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Autore: _Ginny197    01/05/2012    10 recensioni
Ron e Hermione hanno litigato e lei decide di andarsene. Poco dopo, però, scopre di essere rimasta incinta. Per proteggere la sua bambina decide di insegnarle la magia da sola e non iscriverla ad Hogwarts. Ma non si può nascondere la verità per sempre, soprattutto quando tua figlia è predestinata per qualcosa più grande di lei.
[dal prologo]
Mi stropicciai gli occhi, trascinandomi in bagno. Legai i capelli in una coda improvvisata, mi guardai allo specchio ed eccomi lì: Rose Granger, diciassettenne introversa, dalla mente brillante e, a parere degli altri, molto bella. Dove tutti vedevano questa bellezza, era un mistero. [...]Al fece sventolare davanti al volto un plico di buste:"Sono di mamma. Da parte di una certa Hermione Granger"
Un silenzio quasi surreale invase la stanza.
"Quella Hermione Granger?" domandò Lily, stupefatta "L’ex di zio Ron?"
Albus annuì:"E qui arriva il pezzo forte. Quando Hermione se n’è andata, era incinta"
"COSA?!?" questa volta era stata Dominique ad urlare.
"Abbiamo una cugina, ragazzi!" Al sembrava entusiasta.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione, Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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CHAPTER NINETEEN
 
Rose
 
Odiavo impicciarmi negli affari degli altri, ma appena avevo visto mio padre sparire dietro il portone d’ingresso insieme a Jordan nella mia testa era scattato un campanello di allarme.
Ron non poteva essersi trovato un'altra. No, no e no!
Però non volevo farmi dei pregiudizi. Insomma, chi ero io per giudicare?
Era una donna simpatica, quella Jordan. Anche mentre ci teneva le lezioni di Difesa era sempre pronta ad aiutare, in caso stessimo sbagliando.
<< Rose, prova a muovere la mano con più decisione. Vedrai che l’incantesimo risulterà più efficace>> disse, passandomi accanto.
Sorrisi, seguendo il suo consiglio, e, in effetti, avevo appena schiantato un ragazzo di Tassorosso.
<< Miseriaccia!>> esclamai, correndo verso di lui, imbarazzatissima.
<< Scusa, scusa, scusa, scusa! Mi dispiace tantissimo! Non volevo!>>
<< Ehi tranquilla, non mi è successo niente>> disse lui, accettando la mano che gli avevo offerto per alzarsi << Comunque, io sono Andrew, Andrew Charter>>
<< Rose Weasley, piacere>>
Mi sorrise e notai che i suoi occhi erano di un blu veramente intenso. Non era niente male. Anche se paragonato a Scorpius era nulla.
<< Frequentiamo lo stesso corso di Incantesimi, giusto?>> mi chiese, muovendo la testa impercettibilmente per spostare un ciuffo di capelli castani dalla fronte.
<< Sì>> annuii, accompagnando alla risposta un cenno del capo.
Ad un tratto sentii qualcosa, o meglio qualcuno, stringermi il fianco.
<< Tutto a posto, Rose?>> domandò Scorpius, scrutando torvo il mio interlocutore. Poi aggiunse a mo’ di saluto:<< Charter>>
<< Malfoy>> rispose lui, ricambiando lo sguardo << Ci si vede in giro, Rosie>>
<< Certo>> e lo guardai allontanarsi.
<< Ti ha chiamataRosie?>> sputò Scorpius, attirandomi di più a sé.
<< Qualcosa non va, Scorp?>>
<< Lo sai chi è quello che hai appena schiantato?>>
<< Andrew Charter, di Tassorosso. Segue un paio di corsi con me>>
<< È quello che ho trovato a letto con Bridget… >> sussurrò.
Mi si mozzò il respiro, mentre sentivo il cuore salirmi in gola. Bridget.
<< Merlino, Scorpius! Non lo sapevo. Mi.. mi dispiace. Quanto sono stupida!>>
Mi posò un dito sulle labbra:<< Volevo solo che lo sapessi, non che ti riempissi di sensi di colpa>>
<< Dovevo schiantarlo con più forza..>> borbottai.
Lui rise e mi diede un bacio sulla tempia.
<< Ti devo dire ancora una cosa. L’altra volta, durante l’attacco, c’era anche lei..>>
<< Che cosa?>>
<< Lo so. Non so cosa sia successo, ma era lì. Ti proteggerò Rosie. Fosse l’ultima cosa che faccio>>
 
La lezione finì. Volevo salutare Ron, prima di andare in biblioteca, ma lui stava parlando con zio Harry e Jordan, quindi decisi di non interromperli. Ad un tratto mio padre la strinse tra le braccia e io sentii la terra cadermi sotto i piedi. Allora c’era veramente qualcosa tra di loro.
Gli passai accanto con gli occhi pieni di lacrime ed uscii dalla stanza. Non appena arrivai in corridoio mi lasciai cadere a terra, con il volto tra le mani. Volevo stare da sola. Volevo piangere. Perché il mio unico sogno si era appena infranto sotto i miei occhi.
<< Rosie, cosa stai facendo?>>
Alzai lo sguardo ed incrociai gli occhi azzurri di mio padre, che si era accovacciato accanto a me.
<< Vattene…>> mormorai, torturando un angolo della gonna << Vattene…>>
<< Rose, ma cosa stai dicendo? Mi dici cosa succede?>> insisté.
<< Fattelo dire dalla tua ragazza!>> urlai, allargando le braccia << Vai da lei! Potevi anche dirmelo, almeno!>>
Mi guardò confuso, piegando la testa verso destra:<< Rose, ma cosa…>>
<< Quella Jordan! Mi stava pure simpatica! Ma non ci credo che tu non abbia pensato di parlarmene! Di chiedermi almeno un parere! Io, però, di Scorpius te l’ho subito detto!>>
Mi fermai, ansimando, mentre le lacrime continuavano a rigarmi le guance.
<< Rose, non hai capito. Io e J non ci frequentiamo>>
<< E allora perché diavolo la stavi abbracciando?!>> sbottai, incrociando le braccia al petto.
<< È successo un casino, Rosie. Stavo per venirtene a parlare. Hanno attaccato ancora>>
Lo guardai con gli occhi sbarrati. Avevano attaccato di nuovo?
<< A Londra, poco fa>> continuò << Gli Auror sono intervenuti, ma uno è rimasto ucciso>>
Mi portai una mano alla bocca, sentendomi colpevole. Era colpa mia. Era colpa mia se era morto. Se non fossi esistita nessuno si sarebbe fatto male.
<< Era il compagno di Jordan>>
Mi rifugiai tra le sue braccia, scoppiando a piangere più forte. Lui mi strinse a sé, accarezzandomi i capelli.
<< Scusami… scusami…>> continuavo a ripetere << Scusami… scusami…>>
<< Shh. Non importa. Ti capisco>>
Sentii dei passi avvicinarsi. Sapevo già di chi si trattasse, ma non volevo guardare. Mi sentivo stupida.
<< Rose>>
Alzai la testa e scoppiai a piangere di nuovo. Jordan era lì, con le braccia strette attorno al corpo e gli occhi pieni di lacrime.
<< Mi dispiace>> mormorò << Non volevo che pensassi…>>
Non la lasciai finire e l’abbracciai di slancio:<< Sono stupida, Jordan. Lascia perdere. Perdonami se puoi. Perdonami>>
 
<< Ci eravamo conosciuti al corso per Auror>> disse Jordan, chiudendo gli occhi. Eravamo sedute in Sala Grande al tavolo dei Grifondoro e la cena era finita da poco << Lui era un aiutante dell’insegnante. Frequentava l’ultimo anno. È stato subito gentile con me. Non appena entrai in aula si presentò: “Sono Lucas Connor. Tu sei Jordan, vero?”. Alla fine della settimana mi aveva chiesto di andare a cena con lui già cinque volte>> sorrise << Alla sesta richiesta ho accettato. È stata la scelta migliore della mia vita. Siamo andati a vivere insieme non appena ebbe finito il corso ed entrò ufficialmente a far parte degli Auror. Tre anni fa abbiamo avuto un bambino. Era quello che mancava nella nostra vita. Eravamo felici. Matt è stata una benedizione>>
Mi porse una foto che ritraeva un bambino di circa tre anni sulle spalle di un uomo che sorrideva felice e ammiccava all’obbiettivo.
<< Mi ha chiesto di sposarlo la settimana scorsa>> confessò, cominciando a piangere << Mi ha detto che ci aveva pensato non appena mi aveva visto entrare in quell’aula, ma voleva avere abbastanza soldi per comprarmi un anello. Gli ho pure dato dello stupido>>
Le presi una mano:<< Mi dispiace, Jordan. Mi dispiace da morire. È tutta colpa mia>>
<< Non dire sciocchezze, Rose. È morto perché credeva in te, anche se non ti conosceva. È morto perché sperava che questa situazione finisse il prima possibile>>
Mi accarezzò una guancia e sorrise:<< Non lasciarti abbattere, Rose. Promettimi solo questo>>
Annuii, cercando di sorridere.
<< Ora vai>> aggiunse << C’è proprio un bel biondo che ti sta aspettando da quando è finita la cena>>
 
 
Scorpius
 
Rose uscì dalla Sala Grande e mi abbracciò.
<< Ehi>> mormorai << Come stai?>>
<< Non lasciarmi, Scorpius. Ti prego, non lasciarmi>>
<< Non lo farò mai, Rosie. Te lo prometto. Vuoi andare nella Stanza delle Necessità?>>
Fece sì con il capo, così mano nella mano ci avviammo all’arazzo di Barnaba il Babbeo. Vi passammo davanti tre volte, per poi entrare.
C’era un letto matrimoniale su un lato, opposto al camino. Intorno alle fiamme scoppiettanti erano disposte alcune poltrone e un divano.
Rose mi condusse al letto e, dopo che ci fummo stesi, si accoccolò sul mio petto.
<< Sai>> cominciò, giocherellando con la mia mano << Jordan mi ha raccontato come si è incontrata con il suo compagno. Hanno un bambino, sai? Si chiama Matt. Ha tre anni. È carinissimo>>
Le diedi un bacio sulla testa e la strinsi di più a me.
<< Sai, mi sarebbe piaciuto avere un fratellino più piccolo>> dissi.
<< Anche io. Soprattutto quando Grattastinchi è morto. Non sapevo più con chi giocare>>
<< Grattastinchi?>> ridacchiai, inarcando un sopracciglio.
<< Non ridere>> mi ammonì, puntandomi un dito nel petto << Era un gatto bellissimo. Aveva il pelo rosso come i miei capelli e le gambe storte, poverino>>
Rise e fui contento di sentirla per un attimo così spensierata.
<< Dormiamo qui?>> sussurrò dopo un po’, guardandomi dal basso << Non voglio restare da sola>>
<< Tutto quello che vuoi, angelo>>
Non so dove mi uscì quel soprannome, ma mai come in quel momento mi sembrò così appropriato.
<< Ti voglio bene, Scorpius. Non dimenticarlo>>
 
La mattina dopo mi svegliai con uno strano peso sul petto. Aprii gli occhi uno dopo l’altro e la prima cosa che vidi fu una macchia rossa. La misi a fuoco e mi resi conto che si trattava di Rose.
<< Finalmente ti sei svegliato>> mormorò divertita, mettendosi all’altezza del mio viso << Sono dovuta rimanere immobile per un’ora>>
<< Hai mangiato pane e simpatia oggi a colazione?>> la presi in giro, accarezzandole il fianco.
<< Non l’ho ancora fatta per colpa tua>> e mi baciò, posizionandosi meglio sopra di me << Come si fa ad essere arrabbiati con te?>> sussurrò, sfregando il naso sulla mia guancia.
<< Non si può. Sono troppo bello, intelligente, attraente, affascinante…>>
<< Modesto>> ridacchiò.
<< Modesto>> confermai << E ho la ragazza migliore del mondo. Insomma, sono perfetto>>
La ribaciai:<< Hai davvero voglia di fare colazione?>>
<< Se devo essere sincera non proprio>>





GINNY'S CORNER

hola gente! :)
lo so, lo so. è più breve degli altri, però l'ho dovuto fare. per prima cosa perchè tutti, ma proprio TUTTI, avete accussato la povera Jordan! insomma, lo sapevo che sarebbe successo xD
coooomunque avete capito la situazione? e Jordan non sarà solo un personaggio così di passaggio, sappiatelo :)
vi rinfgrazio per le recensioni e scusate se non sono riuscita a rispondere, ma non avevo proprio tempo D:
questa è la mia pagina facebook :)
grazie mille ancora a tutti :)
un bacione
Ginny
   
 
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