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Autore: MorwenGwen    02/05/2012    22 recensioni
-Smettila-digrignai massaggiandomi le tempie
-La verità,Morgan-continuò tuttavia lui,accentuando dopo tanto tempo il mio cognome,-
E' che le tue doti matematiche sono troppo superficiali.Mettiamo in pratica una Dimostrazione per Assurdo.La tesi sei tu che sui tuoi vertiginosi tacchi sei convinta di non saperti innamorare;l'ipotesi è che ci sia di mezzo io.Se neghiamo la tesi,ragionando al contrario e riscontriamo un problema nell'ipotesi iniziale,lasceremo perdere.Se l'ipotesi,cioè me,rimane dov'è senza contraddizioni,la tesi è sbagliata.E sappi,Ashley,che la tesi,questa volta è sbagliata-.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Bussai in modo isterico alla porta, erano ben 5 secondi che ero fuori a quella dannata camera e lui non si preoccupava neanche di aprire,
stavo diventando bisbetica, aprì la porta con uno scatto fulmineo:
< Dammi il tempo di arrivare! > blaterò alzando le sopracciglia per poi farmi passare;
era una camera semplice ed ordinata per essere abitata da Zayn Malik e soprattutto profumava di... rose?
< Hai una camera che profuma di rose? > chiesi in modo scettico
< Mi stai sul cazzo già da 2 minuti che sei entrata. Poggia i libri li > mi ordinò mentre si chiudeva in bagno.
< Allora... > cominciai aprendo il libro e passandoglielo:
< Prima di tutto leggi per bene cosa significa Dimostrare per assurdo > gli indicai insistentemente il paragrafo come se fosse stupido,
oh aspetta lui era stupido,
< La dimostrazione per assurdo viene fatta ipotizzando che la tesi sia sbagliata e dimostrando che una tesi sbagliata implica delle asserzioni che entrano in contrasto con le ipotesi. > lesse corrugando la fronte e ripassando mentalmente ogni parola che a mio parere era elementare,
< Hai capito? > chiesi spazientita, scosse violentemente la testa, Dio quanto era capra,
gli presi un esempio banale:
< Prendi due rette: l'inverso delle rette parallele dice che formano due angoli alterno interni congruenti... > annuì
dandomi il consenso di proseguire
< l'ipotesi sarà che gli angoli A. e B. sono congruenti. La tesi che le rette s e r sono parallele. Neghiamo la tesi facendo si che le due rette non siano parallele, per formare due angoli congruenti come dice la tesi dovremo tracciare un'altra retta partente da un punto di s, parallela a r. Il quinto postulato di Euclide però dice che per un punto non può passare più di una retta. Quindi andiamo incontro ad un problema e affermeremo che effettivamente il teorema è giusto. > finì riprendendo fiato e poggiando la matita,
< Fai questi problemi > gli ordinai sfogliando le pagine ed evidenziandone più di 10.
Il resto dell'ora lo avrei passato osservando le sue strane espressioni alla sola vista di un comando di algebra.

Il primo incontro avuto circa 4 giorni prima non andò positivamente: 9 problemi su 10 erano sbagliati e l'unico giusto lo avevo fatto io;
mi trascinai per i corridoi tenendo saldamente i fogli di protocollo sui quali Malik aveva fatto gli esercizi:
li avrei rivisti più tardi soffermandomi sui suoi effettivi problemi in algebra; Vaiolette mi bloccò la strada:
< Zayn il pomeriggio non potrà uscire con me perchè tu gli fai ripetizione e deve esercitarsi > squittì
< E allora? >
< E allora so che cercherai di saltargli addosso mentre sarete da soli, giù le mani >
le sfiorai una spalla con fare falsamente amichevole,
mentre mi schivava come se avessi la lebbra:
< Povera Hamilton, così disperata dal trattenere con il guinzaglio un paio di boxer nel suo letto. Mi sembra strano che tu non sappia che io sto con Niall Horan > corrugai le sopracciglia,
< Certo che lo so Morgan ma ammettiamolo: hai le gambe troppo aperte, non ti accontenterai mai di Horan e lo lascerai come hai fatto con tutti! > Sentenziò con un viso dannatamente santo che di certo non le si addiceva:
< Prima o poi Hamilton perderò la pazienza e sarai rovinata > l'avvertì scuotendo la testa e scappando in aula di Inglese.

Ow, il verme solitario si stava mangiando da solo, avevo troppa fame; mi fiondai come un animale al solito tavolo
afferrando le forchette di plastica ed addentando la pasta della mensa
< Da quando mangi la pasta della mensa ? Che ne hai fatto della nostra Morgan? > chiese puntando un dito accusatorio contro Niall
che alzò le mani in segno di resa:
< E' solo fame Louis, quella che ho sempre io. > sorrise in quel modo così dannatamente dolce, Harry si schiarì la voce
osservando il pacchetto di sigarette ancora intatto, poggiato con poco bonton sul tavolo:
< Ash hai un pacchetto intero sul tavolo e non hai ancora fumato... Stai bene? > sorrisi alla sua insinuazione
< Si Harry, sto bene, non sono incinta, non ho preso una botta in testa o cose simili, è solo che a Niall da fastidio il fumo >
mi chiusi nelle spalle e sentì il leggero e delicato tocco di Niall sulla mia coscia mentre mi sorrise grato di quelli sforzi,
< Brutto bastardo, che ne hai fatto per davvero della nostra Ashley!? > quasi urlò Louis alzandosi in piedi con fare teatrale,
< Lou ripoggia quel fottuto culo sulla sedia, ci stanno fissando > intimai cercando di essere il più convincente possibile;
il biondo passò un braccio sulle mie spalle:
< Morgan oggi ci vediamo? > mi sussurrò fino a farmi rabbrividire, ero intesa ad annuire fermamente ma per un secondo,
per la mia meravigliosa anticamera del cervello mi passò che quel pomeriggio dovevo dare ripetizioni al lama:
< Devo studiare con Zayn... > sibilai poco convinta ed abbassando lo sguardo sperando che non se la prendesse:
erano troppe volte che evitavo di uscire con lui per ripetere le cose da insegnare a Malik
e al posto suo qualcun'altro mi avrebbe letteralmente mandato a fanculo, eppure lui era troppo finto:
era così dolce, gentile, meraviglioso, bello, comprensivo, sembravam essere perfino troppo per me,
Ashley Morgan che aveva sempre meritato il meglio dei ragazzi in quella scuola tutti fuorchè Niall Horan.
Si morse nervosamente un labbro inferiore distogliendo lo sguardo da me e puntandolo in un punto indefinito della grande sala,
< Abbiamo solo 6 incontri, dopo non dovrò più vederlo... > provai a spiegare con un tono di voce nettamente basso e insicuro
< Tranquilla, fai con calma, passa i tuoi interi pomeriggi a ripetere per "insegnare" a Malik,sperando che tu non gli insegni anche qualcos'altro. > lasciò intendere con una troppa acidità perfino per i miei gusti:
cazzo stai parlando ancora con Ashley Morgan e per quanto tu sia adorabile,bello e meraviglioso inizi a gasarti un po troppo biondo
< Cosa insinueresti HORAN? > Accentuai il suo cognome
< Che da te mi aspetterei di tutto Morgan >
la mia bocca si curvò in una perfetta "o" : il mio ragazzo mi stava appena dando della troia,stava appena affermando che  non si fidava ancora di me,
più o meno come tutta la Detrò che bella merda;
afferrai velocemente la sacca strattonandola da sotto al peso di Liam per poi alzarmi in piedi facendo appositamente rumore con i tacchi
per evidenziare il mio squallore:
< TU. > dissi indicando minacciosamente il biondo che presentava solo superficialmente un'espressione rasserenata
< Non osare mai più dirmi una cosa del genere. > finì serrando la mascella e mandando a fanculo lui e chi, a quel tavolo non aveva osato proferire parola.

Erano le 16.20 pm e non avevo assolutamente voglia di incontrare Zayn perchè a sua insaputa era lui la causa di tutti i miei guai,
compreso il mio litigio con Horan: colpa sua e della sua ignoranza, che gli costava studiare un'ora al giorno? Raggiungere almeno il 6?
No, non poteva studiare per rimorchiare qualche puttana di turno ed ora a risolvere i suoi problemi ci dovevo pensare io.
Bussai nervosamente alla porta ed un secondo dopo,con uno scatto fulmineo questa si aprì mostrando un Malik rilassato e sorridente:
< 20 minuti di ritardo. Sempre puntuale Morgan! > mi rivolse un sorriso sghembo
< Apri i quaderni.Subito > gli ordinai entrando e buttando la sacca sulla scrivania ancora vuota.

< affinché la dimostrazione porti a conclusioni valide, deve essere dimostrato che, data una proposizione p, il suo contrario "non p" implica un risultato che è assolutamente falso in tutti i sistemi matematici... > spiegò la lezione Malik,
< No! Zayn no! "Affinchè la dimostrazione porti ad una valida conclusione deve essere dimostrato che il contrario di p implichi un risultato assolutamente falso per il sistema matematico usato"! Se dici "per tutti i sistemi matematici" andiamo in altre matematiche e geometrie! > quasi gli urlai contro battendo violentemente il dito sul rigo del libro,
< Calma Morgan! >
ora stavo letteralmente urlando
< Ashley datti una calmata! Non sei un genio ,non hai una vita perfetta e si non capisco un cazzo di matematica ma chi sei tu per sapere cosa posso e non posso imparare? > questa volta fu lui a sovrastare il tono della mia voce e immediatamente lo guardai allibita: non si era mai adirato così prima; sospirò e si schiarì la gola:
< Affinchè la dimostrazione abbia una conclusione valida il contrario di p deve essere falso nel sistema matematico usato... >
ripetè lui a bassa voce e questa volta annuì flebilmente, fissando un punto indefinito della cattedra per non incontrare il suo sguardo,
< Hai fatto gli esercizi che ti ho assegnato in questi giorni? > chiesi con voce flebile, lui annuì prontamente porgendomi l'ordinato quadernetto blu; mordicchiai una penna, sporgendomi sulla cattedra saettando lo sguardo tra i vari problemi
e segnando 8 volte su 10 un'enorme X su ogni risoluzione,
poi con uno scatto veloce e rumoroso richiusi il quaderno:
< Va meglio, non bene ma meglio.Hai parecchi problemi soprattutto con ipotesi e tesi: le confondi ma con l'esercizio riuscirai a distinguerle e a trovare i teoremi giusti. > cercai di sforzarmi di fargli coraggio,
di non ripetere l'errore di qualche minuto prima sottovalutandolo e c'era effettivamente una parte di me che credeva nelle sue capacità
ma stava lentamente affogando in quello che Malik dimostrava di essere: un lama, un fottuto ma attraente lama.
Trascinò la sedia per terra, stiracchiandosi:
< Dove pensi di andare? >
chiesi alzando un sopracciglio e spingendolo a risedersi al suo posto
< Abbiamo finito >
< Ma se in un'ora abbiamo fatto solo 3 pagine di teoria! Come pensi di recuperare in 6 incontri se ti impegni così poco?? >

lo rimproverai riaprendo i libri e questo mi seguì a ruota sbuffando sonoramente
< Non serve che tu mi uccida con lo sguardo > gli dissi osservando con la coda dell'occhio il modo con il quale mi fissava incessantemente,
mentre sfogliavo il libro alla ricerca di qualche esercizio,
< Non ti sto fulminando, sto solo cercando di capire perchè sei così calma e non ti preoccupi di andartene il prima possibile >
aveva un sorrisino sempre presente che ti faceva venire la voglia di prenderlo a schiaffi, segnai un paio di esercizi sul libro indicandoglieli:
< Falli ora > poi mi fermai ad osservarlo.

Dopo 10 minuti non era ancora riuscito a finire tutti i problemi assegnati
ed avevo la tremenda voglia di urlargli contro che io sarei riuscita a finirli in 3 minuti
ma mi trattennì osservando i tentativi con i quali cercava autonomamente di giungere a conclusioni logiche:
almeno ci stava provando ed era buffo vedere Zayn Malik così concentrato su un qualcosa che non fosse il corpo femminile,
mentre corrugava la fronte e le folte sopracciglia come se quegli esercizi fossero arabo e risi inconsciamente tra le labbra ma se ne accorse,
minchia Malik che hai: le antenne paraboliche? voltò i suoi occhi color miele verso di me:
< Ti faccio ridere? > chiese sorridendomi in modo diverso: dolce, annuì sicura
< Abbastanza, di solito ti concentri solo sulle ragazze. > fece spallucce per poi domandare:
< Come va con Niall? > cercai il suo sguardo ma la sua domanda mi fu rivolta mentre teneva fisso lo sguardo sugli esercizi
< Bene... forse > sospirai non riuscendo a mentire e buttandomi sul letto e chiudendo gli occhi, avevo solo voglia di scomparire.

Aprì gli occhi fissando il soffitto, c'era una luce fioca e non era di certo mattino,
per giunta non ricordavo neanche di essere tornata in camera;
li richiusi rannicchiandomi lateralmente vicino a qualcosa di grande e caldo: Dio come si stava bene, quella "cosa" mi abbracciò
facendomi affondare il viso nel suo petto e a quel punto strabuzzai gli occhi riaprendoli violentemente:
< Zayn! > urlai con voce stridula e allontanandomi di colpo, il moro sobbalzò stropicciandosi gli occhi:
< Che minchia urli Morgan > <
Che minchia urlo?? Che ci fai nel mio... nel tuo letto! E che ci faccio io! E perchè ci sei pure tu? >
cominciai a domandare in preda al panico:
ero arrivata al punto di non ritorno? Ero adirittura arrivata a fare sesso senza neanche ricordarmene?
< Ashley rilassati, se noti sei ancora vestita > mi fece notare Zayn indicandomi, effettivamente -anche se in maniera inguardabile-
ero vestita come... qualche ora prima? Si, l'orologio segnava 20.00 pm.
< Oh... > mi limitai a dire
< E comunque tu ti sei addormentata sul mio letto, quando ho finito gli esercizi tu eri già nel mondo dei sogni e mi sono addormentato anche io già che c'ero, poi tu hai cominciato ad abbracciarmi nel sonno > spiegò e sentì le guance incenerirsi:
Morgan tieni le mani apposto almeno quando dormi. Afferrai il cellulare sulla cattedra sperando di aver ricevuto un messaggio da Niall: niente,
< E' proprio arrabbiato.. > bisbigliai più tra me e me per farmene una ragione ma Zayn si intromise nella mia vita privata:
< Problemi con Horan? Che c'è, lo hai già tradito? > chiese ridendo e non calcolando davvero il peso delle sue parole;
in un secondo mi ritrovai su di lui, affondando le unghie nelle sue braccia cercando di fargli male
e dimenandomi alla ricerca di qualche arma per ucciderlo:
< Chiudi quella boccaccia Malik! > gli urlai mentre cercavo di picchiarlo e di farlo sprofondare nel letto con sopra il mio peso
ma la sua risata mi spingeva più al suicidio che al suo omicidio
< Morgan sei pazza? > chiese ridendo e bloccandomi di tanto in tanto i polsi per sfuggire ai miei schiaffi
< No! Non sono pazza! Sono solo stanca! Voglio che Horan mi parli! Che si fidi di me e tu non sei di aiuto! > sputai senza
neanche rendermene conto, perfino la mia coscienza che di solito mi rimproverava per l'aver esternato i miei sentimenti in quel momento taceva.
Le risate di Zayn si placarono e gli occhi si schiusero dalle due fessure nelle quali si erano contratti per le risate,
quando sentì qualcosa di bagnato inumidirgli il viso: avevo segretamente cominciato a piangere non con Zayn Malik ma SU Zayn Malik;
puntò i gomiti sul materasso alzandosi con il busto, lasciandomi ancora a cavalcioni su di lui
< Non pensavo che la situazione fosse seria > cercò di scusarsi senza darlo a vedere, scossì la testa:
< Per te mai nulla è serio, neanche il fatto che Niall pensa che lo stia tradendo con te > alzò entrambe le sopracciglia sorpreso dalla situazione:
< Davvero? > si aspettò una risposta ma per soffocare le lacrime mi coprì il viso con entrambe le mani
sperando di sparire dalla sua vista,
la sua presa afferrò i miei polsi per permettergli di guardarmi, poi il suo tocco passò al mio viso e ad accarezzare le mie guance:
< Ascolta Ashley. Noi due siamo strani: siamo così uguali ma tremendamente distanti e lo sappiamo entrambi, entrambi tranne la gente compreso Horan. Potrà pensare ciò che vuole ma tra noi due sappiamo che non potrà mai funzionare, io ho smesso di amare da un po e tu... beh tu devi ancora imparare >
i singhiozzi si fermarono per quel minuto nel quale il silenzio fu placato dalla sua voce: non avevo mai amato nessuno e lui aveva ragione,
stranamente Malik mi stava insegnando qualcosa di ben più difficile dell'algebra e forse Niall mi avrebbe insegnato tanto altro,
< Mi spiace di non aver mantenuto la promessa Morgan > continuò chiudendo gli occhi e sospirando,
corrugai la fronte non capendo a cosa si riferisse e con un sorriso che mostrava leggermente la sua bianca dentatura continuò:
< Quella mattina, quando ci siamo baciati, ti promisi di restarti accanto ma non ci sono riuscito. Non sono il tipo Ash, io non ti amo e non ti ho mai amato. >
stava cercando le parole adatte ma ad un certo punto sembrò quasi cercare una... via di fuga?
Le sue parole erano incerte, non sapeva come definire ciò che sentiva
< Proverai a dimenticarmi Malik? Le nostre scommesse,i nostri baci e le nostre provocazioni? > chiesi sperando vivamente in un "si",
volevo dimenticare quella parte di me troppo stupida per dedicarsi completamente ad una persona,
sospirò un'altra volta ma in modo più deciso stringendo gli occhi per poi riaprirli e cercare i miei:
< Non ti ho mai ricordato Ashley. >


Lalalala

ok non mi dilungo tanto lalala.(?)
Scusate se ho dato di matto pretendendo 18 recensioni ma volevo tenervi sulle spine,m prometto di non uccidervi così in ogni santo capitolo :'D
In ogni caso le 18 recensioni sono ugualmente arrivate e senza farvi aspettare tanto,visto che ve lo siete meritato
ecco questo grande,enorme capitolo e...SORPRESA, della serie: la coppia Malik-Ashley non esiste proprio più
Come continuerà?Boh(?) lo scoprirete solo dopo
10 recensioni
Much love,grazie,di tutto,delle vostre recensioni,di chi segue la storia,di chi la commenta e anche a chi la legge.
Vi amo tanto.

   
 
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