Pov Serena
Il
mattino seguente, mi risvegliai in una stanza sconosciuta e in un letto
comodissimo, quella di sicuro non era la mia stanza! Focalizzai le
immagini nella mia mente, cercando di ricordare tutto quello che era
successo la sera precedente: avevo fatto pace con Zayn e avevo dormito
in camera sua. Sentivo due braccia calde circondarmi la vita, mi girai
lentamente dall’altra parte del letto, trovando il volto di Zayn.
Quant’era bello! Sembrava un angelo…il mio angelo, stare
nelle sue braccia, mi faceva sentire protetta. Era un ragazzo speciale
e me lo aveva confermato quando ieri sera, gli avevo detto di non
essere pronta e lui non me ne ha fatto una colpa, mi ha coccolato
finché non mi sono addormentata.
“La smetti di fissarmi” mugolò aprendo gli i suoi occhi color cioccolato
“Buongiorno Zayna” dissi ridendo e dandoci un bacio sulle labbra
“Dormito bene?” chiese accarezzandomi il viso.
“Si, soprattutto perché avevo te al mio fianco”
risposi arrossendo, non era da me fare tutti questi complimenti
“Ancora complimenti! Vedi che ci faccio l’abitudine” disse mostrandomi uno dei suoi meravigliosi sorrisi
“Scemo!!” esclamai “Andiamo a fare colazione, sto
morendo di fame” alzandomi dal letto, ma mi bloccò
tirandomi verso di lui con il polso
“No, stai un altro po’ qui con me” si lamentò
facendomi cadere sul suo petto, era peggio di un bambino, però
era così carino!! Cavolo, stare con lui, stavo diventando come
quelle dodicenni alla prima cotta.
“No, è tardi è per di più ho fame,
sarà per la prossima volta” dissi convinta e alzandomi per
andarmi a fare una bella doccia. “Zayn, vado a farmi una
doccia”.
Chiusi la porta del bagno a chiave, mi spogliai e mi infilai nel box
della doccia: come bagnoschiuma usai quello di Zayn. Amavo il suo odore
alla vaniglia, me lo sarei mangiato!
Mi lavai velocemente e uscì dal bagno, con un asciugamano, che mi copriva giusto il necessario:
“Wau.. comunque questi me li ha dati tua sorella ieri!”
esclamò Zayn guardandomi con una faccia da pesce lesso, stavo
sfidando la sorte, uscendo con quel mini-asciugamando.
“Grazie, adesso puoi andare, mi devo cambiare” dissi spingendolo verso la porta
“Vedi che fine:, essere cacciato dalla mia stessa camera!
Cucciola, hai sbagliato porta, vado a farmi una doccia!”
esclamò prendendomi per i fianchi e baciandomi sulle labbra,
fino ad arrivare al collo
“Malik?!” esclamai cercando di mantenere un tono severo
“Si vado, d’accordo” sbuffò chiudendosi in
bagno. Mi vestì indossando un paio di short, una t-shirt viola e
un paio di converse, aggiustai i capelli, tutti arruffati, mettendoci
un po’ del gel di Zayn, avevo un ottimo profumo.
“Serena hai fatto? posso entrare o mi ricacci fuori?” urlò da dentro il bagno
“No, vieni ho fatto, adesso me ne vado, così ti puoi
cambiare” risposi sistemando il letto, ma quando mi girai, me lo
ritrovai davanti a dorso nudo con solo un asciugamando attaccata alla
vita.
“Esco-o subito-o” balbettai imbarazzata. Dire che era
bellissimo era un offesa! Era un dio greco, aveva un fisico stupendo,
gli sarei saltata addosso, avevo gli ormoni a mille.
“Per me puoi rimanere” rispose malizioso, come se cambiarsi
davanti alle ragazze, fosse una cosa normale! Roteai gli occhi e scesi
di sotto a preparare la colazione, erano quasi le nove di mattina e i
ragazzi erano ancora nei propri letti a poltrire. Per mia grande
sorpresa, trovai mia sorella che dormiva sul divano, mi sembrava
strano, non doveva dormire con Harry? Ieri sera lo vista con i miei
occhi, chiudersi in camera con lui. Forse aveva litigato. Vabbè!
Mi spiegherà tutto, quando si sarà alzata. Andai in
cucina e incominciai a preparare una colazione all’italiana:
fette biscottate con la nutella, latte e cereali. Mentre spargevo
la nutella sulla fetta biscottata, mi senti cingere i fianchi da
qualcuno, ovvero, da Zayn:
“Mmh, siamo di buon umore stamattina” dissi senza girarmi verso di lui
“Sei tu, che mi rendi così!” esclamò
girandomi verso di lui e baciandomi. Misi le braccia dietro al suo
collo e schiusi le labbra, facendo incontrare le nostre lingue.
Incominciai ad accarezzargli i capelli neri e morbidi, che amavo un
sacco! Zayn mi sollevò con le braccia e circondai, con le gambe
i suoi fianchi. Gli mordicchiai il labbro inferiore, mentre la sua mano
incominciava a scendere fino al basso ventre.
“Buongiornoooo” urlò Louis entrando in cucina
insieme agli altri, mancavano all’appello solo Harry e Rebecca!
Io e Zayn ci staccammo subito, avevo tutte le guance rosse e le
mutandine completamente bagnate. Se non ci avessero interrotto, io e
Zayn, avremo approfondito il nostro rapporto!
“Ehi ragazzi, ma Harry??” chiese Zayn ricomponendosi
“Non lo so, non sta nemmeno in camera sua, il letto non è
disfatto, forse ieri sera sarà uscito e ancora non si
è ritirato ” rispose Louis, lui sapeva tutto di Harry, si
amavano di amicizia.
“Bah, strano” sussurrai andando in salotto, per svegliando
Rebecca “Ehi, Rebecca, sveglia è pronta la colazione”
“Non ho fame, lasciami dormire” sospirò. Rebecca che
non voleva fare colazione?? Allora c’era davvero qualcosa che non
andava, lei amava mangiare, lei e il cibo erano una cosa sola, non so
come faceva ad vere un fisico da modella!
“Rebecca cos’è successo? non ti riconosco” dissi accarezzandole i capelli
“Hai tempo??!” chiese girandosi verso di me. Che domanda! Certo che avrei sempre avuto tempo per lei.
“Certo, però vatti a lavare, io ti raggiungo subito, nel
frattempo chiamo mamma e le dico che va tutto bene” dissi
aiutandola ad alzare.
“Di sopra c’è Harry?” domandò in sussurrò
“No, perché??”
“Poi ti spiego” disse salendo dopo aver salutato gli altri in cucina.
Mi accomodai sulla poltrona e composi il numero di casa. Parlai per un
bel po’ a telefono, mia mamma non mi lasciava riattaccare, faceva
domande su domande, così tante che per farla smettere ho dovuto
dire che avevo finito il credito e io che l’avevo chiamata per
avvertirla che saremo tornate nel tardo pomeriggio, avevo deciso di
passare tutta la giornata con loro, anzi con lui. Appena riattaccai, la
porta di ingresso si spalancò: era Harry che era ritirato
insieme ad una biondina. Si sentiva la puzza d’alcol fino alla
poltrona. Harry era ridotto uno straccio e quella puttana continuava a
baciarlo, come se io non esistessi. Sospirai e mi avvicinai a loro:
“Buongiorno, mi dispiace, ma adesso non puoi stare in questa
casa, quindi esci subito da qui” dissi a quella sgualdrina in
cerca di successo. Mi girò le spalle e se né andò
senza ribattere. Forse aveva capito, dal mio sguardo omicida, che non
le conveniva affrontarmi.
“Serena ma che fai?” domandò Harry irritato, massaggiandosi le tempie
“Vai di sopra e fatti una doccia fredda, dopo dobbiamo
parlare” dissi salendo al piano di sopra per parlare con mia
sorella. Entrai nella camera di Harry e trovai a Rebecca in
lacrime:
“Ehi, che succede?” domandai abbracciandola
“E’ un bastardo, me ne voglio andare” disse singhiozzando
“Spiegami, non capisco” dissi facendola sedere sul letto
“Ieri sera, quando sono andata in camera, Harry stava disteso sul
letto, allora io mi sono affiancata a lui e ha incominciato a baciarmi
e a toccarmi. Voleva farlo e anche io avrei voluto, ma non mi sentivo
pronta, allora l’ho allontanato e gli ho spiegato le cose per
bene, lui se l’è presa, si è vestito e se ne
è andato. Io sono stata malissimo, non riuscivo a dormire e
così sono scesa disotto, e mi sono preparata una camomilla e mi
sono addormentata, per questo mi hai trovato sul divano. Prima stavo
scendendo a fare colazione e ho visto Harry, con quella, e allora sono
corsa di sopra, lui mi voleva solo per portarmi a letto, per questo sto
male. Per favore andiamo via” disse supplicandomi. Che bastardo,
aveva ragione Rebecca e io che pensavo fosse diverso
“Certo aspetta un secondo, tu incominciati a preparare”
dissi alzandomi dal letto e uscendo dalla stanza, sbattendo la porta:
“Tu! Sei solo un bastardo, sei come tutti, ti vai a rifugiare
dietro alle puttane, perché tu non sai cosa vuol dire amare, ti
interessa sola una cosa! Ma ti avverto, non avvicinarti mai più
a mia sorella, perché te ne pentirai” urlai contro Harry.
Nessuno doveva usare mia sorella! Presi la borsa e uscì insieme
a Rebecca, senza neanche salutare nessuno. Un po’ ero
dispiaciuta, ma ero troppo incazzata.
“Serena, per favore non dire niente a mamma, io vado a fare una
passeggiata, voglio stare da sola un po’ da sola” disse
Rebecca
“Va bene, fai attenzione” dissi incamminandomi verso casa.
Pov Rebecca
Ogni
passo equivaleva a una lacrima. Stavo malissimo, mi sentivo usata. Io
non gli piacevo, voleva solo portarmi a letto, come una qualunque e
aggiungermi alla sua lista di conquiste. Per fortuna me ne sono
accorta in tempo, prima di innamorarmi totalmente di lui. Avevano
ragione i siti di gossip, lui era solo un donnaiolo da una botta e via,
non sapeva il significato di amore .
Mentre ero immersa nei miei pensieri, non mi accorsi di essere arrivata in un parco.
Mi sedetti sotto un albero e nascosi la testa tra le gambe, continuando
a piangere. Non avevo mai versato così tante lacrime in una
giornata, nemmeno quando mia sorella mi tagliò i capelli!
“Rebby” senti qualcuno chiamarmi e dal suo accento
doveva essere sicuramente la causa delle mie lacrime. Con che coraggio
veniva da me? Non aveva dignità?
“Cosa vuoi” risposi fredda asciugandomi le lacrime, non meritava neanche quelle!
“Senti, mi dispiace, non so che mi è preso, non mi
è mai capitato di essere rifiutato e quando tu l’hai fatto
mi sono sentivo ferito, tu mi interessi. Mi piaci da morire e spero di
non aver mandato tutto a puttane portando quella a casa mia, per favore
perdonami. Avrei dovuto capire, che non eri sicura e che avevi bisogno
dei tuo tempi, spero che riuscirai a perdonarmi” disse Harry,
sembrava sincero, ma non riuscivo a fidarmi di lui. Sospirò e mi
asciugò una lacrima traditrice che percorreva la mia guancia.
“Harry mi hai ferito, portandoti quella a casa, mi sono
sentita usata, tu volevi potarmi solo a letto, volevi solo aggiungermi
alla tua lista io…” non feci in tempo a finire di parlare
che mi ritrovai le sue labbra sulle mie. Avevano un sapore
meraviglioso un mix di menta e pesca. Aveva delle labbra morbidissime,
me le sarei mangiate Non lo respinsi, avevo bisogno di lui, per la
prima volta mi sentivo completa.
“Mi perdoni??” chiese distaccandosi da me, per riprendere fiato.
Non risposi, ma lo ribaciai, le nostre lingue si incrociavano fra di loro, sembrava che fossero state create per stare insieme.
“Guai a te se mi fai soffrire” ringhiai staccandomi da lui
“Non succederà più, è una promessa”
rispose stampandomi un bacio a fior di labbra, per poi farmi alzare da
terra.
“Dove andiamo?” chiesi curiosa
“A casa mia, abbiamo una bella notizia da darvi” rispose sorridendo.
“Che bello!! A aspetta mando un messaggio a Serena” dissi prendendo il cellulare dalla borsa:
To Serena
Ci vediamo a casa dei ragazzi, hanno un sorpresa per noi.
Ho fatto pace con Harry!
XOXO
La risposta non tardò ad arrivare, strano di solito ci metteva cent’anni!
From Serena
Io già sto la, spero che abbiate chiarito! Muovetevi, che qua non mi anticipano niente!
Xoxo
Letto il messaggio, rimisi il cellulare in borsa e insieme ad Harry, ci avviammo vero casa.
Ecco un altro capitolo.
Sono felicissima che vi piaccia, davvero tanto.
Cosa sarà questa sorpresa, tanto desiderata da Serena, per saperlo, continuate a seguirmi...
Ringrazio tutti, fatemi sapere quello che ne pensate, positiva o negativa che sia.
Vi aspetto alle recensioni
Bacioni Nessiecarlalp :D :D :D