Capitolo 2

"...Quindi, secondo questi sondaggi, le ragazze vanno trattate male.. e allora si che ti vorranno. Se tu fai il dolce, il delicato, la femminuccia ecc. non ti guarderanno mai. Prendete come esempio Yukimura, almeno che non fosse una pecora, secondo voi gli andrebbe mai dietro un qualche essere vivente?"
Rinchiusi in uno stanzino a sparlottare come donne sul punto di una crisi premestruale, alcuni ragazzi si scambiavano opinioni su l'atteggiamento più efficace per conquistare le ragazze durante la gita.
"A mio parare sarebbe meglio comportarsi come Yukimura, perchè magari facendo tenerezza otteniamo qualcosa!"
"Ma chi lo vuole a quello? Non se lo beccherebbe neanche mia nonna!"
"E poi.. ci stiamo facendo così tante paranoie quando la cosa più semplice è trattarle bene ma non in modo troppo smielato, eccezion fatta per la presidentessa naturalmente!"
Un coro di risate iniziò a propagarsi per tutta la stanza.. certi ridevano, altri si affogavano rossi in faccia per le troppe risate, altri ancora avevano le lacrime che scendevano dagli occhi e non si capiva se fosse più per le prese in giro alla presidentessa o per aver capito che il loro cervello, malato e fermo ormai da troppo tempo allo stato "Homo Sapiens", si stava progressivamente rimpicciolendo.
"La presidentessa lasciala agli alieni, che magari riescono pure a sfuggire dalla sua manata omicida!"
Le risate e le grida aumentarono a dismisura come se lo stanzino fosse diventato di punto in bianco un manicomio per psicopatici.
"E COSA AVREBBE CHE NON VA LA PRESIDENTESSA?"
Un silenzio di tomba calò nella stanza mentre tutti dopo essersi guardati negli occhi iniziarono ad inghiottire la saliva sapendo che da un momento all'altro sarebbero deceduti.
In quel momento una strana aura iniziò ad alzarsi nello stanzino.. dagli occhi di Misaki sembrava uscisse fumo, mentre seduta comodamente nella cerchia teneva il bracetto sulla spalla del malcapitato di turno.
Non si capiva bene se le botte che provenissero dallo stanzino fossero di corpi che cadevano o di corpi che sbattevano contro qualcosa,quel che è certo dieci minuti dopo uscì dalla stanza una Misaki tutta raggiante che lentamente spariva per uno dei tanti corridoi dell'hotel.
Dopo altri cinque minuti come tante lumache che strisciavano per terra, uscì l'allegra combriccola, che poi tanto allegra non era più, visto che le facce dei ragazzi somigliavano più a quelle di un vecchietto stizzito che di giovani arzilli e vispi.

Ormai da un paio di minuti Misaki era tornata nella sua camera e molto più rilassata, dopo un pò di sano sport, era ormai sul punto di andare a fare un bel bagno caldo.
Tanti pensieri aleggiavano nella sua mente mentre si preparava, primo fra tutti che non avrebbe potuto passare svoglitamente questa piccola vacanza con il continuo bisogno di dover prendere a calci il cretino di turno che si credeva chissà chi.
In più non aiutava per niente il fatto che oltre alla sua classe ci fossero tutte le altre, così che i suoi doveri in quanto presidentessa si duplicavano a dismisura non permettendole quasi il tempo per respirare.
Un lato positivo comunque era di non dover andare al Maid Latte per lavorare in quanto aveva preso una settimana di ferie, anche se avrebbe preferito di gran lunga andarci piuttosto che stare fra tanti essere umani di sesso opposto al suo per sette lunghi giorni.
Le ragazze erano uscite tutte insieme a ispezionare la zona e seppur l'avevano invitata dovette cordialmente declinare l'invito in quanto era troppo stanca persino per mettere un piede fuori dalla porta, anche se la forza per mettere KO qualche ragazzo non le mancava mai.
Al fine di tutto in hotel c'erano solo lei e i maschi sparsi per le stanze.. e qualche professore che se la dormiva alla meglio mentre lei stava dietro a quegli animali da almeno quattro ore.
Cascasse il modo perciò, non si sarebbe privata il piacere di un bagno rilassante.

Mille bolle, come diceva la canzone, e tanta schiuma.
Tanta schiuma e mille bolle.
Tutto ciò che voleva vedere era già davanti ai suoi occhi e ciò che voleva sentire avvolgeva già la sua candida pelle.
Così concentrata dalla felicità del momento non si accorse di uno spostamento d'aria, così come non si accorse neanche della presenza di qualcuno nella stanza, almeno fino a che due mani possenti non si posarono delicatamente sulle sue spalle.
"Oddio!" Si girò di scatto con gli occhi spalancati e quando vide che il malefattore non era altri che il carissimo Usui avrebbe piacevolmente voluto staccargli la testa a morsi se non fosse che l'immobilità del momento non le permetteva di muoversi, in quanto non ci teneva a farsi vedere nuda da lui.
"TU SEI PAZZO!"
"Certo di te!" Il suo ghigno era tutt'altro che docile.
"Esci subito di quì o ti giuro che ti sbatto fuori a calci!"
"Prima cosa non so come farai ad alzarti, secondo non volevo mica stuprarti.. ero venuto solo per farti un bel massaggio così da farti rilassare un pò!"
"Mi stavo già rilassando prima che arrivassi tu"
"E allora lo continuerai a fare anche sopportando la mia presenza, perchè non ho intenzione di lasciarti quì sola soletta!"
"Usui mi stanno saltando i nervi!"
"E allora vediamo di non farli saltare!" Spostando leggermente le mani in direzione del collo con una dolcezza quasi disarmante.
Misaki non voleva ammetterlo ma ci sapeva fare. D'altronde avrebbe mai trovato qualcosa in cui Usui Takumi non si sarebbe distinto dal resto dell'umanità?
"Non starai cercando di corrompermi?"
"Certo che no.. anche se..." e si avvicinò all'orecchio destro "starei meglio nudo e stretto a te, in questa stessa vasca!"
"USUI FUORI DI QUI'!!"