Fanfic su artisti musicali > Avenged Sevenfold
Segui la storia  |       
Autore: Rejected    02/05/2012    2 recensioni
"Nemmeno il tempo di realizzare che gli ero già saltata al collo! Eravamo amici da anni, siamo cresciuti assieme anche se lui ha circa quattro anni più di me, era il mio vicino di casa e, devo ammetterlo, avevo una cotta per lui da un sacco di tempo, anche se era felicemente fidanzato, dannazione."
La storia gira più o meno attorno a questo, alla storia tra me e Zacky, chitarrista degli Avenged Sevenfold. Un'amicizia molto forte che pian piano si trasformerà in qualcosa di più, tra momenti felici e colpi di scena all'interno del gruppo, dove tutti i personaggi sono reali, comprese le fidanzate dei membri, solo il mio personaggio è fittizzio.
Spero vi piaccia!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Entrata in cucina, inizio a piangere. Subito arriva Brian che mi abbraccia. Brian è davvero il mio migliore amico, non che gli altri non lo siano, soprattutto Vee, ma con lui è diverso, ci capiamo con uno sguardo, sappiamo sempre se c'è qualcosa che non va o meno.
"Ancora presa eh?" chiede lui, passandomi una mano sulla spalla.
"Tu che dici?” rispondo acida “Perchè l'ha portata? Per limonare e isolarsi tutta la sera? Poteva benissimo stare a casa sua…"
"Va beh ma che c'entra, anche io e Matt abbiamo portato le ragazze e-"
"Si ma non avete limonato tutta la sera Brian!" lo interrompo, singhiozzando.
"Allora queste birre arrivano o no?!" urla Jimmy, che stava aspettando con ansia la sua terza birra. 
"Arriviamo Jim!" urla Brian, passandomi un fazzoletto "Dai asciugati le lacrime e andiamo di là, ci stanno aspettando"
"Grazie Brian"
"Figurati Debbire, ora vieni qui e dammi un abbraccio forte. Promettimi che per tutta la serata cercherai di lasciarlo perdere”
"Okay, prometto…ma solo perchè sei tu!" lo abbraccio e poi torniamo in salotto.
Tornando in sala, vedo Michelle che mi fissa in malo modo, ma cerco di far finta di niente.  Mi risiedo sul divano e come avevo promesso a Syn, ricomincio a parlare senza dare conto ai due piccioncini. La serata passa in fretta e si fanno le 3 del mattino. 
"Ragazzi, io torno a casa che sto morendo di sonno!" Johnny si alza e si stiracchia.
"Si, andiamo anche noi, che la nostra studiosa domani ha scuola!" dice Brian, indicandomi.
"Grazie Brian che me lo ricordi" gli do una spintarella e mi metto a ridere.
"Ti voglio bene!" mi sfotte, mandandomi un bacio.
"Io invece ti sto odiando!" Gli mando un bacio anche io e subito Michelle si intromette nella conversazione.
"Dai Bri, andiamo a casa!" Si aggrappa al suo braccio, gli stampa un bacio sulla guancia, e mi guarda con aria di sfida.
Conto fino a dieci e ingoio il rospo, anche questa volta. Le sorrido e saluto tutti, chiudendo la porta. Mi dirigo in camera e, una volta messo il pigiama, spengo il telefono e mi corico, sicuramente domani il risveglio sarà traumatico.
Ore 6:30, la sveglia suona già, ho dormito praticamente due ore e mezza e sicuramente oggi sarà una giornatina di merda, ho questa sensazione. Accendo il telefono e vado in bagno a lavarmi. 
Mentre sono in bagno, sento il telefono vibrare insistentemente. Così ricercata già di prima mattina?
Esco dal bagno, mi avvicino al telefono e vedo due messaggi: il primo, della mia compagnia telefonica, che mi avvisava che avevo ricevuto delle chiamate, probabilmente mia mamma che voleva sapere com’era andato il trasloco, il secondo, invece, di Zacky.

"Hey Deb ma è tutto okay? Ti ho visto strana stasera, un pochino giù di morale. Poi ho notato 
che quando sei tornata dalla cucina con Brian avevi gli occhi lucidi, che è successo?"


Rido. Veramente si è accorto che qualcosa non andava? Sinceramente, non so cosa rispondergli. Non mi va di dirgli che ero rimasta spiazzata dal fatto che l'avesse portata con sé, oltre al fatto che fossi offesa per il suo comportamento.
 
"Hey Zack! No no ero solamente un pochino stanca tranquillo! Come avevo gli occhi lucidi quando sono uscita dalla cucina? Si vede che il sonno cominciava a farsi sentire, avevo appena sbadigliato probabilmente!"
 
"Sicura? Sai che se c'è qualche problema puoi dirmelo vero?"

"Ma certamente! Giuro, era solo un po' di stanchezza, tutto qui"
Abbiamo messaggiato tutta mattina e alla fine ha deciso di venirmi a prendere in macchina a scuola, mangiamo insieme e vado da lui con gli altri per sentire finalmente le canzoni del fatidico nuovo album. Esco da scuola e lo vedo lì, bello appoggiato alla sua Ford Mustang gialla, con due righe nere che partivano dal muso e arrivavano fino allo spoiler sul retro. Era bellissimo e io volevo morire per come mi sentivo.
Lo saluto come al solito e facciamo appena in tempo ad entrare in macchina che inizia a piovere.
"Allora signora, visto il tempo del cavolo, dove vuole andare a pranzare?" dice atteggiandosi da grande autista.
"Guardi, per me si potrebbe anche andare a casa mia e ordinare una pizza, almeno siamo al calduccio!"
"Va bene, allora ci dirigiamo verso casa sua!" scoppiamo a ridere.
Adoro quando facciamo gli stupidi in questa maniera. Arriviamo a casa e subito chiamo la pizzeria
"Beh mentre aspettiamo la pizza perchè non mi fai vedere casa tua? L'altra sera ho visto solo il piano di sotto!" dice Vee, avvicinandosi alle scale che portano al piano superiore, dove ci sono le camere da letto e lo studio.
"Va bene dai, ti faccio strada” gli passo affianco e salgo le scale, seguita dal mio amico.
“Non mi ricordavo che avessi un culo così bello” puntualizza lui.
“E tu sei un cretino” mi giro e gli tiro un piccolo schiaffo sulla spalla.
Arrivati al piano superiore, gli faccio vedere lo studio, il bagno la prima camera e poi camera mia.
"Wow, che bella! E' camera tua?" dice lui, entrando in camera e ammirando i muri che avevano ancora i miei vecchi poster attaccati.
"Tu dici?" gli chiedo ironicamente.
"Simpatica…" mi spernacchia in faccia e si butta sul mio letto.
Faccio per sedermi sul letto ma sento suonare il campanello: erano arrivate le pizze. Scendo a pagare mentre Zacky resta in camera mia. Metto posate e bicchieri sul tavolo e lo chiamo una, due, tre volte ma non scende, quindi decido di salire io. Apro la porta della camera e lo vedo che guarda un quaderno, il quaderno con i miei disegni. Mi catapulto a recuperare il quadernino, non voglio che altri vedano i miei disegni, soprattutto perché non mi reputo così brava. Appena riesco a strapparglielo di mano lo nascondo in uno dei cassetti.
"Debbie perché li hai nascosti? Sono bellissimi"
"Non è vero, non sono poi sto granché…poi sono solo degli schizzi"
"No davvero, sono bellissimi!" insiste Zacky, cercando di aprire il cassetto.
"Oh beh, se lo dici tu allora ti credo! Però adesso andiamo a mangiare prima che le pizze si raffreddino" gli prendo la mano e lo faccio alzare dal letto.
Scendiamo, mangiamo e  poi ci buttiamo sul divano a guardare la tv. Dopo quasi 3 ore di puro cazzeggio prendiamo la macchina e andiamo a casa sua per incontrarci con gli altri e per sentire finalmente le track del nuovo album. 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Avenged Sevenfold / Vai alla pagina dell'autore: Rejected