E tra la luce e il buio intravedevo qualcuno...

Erano quei cinque ragazzi, ma questa volta erano liberi...
Io:''Hey Emmaa! Guarda chi c'èè'' 
Emma:''Ahah Clà vai da loro!''
Io:''Ma scherzi? E poi non mi noteranno nemmeno''
Emma:''Ma smettila!''
Dario:''Ragazze, ma cosa state bisbigliando??''
Noi:''Niente niente, cose da ragazze''
Li guardavo continuamente, soprattutto quel ragazzo dai grandi occhi blu e i capelli biondo platino...C'era qualcosa in lui che mi attirava.
Io:''Emma dai passiamo davanti a loro?? Ti prego''
Emma:''Ahah dai va bene''
Dario:''Ragazze, mi state trascurando''
Noi:''Dario, sai che non ti trascureremo mai''
Prendemmo un bicchiere di coca, io ed Emma andammo in bagno a sistemarci e così eravamo pronte.
Ok, lo ammetto ero nervosa. Non so il perchè ma quel ragazzo mi faceva sentire strana... Non avevo mai provato questa sensazione.
Ero sfacciatamente convinta. Uno come lui, non potrebbe mai interessarsi a me... E' impossibile. Avrà sicuramente la ragazza... Quindi decisi di dire a Emma di annullare tutto.
Emma:''Perchè?? Eri così entusiasta''
Io:''Si, ma non potrà mai interessarsi a me, cioè io sono solo una su mille. Ahahah figuriamoci. E poi hai visto quante ragazze aveva attorno a lui l'altro giorno?''
Così andammo da Dario 
Dario:''E oraaaa l'altalenaaa!!''
Io:''Dario ma sei impazzitoo?? E' cosa da bambini''
Emma:''Ahah il solito ♥''
Dario:''Perchè noi siamo grandi?
Io ed Emma in coro:''SII!''
Dario:''So che avete una voglia matta di sedervi sull'altalena, suu''
Io:''Un pò è vero... Ma solo un pochino'' muovendo i piedi da una parte all'altra.
Emma:''Hai ragione, io adoravo l'altalena''
Così io ed Emma ci sedemmo sulle sedioline dell'altalena prima di Dario.
Dario:''E meno male che era cosa da bambini!''
Mio padre mi ripeteva sempre: Bambina, non temere le ombre, ti fanno apprezzare la luce. Non temere la notte, ti regala le stelle e favole nei sogni. Non temere gli errori, ti insegnano la giustizia. Non temere il dolore, ti farà una donna. Forse avevo dimenticato com'era essere bambini...
Lui ci spingeva e noi volavamo, io ed Emma ci guardammo come se stessimo pensando la stessa cosa, eh già. La nostra infanzia...
Appena finito prendemmo la metrò e ritornammo nell'hotel alle 2:OO.
Era tardissimo!
Salutammo Dario e io ed Emma ci dirigemmo nella nostra camera.
Ci mettemmo il pigiama e ci buttammo a letto, eravamo stanchissime. Era stata una giornata bellissima. Ma lui era soggetto fisso nella mia mente...