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Autore: Giulia_G    30/04/2012    6 recensioni
«E’ la mia prima volta» dissi, tutto d’un fiato, chiudendo gli occhi e attendendo una sua risposta. Mi sarei aspettata uno di quei suoi sorrisi da togliere il respiro, un bacio appassionato o una parola dolce, ma tutto quello che ottenni fu il fatto che si bloccò, rimanendo fermo per più di un minuto nella stessa posizione.
«Merda» esplose, più ad alta voce di quanto mi sarei aspettata, mettendosi a sedere e abbandonando la testa tra le mani.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Sono incinta» annunciò Brooke alla nostra tanto attesa cena di famiglia, con il sorriso più splendido che avesse mai avuto in volto. Si toccava la pancia come se al suo interno fosse custodito il tesoro più prezioso di questa terra. Harry, accanto a lei, le prese la mano e le stampò un bacio sulle labbra, guardandola come solo un uomo innamorato era capace di fare.
«Diventerò zia» realizzai, scoppiando in una risata piena di felicità. Neanche io riuscivo a credere a quelle parole. Era assurdo. Rivolsi un’occhiata complice a Liam, che si alzò in piedi prima di me.
«E anche tu» esclamai, rivolta a Brooke, correndole incontro con le braccia aperte.
«Cosa?» gridarono in coro mia madre e mio padre, increduli, mentre io e mia sorella ci scambiavamo uno di quegli abbracci che non si scordano facilmente. Harry e Liam, accanto a noi, si stringevano la mano orgogliosi. Ci dirigemmo insieme verso i nostri genitori, pronte ad asciugare le lacrime di mamma e a raccogliere l’entusiasmo di papà.
«Non ci posso credere, due figlie che aspettano un bambino negli stessi mesi» strillò mia madre, che probabilmente ancora non era riuscita a chiarire bene nella sua mente quell’idea.
«Non saranno un po’ troppo giovani? Brooke ha venticinque anni e Allyson solo ventitré» fece notare mio padre, rivolgendosi alla donna più emozionata in quella stanza.
«Ma piantala Frank» lo rimproverò mia madre, colpendolo sulla testa con una mano.
«Sono di tre mesi» mi raccontò mia sorella, mostrandomi la pancia appena accennata sotto la maglia attillata che aveva deciso di indossare per l’occasione.
«Io di due» ribattei, abbracciandola nuovamente. Dall’altra parte del tavolo, i futuri padri aspettavano ansiosi di potersi congratulare con le rispettive cognate. Mi affrettai a percorrere il lato più lungo della tavolata, diretta verso lo sguardo emozionato di Harry.
Mi accolse stringendomi a sé più sinceramente di quanto non avesse mai fatto in anni e anni che ci conoscevamo.
«Ti voglio bene» gli dissi piano, in modo che solo lui potesse sentire.
«Io te ne voglio di più» rispose. Sapevamo entrambi che in quelle poche e semplici parole erano racchiuse le scuse reciproche che in tutto quel tempo non ci eravamo mai scambiati e che erano sempre rimaste chiuse nei rispettivi cuori. Sciolsi l’abbraccio e rimasi qualche secondo a osservarlo, abbozzando un sorriso.
«Rimani sempre meraviglioso Styles» mi complimentai, tirandogli una pacca sulla spalla e facendogli un occhiolino.
«Allyson!» mi richiamò Liam all’attenzione, afferrandomi da dietro e cingendomi i fianchi.
«Scusa» risi, per poi girarmi e baciarlo dolcemente.
«Oh, lasciala a me» intervenne mia mamma, separandoci e riempiendomi di consigli, baci e abbracci.
«Non so come tu abbia potuto lasciarti scappare uno come Harry» mi disse Brooke con aria meravigliata quando riuscimmo a sederci di nuovo a tavola composti, rivolgendo un’occhiata furtiva al suo futuro padre di famiglia.
«Ho capito che non era l’uomo con avrei voluto passare il resto dei miei giorni» le risposi con un sorriso, volgendo lo sguardo in direzione di Liam, che mi aspettava con occhi pieni di felicità. Gli presi la mano, mentre Brooke continuava a parlare con i nostri genitori del fatto che non avevano ancora pensato al nome da dare al figlio, o alla figlia, che sarebbe nato.
Dopo quasi sei anni, ancora non mi stancavo di vedere nascere il sorriso sulle labbra di Liam, ancora mi sentivo mancare il respiro quando mi toccava o anche solo quando parlava del nostro futuro insieme. Dopo duemilacentosei giorni al suo fianco, ancora non era sparita dai miei occhi quella famosa scintilla, che continuava a splendere, alimentata da quell’amore che solo chi trova la propria metà della mela può provare.
Lui illuminava il mio mondo. Lui, come nessun altro.




Ecco qui l'ultimo capitolo della mia seconda fan fiction (:
Spero vi sia piaciuta, a me sinceramente ha soddisfatto molto, ma probabilmente è una questione data solamente dal fatto che l'abbia scritta io, vabbè xD

Dico ancora qui che ho pubblicato la one-shot relativa a questa fan fiction, se vi interessa leggerla questo è il link (:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1043073&i=1

Anyway, fatemi sapere cosa ne pensate (:

Ringrazio tutti quelli che hanno recensito, quelli che magari (spero xD) recensiranno in futuro, quelli che l'hanno messa tra le preferite, tra le seguite o tra le ricordate (:

Grazie a tutti, in ogni caso, per averla letta :D

Un bacione (:
Giulia.
  
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