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Autore: Tatiana_    30/04/2012    1 recensioni
si può amare, dopo aver odiato per 18 anni?
Genere: Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 15: vivere il momento
 
Isabella
 
Mi baciò come se fosse niente, con la stessa intensità delle settimane precedenti.
Ormai a torso nudo, mi spinse di prepotenza al muro, armeggiando con la mia maglietta così da sfilarmela.
Volevo liberarmi, volevo sentirmi fresca e libera-pensai, aiutandolo a sfilarmi il reggiseno.
I baci si facevano sempre più disperati e violenti, sentivo la tua lingua estremamente fremente scontrarsi ripetutamente con la mia.
Iniziò a baciarmi il collo, la scapola per poi svendere lungo il petto e il ventre;
Baciò i miei seni e il loro contorno lasciando una lieve traccia umida, che si mescolava al sudore e all’eccitazione: e mentre lui s’abbassava, io mi sfilavo i pantaloni.
Lo aiutai a fare lo stesso e quando fummo entrambi nudi gli saltai in braccio; lui mi afferrò per le cosce e per i glutei mentre si dirigeva, senza fretta e permettendo che io assaporassi il sapore del suo collo morbido, verso la mia camera da letto.
Mi buttò sul materasso morbido e, lentamente, strusciando il suo corpo al mio, mi sussurrò all’orecchio:
‘Chiudi gli occhi’
Mi morsi le labbra, e sentii le sue che lasciavano una scia di baci lungo il ventre e l’inguine.
Le sue mani si muovevano come onde su tutto il mio corpo, facendomi provare un piacere mai sentito prima. Il suo tocco delicato sul mio petto mi faceva sentire leggera e fresca.
Vicina al culmine, gli ordinai di fermarsi e di stendersi, mica poteva divertirsi solo lui.
Feci scorrere mooolto lentamente le mani sul suo ventre, sul suo inguine ormai dilaniato dal suo membro eretto, sulle sue gambe muscolose. Risalii nuovamente sul suo petto, leccando e toccando le sagome dei suoi muscoli.
Tutto ciò che volevo in quel preciso istante era che fosse mio;
Non mi importava se il giorno dopo non avrei potuto guardare Louis negli occhi, oppure se poi avrei dovuto lasciare Zayn.
Doveva essere mio, per forza.
Finalmente dopo dei minuti eterni, percepii il suo organo muoversi dentro me.
Prima lento ma profondo, accompagnato dagli ampi movimenti dei nostri bacini;
Poi sempre più veloce e superficiale.
Gememmo entrambi quando raggiungemmo l’orgasmo, in contemporanea.
Ci fermammo quando, un’ora dopo, lui crollò sul mio petto. Gli accarezzai i morbidi e sudati capelli corvini, abbandonandomi a qualche riflessione.
Avevo desiderato così ardentemente questo momento, ma mi aveva solo confusa di più.
Ciò che provavo per Zayn era un sentimento sincero, delicato ma passionale e bruciante allo stesso tempo. Lo avevo avuto; si era concesso a me come io a lui.
Eppure c’era quell’altra parte.. la parte di Louis.
Il bacio della sera precedente non mi era di certo rimasto indifferente. Lo desideravo ardentemente.. mi chiedevo se avessi dovuto fare l’amore anche con Louis, per capirlo.
Intanto mi godevo il momento, e avvolgevo tra le braccia quello che era, ancora, il mio fidanzato.

 Violet

 
‘Harry lo sai che me la pagherai, vero?’ dico scendendo dalla sua audi fiammante e dirigendomi verso i negozi di vestiti da ballo.
‘Perché amore?’ Disse avvolgendomi in un abbraccio mentre entriamo in uno shop.
‘Beh, per cominciare per la storia del ballo. Dico, è così stupido!’
‘E andiamo Vio, devi lasciarti andare, vedrai che ti divertirai! Come la sera in cui ci siamo baciati per la prima volta alla festa della Ross, ti ricordi?’
Inizio a prendere un po’ di vestiti a casaccio, entro in un camerino lasciando strategicamente aperto un angolo della porticina in legno.
‘Ricordo che ero ubriaca, e che mi hai baciata con l’inganno, sei stato disonesto!’ Puntualizzo.
‘Io ricordo che se non ci fossi stato io, tu ti saresti messa sicuramente a ballare sui tavoli!’
‘Ohh questo non è assolutamente vero!’ Dico ridendo. Ricordavo con piacere quella serata. Proprio in questo negozio avevo comprato l’abito.
‘Amore, non avevo mai visto nessuno così sbronzo!’ Commenta da fuori il camerino ridendo. Stava – ovviamente – dando qualche occhiata dentro.
‘Ok diciamo che è stata una serata da dimenticare, lo ammetto’
‘Per me no di certo, è stata una delle più belle della mia vita!’ Cristo santissimo. Quelle fossette mi avrebbero potuto fare morire, ne sono più che certa.
‘Ah si? E perché sentiamo?’
‘Beh, per cominciare perché mi hai parlato senza sbranarmi, anzi eri alquanto socievole. Se poi contiamo anche il bacio, andiamo, è stato bello. Perché non vuoi ammetterlo?’ Sentivo la sua voce farsi sempre più nervosa fuori dal camerino, mentre io provavo l’ennesimo vestito.
‘Styles, ero ubriaca! All’epoca non provavo ciò che sento adesso, ero ubriaca, ok?’ Adesso però iniziavo ad innervosirmi io.
‘Ok, forse ho insistito troppo ma non c’è alcun motivo di arrabbiarsi.’
‘Io non sono arrabbiata, sono solo seccata’ Uscii fuori dal camerino, già immaginando la sua faccia rabbiosa, ma lo trovai con gli occhi spalancati e un mezzo sorriso malizioso.
‘Harry? Tutto ok? Lo sai che non sono arrabbiata davvero, vero?’ Forse avevo esagerato.
Mi sorprese, avvicinandosi a me; appoggiò le sue mani sulla mia vita: i nostri nasi si sfioravano.
‘Sei.. Non trovo neanche le parole per esprimerlo. Sembri un angelo’
‘A pensarci il ballo, con te, non sarà poi così terribile’ Ammetto arrossendo violentemente.
Alzò con un dito il mio mento, costringendomi a guardarlo negli occhi: ero ubriaca, di nuovo, del colore di quegli smeraldi profondi.
Nonostante lo avessi baciato ormai un’infinità di volte, ogni nuovo tocco tra le nostre labbra era sconvolgente.. e anche questa volta fu così.
Le nostre bocche si sfiorarono a mala pena, ma quel contatto fu sufficiente a farmi desiderare di più.
Quindi senza pensarci due volte lo spinsi dentro il camerino, chiudendo la porta a chiave. Gli buttai le braccia al collo, mentre le nostre labbra si incontravano di nuovo, adesso per un bacio più intenso e disperato.
Gettai la mia lingua il più infondo possibile, nel tormentato tentativo di agganciare la sua.
Dopo essersi ripreso dall’iniziale stupore, avvolse il mio fragile e fine busto tra le sue braccia e continuammo a baciarci per svariati minuti.
‘Sai che c’è?’ fa lui staccandosi, con faccia seria.
‘Cosa?’ Iniziai a preoccuparmi.
‘C’è che ti amo,  sei mia e non ho la minima intenzione di lasciarti andare. Al diavolo quella serata dalla Ross, ormai conta solo questo momento.’
‘Promettimi che non mi ferirai, ti prego. Non credo che riuscirei a superarlo.’
‘Non lo farei mai, non ne avrei neanche il coraggio.. ti amo troppo’ rispose sul mio collo.
‘Vorrei che fosse per sempre’ dissi tra un gemito e l’altro.
‘E’ ciò che desidero anch’io.. e sarà così’
E’ vero, me lo sento nelle vene. Sarà indubbiamente così.
Sarà per sempre. 
  
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