Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: willbeyoungforever    01/05/2012    5 recensioni
Terza FanFiction che fa parte del progetto Disney!Gay (ossia la trasposizione dei cartoni Disney con le Ship di Glee Klaine - Brittana - Faberry). Per questa terza storia ho deciso di proporvi una rilettura di Cenerentola con Kurt e Blaine come protagonisti!
---------------------------------------------------------------------
Kurt Hummel lavora al Lima Bean per guadagnare qualche soldo per trasferirsi a New York una volta finito il liceo. Ogni mercoledì un misterioso ragazzo si presenta al bar, ma Kurt per lui è solo un semplice cameriere.
Ma le cose sono destinate a cambiare, complici Tumblr, una festa a tema e un Ipod...
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt, Brittany/Santana
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Disney!Gay'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 2: In dreams you lose your heartaches

Kurt passò le ore successive come in una bolla. Un sorriso ebete gli si era dipinto sul volto e non sembrava intenzionato a scomparire.
Il ragazzo era irriconoscibile.
Saltellava da un tavolo a un altro come un folletto regalando occhiate felici a tutti i suoi clienti, rispondendo in tono gentile anche a quelli più scorbutici.
Non prestava neppure attenzione agli insulti che Santana e Brittany continuavano a lanciargli.
La sua mente era troppo occupata a ripetere le parole di quel ragazzo “Sei fantastico…Sono veramente fortunati ad averti come cameriere…Sai come prendo il caffè…”. Kurt si ritrovò addirittura a ripetere sottovoce “Blaine Anderson” per vedere che effetto facesse quel nome sulle sue labbra.
Per la prima volta da quando lavorava in quel locale, Kurt finì il turno con un sorriso (dimenticandosi addirittura di togliere quel cappellino rosso che tanto odiava).
Arrivato a casa salutò il padre con un bacio sulla guancia e dopo avergli spiegato che a causa dei compiti avrebbe saltato la cena, si rinchiuse in camera.
Trovò finalmente il coraggio di guardarsi allo specchio. Era letteralmente impresentabile. Iniziò a pensare che Blaine fosse un buon samaritano e che gli avesse rivolto la parola solo perché mosso da compassione. Non poteva essere altrimenti.
Spaventato da quell’idea si tolse immediatamente i vestiti e si tuffò sotto la doccia bollente. Aveva bisogno di schiarirsi le idee.
Dopo quasi un’ora (i rituali del ragazzo erano parecchio complessi) Kurt uscì dal bagno asciutto e ben profumato. Indossò il suo pigiama blu preferito e si cacciò sotto il piumone con il portatile sulle ginocchia.
Non sapeva bene cosa sperava di trovare, ma senza pensarci troppo digitò il nome BLAINE ANDERSON su Google.
1.830.000. Circa.
“Ottimo” pensò Kurt increspando le labbra in un misto tra la delusione e l’agitazione.
Il ragazzo iniziò a far scorrere i siti e scelse subito Facebook. Era il sito più semplice oltre che il più ovvio. Tutti avevano Facebook.
Tutti tranne Kurt.
Aveva provato ad aprire un account qualche tempo prima, giusto per non essere etichettato come l’unico sfigato fuori dal mondo, ma se ne era pentito immediatamente. Nel giro di pochi giorni la sua bacheca era stata invasa da insulti di ogni tipo, costringendolo ad eliminarsi immediatamente.
La prima pagina Facebook che gli comparve apparteneva a un certo Blaine Anderson, un ragazzo paffuto dal volto simpatico e con i capelli rossi.
Purtroppo non si trattava del suo Blaine.
Kurt non si diede per vinto e continuò la ricerca, ma nessuno dei profili presenti su quel social network corrispondeva al ragazzo del Lima Bean.
Dopo più di un’ora Kurt sospirò sonoramente e affondando la schiena nel cuscino abbandonò il sito.
Dopo essersi mordicchiato il labbro per alcuni minuti decise di tentare una nuova strategia.
Così scrisse nella barra di ricerca DALTON ACADEMY.
Anche questa volta comparvero una serie infinita di risultati, per la maggior parte bandi di concorsi vari, classifiche sportive, moduli da pagare…tutti inerenti alla scuola privata Dalton.
Kurt si concesse qualche minuto per visitare il sito ufficiale rimanendone assolutamente ammaliato. Quella non poteva chiamarsi scuola. Era una specie di castello.
Si soffermò a guardare le foto che ritraevano le stanze, i lampadari, i mobili….in confronto il Mckinley sembrava una specie di stalla (Kurt aveva più volte paragonato alcuni suoi compagni a degli animali incivili, ma mai come in quel momento si rese conto di quanto quel paragone fosse azzeccato).
Ma nonostante tutto quel ben di Dio, di Blaine nemmeno una traccia.
Molto deluso, oltre che assonnato, decise di fare un ultimo tentativo. Questa volta digitò affianco a Dalton Academy anche il nome di Blaine Anderson. Non era molto fiducioso, sperava di trovare almeno una foto dell’annuario da poter salvare e magari infilare nel diario o nell’armadietto.
Tra i risultati che gli comparvero, Kurt fu attratto da un sito con uno strano url: daltonacademy-warbler.tumblr.com
Decise quindi di iniziare a visitarlo.
Gli si parò davanti agli occhi una pagina che aveva come sfondo una parte di divisa della Dalton. Kurt la riconobbe subito dall’inconfondibile cravatta rigata rossa e blu. Sulla sinistra vi era una foto di un gruppo di ragazzi su un palco, tutti allineati con le mani dietro alla schiena. Kurt riuscì a riconoscere il viso di alcuni di loro, e con un tuffo al cuore notò anche Blaine in prima fila.
Forse quel sito faceva al caso suo.
Iniziò a scorrere la pagina e vi trovò molte cose interessanti. Quel Tumblr era una raccolta di foto del Glee Club della Dalton, gli Warblers. Vi erano immagini delle esibizioni ufficiali, delle prove….
La barra laterale conteneva poi una serie di link interattivi. Ognuno con il nome di un ragazzo (Kurt immaginò che si trattasse dei nomi dei componenti del Glee).
Cercò immediatamente Blaine Anderson e non appena lo trovò cliccò su quel nome.
Davanti agli occhi di un incredulo Kurt (non poteva veramente immaginare di essere così fortunato) si presentò un’immagine di Blaine (tasto destro-click-salva) e una breve biografia:
 
Nome: Blaine Anderson
Capelli:Castani
Occhi:Nocciola
Altezza:1.73
Data di nascita:5 Febbraio
Segno zodiacale:Acquario
Anno accademico:Junior
Ruolo nei Warbler:Leader - Solista
Strumenti suonati:Pianoforte – Chitarra – Violino – Violoncello –Batteria – Mandolino
 
“Wow” sussurrò Kurt non appena finì di leggere tutte le cose che sapeva fare quel ragazzo.
Comunque poteva ritenersi soddisfatto. Era un ottimo stalker.
Prima di chiudere la pagina fece scorrere nuovamente la biografia e notò un ulteriore link attivo in basso a destra, chiamato:
Listen to me:Download Here.
Kurt senza pensarci due volte cliccò. Nel giro di un minuto il file era sul suo computer. Non sapeva bene cosa aspettarsi, quindi impaziente e con il cuore in gola aprì la canzone.
Una dolce musica suonata al pianoforte riempì la camera da letto del ragazzo. Kurt la riconobbe subito, era una hit molto famosa di Katy Perry: Teenage Dream, ma non l’aveva mai sentita con quell’arrangiamento.
Poi attaccò la voce.
Kurt rimase letteralmente a bocca aperta. Per alcuni secondi smise addirittura di respirare. Poteva chiaramente sentire il suo cuore battere all’impazzata e una strana sensazione di vuoto nello stomaco.
La canzone di Katy Perry era irriconoscibile. Quel ragazzo l’aveva trasformata in una specie di stupenda serenata. Kurt non si aspettava che Blaine avesse una voce così calda, profonda e…seducente.
Istintivamente chiuse gli occhi e alzò il volume. Fu semplice immaginarsi quel ragazzo davanti a lui intento a dedicargli quella canzone.
 
“Let’s go all the way tonight
No regrets, just…just….just…love
We can dance until we die
You & I
We’ll be young forever”


Ogni sospiro di Blaine, ogni pausa, ogni parola sussurrata era un’emozione nuova per Kurt. La canzone gli stava penetrando dentro il corpo, fin sotto la pelle, la sentiva fluire nelle vene, come se quella voce gli appartenesse, come se Blaine la stesse cantando per lui.
 
“’Cause…You make me feel like I’m living a teenage dream
The way you turn me on, I can’t sleep
Let’s runaway and don’t ever look back, don’t ever look back”

 
Tutte le pause erano diverse rispetto alla versione originale, Blaine ripeteva le parole a suo piacimento in una specie di improvvisazione e si capiva dal modo in cui stava suonando, quanto fosse coinvolto emotivamente. 
 
“My heart stops! When you look at me
Just one touch now baby I believe
This is real so take a chance and don’t ever look back, don’t ever look back…”

 
Mai parole di una canzone erano state più azzeccate di quelle.
Il cuore del ragazzo aveva letteralmente smesso di battere non appena il brano era terminato, e ora Kurt si sentiva un vuoto enorme dentro. Aveva bisogno di ascoltare nuovamente la splendida voce di quel ragazzo.
Ancora, ancora e ancora.
Così, velocemente, mise la canzone sull’I-pod e dopo averla messa in loop, si cacciò sotto le coperte, spense le luci, chiuse gli occhi e si fece cullare dalla voce del ragazzo del Lima Bean e dalle sue dolci parole d’amore.
Come se fosse la verità.
Come se Blaine fosse proprio lì in quel momento, accanto a lui che lo osservava con i suoi occhi nocciola, che gli stringeva dolcemente una mano canticchiandogli la canzone nelle orecchie per farlo addormentare.
Kurt impegnandosi poteva addirittura sentire il suo fiato caldo solleticargli il collo e il suo dolce profumo.
Il ragazzo si addormentò presto con questa convinzione trascorrendo così una delle notti più serena della sua vita.
 

*

Kurt il mattino seguente fu svegliato dal suono prepotente del suo cellulare. Nella notte le cuffie gli erano scivolate fuori dalle orecchie, ma il ragazzo poteva sentire ancora la voce di Blaine in lontananza. Con gli occhi impastati e tutti i capelli arruffati arrancò verso il cellulare e senza neppure leggere il nome sul display rispose alla chiamata mugugnando.
Non molti avevano il suo numero di cellulare, quindi non rischiava di fare pessime figure.
“Mmmm”
“Kurt, Kurt….ci sei? Ma dove sei finito? Ti ho chiamato 5 volte!” era la sua amica Mercedes.
“Si, sono qui…”
“Ma ti sei appena svegliato?”
“Ah Ahhhhh” rispose il ragazzo sbadigliando sonoramente
“Che hai fatto ieri sera Kurt? Quelle due vipere ti hanno sfinito facendoti fare tutto il loro lavoro?” chiese la ragazza preoccupata.
Kurt si grattò la testa sistemandosi i capelli e appena realizzò cosa aveva fatto la sera precedente un grande sorriso gli comparve sul volto.
Non aveva dormito troppo a lungo perché sfinito dalla stanchezza, ma perché per la prima volta si era sentito tranquillo e in pace con se stesso. Nessun incubo o fantasma era venuto a fargli visita disturbandogli il sonno. Quella notte, la calda voce di Blaine l’aveva coccolato nel sonno, sussurrandogli nelle orecchie quanto fosse fantastico.
Kurt non riuscì a trattenere un sospiro, che non sfuggì a Mercedes.
“Kuuurtie” attaccò la ragazza con tono petulante “cosa sono questi sospiri da ragazzina innamorata? Il mio sesto senso mi dice che mi stai nascondendo qualcosa!...Sei con qualcuno?”. Il ragazzo arrossì violentemente, ringraziando di non trovarsi faccia a faccia con Mercedes.
“Ma sei impazzita!” rispose in fretta con un tono di voce troppo alto a causa dell’agitazione.
“Se se…tu me la racconti giusta…di la verità!”
“Uff Mercedes, non è successo niente…” rispose il ragazzo sgusciando fuori dal piumone e iniziando ad avvicinarsi alla finestra.
“Eh allora cos’era quel sospiro?” domandò maliziosa la ragazza.
Kurt la conosceva bene: non si sarebbe arresa facilmente.
“Niente….è solo che mi hai svegliato da un sogno incantevole…” rispose Kurt giocherellando con i suoi capelli
“Che cos’hai sognato?” la ragazza era sempre più curiosa
“Non posso dirlo...”
“Perché?”
“Perché un desiderio svelato non si avvera più, e dopotutto i sogni son desideri…” rispose il ragazzo con voce estasiata appoggiando la fronte contro la finestra.
“Uffa Kurtie….ti odio quando fai il misterioso…comunque, io e gli altri ti stiamo aspettando…ma tra cinque minuti inizia la prima ora…”
“COOOOSA? È già così tardi” domandò il ragazzo abbandonando il mondo degli usignoli e tornando con i piedi per terra.
“Eh già principessa! Se ti sbrighi riesci ad arrivare per la seconda ora…ma ho i miei dubbi, conosco i tuoi tempi quando si tratta di vestirsi….ci becchiamo direttamente a pranzo?”
Kurt bofonchiò una risposta affermativa e poi di corsa agganciò il telefono.
Di solito era una persona così precisa e puntuale, nel giro di una notte a causa di un ragazzo, della sua magnifica voce e del suo sorriso dirompente non si riconosceva più.
 

*

 
Come previsto Kurt arrivò giusto per pranzo e passò tutta la giornata cercando di evitare gli sguardi indagatori di Mercedes e degli altri (la ragazza era una gran chiacchierona).
Miracolosamente riuscì ad arrivare indenne a fine giornata scolastica. Ma per Kurt il pomeriggio era ancora lungo. Gli spettava un pesantissimo turno al Lima Bean.
E oggi era solo giovedì.
Di giovedì non sarebbe venuto nessun Blaine a rendere più piacevole il suo lavoro.
Con passo lento si trascinò fino alla macchina cercando di pensare in positivo: mancavano solo cinque giorni prima del loro prossimo incontro. Che poi incontro era una parola grossa. Kurt si sarebbe limitato a guardarlo da lontano, ma questa volta poteva permettersi di immaginarlo intento a suonare il violino, la chitarra o magari il piano mentre canticchiava Teenage Dream.
Il ragazzo si risvegliò dai suoi pensieri ed estrasse l’Ipod. Prima di schiacciare il tasto Play si domandò quanto fosse una cosa da fangirl impazzita quella che stava facendo. Ma poi con una scrollata di spalle scacciò quei pensieri e lasciandosi trasportare dalla melodia iniziò a guidare fino al Lima Bean.
 

*

 Kurt entrò nel locale dalla porta sul retro e con non poco disgusto indossò la divisa e quell’orrendo cappellino. Uscì dalla cucina per dirigersi dietro il bancone e iniziare il suo turno.
La scena che gli si presentò davanti lo stupì parecchio.
“Coach Sylvester! Che ci fa lei qui?” domandò il ragazzo scioccato, alla donna bionda in tuta seduta davanti a lui.
“Sei in ritardo Hummel…”
“Si di qualche minuto…non riuscivo a trovare il cartellino identifica- ma, mi scusi la franchezza, non siamo mica a scuola….non dovrebbe essere lei a farmi la paternale…”
“Non siamo a scuola, ma siamo nel MIO bar!”
Brittany tossì leggermente e la donna si corresse: “Nel senso, siamo nel bar della mamma di Brittany, che è stato affidato a ME mentre lei è in viaggio per cercare di aprire una filiale in Europa…non si fidava di lasciare tutto nelle mani di sua figlia…” la donna si girò verso Brittany che era intenta a contare le bustine di zucchero.
Kurt non potè dargli torto. La cheerleader avrebbe mandato in rovina il locale, regalando caffè ai clienti o dimenticandosi di aprire il bar dato che non aveva ancora imparato i giorni della settimana.
Il ragazzo tornò a guardare la donna che lo stava fissando con sguardo tagliente; in quel preciso momento si rese conto di una cosa. Se pensava di non poter odiare di più quel lavoro, si sbagliava di grosso.
La Sylvester era la donna più odiosa e crudele del pianeta, ed ora, chissà per quanto tempo, sarebbe stata la sua superiore.
Il ragazzo non ebbe nemmeno il tempo di piangersi addosso perché la donna iniziò subito a dargli ordini.
“Ora caro Kurt….vieni qui!” disse con tono minaccioso
Il ragazzo si avvicinò a testa bassa.
 “Dunque…sei stato parecchio insolente nei miei confronti, mi hai addirittura risposto a tono…”
Il ragazzo iniziò a protestare “Io non sape-“
“Fa silenzio!” lo rimbeccò la donna e Kurt obbedì immediatamente.
“ A quanto pare hai tempo da perdere in chiacchiere…ti darò io il modo per impiegarlo meglio….vediamo un po’…dunque….ci sono quelle macchinette del caffè laggiù… PULISCILE! e le finestre della vetrina….LAVALE! Poi c’è da passare lo straccio da pavimenti…
“Ma l’ho fatto ieri sera!” cercò di protestare il ragazzo.
“FALLO DI NUOVO!” rispose gelida la donna, che continuò poi ad elencare altre mansioni contandole sulla punta delle dita “poi sciacquerai tutte le stoviglie, impilerai le tazzine per ordine di grandezza, luciderai il bancone e tutti i tavolini…e poi…”
Kurt alzò gli occhi verso la donna semi disperato, che altro compito poteva affidarle quella donna assurda?
“…e poi direi che per oggi può bastare…naturalmente dovrai occuparti anche della cassa, delle ordinazioni e dei clienti…” la donna con un sorriso fintissimo si sedette comoda su una sedia davanti a Kurt allungando le gambe e incrociando le braccia sul petto.
Iniziò a fissare il ragazzo, facendogli capire che stando li fermo stava solo perdendo tempo prezioso.


Ciao ragazze!
Per prima cosa vorrei ringraziare tutti quelli che hanno già inserito la storia tra le seguite/recensite/preferite! E anche tutte le persone che hanno commentato il primo capitolo!
SIETE FANTASTICI!
Ora passo a qualche piccolissima nota:
In Cenerentola il principe è proprio poco presente, e come ho detto a qualcuno via MP, ok il colpo di fulmine...però ho preferito prendermi qualche libertà rispetto alla storia orginale...per questo tutta la prima parte di questo capitolo è opera mia, non rispetta il cartone...ma mi serviva per far avvicinare Kurt all'idea di perfezione/principesca di Blaine! Fatemi sapere cosa ne pensate.
La versione di Teenage Dream di Blaine è quella acustiva di Darren che potete sentire qui (ma secondo me la conoscete già!)
La seconda parte del capitolo ha invece parecchi riferimenti al cartone animato, a partire da alcune frasi che sono proprio quelle esatte...vediamo chi le indovina :-)
La Bio di Blaine: l'altezza è quella ufficiale di Darren e dato che, mannaggia a me non ho mai avuto la possibilità di incontrarlo per verificare con mano che sia proprio alto 1.73 (ma secondo me è + basso!) facciamo finta di credere che sia vero.
Lo stesso vale per la data di nascita, è quella di Darren, perchè non ho trovato quella di Blaine.
Ultima cosa...ho scelto Tumblr perchè io ne sono praticamente dipendente, mi sembrava un'idea carina...fatemi sapere.
Vi lascio anche il mio indirizzo se volete aggiungermi:-) 
http://dontrythis-athome.tumblr.com/

A Sabato per il cap 3 (mentre per chi segue la Calvin Klaine ci vediamo Giovedì!!!!)
Ottavia
   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: willbeyoungforever