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Autore: MartinaSSpecial93    02/05/2012    6 recensioni
Lei è Ilaria, una ragazza di 15 anni italiana, che realizzerà il suo sogno più grande: andare a Londra. Con una piccola condizione però: quella di dover sopportare per cinque giorni Louis Tomlinson,il suo grande amore segreto, e sua mamma Joy la quale farà di tutto per farli stare insieme. Louis è di origine inglese,da parte di sua madre appunto, ma non era mai stato a Londra e si considerava italiano a tutti gli effetti. Tra Ilaria e Louis però non c'è mai stato un grande rapporto a causa della loro timidezza. Riuscirà questa magica città a separare la barriera che c'è tra loro due e a scioglierli il cuore?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Io e Louis camminavamo una a fianco dell'altro,in silenzio,in soggezione dopo quello che era appena accaduto. Iniziò a piovere,perciò aprimmo gli ombrelli e cercavamo di ripararci della pioggia e dal vento,che piano piano si faceva sempre più forte. Non sapevamo cosa dirci. Continuavamo semplicemente a camminare,stando zitti e stando immersi nei proprio pensieri...E io ripensavo a tutte quelle piccole cose che mi avevano fatto capire che Louis a me ci teneva,e anche tanto; che magari non era innamorato di me,però mi voleva bene e stava bene in mia compagnia;che rideva alle mie battute,anche se so benissimo che non facevano ridere;che mi ha sussurrato sei bellissima,e ha tentato due volte di baciarmi. Magari non era innamorato di me come lo ero io,ma un qualcosina lo provava...Spero. Ripensavo a quei momenti passati con lui,così imbarazzanti ma allo stesso tempo piacevoli e dolci,teneri,stupendi. Ero completamente innamorata di quel ragazzo,e non avevo mai provato nulla di simile per nessun altro ragazzo,nemmeno per quel Guido. Guido era il mio ex,l'unico ragazzo che abbia mai avuto,se si può definire così:io e Guido neanche c'eravamo mai baciati, non stavamo mai insieme e quasi non ci parlavamo. Era una relazione impossibile,ed infatti è durata poco e niente,anche se all'inizio pensavo di essere innamorata di Guido. Ma non sapevo che era Louis il mio vero amore,quello che nonostante tutto rimane l'unico che voglio veramente,l'unico che mi fa battere il cuore...Guido o tutti gli altri di cui mi sono presa una cotta,era tutta roba passeggera e non profonda. Louis invece era da sempre stato un po' il mio angelo personale,il mio raggio di sole:ero felice solo di stare in un posto con lui,anche averlo a metri di distanza,anche senza parargli,ma il pensiero di stargli vicino mi faceva provare emozioni profondissime,vere.
Cercai di trovare un argomento qualsiasi per spezzare quel silenzio,che iniziava a diventare fastidioso. Nel frattempo aveva smesso di piovere,per fortuna, e riponemmo gli ombrellini negli zaini.
“Mi ci stavo abituando alla pioggia, peccato” dissi,mentre riponevo l'ombrello bagnato nello zaino “Londra è stupenda anche così”
Louis mi guardò e sorrise,scuotendo l'ombrellino dall'acqua. “Si”
Monosillabo. Monosillabi. Era da un po' che Louis parlava in monosillabi spiccicati; mi stava iniziando a dare sui nervi. Presi un respiro profondo: “Che ore sono?”
“15.37”
“Che si fa?”
“Boh”
“Dove possiamo andare?”
“Non lo so.”
Mi stava facendo impazzire. Letteralmente! Cosa gli stava prendendo? Già ero abbastanza impacciata e a malapena riuscivo a rivolgergli parola! Ci mancava solo che si metteva a parlare in monosillabi ed ero apposto. Cazzo Louis, sveglia!
“Bene.” dissi fredda,voltandomi dall'altro lato. Mi aveva offesa.
Ci fu qualche secondo di silenzio,che per me furono infiniti. Ero troppo orgogliosa per chiedergli scusa (anche se l'unico che si doveva scusare era lui), perciò rimasi in un silenzio di piombo con gli occhi corrucciati,dandogli le spalle,sperando con tutto il cuore che mi parlasse come niente fosse,dandomi una pacca sulla spalla e sorridendomi.
Non fu così.
Fu molto meglio di così. Quasi tentavo a crederlo.
“Ilaria.” disse deciso,con un tono tra il delicato e l'indeciso.
Esitai, ma dopo che lui mi toccò la spalla,mi voltai,stralunata. Louis mi fissava,ma il suo sguardo era come se si stesse perdendo in qualcosa,nei miei occhi. Tremavo,non so se per il venticello che ci colpì in quel momento e che mi fece andare negli occhi i capelli, o per la strana situazione. Louis mi scostò i capelli che mi erano andati in bocca e li mise dietro un orecchio. Io ero immobilizzata,una mummia era più snodata di me in quel momento. Louis esitò,avvicinandosi lentamente al mio viso,con la mano che mi teneva la nuca che tremava; io non sapevo che fare. Avevo capito che era arrivato quel momento che aspettavo da una vita e non volevo che finisse mai, ma non sapevo come comportarmi così restai immobile,impietrita. Quando finalmente le sue labbra toccarono le mie, un'esplosione di fuochi d'artificio scoppiò nel mio cervello e nel mio stomaco le farfalle furono sostituite da api divoratrici. Le labbra morbide,carnose e profumate del ragazzo aderivano perfettamente alle mie,come due pezzi di puzzle. Il mio cervello andò in pappa,non ricordavo nemmeno come si respirava. Louis iniziò a muovere timidamente la sua morbida lingua dentro la mia bocca e io rimanevo lì ferma,come un pesce attaccato all'amo: chissà cosa avrà pensato Louis,chissà com'è stato per lui baciare un bacco di legno. Oh, forse un bacco di legno era più vitale di me in quel momento.
Quando si staccò,lo fissai intensamente negli occhi e divenni rossa,come lui. Ridemmo impacciati e ci guardavamo attorno,trattenendo le risate. Mi accarezzò una guancia,sorridendomi: “Camden Town?”
Annuii flebilmente,ancora leggermente sconvolta da ciò che era successo qualche secondo prima. Il mio primo bacio. Con Louis. Non riuscivo a credeci,sprizzavo felicità da tutti i pori della pelle.Non era possibile. Sorrisi,istintivamente.
“E' lontano?”
Louis ride,indicandomi un'insegna stradale: “No,ci siamo dentro”
“Oh”
C'eravamo ritrovati a Camden Town senza rendercene nemmeno conto. Wow. Mi guardai attorno: il quartiere era formato da tante casette basse,una dietro l'altra,colorate da moltissimi colori,con appese strane insegne a forma di scarpe,jeans,sedie...Tutto molto strambo ma allo stesso tempo bellissimo. Presi la macchina fotografica e click,un'altra foto. Strisi la mano a Louis: “Andiamo!”
Camden Town era completamente differente dalla Londra che avevamo visto fino a quel momento:i grandi grattacieli e i monumenti imponenti si sostituirono a casette basse e colorate,a mercatini che vendono di tutto e di più e a gente stranissima che ti gira attorno. Ogni angolo trovavi gente vestita in modo altamente strambo,e allora io e Louis scoppiavamo a ridere; sopratutto quando incrociammo un vecchietto sulla settantina che andava in giro vestito di fucsia dalla testa ai piedi:capelli fucsia,giaccia,pantaloni,scarpe,cappello e bastone da passeggio tutto rigorosamente fucsia. Scoppiammo a ridere, e il vecchietto ci fulminò con lo sguardo,dopo aver imprecato qualcosa in inglese. Anche se eravamo circondati da una miriade di gente strana,Londra a me piaceva proprio per quello: a Londra puoi essere quello che vuoi,vestirti come vuoi,essere il tipo di persona che t'interessa e fregartene della gente che ti critica, e nessuno ti viene a dire nulla. Avevamo attorno tutta questa gente 'diversa' proprio perchè Londra è una città libera. Quando sei a Londra,ti senti appartenere al mondo,al tuo mondo. Ero radiosa. Felice. Il ragazzo che amavo da una vita mi aveva appena baciato, ero a Londra, e stavo tenendo la mano a quel ragazzo. Non avrei chiesto nulla di meglio.
Iniziò di nuovo a piovere,e io e Louis ci rifugiammo dentro uno Starbucks,per aspettando che spiovesse. Ordinammo le nostre solite cioccolate calde e c'andammo a sedere in un tavolino che dava sulla finestra,per poter vedere quando smetteva di piovere.
“Ci mancava la pioggia” borbottò Louis,sorseggiando la sua cioccolata bollente.
Alzai gli occhi al cielo. “Londra è stupenda anche così”
Si corrucciò e mormorò qualcosa di incomprensibile,per poi uscire fuori con un: “Sembra che il cielo si stia aprendo”
Lo fulminai con lo sguardo:“Non dirlo mai più!”
Lui mi guardò interrogativo. “Porta sfiga!” spiegai tutto d'un fiato.
Louis sbuffò e scoppiò a ridere,mentre io continuavo a guardarlo torva: “Sei superstiziosa?” mi domandò.
“Quel che basta.” risposi fredda,continuando a bere la cioccolata calda.

Louis' pov.

Era così bella mentre gustava quella cioccolata calda. La scrutavo timidamente,le lanciavo qualche occhiata ogni tanto sperando che lei non lo notasse. Non avrei sopportato che una ragazza pensasse di me che fossi un romantico,una femminuccia:non lo ero mai stato. Quel che provavo per Ilaria era vero,puro amore. Ero stato così stupido a non accorgermene prima d'ora...Solo in quella vacanza a Londra avevo imparato a conoscerla veramente,a conoscerla affondo. Prima la consideravo una bambina,e non mi era mai interessata più di tanto. Ma già dalla prima sera,quando eravamo stati obbligati a condividere il letto assieme...Quando iniziammo a scambiarci qualche parola,alla faccia della nostra stupida timidezza..E poi non riuscivo a capire il motivo della mia timidezza. Io non ero timido con nessuno! Scherzavo e giocavo con tutti come se niente fosse. Ma con Ilaria...Era tutto più difficile. Anche se non mi era interessata da sempre,avevo sempre avuto problemi a scambiarci qualche frase; forse perchè lei è così chiusa,riservata,così terribilmente timida e graziosa. L'avevo notata quando mi 'spiava' di notte...Avevo sentito il suo respiro sul mio collo,mentre facevo finta di dormire;ma l'avevo lasciata fare,era una sensazione splendida e non avrei voluto che finisse mai anche se era una tentazione unica:quante volte ho avuto la voglia di schioccare un bacio su quelle belle labbra rosee,senza averne mai avuto il coraggio..Ma finalmente quel giorno ci riuscì e non potevo essere più felice di così anche se...Beh,si,non era un'ottima baciatrice,forse era il suo primo bacio...Louis,che cazzo dici è stato un bacio fantastico,meraviglioso,stupendo. Lo desideravo da tanto... Avevo capito da un bel pezzo che Ilaria era perdutamente innamorata di me,e per questo ogni tanto la seducevo un po'..Ma che ci posso fare,sono fatto così!Ma in quello stupido gioco di seduzione,ci ero cascato anche io e non ne sarei uscito tanto presto.
Amavo Ilaria in ogni movimento che faceva:ogni sorriso,ogni respiro,ogni espressione buffa,ogni sua singola lentiggine. Ero così scemo a non notarlo prima...Ma come facevo? Che sciocco. La relazione con Eleanor che avevo avuto prima non era niente in confronto ai sentimenti che provavo per Ilaria in quei giorni:erano incredibili,davvero. Quella ragazza era diventata il centro del mio mondo in solo qualche giorno. Era tutto così buffo. Lei era buffa,ma allo stesso tempo carina e..sì sensuale. Era diventata una donna e non aveva più il fisico di una ragazzina e non posso negare che i miei ormoni ogni tanto cioccavano banane quando la vedevo...Sopratutto quando quella vola si era dimenticata l'intimo in valigia ed è dovuta uscire in stanza solo con l'accappatoio... Ma il sentimento che provavo per lei era molto altro,al di fuori dell'attrazione fisica. Si,penso che era proprio amore.
“Andiamo?” le chiesi dopo aver pagato alla cassa. Lei mi annuì dopo aver sorriso. Quel sorriso dannazione.

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CIAO A TUTTI !
SCUSATE PER IL MEGA RITARDOO !
MA COME SAPETE SONO STATA A LONDRA E SONO TORNATA DOMENICA, POI TRA UNA COSA E L'ALTRA, GRAZIE A STO CA**O DI INTERNET CHE NON MI FUNZIONAVA E CAZZ*TE VARIE NON SONO RIUSCITA A POSTARE NULLA.
LO SO CHE QUESTO CAPITOLO NON E' IL MASSIMO ED E' CORTISSSSSSSIMO, PERDONATEMI . çç
VORREI DIRVI TANTE COSE MA QUA LA LINEA VA' A VIENE PERCIO' NON VORREI CHE SALTASSE TUTTO E DOVREI RICOMINCIARE DA CAPO. 
PERCIO', CIAO BELLE DONZELLE ALLA PROSSIMA. C:
Recensite xx

  
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