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Autore: GiulyHermi96    02/05/2012    9 recensioni
Questa è una raccolta di storie sul tema della morte...proprio perché nella saga di Harry Potter è un tema molto presente, mi sono chiesta se le anime potessero incontrarsi e vivere la loro vita oltre la morte insieme...
Come Harry incontra Silente nel settimo libro a King's Cross (più o meno), così ancuni personaggi (divisi in ogni capitolo) incontreranno qualche loro caro già morto per fare il passo finale della loo vita mortale.
La storia conterrà circa una decina di capitoli.
#1_ Sirius Black
#2_ Fred Weasley
#3_ Albus Silente
#4_ Remus Lupin
#5_ Ninphadora Tonks
#6_ Severus Piton
#7_ James Potter
#8_ Lily Evans (?)
#9_ Harry Potter (parte 1)
#10_ Harry Potter (parte 2)
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Silente, Harry Potter, I Malandrini, Lily Evans, Un po' tutti | Coppie: James/Lily
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Welcome to death...

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Eh già...non sono sparita...ma ultimamente tengo dietro poco alla mia long fic Lily e i malandrini, quindi figuratevi questa raccolta! XD
Ad ogni modo, essendo la giornata della memoria ho deciso di scrivere quetso capitolo su Fred, la morte che mi ha sconvolta più di tutte...
Fred era proprio come un fratello, perché io mi sono sempre rivista così tanto in Ron, quindi è stato terribile, per me, come per tanti altri...quindi...bé, vi ridò il bentornato nella morte e...sì, buona lettura ^^
Giuly
P.S. Grazie ai recensori e a chiunque abbia messo la storia tra le ricordate/seguite/preferite ^^ e a quelle 192 anime pie che hanno almeno letto la prima shot :)
N.B. Questa shot è più corta dell'altra, perché sono sicura che fred non avrebbe aspettato più di tanto dopo essere morto per passare nell'al-di-là...comunque...leggete e capirete ^^




The ghost of his last laugh still etched upon his face:


Fred Weasley si svegliò.
Perché avrebbe dovuto svegliarsi? Stava combattendo fino a cinque minuti prima.
Suo fratello doveva avergli fatto qualche cosa. Tipico. Proprio quando Percy aveva finalmente fatto una battuta George aveva dovuto fare il cretino...sempre così...
Ma ora dove si trovava?
"George? Dai fratello, il gioco è bello finché dura poco...ok, bé...non l'abbiamo mai fatto durare poco, ma...insomma...devo tornare a combattere!" disse il ragazzo.
Nessuno gli rispose.
Si trovava in un posto stranissimo, era completamente bianco, immacolato, con una grande luce sul fondo verso delle vetrate.
Cosa diavolo aveva fatto George?!
"George? Dai, per Merlino! Non abbiamo tempo, devo tornare a combattere! George?!" continuò a chiamare il fratello, ma questo non rispose.
Ora, Fred Weasley non si era mai fatto prendere dal panico, MAI. Certo è che non era nemmeno MAI stato senza il fratello per più di qualche secondo, quindi un'inquietudine al centro del cuore lo prese di sorpresa.
"Bé, nipote, ti avevo sempre reputato spiritoso, ma con quella faccia non farai ridere proprio nessuno..." disse una voce dietro di lui.
Fred si girò e vide un uomo avvicinarglisi sorridente.
"Zio Bilius! Che ci fai qui?!" chiese iniziando a ridere ed andando ad abbracciare quell'uomo conosciuto.
Quello sorrise: "Sono venuto a prenderti nipote..."
Fred lo guardò ancora col sorriso stampato in viso ma con un'espressione confusa: "A prendermi? E dove mi vorresti portare? Tu sei...ehm..." Fred si sentì in imbarazzo per essere stato un pò troppo diretto, ma l'altro sorrise: "Crepato, come si suol dire...sì, Fred. Sono morto e ora siamo nel centro di raccolta di anime...una King's cross dell'al-di-là."
Fred si guardò ancora attorno: "Dovevo immaginare che non fosse stato George a farlo! Oltre ad essere il più bello, sono anche il più intelligente die due e..." il ragazzo tornò serio in un secondo: "Aspetta, hai detto il 'centro di raccolta di anime'?" chiese nuovamente preoccupato.
Suo zio sorrise tristemente e annuì: "Sì, Freddie...ho detto così..."

*      *      *

"Io...Io..." Fred iniziò a balbettare: "Oh, per Merlino, non sono mica Ron! Io non balbetto! Zio, non puoi dire davvero! Ho tante di quelle cose da fare e creare ancora!" disse prendendo il parente per le spalle.
Lui sospirò staccando le mani del nipote dalle sue braccia: "Lo so Fred, ma un'esplosione ti ha travolto e...ci sei rimasto sotto...Percy e Ron hanno..." ma Fred lo interruppe.
"Un'esplosione?! Sono morto per un'esplosione?! Ci può essere una morte più idiota?!" chiese il ragazzo iniziando a camminare avanti e indietro.
"Forse morire dopo aver visto un Gramo...?" chiese lo zio cercando di tirarlo su di morale.
"Sii serio zio! Ecco, ora mi sento Hermione...morire significa impazzire? No perché se dovrò diventare un mix tra mio fratello e la sua pseudo ragazza, non ci sto!" iniziò a dire.
Bilius ridacchiò: "Non è la morte che ti fa parlare così Freddie..."
Il ragazzo lo guardò e sospirò: "Come farò senza George? Io...zio...non ci siamo mai separati...come faremo..." chiese tremando appena.
L'uomo sorrise con gli occhi tristi: "Non puoi fare niente...puoi solo decidere da che parte stare..."
"Da che parte stare?" chiese il ragazzo confuso.
L'uomo annuì: "Puoi decidere di sperare che lui muoia in modo che non siate soli oppure puoi decidere di sperare che lui viva e viva per te..." disse l'uomo sorridendo.
"Io non voglio che Georgie muoia! Io voglio che abbia una vita bellissima! Che continui a fare scherzi, che sorrida! Che faccia tutte quelle cose che non potrò fare io, che abbia dei figli, che vada a vedere il Quidditch e che veda i nostri fratellini più piccoli diventare grandi. Che faccia degli scherzi al matrimonio di Ron e Hemrione e che faccia un discorso da ubriaco al matrimonio di Ginny! Che consoli mamma e papà, che gli faccia capire che io vivrò con loro e che..." a Fred tremò la voce.
Fred Weasley non aveva nemmeno mai pianto. MAI. Non l'aveva mai fatto, perché voleva essere forte come gli altri e, in fondo aveva sempre avuto George dalla sua parte, quindi, triste o no, arrabbiato o meno, suo fratello lo aveva sempre tirato su di morale.
"Voglio che sorrida e che non pianga per me. Voglio che sappia che io resterò sempre con lui, che viva. VIVA per tutti e due, che non pensi che io sia felice di essere qui, ma che lo pensi perché lui è là...io...oddio, non ci capisco più niente." disse il ragazzo.
Le lacrime sgorgavano dai suoi occhi copiose e non sapeva cosa fare.
"Freddie...Freddie...Georgie lo sa...lo sa già...lo saprà sempre. Certo, non sarà più come prima, ma ritroverà il sorriso, così come gli altri. Se sarai in pace tu, lo saranno anche loro..." disse lo zio abbracciandolo.
Fred sospirò.
"Va bene...ho scelto..." disse sorridendo di nuovo.
Bilius annuì e gli diede una pacca sulla spalla: "Andiamo, allora..."
"Dove?" chiese Fred.
"All'Hogwarts dell'al-di-là...ovvio! I maghi oscuri non ci sono...sai, loro non hanno anima, o almeno, ce l'hanno spezzettata, quindi non possono venire qui...almeno, non possono quelli che hanno ucciso. Quelli che si sono pentiti sono più che benvenuti...Ora, però, fai veloce. Ti devo presentare tre persone..."
"Davvero? Chi?" chiese il ragazzo curioso.
"Lunastorta, Felpato e Ramoso...sono molto interessati alle tue malefatte a scuola...loro erano più o meno come te..." disse l'uomo sorridendo.
"Davvero?" chiese Fred felice.
"Oh sì...probabilmente li conosci già, ma voglio lasciarti la sorpresa per dopo..." disse guidandolo attraverso il binario 9 e 3/4.
Fred si girò verso la stazione prima di sorpassare la barriera e sorrise. Sorrise per i suoi parenti augurando loro una bella e lunga vita e, infine, oltrepassò il muro con lo spettro della sua ultima risata ancora impresso sul volto.

   
 
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