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Autore: Jodie Roses    30/04/2012    1 recensioni
Jodie, una ragazza dai capelli rosso sangue, una ragazza come tante altre, niente di speciale (o almeno così pensa lei) in una città come Los Angeles negli anni del grande rock'n'roll.
Axl, il cantante della band più in voga del momento, che tutte amano e tutte desiderano (o almeno così pensa lui) a cui nessuno può resistere.
E se un giorno incontrasse quella ragazza che non si concederà così facilmente a lui? Si arrenderebbe altrettanto facilmente? E comincerà a credere al detto "gli opposti si attraggono"?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fa schifo, molto schifo, ma era necessario. E' schifosamente corto .___. Il prossimo prometto sarà moolto più interessante :'D buona lettura ^-^



“Welcome to the jungle

we have got funny and games

we've got everything you want,

honey, we know the names

we are the people that can find

whatever you may need

If you got the money, honey,

we've got your disease...”

 

Così recitava Welcome to the Jungle, la prima traccia di Appetite For Destruction, e, a parere di Jodie e Nicky, la loro canzone più bella. A sentire i ragazzi, quello sarebbe stato il primo singolo, e presto avrebbero dovuto girare il video. Sì, perchè, incredibile ma vero,era uscito il loro primo album. Sempre a sentire loro, da un giorno all'altro. Ma probabilmente ce l'avevano in cantiere già da tempo, e non avevano mai fatto sapere niente. Chissà, forse pensavano che le ragazze non fossero in grado di capire i complicati meccanismi della discografia musicale.

Sta di fatto che, per quanto poco avessero potuto capirne, per loro il disco era...beh, diciamo che pensavano che i Guns avrebbero potuto pubblicare altri 200 dischi, e nessuno sarebbe stato all'altezza di quello. Nessuna delle due aveva perso tempo a fare complimenti sdolcinati o a elogiarli o a dirgli quanto erano bravi. Però...era una gran figata. Jodie, solitamente, ascoltava rock classico e dintorni, mentre Nicky più che altro metal, e quello riusciva a mettere d'accordo entrambi. Nicky aveva addirittura ammesso che li prendeva in considerazione per inserirli fra i suoi gruppi preferiti, al secondo posto, dopo i Metallica, ovviamente. Quando gliel'aveva detto Slash, ovviamente mezzo fatto, si era alzato, le aveva fatto un inchino ridicolo e si era inginocchiato davanti a lei, baciandole la mano. Due secondi dopo però, si era chinato per terra e aveva cominciato a vomitare. La ragazza schifata aveva dovuto fare un balzo all'indietro per evitare di essere colpita dagli schizzi. Forse dopo quello i Guns avrebbero dovuto aspettare ancora un po' per essere presi in considerazione seriamente.

Jodie non avrebbe mai dimenticato l'espressione che aveva Axl quando le venne a dire del disco. Sembrava felice. Non aveva mai visto qualcuno che sembrasse così...non so, allegro, contento, fiducioso nel futuro. Anche se lo conosceva da poco, dubitava che avesse avuto spesso quell'espressione stampata in faccia. Forse era la prima volta. Sta di fatto che l'aveva abbracciata, e baciata, e le aveva raccontato tutto, senza smettere di sorridere. Jodie era altrettanto felice. Cioè, il loro sogno si stava realizzando, come poteva non essere felice per loro?
Forse non aveva tutta la loro fantasia, o speranza, o il loro ottimismo, ma non aveva mai creduto seriamente possibile che riuscissero a diventare veramente famosi.
Perchè per lei i Guns erano i Guns. Semplicemente i Guns. Non erano il cantante bello, il chitarrista figo, o quello misterioso, il bassista alto alto, o il batterista biondo. Erano semplicemente Axl, Slash, Izzy, Duff e Steven...quei cinque ragazzi che erano entrati nella sua vita da un giorno all'altro, sconvolgendola. Anche se non sapeva ancora fino a che punto.
Ma se a Jodie interessava solo fino a un certo punto la loro musica, Nicky invece ne era molto coinvolta. Passava pomeriggi interi con loro, a cercare di imparare qualcosa o semplicemente a ascoltarli provare. Da ragazza aveva preso in mano la chitarra, e da allora non l'aveva più lasciata. Non che sapesse fare granchè, a dire il vero, però si divertiva a strimpellare. Diceva che riusciva a farla calmare, se era nervosa. Diceva anche che, ogni volta che la suonava Jimi Hendrix si rivoltava nella tomba. Con sua grande gioia, però, Slash e Izzy si erano offerti, quando avevano un po' di tempo libero dalle gruppo, dalle prove, e dalle groupie (parole loro) di darle qualche lezione. “E non offro lezioni solo di chitarra...” le aveva sussurrato Slash, cercando di baciarla. Oh, non che avesse imparato molto, ma valeva la pena di farle solo per quello.

Jodie però aveva un dubbio. Riguardo a una canzone...My Michelle. All'inizio non le importava molto, poi però ripensandoci si era chiesta...E se fosse qualcosa come Rocket Queen?

Così, nonostante un po' si vergognasse a fare la fidanzata gelosa, aveva chiesto spiegazioni a Axl.

«Ma senti Rose..posso farti una domanda?»

«Certo piccola, spara»

«Oddio, un po' mi vergogno a chiedertelo...ma..My Michelle...l'hai scritta per una ragazza, vero?»

Fece uno strano sorriso storto «Perchè me lo chiedi?»

Lei arrossì «Beh, sai dopo Rocket Queen forse sono diventata un po' paranoica...»

«Ahahah, beh, in fondo ti capisco» disse «comunque sì, l'ho scritta per una ragazza. Anzi, l'abbiamo scritta per una ragazza» precisò

«Si chiamava Michelle Young...Noi per scherzo però la chiamavamo Michelle Guns. L'abbiamo conosciuta io e Izzy, quando vivevamo a Seattle. Era diventata, per noi, un incrocio tra una madre una sorella. Era la nostra migliore amica, per così dire. Così, quando ci siamo trasferiti qui a Los Angeles ha voluto seguirci. E ha conosciuto anche gli altri. Mi ricordo che Slash ci provava in continuazione, ma lei stranamente non lo assecondava. Credo sia stata l'unica ragazza che è riuscita a convivere con noi così a lungo senza farsi sfiorare. Infondo, penso anche a lei piacesse Slash, almeno un pochino, ma per quanto ne so non hanno mai fatto niente»

«E poi che è successo?» chiese Jodie, incuriosita

«Beh...si è trovata un fidanzato. Sì, una sera torna a casa, fradicia, perchè fuori pioveva, ma felice, e ci racconta che ha conosciuto un ragazzo fantastico, bellissimo, che aveva capito subito che era il ragazzo della sua vita e cose così. E, qualche settimana dopo, andò a vivere da lui. Fece le valigie e se ne andò. Mi ricordo ancora benissimo la scena, come se fosse ieri. Disse che nonostante tutto noi eravamo ancora i suoi migliori amici e che niente ci avrebbe potuto dividere, e che si sarebbe fatta sentire presto»

«E non si è mai fatta più vedere, vero?» concluse Jodie per lui

«No- confermò «non l'ho più vista da quel giorno. Potrebbe anche essere morta, per quel che ne so. Comunque forse c'era da aspettarselo. Cioè...lei era fatta così. Però sono contento che almeno siamo riusciti a farle sentire la canzone che le avevamo dedicato...My Michelle, appunto»

«Oh» fece Jodie

Da quel momento non ne riparlarono più, però Jodie pensò che, un giorno o l'altro, le sarebbe piaciuto conoscerla, quella Michelle.

E poi, la canzone era bella. Che cazzo, erano tutte belle. Welcome to the Jungle, Nightrain, Paradise City, It's so Easy, e la sua Sweet Child O'mine..e poi vabbè, Rocket Queen...e tutte le altre...quel disco sembrava proprio perfetto per essere il loro biglietto d'entrata nella giungla.

  
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