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Autore: shesafeandsound    30/04/2012    3 recensioni
I remember tears streaming down your face, when I said, I’ll never let you go, when all those shadows almost killed your light. I remember you said, don’t leave me here alone, but all that’s dead and gone and passed tonight.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Chapter 23

 


Summer

     presi la giacca sull'attaccapanni antico, posizionato vicino alla porta dell'entrata ed uscii di casa per prendere un po' d'aria. stava girando tutto troppo velocemente, per i miei gusti. non sapevo bene dove andare, camminavo a braccia conserte e a passi lenti, osservando attentamente tutto ciò che mi cirondava. era come se non avessi mai visto nulla di quel genere, come se fosse la prima volta che vedessi Londra. a qualche centinaio di metri da casa, c'era un parco che avevo completamente rimosso dai miei ricordi e chissà quante altre cose non mi ricordavo.
mi sedetti su una panchina rossa vuota, intorno ad un lago dove nuotavano alcuni cigni. accavallai le gambe per sentire meno il vento che soffiava e che penetrava gelido nella mie calze color carne, presi dalla tasca interna della giacca un pacchetto di sigarette da 10. non fumavo quasi mai, eccetto quando ero particolarmente stressata, proprio come ora. presi l'accendino, che tenevo dentro il pacchetto al posto di 4 sigarette già fumate, e, tenendo la mano vicino alla fiamma, cercando di non farla spegnere per la brezza, ne accesi una che era già fra le mie labbra. porta le mie dita su quest'ultima, aspirai e l'allontanai dalla bocca per poi espirare. tirai la testa indietro e lasciai che cadesse sullo schienale della panchina. ok, questa non era di certo la posizione più comoda per fumare ma così potevo vedere il cielo che quel giorno era di un azzurro limpidissimo, senza ombra di nuvole. dei cerchi di fumo uscirono dalla mia bocca, li vidi salire in alto e disperdersi nell'azzurro dell'aria. l'odore della sigaretta, vedere il fumo uscire dalle mie labbra, mi rilassava tantissimo.
"stai comoda?" mi chiese una figura capovolta, avvicinandosi alla panchina. inclinai la testa per cercare di capire chi fosse ma senza risultati, così mi misi seduta con la testa dritta e mi alzai rivolgendomi verso quella persona e, finalmente, realizzai che si trattava di Liam.
"Payne, che ci fai da queste parti?" chiesi inspirando con la sigaretta fra le labbra.
"che ci fai con quella sigaretta?" ribettè togliendomela dalla bocca con una tale naturalezza che quasi non me ne accorsi.
"ehi, dammela, è mia!" ma non feci in tempo a finire la frase che era già finita sotto il suo piede ed era stata spenta. "sei un coglione, Payne!" esclamai, allora, alterando il tono della voce.
"non fumi mai perchè ora devi farlo? se hai bisogno di sfogarti puoi parlare con me ma non fumare. é una cosa che odio, soprattutto nelle ragazze" mi spiegò con un'aria da sufficienza.
"e perchè dovrebbe interessarmi ciò che odi e ciò che non odi?" chiesi aggrottando le sopracciglia.
"acida, la ragazza." ci fu un momento imbarazzante di silenzio, stavo per andarmene quando mi bloccò. "come facciamo con Louis e Megan?"
mi girai e ritornai ad avvicinarmi a lui, ci sedemmo e riflettemo sul da farsi.
"non ne ho la più pallida idea. Louis è stato uno stronzo assurdo, stavano insieme da tanto per rovinare tutto così!"
"ma tu sai com'è andata la storia?" mi chiese incuriosito.
"no" domandai perplessa. cosa c'era da sapere? lui l'aveva tradita, semplice.
"ora ti spiego. circa due mesetti fa, una fan, ci ha incontrato al di fuori di un locale e ci ha chiesto l'autografo poi, quasi supplicandoci, ci ha chiesto il numero di telefono. noi per fare uno scherzo, le abbiamo dato solamente quello di Louis dicendo che era il numero che utilizzavamo in generale, quando stavamo insieme ed era un numero di lavoro. Louis si arrabbiò tantissimo, una volta che questa ragazza si fu allontanata. ci tolse la parola per tre giorni e alla fine, chiedendoglielo in ginocchio, ci perdonò. questa fan non gli ha dato mai fastidio, non ha mai chiamato, così avevamo pensato che avesse perso il numero o magari non ci volesse disturbare. ci eravamo dimenticati di questa e poi... è successo questo casino. quindi alla fine, siamo stati noi a dare inizio a tutto ciò: Louis non ha dato il numero a nessuno" mi spiegò quasi difendendo l'amico
"... ok, va bene, però resta il fatto che lui dopo ci si è visto con la ragazza, è questa la cosa grave!" risposi portandomi le mani sulle ginocchia.
non dimmo nulla per molti minuti, eravamo troppo impegnati a cercare una risposta, una soluzione per far ritornare quei due insieme. erano la coppia perfetta e non poteva finire in quel modo.
"pronto?" esclamai rispondendo al telefono. Liam mi scrutava penserioso.
"Summer!" rispose Megan con un tono alquanto allegro per la situazione. "c'è un ragazzo carinissimo che mi sta consolando e ti giuro che non voglio proprio più pensare a Louis. se lui mi ha dimenticato così presto e se sono stata rimpiazzata da un'altra perchè dovrei abbattermi per lui, allora?"
"Megan, ma che dici? Vi siete lasciati ora già lo hai dimenticato?" chiesi sconcertata, non era da lei.
"No, però voglio dimenticarlo! Ora devo andare!" e una volta che disse questa parole, sentii una risata di sottofondo e poi, mi attaccò in faccia.
allontanai il cellulare dall'orecchio e lo osservai a lungo. mantenni gli occhi su quello schermo nero per almeno 5 minuti, finchè Liam non mi diede uno scrollone e mi riportò al mondo reale.
"che succede?" mi chiese preoccupato.
"ha detto che vuole dimenticarlo, che ha conosciuto un altro e che non vuole star male per Louis" gli spiegai con un tono molto diffidente e con la voce tremante. "e poi ha riso!" conclusi.
"eh ma che grande troia!" si lasciò sfuggire il mio amico facendo un gesto plateare con le mani.
io non risposi, non difesi Megan e non gli diedi della poco di buono ma mi stava suonando strano. lei lo ha sempre amato ed ora...ed ora non gli importa più nulla? impossibile e poi mi diceva sempre di quanta paura avesse nel perderlo quindi doveva essere successo qualcos'altro.
eravamo entrambi scioccati. anzi, dire scioccati, era troppo poco.
"vuoi?" chiesi tirando fuori due sigarette dalla giacca.
"sì" mi rispose lui guardando i due cigni nuotare nel laghetto. accesi la mia e poi gli passai l'accendino.
non mi ero neanche ricordata che lui non avesse mai fumato e che mi avesse detto che non gli piacciono le ragazze che fumano.
rimanemmo sulla panchina a fumare quellla sigaretta e poi lui si alzò
"ora vado a casa, ne parlo con qualcuno e poi ... e poi troviamo una soluzione ... forse" mi informò tenendo una mano sullo schienale della panchina rossa e piegandosi un po' con la schiena per darmi un bacio sulla guancia. io annuii silenziosamente e misi in moto il cervello: dovevo capirci qualcosa.
presi la borsa e mi alzai in piedi, mi diressi verso l'albergo dove Megan e Louis avevano litigato e, di fronte al bar, quello in cui io ed Harry ci incontrammo una sera qualunque, vidi Megan seduta per terra con un sorriso idiota stampato sulla faccia.
corsi verso di lei e poi lasciai cadere la borsa. "Megan!" esclamai dandole degli schiaffettini sulle guance ma lei cadde in una risata convulsiva e dopo un po' disse "Summer! io voglio dimenticare Louis!" mi abbracciò e si lasciò andare, mise la testa nell'incavo della mia spalla ed io la tenni stretta fra le braccia. aveva un alito che diceva tutto: aveva bevuto ed ora non era del tutto sobria. chiamai Liam e lo feci venire. caricò Megan in macchina e ci portò a casa.



                           Ilenia                                                                                                                   




"come stai?" mi chiese Zayn entrando in camera mia, baciandomi la fronte.
"bene, grazie" accennai un sorriso e gli feci cenno di sedersi sul letto, vicino a me.
"di quanti mesi è il bambino?" mi chiese premurosamente.
"4 mesi, circa" risposi pensierosa. guardavo il basso con la mia mano costantemente appoggiata sulla pancia, come se questo potesse indicarmi una soluzione, una strada da seguire o chissà che.
"ti fidi? andrà tutto bene. ti starò accanto. ti porterò a fare tutte le ecografie che serviranno, compreremo tutti i giochi per il bambino e se ci servirà compreremo una casa per noi due. ti fidi?" mi domandò guardandomi negli occhi. nessuno mi aveva mai guardata con tanta purezza e sincerità. annuii e ci stringemmo in un abbraccio che fece svanire ogni mia paura.
"i tuoi lo sanno?"
"sì. hanno detto che se voglio posso tornare a casa e mi aiuteranno loro però io non voglio lasciarvi - feci una pausa, scrutai i suoi occhi color nocciola e ripresi- non voglio lasciarti."
"e potrei venire anche io?"
"credo proprio di sì!" i miei occhi si illuminarono: sarei potuta ritornare dai miei, Zayn sarebbe rimasto con me ma ... "la band?" chiesi risvegliandomi dal mio bel sogno colorato, libero da ogni problema.
"la band ... la band può fare a meno di me. non dico per sempre, magari per i primi anni, poi potrei ritornare. non è questo il problema"   




*myspace
buonsalve a tutti. pausa di non so quanti mesi o di quanti anni lol comunque dopo molte vostre richieste di continuare,alla fine mi sono decisa ed ecco qua il capitolo. dovete perdonare la lunghezza estramamente corta ma purtroppo sto facendo fatica a continuare questa storia. poi dovete perdonarmi la grafica in quanto, con il pc nuovo, efp mi è andato a puttane e non mi fa cambiare font una volta copiata la storia...è veramente un casino e quindi non potrò più usare font o dimensioni diversi perchè altrimenti dovrei scriverlo direttamente su efp ma sapete che è impossibile in quanto non posso neanche salvare çç quindi spero che questo ritorno vi sia piaciuto e spero di continuare al più presto.
vi chiedo solo una cosa: una piccola recensione per sapere cosa ne pensate ma anche per capire se ho perso tutti i lettori çç aiutatemi  a capirlo.
Un bacio, Noemi. @shesafeandsound (su twitter)
  
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