7 – Take Me Away with You
Non so come, ma riuscii a trovare la forza –fisica e di volontà- per voltarmi.Cominciai a camminare sempre più veloce finché non raggiunsi la mia auto, di corsa.
Aprii lo sportello e mi lasciai cadere sul sedile del conducente, sbattendo la portiera.
Poggiai la fronte sul manubrio e lasciai che i ricordi prendessero il sopravvento e mi annebbiassero il cervello scorrendo come in un film.
Ero stanco. Lottavo per respingerli da tutta la serata.
Rose posò le scarpe, che teneva in mano, sulla sabbia.
Portò le mani alla fine della maglietta, sfilandola con un gesto veloce, rimanendo in costume.
Finsi di guardare un’altra direzione, quando tornò a parlarmi “Allora, Styles?” rise, sbottonandosi i pantaloncini “Di solito fai il bagno vestito o hai solo paura di mostrare la pancetta?” lasciò scivolare i jeans e si avvicinò all’acqua.
Risi, imitandola, prima di raggiungerla in acqua.
Mi dava le spalle, rivolta a guardare il mare scuro che si confondeva con il cielo notturno.
Le cinsi la vita da dietro con il braccio, mentre con l’altra mano raccoglievo i suoi capelli su una spalla, per poggiarvi il mento.
Le lasciai un bacio sulla clavicola, notando il suo sorriso espandersi sulla guancia.
Proseguii baciandola seguendo la scia delle tre stelline tatuate sul collo sottile, posando un ultimo bacio sotto l’orecchio per sussurrarle “Vedi quella linea chiara?” indicai.
Lei annuì, confusa “La secca?”
“Chi arriva ultimo paga al prossimo appuntamento!” la superai, tuffandomi.
Sentii il tonfo nell’acqua di qualcuno che si era appena buttato e capii che mi stava seguendo.
Dalla tasca dei jeans, vibrò il cellulare: Louis.
“Lasciatemi in pace, tutti quanti!” attaccai, tornando con la testa sul braccio, poggiato al volante.
La guardai divertito indossare la mia felpa, dentro alla quale sarebbero entrate benissimo tre Rose.
Le alzai il cappuccio sui capelli bagnati, perché non prendesse freddo.
“Grazie.” sorrise, alzandosi sulle punte per baciarmi.
Posai le mani sui suoi fianchi, tenendola stretta a me.
Le cinsi la vita solo quando sentii le sue mani passare tra i miei ricci.
Le accarezzai la guancia, nascosta dal cappuccio, con il pollice, poggiando la mano sul collo.
Si allontanò appena, sussurrando sulle mie labbra “A proposito: chi ti dice che ci sarà un altro appuntamento?”
Mi allontanai, alzando un sopracciglio “Ti sei già stancata di me?”
E per quanto fosse uno scherzo, aspettai comunque ansioso la sua risposta.
Sorrise, bellissima, mordicchiandosi il labbro e guardò verso l’alto, pensandoci su “Mi dispiace deluderti: ma non ti libererai di me così facilmente.” Si mise sulle punte, cingendomi il collo.
“Non chiedo di meglio.” Sorrisi, avvicinandomi per baciarla “A proposito: che ne dice di fare un giro, signorina?” mi voltai, abbassandomi perché salisse sulle mie spalle.
Scoppiò a ridere, cingendomi il collo per reggersi e mi baciò la guancia prima di sussurrarmi “Forza Styles, portami con te...”
Un rumore mi riportò alla realtà.
Alzai la testa, voltandomi, volenteroso solo di mollare un cazzotto a chiunque avesse bussato.
Invece mi bloccai, abbassando il finestrino “Belle...”
“So che mi odi. Ma ti prego, portami con te!”
Here I am...
Ok, la faccenda si fa complicata.
E adesso?
Adesso dovreste proprio continuare a leggere... <3
Belle, in una foto scattata il pomeriggio da Julia.