Capitolo 2.

Io:'Jon piccolo mio vieni' Non mi sentiva tra le parolacce e le lacrime di mia madre lui non riusciva a sentire le mie parole.

Io: 'Jon.. perdiamo.. l'aereo.. dai.. su.. vieni..'. Questa volta urlai per farmi sentire.

J:'arrivo Hopi arrivo'. Lui mi chiamava Hopi ormai da quando era piccolo.

Io:'mamma curati perfavore, ci vedremo a Natale tra poco arriverà la zia cosi forse lei riuscirà a farti vomitare tutta quella vodka che hai bevuto.. Speriamo che ti rimetta in sesto.

Non era un addio anche se avrei voluto ma almeno a Natale dovevo portargli suo figlio.

Lei non risposte a quello che gli avevo detto era così ubriaca che non capiva nulla.

Io:'Jon il pullman è arrivato dai su stammi vicino.'

Arrivati all'areoporto prendiamo quell'enorme aereo!

Durante il viaggio Jon si era addormentato, lui non ha mai considerato quella donna come una madre ma solo come una persona che viveva in casa diciamo come una sconosciuta.

Dopo due ore circa arriviamo a Londra ma dopo essere scesi da quello scivolo troppo appicicoso c'erano migliaia di ragazze che avevano tra i 18 e i 14 anni almeno credo sembravano tutte così grandi. Presi subito Jon in braccio per paura di perderlo o per paura che l' ira di quelle ragazze me l'avrebbe schiacciato. Avevo capito che erano cantanti perchè sentivo che queste ragazze stavano cantando una canzone posso dire che era veramente piacevole da ascoltare anche se non erano molto intonate. La musica ormai era da anni che non l'ascoltavo erano anni che non mi mettevo due coffiette nelle orecchie per incominciare a sognare.

Suonavo la chitarra quello strumento che Jon amava tanto quando la suonavo lui mi chiedeva di non smettere finche non si addormentava era un bambino furbo molto furbo.

Io:'Jon guarda amore hai visto che bello questo hotel?'

Io:'5 Stelle ? Oddioooo per una volta mi sento una principessa all'interno del suo castello'.

Dopo essere salita in camera e aver esplorato quella bellezza di stanza Jon si addormentò , piccino era stanco; gli misi su una coperta anche se poco dopo lui se la tolse. Però io continuavo a sentire lo stesso casino che sentivo all'areoporto .

Io:'Oh mio dio ci mancavano queste pazze che hanno seguito questi cantanti fino a qui'.

Parlavo da sola , forse parlavo nella mia testa , oddio in quel momento mi sentivo una pazza ero troppo stanca ma di dormire non mi andava proprio e poi come avrei fatto a dormire con quelle urla.

E poi ci mancavano solo i miei vicini di stanza non facevano altro che urlare penso che stavano guardando una partita o giocando alla play.

Dovevo andare li e dirgli di fare meno casino non volevo che Jon si svegliasse era stanco e doveva riposare.

Aprì la porta della mia stanza per andare nella loro. Gli tirai 5 bei pugni secchi per farmi sentire ma solo al quinto mi aprirono la porta. Erano 2 ragazzi.

Io:'Scusatemi ragazzi potreste fare meno casino ho un bambino in camera che sta dormendo'. Sembravo tranquilla ma non era così. Intanto arrivarono altri 3 ragazzi, mamma mia dentro la mia testa pensavo : ma quanto sono perfetti sti ragazzi. Non glielo dissi ovvio sarei sembrata una cretina in cerca di cose strane.

Ragazzi: 'ci dispiace molto e che siamo felici la nostra squadra sta vincendo.. Maaa maa non sei troppo piccola per avere un figlio?'

Come faceva a capire che ero solo una ragazzina tutti mi davano 25 anni forse era perchè quel girno non avevo la divisa di segretaria non ero vestita con giacca e cravatta ma solo con un pantaloncino una maglietta un po' lunghina per coprire quella striscia di pancetta che odiavo e poi la coda di cavallo perchè a volte odiavo quei capelli lunghi e biondi mi facevano sudare.

Loro dopo avermi detto quella frase scoppiarono in una risata , tranne uno un ragazzo riccio era in boxer ma penso non gliene fregasse niente. Quei ragazzi potevano anche essere perfetti ma su di loro mi stavo facendo un idea brutta.

Io:'Non è mio figlio è solo mio fratello' Con un sorriso molto falso mi girai per andare verso la mia camera dove stava ancora dormendo mio fratello.

Ragazzi:' Ma quindi tu non ci conosci?'

Sentii quella voce rimbombare nel corridoio.

Io:'Em no mi dispiace'

continuai per la mia strada.

Ragazzi:'Ma almeno lascia che ci presentiamo'

Io:'Dai si come volete voi' Quel ragazzo continuava a colpirmi, non aveva spiaccicato parola e continuava a fissarmi finchè le mie guance non divennero rosse lui capi e distolse lo sguardo.

'Io sono Louis' Era il ragazzo che mi aveva parlato fin'adesso.

'Io sono Liam' Lui mi aveva aperto la porta forse non stava nemmeno guardando la partita con loro.

'Io sono Zayn' subito dopo sentii una voce più lontana 'Io sono Niall , scusami ero preso a giocare alla play ahaha'

Louis:' 'Tu Harry non ti presenti ?' Fini quella frase e scoppio in una risatina maliziosa, forse anche lui aveva notato che quel ragazzo di nome Harry mi stava fissando.

Harry: 'Penso che ora non serva più'. Abbasso subito la testa.

Io:' Iooo..Io sono Hope, piacere di avervi conosciuti'.

Jon :'Hopiiiii dove sei ?' sentii la sua voce da lontano si era svegliato.

Quando sentii mio fratello urlare corsi verso di lui e prima di chiudermi la porta dietro mi sporsi dalla porta e vidi che i ragazzi che continuavano a fissarmi con una faccia stupita penso che quella non era una faccia terrorizzata ma una faccia come per dire soltando: questa è matta.

Allora mi uscirono poco parole dalla bocca forse anche balbettate.

Io: 'A presto ragazzi ' Poi mi chiusi la porta dietro.

Continua.
Spazio per l'utrice.
Spero che vi sia piaciuto , mi bastano anche 2 recensioni per continuarlo. :D Bacio Marti x