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Autore: GreedFan    30/04/2012    4 recensioni
Si poteva forse ignorare la Kurtofsky Week? Sette one-shot per la coppia pirata del fandom di Glee!
1. Shipping Up to Boston {Pirates}
2. Red Hood {Fairy Tales}
3. It's a very, very mad world {Kurtofsky as Kids}
4. Suck my balls, Mr.Shue! {Cartoon/anime crossovers}
5. The Fury {College}
6. The Crow's Cunning {Harry Potter/Hogwarts}
7. Clamour for Glamour {10 Years in the Future}
Genere: Generale, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dave Karofsky, Kurt Hummel | Coppie: Dave/Kurt
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Red Hood


The memories that now rests in this forest

Forever shadowing the sunrise of my heart

Wings leave their nest at my coming

Swaying away to the cold glowing sky

Il manto rosso volteggia sulla neve candida.

Fiocchi congelati turbinano tutt'intorno, nella grande foresta nera. I tronchi degli alberi sono immensi e diritti, altissimi come colonne di palazzi dimenticati, e anelano al cielo bianco protendendo i rami scheletrici e spogli.

Tutto è avvolto da una cappa di silenzio quieto e ovattato, come la nebbia che, in lontananza, trascolora nell'azzurrino gli orizzonti della foresta.

E il ragazzo danza nella neve, il cappuccio scarlatto abbandonato sulle spalle.

I suoi piedi nudi disegnano impronte irregolari nella neve, tracce di giravolte e saltelli che fendono il manto bianco; allarga le braccia, guardando il cielo e gli alberi con occhi chiarissimi e grandi di felicità, canticchia appena le note di una canzone antica. Ha capelli che risplendono dei riflessi castani del miele, e labbra sottili arrossate dal gelo.

Sembra che la foresta palpiti e si risvegli in armonia con il suo canto, circonfusa di un alone di freddo splendore che ne intensifica la bellezza, la profonda armonia delle forme. Le creature viventi tendono a quella voce, risvegliandosi dagli anfratti dove riposano in attesa della fine del freddo inverno; una sola, fra tutte, tarda  ad arrivare.

Il ragazzo, tuttavia, aspetta. Sa che non dovrà attendere ancora a lungo.

Dreaming away for a while

My spirit sighs in peace

Gazing unto the stars

Please take me here

Dalle profondità della selva compare, infine, il lupo.

Il ragazzo ferma per un attimo il suo canto, immobile nella neve, e il manto rosso si adagia nel ghiaccio con una grazia liquida, sanguigna. Protende le braccia verso il lupo, sorridendo, e il suo volto candido si colora di una gioia maliziosa.

La bestia ha occhi come i tronchi coperti di muschio, e capelli appena più scuri dei suoi; il corpo imponente, la pelle arrossata che contrasta dolorosamente con il candore della neve, avanza verso il ragazzo con una fame sopita nello sguardo teso.

Si incontrano, e il lupo stringe il corpo del ragazzo tra le braccia possenti e ne assaggia la pelle, lambendola con la sua voracità di predatore. Inarca il collo, il giovane abbandonato nella stretta del lupo, e le sue dita sottili corrono a slacciare il cordone del mantello scarlatto.

Il suo unico indumento scivola a terra con un fruscio di seta appena percettibile.

I am so alone, so cold

My heart is to scarred to glow

I wish the sunrise to come

Take my soul away

From this cold, lonely shell

I am free

L'ha atteso per così tanto tempo, solo nella foresta. Ogni inverno, ogni volta che la neve principiava a cadere nei burroni più oscuri delle montagne, il ragazzo ha chiamato il lupo e l'ha aspettato con il cuore bruciante di attesa, cercando il suo profilo aguzzo nella forma vaga e distante delle rupi illuminate dalla luna.

E ora che l'ha trovato, ora che si sono trovati, non può fare altro che amarlo lì, nella neve, circondato dal silenzio cupo della foresta e dal calore di quel corpo tanto più grande del suo.

«Non temere,» sussurra, e la sua voce vibra come se stesse per spezzarsi «nulla può più separarci, ormai».

Il lupo ringhia, mordendolo finché sottili strie di sangue non scorrono lungo la pelle delicata della spalla. È uno spirito aggressivo, straripante di rabbia, ma in tutta quell'oscurità il ragazzo legge soltanto una solitudine straziante e incolmabile, una fragilità che lo attira come la fiamma fa con la falena. I suoi occhi verdi, più antichi del tempo, lo implorano di non abbandonarlo di nuovo alla sua gelida vita solitaria.

E il giovane dal manto rosso sorride, perché si sente completo. Il cacciatore e la preda, insieme, formano un connubio perfetto.

From the eternal sea, I rose

Veiled in darkness on either shore

Lost my pride, lost its glow

For me the sun rose no more

Il ragazzo, sa, però, che il lupo non rimarrà eternamente con lui.

Non potrebbe mai costringersi alla vita a cui lui lo obbligherebbe, abbandonare le incessanti cacce sulle montagne e rinunciare al suo branco per lui; sa che ha paura di compiere quell'unico passo che cambierebbe per sempre la sua esistenza di spirito oscuro, immortale.

Così, si costringe ad una scelta ben più penosa di quanto vorrebbe.

Accarezza il petto del lupo, bruciante di una passione che a stento riesce a comprendere.

È calda, la sua pelle, calda e morbida e così diversa dalla sua, così lontana dal gelo da cui lui trae la sua forza. Forse è anche per questo che ne è ossessionato, perché ama la differenza abissale che c'è tra loro.

Ed è un peccato che debba finire così, in maniera poco estetica. Il ragazzo detesta distruggere ciò che è bello, perché sa che così facendo svilisce ulteriormente un mondo già misero, povero di tesori, ma si vede costretto a farlo se non vuole perdere per sempre il suo unico amore.

Così, conficca la mandritta nel petto del lupo.

The forest of October

Sleeps silent when I depart

The web of time

Hides my last trace

Sente il suo cuore battere tra le dita, il sangue caldo scorrere lungo l'avambraccio e sprizzare a terra, tingendo la neve di un rosso meraviglioso e cupo. Il respiro del lupo si fa lento, gorgogliante, e il ragazzo continua a guardarlo negli occhi mentre strappa via il cuore, lentamente.

Ed ecco tutto ciò che resta del suo amore. Una massa di carne calda e compatta che può stringere tra le dita, un brandello di carne che vivrà accanto a lui, nel ghiaccio, per tutta l'eternità.

Lo morde, sente il sangue scorrergli in bocca e lungo il mento, e mai nulla gli è parso più buono.

La vita lo investe con tutta la sua forza, e ad ogni sorso si sente sempre più forte, sempre più libero.

Abbassa lo sguardo, e il corpo del lupo è sulla neve, abbandonato come una foglia morta; il pelo grigio e bianco è inzuppato di sangue, la bocca irta di canini aperta, violacea.

Lo ama così tanto.

Gli accarezza il pelo, lentamente, e la mano affonda in una morbidezza incomparabile, che perde a poco a poco il suo tepore; poi si alza, rimette il mantello scarlatto e osserva la foresta, incantato. Si inchina al cadavere della bestia, con grazia, poi fa un saltello nella neve rossa e, dopo un attimo di incertezza, riprende la sua danza.

La voce cristallina si spande nella foresta come il tintinnio di mille campanelli d'argento.

Dopo qualche tempo, all'orizzonte si profila una sagoma scura, dagli occhi brillanti.

Un lupo.

My blaze travel the last universe

Like the sights of magic

Wrapped in aeons

My mind is one with my soul

I fall alone while leaves fall

From the weeping trees















_Angolo del Fancazzismo_

In questa sottospecie di rivisitazione violenta della fiaba di Cappuccetto Rosso ho immaginato Kurt come una specie di spirito della neve/cacciatore di lupi e Dave come uno spirito lupo/umano. Ciò non significa necessariamente "licantropo", ma voi potete vederla anche così (per chi se lo stesse domandando, non ho visto nel modo più assoluto Cappuccetto Rosso Sangue e ogni somiglianza - che spero non ci sia - è assolutamente casuale).

La canzone citata è "Forest of October" degli Opeth. Ascoltatela, perché è un capolavoro.

Ho usato anche il prompt #011 della Big Damn Table, "Rosso", tanto per gradire :D

Spero che anche la seconda shot della Kurtofsky Week vi sia piaciuta e ringrazio anticipatamente tutti quelli che leggeranno e recensiranno queste mie stranezze.

See you soon,

Roby


   
 
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