questo avvenimento? E’ una delle cose più assurde che mi sia mai successa! Starà veramente accadendo? E’ come se vedessi la scena fuori dal mio corpo e il tempo scorresse tra le mie mani senza che io riesca a trattenerlo.
Alec non pensava a niente; non ricordava Eli e tutti i suoi amici lo avevano messo in guardia contro di lei. Ma in alcuni momenti la voce di lei gli era particolarmente familiare, il modo in cui lo prendeva in giro,il modo in cui lo apostrofava. Il fatto che pur conoscendolo da pochi minuti le permetteva di scherzare e chiamarlo con nomignoli improponibili che ad altri sarebbero costati quantomeno l’amicizia.
“No scusa come mi hai chiamato, Ciccio?”
“Guarda che io e te ci siamo chiamati in tutti i modi possibili e immaginabili. Meglio che non ti racconti altro perché mi sembri troppo sensibile” lo prese ancora in giro lei.
Alec continuava ad ascoltarla senza irritarsi. Sembrava che Eli non si arrendesse davanti alla sua scontrosità. Il fatto era che Eli era due passi avanti a lui. Eli lo conosceva benissimo, conosceva alla perfezione il suo carattere, gli abissi della sua mente e della sua anima, sapeva cosa gli piaceva e cosa non. Una volta anche Alec la capiva al volo e la conosceva benissimo; ma tutto era sparito all’improvviso, in un giorno di febbraio.
“Allora smemoratello, cosa combini? Lavori, hai una ragazza?”
“Ma non hai proprio pietà eh?”
“Tu odi la pietà. Mi detesteresti se ti trattassi come il povero malatino”
Era proprio vero pensò Alec.
“Ho cambiato lavoro, adesso sono in un’altra azienda che mi paga meglio. Niente ragazze. Bea, te la ricordi? Insomma dopo qualche mese dalla caduta mi ha fatto una dichiarazione d’amore e voleva che ci mettessimo insieme. Ma io non me la sono sentita.”
“Santo cielo Alec quello ti veniva dietro da anni! Quando ci siamo rimessi insieme la seconda volta mi ha odiata. E’ stato un simpatico valore aggiunto alla nostra relazione.”
“Valore aggiunto? Ma sei proprio stronza!”
“Si, grazie lo so! Guarda che tu lo sapevi benissimo che lei era innamorata di te ma hai sempre fatto finta di niente per non offendere i suoi sentimenti.”
“Ah ecco.” Alec iniziava ad essere stupito da questa ragazza. I suoi amici gli avevano raccontato in maniera generale quello che era successo. Ma le cose che lei sapeva di lui, la sua sicurezza nel parlargli gli facevano capire che erano stati molto vicini ed intimi.
“Guarda che posso raccontarti tanti episodi della nostra vita: come quando ci siamo conosciuti, oppure quando mi hai insegnato a guidare la macchina, quando abbiamo passato insieme capodanno oppure le nostre uscite, i nostri viaggi….”
“No scusa io ti ho fatto guidare la mia macchina?”
“Lo sapevo che mi avresti chiesto solo questo! Sì me la facevi guidare ogni volta che te lo chiedevo facendomi giurare di non dirlo a nessuno perché sennò ti rovinavo la reputazione.”
Che cazzo, pensò Alec, ma ero proprio perso per questa; ma quante scemenze ho fatto quando stavamo insieme?
“Non voglio sapere altro” disse Alec
Eli rise perché sapeva che la sua scontrosità era solo una finta. Gli raccontò tutto, era un fiume in piena, non lo faceva neanche intervenire. Gli raccontò episodi che solo lei poteva sapere, lo fece ridere dei ricordi, lo riportò indietro nel tempo con le loro storie.
“O scusa devo andare porca miseria è tardi” disse Eli.
Alec cercò di mascherare la delusione. “Ah ok.”
“Dai ci dobbiamo risentire assolutamente! Scappa ma mi raccomando non sparire” disse Eli.
“Ciao”
“Ciao”
  
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