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Autore: Sophys    01/05/2012    2 recensioni
6•~Amore materno…~[MihawkxHancock]
5•~Odio è amore~[CrocodilexHancock]
4•~Rossetto al Cioccolato~[DoflamingoxHancock]Le prese il volto e le rimise il “rossetto” delicatamente con attenzione come se stesse pitturando, lei lo lasciò fare chiudendo gli occhi.
3•~Stupido Fenicottero!~[Doflamingo/Crocodile]Doflamingo lo sbatté sopra la scrivania, subito dopo si mise sopra di lui…
-"Stupido fenicottero!"-.
2•~La figlia dei due Shichibukai~[MihawkxHancock]C’era buio, ma all’improvviso un raggio di sole penetrò dalle nuvole, Himeko era felice si avvicinò al cancello, si aggrappò alle sbarre di ferro si accovacciò per terra a guardare il cielo illuminato e limpido, il sole le colpì gli occhi, a questo contatto divennero gialli come quelli del padre.
1•~Rose Rosse~[MihawkxHancock] Hancock percorse il corridoio ed entrò nella prima stanza libera che vide. Entrò chiuse la porta, fu per la sorpresa di trovare sopra il tavolo un mazzo di rose rosse c’era un bigliettino in cui scritto “Per Boa Hancock”. L’Imperatrice riconobbe la scrittura, era quella di Occhi di Falco.
Spero di avervi incuriosito :)
Buona lettura ^.^
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Baroque Works, Drakul Mihawk | Coppie: Shichibukai/Flotta dei 7
Note: AU, Lime, Raccolta | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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~Odio è Amore~

 
 
 
 
 
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Era una bella giornata, faceva caldo…

**

Gli Shichibukai furono convocati a Marijoa per l’ennesima riunione, ormai, non c’e la facevano più a sopportare le lagne di Sengoku. Ogni cosa va male! E’ ovvio…non è colpa dei Flottari se i marine non sanno fare il loro lavoro.

 

Faceva davvero molto caldo, tutti ne pativano e per di più la stanza non era il massimo. Era esposta al sole, piccola e per di più si era rotto il condizionatore…

-Vi do venti minuti di pausa- disse Sengoku agli Shichibukai, anche loro sentivano il caldo ma non ne pativano tanto.

Crocodile se ne stava tranquillo nel balcone in disparte a fumare come al solito, non gli piaceva stare con gli altri suoi “compagni” anche se ne era costretto. Se doveva scegliere di stare con uno di loro sceglierebbe Mihawk, un uomo di poche parole, non gli ha mai dato fastidio. L’unico membro che gli stava sulle scatole era certo Hancock, anche prima di Doflamingo. 

Era una donna con un carattere impassibile, e odiava i suoi “compagni” forse perché erano tutti uomini, beh lui non riusciva a sopportarla. Non parlava mai, e quando lo faceva la sua lingua era più velenosa della sua.

Furono richiamati dal Grand’Ammiraglio, rientrarono…

-Poiché fa troppo caldo, ho deciso di farvi fare questo lavoro a casa così potrete starvene tranquilli- spiegò Sengoku mentre consegnava dei fogli agli Shichibukai

-‘Guarda un po’, adesso ci dobbiamo pure portare gli affari della marina a casa, come se fossimo alle elementari, è inaudito’- sussurrò Crocodile mentre guardava con distacco il pezzo di carta

-Va bene, visto che Crocodile si lamenta tanto vi unirò in coppie e poi vediamo che cosa ne esce, sarà più divertente- aggiunse poco dopo il Grand’Ammiraglio che probabilmente era riuscito a sentire quello che aveva detto Crocodile. 

 

Sengoku dichiarò conclusa la riunione e divise i Flottari in coppie come aveva promesso. Crocodile uscì dalla stanza…

-Maledetto…questa me la paga…- sibilò l’uomo mentre stringeva con rabbia i fogli di carta che Sengoku aveva distribuito prima. Non sapeva ancora con chi avrebbe fatto coppia… 

-Non rimango un secondo più, me ne infischio della marina di quel stupido lavoro e di quello stupido di…- non riuscì a finire la frase che Sengoku spuntò da dietro

-Non così in fretta Crocodile, ti devo ancora dire con chi farai coppia-

-Non sto nella pelle…- lo prese in giro

-Che impazienza…visto che non resisti te lo dico subito…Hancock vieni che Crocodile ti aspetta- l’Imperatrice uscì dalla stanza con passo lento si avvicinò affianco al Grand’Ammiraglio

-Io non faccio coppia con lui…- disse all’improvviso con tono aggressivo la ragazza

-Allora siamo in due…mi vuol dire perché ha deciso me? E no uno come Mihawk?!- aggiunse di fretta Crocodile

-A me dispiace, perché io ho deciso così e non cambierò idea…- disse Sengoku 

-Non ha risposto alla mia domanda- 

-Ripeto: mi dispiace, ma io ho deciso così e non cambierò idea…buon lavoro- finito di parlare il Grand’Ammiraglio se ne andò.

 

Sentire questo a Crocodile gli saltarono i nervi, si portò la mano sulla fronte, rimasero immobili in mezzo al corridoio, in silenzio

-Non posso credere che dovrò stare con uomo!- sibilò Hancock rompendo il silenzio

-E io non posso credere che dovrò lavorare con una vipera come te!- ribatté Crocodile

-Che cosa hai detto??! Prova a ripeterlo se hai il coraggio…- si mise a urlare, ma l’altro non provò sgomento

-Avviamoci così almeno abbiamo più probabilità di finire prima il lavoro- le diede le spalle e fece cenno di seguirlo, Hancock lo seguì, anche se era ancora offesa per quello che le aveva detto.

A casa di Crocodile…

Ci misero un’ora ad arrivare. Crocodile aprì la porta d’ingresso ed entrarono in salotto dove c’era Mr1 seduto sul divano che leggeva il giornale

-Non pensavo che portavi ospiti…- disse Bornes 

-Infatti lei è qui solo per lavoro, nient’altro- rispose lo Shichibukai mentre si toglieva il cappotto. 

Crocodile non riusciva ancora a credere di essersi portato a casa Hancock

-Facciamo in fretta che ho delle cose da fare io- disse Crocodile facendo cenno per una seconda volta di seguirlo, entrarono in cucina

-…Chi era quel tipo…- osò chiedere la Principessa

-E’ Mr1…- Hancock non capì bene e lo si vedeva dalla sua espressione

-Si chiama Bornes…- provò a precisare meglio ma era inutile 

-Non m’interessa più di tanto sapere chi è precisamente quel tizio…- aggiunse aspramente e si sedette su una sedia, Crocodile sbatté i fogli sul tavolo e si sedette anche lui.

Passò un’ora, un’ora che non sembrava finire mai e lo era anche il lavoro, Crocodile era l’unico che lavorava l’Imperatrice invece se ne stava immobile a far niente, ogni tanto si girava per vedere l’ora sull’orologio a muro della cucina

-Sono stanca me ne vado a casa…- disse con sfrontatezza l’Imperatrice, Crocodile strabuzzò gli occhi e il nervoso prese il soppravvento 

-Cosa hai detto?!! Stanca tu?! IO ho compilato quei pezzi di carta, IO mi sono dato da fare…credi di prendermi in giro?! Per chi mi hai preso??!!- urlò Crocodile con tutto il fiato che aveva

-Come osi a rivolgerti a me con questo tono?!!- urlò anche lei

-Come osi tu a rivolgerti a me così! Ricordati che sei a casa mia!-

-Ricordati che io sono l’ospite!-

-Ospite un corno, sono stato costretto a portarti a casa con me-.

 

La Principessa non volle sentire nient’altro, uscì dalla cucina dirigendosi verso il salotto lì rincontrò Bornes, gli gettò un’occhiata fredda e si diresse verso la porta, stava per uscire ma fu fermata da Crocodile che era riuscito a raggiungerla

-Tu non vai da nessuna parte…- la prese da un polso e la gettò lontana dalla porta

-Ma come ti permetti di toccarmi?!!- urlò ancora di più, Mr1 guardò la scena, si alzò dal divano e se ne andò lasciandoli soli

-Finiscila di comportarti come una bambina! E’ solo colpa tua se ora ci troviamo in questa situazione!- 

-Cosa?!- Hancock non ci vide più dalla rabbia, voleva affrontarlo ma sarebbe stato pericolo…

-“Non posso certamente affrontarlo…potrei fargli un danno materiale…”- pensò Hancock, si voltò e vide un vaso proprio accanto a lei. Accecata dall’ira lo spinse facendolo cadere a terra rompendolo in mille pezzi. Crocodile guardò la scena, chiuse gli occhi e soffocò il nervoso che stava crescendo sempre più, poteva esplodere

-Ora ripulisci…- ordinò con tono calmo ma allo stesso tempo leggermente irato

-Non ricevo ordini da te! Non sono la tua serva…- ribatté l’Imperatrice incrociando le braccia.

 

Crocodile non ne poté più di lei, voleva vendicarsi, voleva farle subire quello che aveva provato lui in quel momento, gli era già venuto in mente una piccola vendetta ma era rischioso

-Dove è finita la tua lingua?- disse l’Imperatrice

-Stai tranquilla che la lingua c’e l’ho…- rispose con tono calmo

-Come mai sei così calmo?- domandò lei curiosa, Crocodile non rispose    

-…Scommetto che non hai mai avuto un rapporto dico bene?- cambiò subito argomento 

-Come?- Hancock non capiva quello che aveva in mente, cosa centrava se avesse avuto un rapporto o meno

-Perché centra qualcosa?-

-Non mi va di arrivare a tanto, pulisci o non immagini cosa posso fare!- la ricattò 

-Ah sì? Mi hai incuriosito sai?-

-Bene, ma ti avverto la tua curiosità ti costerà!- Crocodile si avvicinò a lei rapido Hancock non fece in tempo a schivarlo e se lo trovò di fronte, molto vicino. Crocodile, invece, non perse tempo e le cinse la vita con un braccio tirandosela addosso. L’Imperatrice ancora non capiva

-“Non riesco a capire se vuole confrontarsi con me o no…”- pensò lei confusa, cercò di staccarsi da lui, ma Crocodile non ha nessuna intenzione di lasciarla, anzi, con un movimento rapido se la caricò sulle spalle 

-Non mi toccare…- sputò acido la Principessa

-Ti sei bevuto il cervello per caso?!- lui non rispose incominciò a camminare fino ad avvicinarsi a delle scale che portavano al piano superiore della casa

-Oh mio Dio…ma allora ti sei proprio bevuto il cervello!- urlò lei con sguardo sconcertato capendo cosa voleva fare

-…Io ti avevo avvertito…- sussurrò l’uomo e incominciò a salire.

 

Passò un’ora forse anche di più, si era fatta sera e Bornes non  capendo dove fosse andato a finire il suo capo, incominciò a cercarlo

-Non lo trovo da nessuna parte- guardò l’orologio e facevano le [22:40]

-Si sarà coricato…-.

Mr1 si avviò al piano di sopra, arrivato bussò alla porta della camera di Crocodile

-‘Cosa vuoi?’- rispose l’altro

-Vorrei sapere dov’è andata a finire la ragazza…- non riuscì a finire il discorso

-Lascia perdere…- infatti Hancock si trovava con lui

-Ma che cosa state facendo?- insistette Mr1 anche se qualche idea se l’era fatta

-Stiamo lavorando…-

-Ma sei il lavoro è in cucina- 

 

All’intermo della stanza

Crocodile era imperlato di sudore e i capelli erano disordinati, sul letto con l’Imperatrice, lui sopra lei sotto con le gambe oscenamente aperte, una posizione strana. Ma la cosa che lo preoccupava e che non aveva chiuso la porta della camera, farsi trovare in una posizione come quella dal suo sottoposto era imbarazzante…

-Lascia stare, stiamo discutendo la cosa si è animata troppo- Bornes non rispose e se ne andò. Forse aveva capito cosa stesse facendo il suo capo, o forse non glie ne importava.  

 
Note: Rieccomi ritornata con un nuovo capitolo anche lungo, ma non sapevo come metterli insieme questi due >_<  è stato difficile ma spero che sia ugualmente piaciuto a qualcuno ^^ 
 
 
 
  
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