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Autore: Ketje97    02/05/2012    2 recensioni
Prima di cominciare ho un annuncio da fare: tutti i riferimenti a cose, luoghi e persone sono puramente casuali.
Un'adolescente di nome Phoebe Gold vive in una cittadina italiana( che in realtà non esiste, o almeno credo) e sta per essere catapultata in un mondo nuovo: un mondo a cui appartiene da quando è nata e di cui non ne conosce neanche l'esistenza, se non nella sua fantasia.
Con l'arrivo dei suoi guardiani Louis e Chord la vita della ragazza cambierà inesorabilmente.
Il suo destino sta per compiersi.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 7

 

Le ultime 2 ore volarono via come il vento e all'uscita dovetti aspettare Louis perché non sapevo dove dovevo andare.

"Scusa Phoebe! Dovevo portare un documento in segreteria... Andiamo" disse Lou arrivando di corsa.

"Di nulla!" gli dissi acida

"Ce l'hai con me perché ho giocato un po' con le illusioni di Miky?" mi chiese divertito

"Lo ammetti quindi!" esclamai: non ce l'avevo con lui per quel motivo in particolare, ma se mi dava l'occasione per avere una piccola vittoria su di lui perché non approfittarne!

"No!" disse

"Sei un codardo! Non hai il coraggio di ammettere le cose come stanno!" lo stuzzicai

"Non hai risposto alla mia domanda" disse lui per cambiare argomento mentre mi apriva lo sportello della Maserati

"No, non ce l'ho per quel motivo, ma perché mi hai chiesto di mentire alla mia migliore amica! Non posso continuare a prenderla in giro!" dissi entrando in macchina

"Per quella piccola bugia?!? Quante storie! Se preferisci dirle che i tuoi genitori sono morti per mano di persone che non hai mai visto e che ora vivi da noi perché siamo le tue guardie, fai pure ma non ti venire a lamentare da me se poi sarà in pericolo! O se ti considererà una pazza!" mi disse semplicemente.

"Non mi riferivo soltanto a quello, ma anche alle mie visioni che sono sempre più ricorrenti! Salve Battista!" dissi salutando l'autista che era appena entrato in macchina.

"Che visioni?" mi chiese Lou curioso, io gli raccontai il sogno di quella mattina e la visione durante la ricreazione.

"Penso.... Penso che forse sia meglio che tu ne parli con Chord, lui ti saprà aiutare più di me. Io non ne so molto sulle visioni" disse lui giustificandosi

"Ok!" dissi dopo poco arrivammo a casa.

"Vai in camera tua, ti faccio venire a chiamare quando è pronto a tavola.... Intanto vedo se riesco a parlare con mio fratello" mi disse Lou dandomi una spinta leggera.

"Va bene, a dopo" dissi e entrai dentro casa, dove trovai Giselle

"Come è andata la giornata Phoebe?"mi chiese venendomi incontro

"Alla grande!" risposi ironica, lei rise.

"Vuoi darmi la cartella?" mi chiese

"No tranquilla! Accompagnami in camera, se ci vado da solo mi perdo!" dissi sorridendo

"Va bene... Cosa hai intenzione di fare oggi?" mi chiese, io ci pensai un po' su e poi dissi:" Penso che mi farò un giro della casa, almeno comincio a orientami! Mi accompagneresti almeno per oggi?" chiesi supplichevole

"Certo!Eccoci...  Siamo arrivati!" disse aprendomi la porta della mia stanza, io entrai e posai la cartella

"Se non hai bisogno di nient'altro, io vado!" mi disse Giselle

"Si, tranquilla, puoi andare, non ti trattengo!" le sorrisi e la salutai con la mano, lei mi fece un inchino veloce e si congedò. 

Cominciai a sistemare le mie cose, dato che quella mattina non ne avevo avuto il tempo. 

I libri di scuola li sistemai sulla mensola sopra la scrivania, mentre quelli di piacere li misi sulla libreria che si trovava all'angolo della camera: tra la porta del bagno e la finestra del balcone. 

Dalla parte opposta della stanza c'era uno specchio che sormontava una cassettiera di legno dove misi, sulla parte destra, la parte vicino alla porta,  tutte le foto;  a sinistra invece misi i miei profumi e al centro i portagioie e il carillon che avevo sin da bambina: me lo avevano regalato i miei genitori al mio primo compleanno, ci ero molto affezionata. Lo caricai e lo aprii e le dolci note cominciarono a riecheggiare nella stanza, senza farci troppo caso andai in bagno e continuai a sistemare le mie cose: trucchi, creme profumate, bagnoschiuma e shampoo li misi qua e la nei cassetti e nell'armadietto. Finite le faccende in bagno tornai in camera e aprii le tende color arancio della finestra per far entrare un altro po' di luce. Dentro uno dei cassetti della scrivania trovai delle mollette con fiori e farfalle e decisi di attaccarle sulle tende sia del letto che della finestra.

La musica era cessata già da un pezzo, perciò andai a chiudere il carillon. In quel preciso istante qualcuno bussò alla porta: andai ad aprire pensando che fosse o Giselle o Louis che mi era venuto a chiamare per il pranzo, ma quando aprii la porta fuori non c'era nessuno, solo due pacchi colorati sul pavimento vicino alla porta. Li presi e tornai in camera, mi sedetti sul bordo del letto e li aprii in uno c'era un orologio che misi sul comodino accanto al letto, nell'altro ,invece, trovai una scatola incartata, la aprii e ci trovai un computer portatile di ultima generazione! Che bello! Mancava solo quello nella mia stanza! Ero contentissima, avrei tanto voluto sapere chi fosse stato a regalarmelo, ma il problema non mi tormentò a lungo, perché ero troppo curiosa di vedere cosa era in grado di fare quel computer, lo misi sotto carica e lo accesi, mentre si caricava aprii la finestra, dalla quale entrò subito un profumo di erba appena tagliata e rugiada, uscii fuori sul balcone e mi appoggiai alla ringhiera. Il paesaggio che si vedeva da lì era semplicemente mozzafiato: finito il giardino colorato della villa, partiva un piccolo boschetto di pioppi, oltre al quale si intravedeva una sottile striscia di sabbia chiara e poi tutto mare azzurro e blu.

"Phoebe!!!" mi sentii chiamare. Guardai giù e vidi che sotto il mio balconcino c'era un terrazzo con qualche panchina: su una di esse c'era Louis che guardava verso di me.

"Ehi! Che ci fai lì? Non dovresti stare a dare ordini ai cuochi e ai camerieri? Sai com'è: avrei leggermente fame..."scherzai, lui abbassò la testa e rise poi quando la rialzò si portò una mano agli occhi per coprirsi dai raggi del sole,e disse:" Perché invece di scherzare non vieni qui giù?"

"E scusa come ci arrivo? Mi butto di sotto?" chiesi ironica

"Cretina, esistono le scale!" 

"Cretino, non so' la strada!" dissi imitando la sua voce

"Giusto! Che aspetti a farti un giro della casa?" disse lui pensando al percorso da farmi fare.

"Il pranzo!" dissi con tono ovvio, lui mi guardò torvo

"Scendi giù nell'atrio, corridoio a destra, 3 porta sulla destra..." mi disse lui.

"Cosa trovo?" chiesi

"Il terrazzo no? Dai scendi! Ti porto in un posto mentre parliamo" mi sorrise.

"Non mi fido, dove mi vuoi portare?" chiesi dubbiosa

"è un segreto! Dai scendi!" rise

"Ummm... Va bene ora arrivo" dissi titubante mentre studiavo i suoi movimenti, dubbiosa.

"Brava!" disse lui come se lo stesse dicendo a una bambina, io lo fulminai con lo sguardo e lui rise: "Smettila di fare la scema scendi!"

"Hai parlato con Chord?" dissi prima di entrare nuovamente in camera

"Ho finito di parlare con lui 2 secondi prima che tu uscissi" 

"Che dice?"

"Se scendi ti rispondo!"

"Arrivo!" dissi e entrai nuovamente in camera. Appena misi la mano sulla maniglia della porta davanti venni come risucchiata in un vortice bianco e mi ritrovai su un sentiero di cascate e fontane che spruzzavano acqua a intervalli regolari da una parte all'altra del sentiero; circondata da alberi e piante colorate. In fondo al viale c'era una grande fontana bianca circondata da fiori dorate, dietro c'era una specie di tempio con colonne ioniche.

"Finalmente sei arrivata principessa!" era la stessa voce nella grotta.

Aprii di scatto gli occhi ed ero di nuovo in camera: un'altra visione....

Aprii la porta e scesi di corsa le scale, arrivata nell'atrio passai davanti allo specchio: avevo la faccia sconvolta. Mi fermai un attimo e  mi sistemai i capelli e il trucco così da non sembrare eccessivamente scossa, poi continuai per la strada che mi aveva indicato Louis e arrivai dentro una stanza con un enorme vetrata che dava sul terrazzo. Uscii fuori e trovai Louis che mi aspettava in piedi vicino alle scale, appoggiato alla ringhiera.

"Finalmente! Cominciavo a pensare che ti fossi persa!" disse  mettendosi dritto non appena mi vide, io gli feci un linguaccia e lui rise: "Dai vieni!" disse facendomi segno di seguirlo.

Quando lo raggiunsi disse:" Allora? Vuoi sentire il verdetto di mio fratello?"

"Ovvio!" risposi

"Secondo lui, le tue visioni sono dovute al fatto che il tuo compleanno si avvicina, anche perché quando gliele ho raccontate ha detto che non sono delle vere e proprie visioni: sono come piccoli tasselli di un puzzle, che, nel giro di una settimana, dovresti riuscire a collegare tra loro. è estremamente difficile che questi tuoi sogni si possano realizzare"  mi guardò con i suoi occhi verde pallido.

"Secondo te invece? Ti sarai fatto una tua opinione! Quando ti ho raccontato ciò che ho visto sembravi piuttosto preso..." dissi

"Tu dici?" disse mentre teneva la porta del cancello del giardino per farmi uscire: stavamo entrando nel boschetto che avevo visto dalla mia camera.

"Sì, sembrava come se tu volessi avere prima qualche conferma prima di dirmi ciò che pensavi." dissi

"in tutta onestà non so cosa pensare. Quando prima in macchina ti ho detto che non ne so' molto sulle visioni, non mentivo... Il mio potere è limitato rispetto a quello di Chord, perché sono ancora 'minorenne' e non ho ancora avuto visioni integre in vita mia, mio fratello, come anche il resto della mia famiglia, direbbe semplicemente che non sono ancora pronto per varcare certi confini... " disse lui.

"Confini? Che genere di confini?" chiesi curiosa.

"I confini del tempo, della coscienza e dell'anima, non potrei parlartene, ma a questo punto è inutile tenerlo nascosto. Quando hai delle visioni, la tua mente, la tua coscienza e i tuoi sensi si separano dal tuo corpo, e vengono proiettati in tempi, spazi, e condizioni differenti da quelle in cui si trova il tuo corpo. Per riuscire a farlo la tua mente e il tuo corpo devono necessariamente avere anni di esperienza alle spalle, e devono essere capaci di mantenere il controllo di entrambi i mondi in cui ti trovi, per evitare di perderti in uno di questi..."

"In poche parole mi stai dicendo di stare attenta alle mie visioni perché potrei rimanerci intrappolata?" chiesi

"Sì e no... Per te la questione è leggermente differente" disse sospirando

"Differente? In che senso? C'entra qualcosa con chi sono veramente?" chiesi confusa.

"No non c'entra niente. La tua situazione è diversa per il semplice motivo che le tue visioni non sono controllate... Come posso spiegartelo..." disse, ormai ci eravamo addentrati nel bosco e gli unici rumori che si sentivano erano lo scrosciare dell'acqua in lontananza, il rumore del vento tra le foglie, e il rumore dei nostri passi sulle prime foglie cadute dagli alberi.

"Allora, esistono 2 tipi di visioni: le visioni involontarie o non controllate, e visioni indotte, cercate, controllate, sono anche dette proiezioni australi. Le visioni che hai tu sono del primo tipo, sono visioni che vengono quando meno te lo aspetti, in un certo senso sono le più pericolose perché non sai mai quando arrivano, ma sono anche più sicure perché non c'è rischio di perdersi al loro interno perché ti fanno vedere quello che vogliono loro e non quello che stai cercando tu; nelle visioni controllate, invece, sei tu che le guidi, sei tu che decidi quando averle e quando no, sei tu che le controlli: puoi vedere ciò che desideri ed essere certo che quella cosa accadrà, o meglio, se le condizioni e le tue volontà, o quelle delle altre persone che ti stanno intorno, non cambiano nel tempo, la visione diventa realtà. Questo  tipo di visioni sono più pericolose delle altre perché puoi scavarci dentro e se vai troppo a fondo, perdi la strada per il ritorno e sei perduta..."

"E non c'è un modo per riportarti indietro dall'esterno?" chiesi preoccupata

"C'è, ma è pericoloso, ed è molto complicato, l'altra persona dovrebbe entrare nella tua visione, e fare da filo di Arianna, cioè dovrebbe riportarti indietro, ma è pericoloso per entrambi perché 1 potrebbe perdersi anche l'altro, 2 non è detto che, anche se non si perde, riusciate a tornare indietro sani e salvi ognuno nel proprio corpo." disse aiutandomi a superare un tronco caduto a terra.

"Oh mamma... Ma scusa un secondo, tu non hai mai avuto neanche una visione?" chiesi dopo aver riflettuto un po' su quello che mi aveva detto.

"Mai una visione vera e propria: non ho mai visto niente, ho solo provato sensazioni, come se la vista non riesca a separarsi dal mio corpo." mi disse

"Forse perché non sei mai riuscito a vedere più in là del tuo naso, e pensi che tutto sia dovuto..." dissi guardando fisso davanti a me, sentivo il suo sguardo su di me, poi sospirò e disse:"Forse hai ragione tu!"

"Come sempre!" dissi con aria di sufficienza, lui mi spinse leggermente:"Non ti montare la testa ora, bella!" mi mise in guardia.

"Anche se mi montassi la testa non arriverei mai ai tuoi livelli..." lo presi in giro, lui si fermò  e mi guardò sbalordito, mentre io continuai a camminare: "Come scusa? Non ho capito bene: Mi è sembrato che mi stessi dando del montato..." disse incredulo

"Oh no, hai capito benissimo!" dissi semplicemente girandomi per guardare la sua reazione: aveva la bocca spalancata, incredulo, io scoppiai a ridere continuando a camminare.

"Brutta strega che non sei altro!!! Ritira quello che hai detto!" disse rimanendo fermo.

"Non ci penso nemmeno!" dissi ridendo, lui iniziò a rincorrermi e io cominciai a correre per sfuggirgli.

Mi aveva quasi raggiunta quando un getto d'acqua mi colpì in pieno volto, facendomi cadere in acqua.

"Phoebe!" sentii chiamarmi dalla voce preoccupata di Lou, ormai vicina, e nello stesso tempo un'altra vocina disse "Principessa!"

"Stai bene?" chiesero entrambe le voci, mi guardai intorno disorientata ma un nuovo spruzzo in arrivo mi riportò alla realtà: "Attento!" gridai.

Successe tutto molto velocemente: sentii il rumore dell'oceano nella mia testa, Louis si spostò appena in tempo per schivare il getto d'acqua, e io, non so come, riuscii a fermare la sua corsa con un semplice gesto della mano e a fargli cambiare traiettoria.  

Louis mi guardò shoccato, ma sono sicura che la mia faccia era molto più sorpresa della sua perché lui si ricompose in fretta e mi aiutò ad alzarmi: "Tutto a posto?" mi chiese

"Sinceramente? Non lo so..." dissi strizzandomi i capelli, lui mi sorrise, mi squadrò meglio e cominciò a ridere:"Sei completamente zuppa! Questa è la cattiveria!" io lo fulminai con lo sguardo ma mio malgrado cominciai a ridere anche io.

La strana voce di poco prima mi riportò alla realtà:" Principessa! Sei arrivata!" disse, mi accorsi in quel momento che era la stessa voce del mio sogno. Smisi di ridere di colpo:"Hai sentito anche tu?" chiesi guardandomi in torno: era il sentiero delle fontane che avevo visto!

"No, non ho sentito nulla! Phoebe, che c'è?" mi chiese Lou leggermente preoccupato vedendo la mia espressione spaventata.

"Lou, C'è un tempio con le colonne ioniche in fondo a questo sentiero?" chiesi ignorando la sua domanda.

"Si... come lo fai a sapere?" chiese lui sorpreso

"Perché l'ho visto prima di venire da te" dissi

"Hai avuto un'altra visione? Perché non me lo hai detto?" era preoccupato.

"Perché ho solo visto questo posto e ho risentito la stessa voce della grotta che diceva 'Principessa sei arrivata!' " dissi, lui sembrò tranquillizzarsi

 

"Principessa! Aiutaci!" disse quella vocina, guardai Lou e dissi:"L'hai sentita?" la sua faccia rispondeva da sola: sì l'aveva sentita.

"Andiamo via! Non è ancora il momento di incontrarLi, devono tenere duro ancora un altro po'. Dammi la mano."disse lui prendendomi la mano e trascinandomi via. Una leggera brezza si alzò in quel momento e la vocina disse:"Va bene! Torna presto Principessa... Abbiamo bisogno di te!" Mi girai verso le fontane giusto in tempo per vedere un fascio luminoso colorato che svaniva.

"Lou, chi è? Perché continua a ripetere che li devo aiutare? Perché mi chiama Principessa" chiesi 

"è il tuo  popolo... Mi dispiace non posso dirti nulla..." disse lui

"Neanche un piccolissimo indizio?" chiesi

"Mi dispiace non posso, però se accetti come risposta una mezza cazzata..." disse lui sorridendomi maliziosamente, io lo guardai incuriosita. " Cioè?" chiesi.

"Cioè se ti dicessi che il motivo per cui ti chiamano principessa è perché sei molto carina, tu l'accetteresti come risposta?" Chiese sempre colo suo sorriso malizioso. Io lo guardai delusa:"Sei poco originale sai? Stai solo cercando di tenermi buona..." dissi facendolo ridere.

 

 

 

Dopo una ventina di minuti arrivammo a casa:"Il pranzo sarà già pronto, vatti a cambiare, ti aspetto nell'atrio" mi disse.

Salii in camera e mi misi una camicetta bianca e dei Jeans asciutti, mi asciugai i capelli e scesi di sotto dove trovai Louis seduto sulle scalinate: appena mi vide si alzò e disse non ho mai conosciuto nessuna ragazza così veloce in bagno!" io risi

"hai scoperto se è pronto?" chiesi

"Sì, mancano 2 minuti, il tempo di mettere il pranzo nei piatti!"

"Evviva!" sorrisi

"Sei famelica! Stai attenta a non ingrassare!" disse, io gli feci una smorfia e dissi:"Qualcosa in contrario?"

"No, no" si affrettò a dire lui.







SPAZIO DELL'AUTRICE: ecco due nuovi capitoli! il titolo del primo non è il massimo però è il primo che mi è venuto in mente! GRAZIE INFINITE ALLE £ PERSONE CHE STANNO SEGUENDO IL MIO RACCONTO! Spero che vi piacciano anche questi capitoli! ^^
  
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