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Autore: lemonade    26/11/2006    4 recensioni
< Come casa tua? > aveva chiesto lui sbalordito, ma poco poco, Quoll non si sbalordiva mai.
< Casa mia! Sai… il posto dove vivo quando non sono in giro ad ammazzare la gente… > gli aveva risposto blando, sventolando una mano con noncuranza.
< Ma… così io saprò dove si trova! > si era lamentato ancora l’uomo, vagamente preoccupato.
Hisoka aveva sorriso < E che m’importa, tanto appena torni forte ti uccido! A chi lo dici se sei morto? >
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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senza toccare e senza guardarti 02

Quando due ore più tardi Quoll tornò in camera da letto, scoprì che l’ospite si era messo più a suo agio levandosi le scarpe e la felpa precedentemente incriminata. Dormiva.

< Ilumi… > lo chiamò esitante.

Il ragazzo mugolò qualcosa raggomitolandosi sul fianco come un gatto.

< Ilumi. > disse più deciso, ma sempre leggermente timoroso… infondo era un assassino addestrato fin dai primi anni di vita, non era saggio svegliarlo di soprassalto.

< ‘ncora shinque minuti… > biascicò il giovane, ancora profondamente immerso nei suoi sogni.

Questo era peggio di Hisoka quando si sentiva al sicuro… per svegliarlo al mattino di solito doveva usare un emissione di hatsu e poi beccarsi minacce di morte per il resto della giornata, finché al sopraccitato non era passata la luna. Peccato che ora non potesse più emettere nen con intenzioni omicide…

Si avvicinò quindi al letto appoggiandoci sopra un ginocchio e scosse leggermente Ilumi per una spalla, < Ilumi, svegliati… >.

Il ragazzo gli afferrò il polso e lo tirò a sé con facilità, il viso nascosto sul suo petto, sussurrò < ‘soka dai… un minuto e poi mi alzo… > .

< Ilumi, non sono Hisoka. Svegliati. (possibilmente senza uccidermi…)> disse cercando di scrollarselo di dosso.

Se questa l’avesse raccontata non gli avrebbe creduto nessuno.

Il rampollo degli Zoldick gli si strinse di più addosso, poi alzò il viso fino a guardarlo negli occhi mezzo addormentato.

< Hai fame? Sto per ordinare cinese. > gli disse Quoll, cercando di rimanere più serio possibile.

Ilumi si sfregò un occhio con espressione assonnata e sbadigliando rispose < Riso al curry e pollo ai gamberi e bambù. >

< Ok, allora se vuoi che telefoni dovresti prima lasciarmi andare. > constatò l’uomo dato che l’altro si era lasciato ricadere pesantemente sul suo petto e non accennava a muoversi.

< Ilumi! > esclamò in tono lamentoso, spingendolo via. Il ragazzo mugugnò risentito e si voltò dall’altra parte, gli occhi già richiusi.

 

Quoll sospirò, conosceva le abitudini di Hisoka e da quello che aveva visto dello Zoldick cominciava a dubitare che quei due, in un letto, potessero fare qualcosa di diverso dal dormire come sassi.

Il cibo arrivò poco dopo e, al posto di finire nuovamente tra le braccia dello strano ospite nel tentativo di svegliarlo, l’uomo pensò bene di sventolargli sotto il naso la sua porzione di gamberi.

Ilumi aprì immediatamente gli occhi, < Che schifo! - disse facendo una faccia disgustata e piuttosto buffa, ricomponendosi la chioma setosa – Ora mi puzzeranno tutti i capelli… >

L’altro rise, < Vieni dai, io metto la roba nei piatti. >

 

Il ragazzo lo raggiunse in cucina quasi subito, grattandosi un braccio con fare assonnato e trascinando i piedi nudi sul parquet. Hisoka adorava camminare scalzo e casa sua era piena di morbidi tappeti e legno.

Si sedettero sugli sgabelli alti del bancone, uno da una parte e l’altro dall’altra e non parlarono molto durante il pasto, erano entrambi abbastanza silenziosi.

Ilumi aveva piluccato qualche boccone giocherellando svogliatamente col cibo, ed ora si limitava ad affondare più volte le bacchette nel riso con lo sguardo perso ed assente.

< Non è buono? > chiese Quoll, rompendo per primo il silenzio.

L’altro lo guardò sorpreso, come accorgendosi solo ora della sua presenza, poi sospirò rimestando con più foga la povera pietanza < No, è che non ho fame… >.

< Ah… > fece l’uomo.

< Non te l’ha detto lui, vero? > chiese all’improvviso l’assassino con una vocetta flebile, Quoll corrugò le sopracciglia senza capire. Ilumi sospirò e si chiarì < Della neve, intendo. >

L’altro distese le labbra in un sorriso e gli rispose in modo calmo e pacato < No, ho trovato una foto… all’inizio non sapevo fossi tu. >.

Il ragazzo annui ancora pensieroso, poi sorrise guardando il suo interlocutore, < Grazie. > disse sincero.

Quoll ricambiò il sorriso, non sapeva perché gli avesse detto la verità… forse perché all’improvviso Ilumi gli era sembrato fragile e ferito, non aveva niente contro di lui, e sapeva quanto potesse essere stronzo Hisoka, non c’era bisogno di calcare la mano.

Lo Zoldick si appoggiò con le mani sul ripiano sporgendosi fino a posargli un bacio sulla guancia, e rispose a quello sguardo interrogativo dicendo < Prima lo sapevo che eri tu, Hisoka ha un odore diverso. >

< Perché l’hai fatto allora? > chiese confuso, proprio ora che gli sembrava di averlo minimamente inquadrato.

Ilumi scrollò le spalle, sembrava un bambino curioso, con il broncio sulle labbra e gli occhi scuri troppo aperti.

< Sapevi anche che non era stato Hisoka a parlarmi della neve… - aggiunse Quoll pensieroso, poi sorrise furbescamente – Mi stai studiando anche adesso, vero? >

Il ragazzo non abbandonò la sua espressione < Deformazione professionale. – rispose semplicemente – Comunque è vero che non ho fame. >

< Ma che- > iniziò l’uomo ma un rumore nell’altra stanza lo distrasse.

 

< Quoll…! > lo chiamò una voce maschile e vellutata, sembrava quasi divertito. Hisoka sputava fuori le parole come se fosse una scocciatura rivolgersi a qualcuno, eppure inevitabilmente queste gli rotolavano sulla lingua con grazia, assumendo un tono scanzonato ed ammaliante.

< Perché hai frugato tra i miei vestiti? > chiese entrando in salotto, gli occhi nocciola fissi sulla felpa nera che si rigirava tra le mani.

< Ilumi! > disse bloccandosi a guardare il giovane seduto al bancone, l’altro non rispose si limitò semplicemente a volargli tra le braccia.

< Piano, ti sporcherai tutto! > lo ammonì sorridendo, allontanando il proprio viso da quello del moro, una dolcezza che Quoll non aveva mai visto prima nei suoi modi.

Hisoka sorrise sfregandogli il pollice sulla fronte per togliergli la macchia di cerone, < Ti sei imbiancato anche i capelli… >.

Ilumi scosse la testa con gli occhi chiusi ed un sorriso sereno, < Non importa… > disse tenero.

 

Quoll tossicchiò per ricordare ai due della sua presenza. Hisoka lo guardò con un espressione fintamente preoccupata < Che c’è? Stai male? Non è che mi muori prima del tempo… eh? >

L’altro brontolò qualcosa ed Ilumi lo guardò sornione < Credo sia geloso… >

< Oh… -  fece il padrone di casa avvicinandosi al bancone, - c’è niente da mangiare? >.

< Se ti va puoi finire la mia roba, che io non c’ho voglia... > rispose il ragazzo come un bambino capriccioso.

< Che schifo, Ilumi! – disse il mago spostando con le bacchette qualche pezzo di zucchina ed afferrando un gamberetto – Hai pasticciato di nuovo col cibo…? >

L’interessato fece una faccia colpevole e l’altro si rabbonì, cominciando a pranzare comunque.

< Geloso? – chiese finalmente Hisoka dopo cinque minuti, guardando Quoll che infilava i piatti nella lavastoviglie, per poi rivolgersi di nuovo allo Zoldick – Di me o di te? >

Il giovane alzò le spalle, sedendosi sullo schienale del divano < …Secondo te?>

< Dici? > domandò ancora senza troppo interesse, infilandosi in bocca un po’ di riso.

 

< La volete smettere di parlare di me come se non fossi qui? > sbottò Quoll perdendo la pazienza, le guance leggermente colorite. I due scoppiarono a ridere ed Hisoka quasi si strozzò: < Ma allora è vero! Sapevo di essere affascinante… ma che ci cascasse anche Mister Gli-amici-mi-chiamano-Capo…  >

< Non. É. Affatto. Vero. > scandì l’uomo piccato, cercando di mantenere la calma nonostante ormai avesse raggiunto una gradazione di rosso considerevole.

< Secondo te è emotivamente stitico? > chiese Ilumi all’amico, gli occhi spalancati e curiosi.

Hisoka rise fra sé e sé < Probabile… non l’ho mai visto con nessuno… >

< Neanche io ti avevo mai visto con nessuno! > protestò Quoll che ormai aveva perso anche l’ultimo brandello di dignità.

L’altro gli rispose con uno sguardo seducente, di quelli che gli riuscivano così bene, < E con questo? Io non sembrerei frigido neanche vestito da prete… - disse accarezzandosi i capelli, acconciati verso l’alto a formare quasi una fiamma. – è normale che tu ti senta attratto da me, Quollino caro. >

Ilumi scoppiò a ridere mentre l’uomo divenne quasi violaceo, ci mancava anche questa.

 

Ci fu ancora qualche scambio di battute mentre Hisoka finiva di mangiare, poi il rosso annunciò < Per quanto tirare per il culo Luciphul sia divertente, io muoio dalla voglia di farmi una bella doccia calda… >.

A queste parole il ragazzo saltò su, < Ti faccio compagnia… dato come si sono conciati i miei capelli… > disse scuotendo la chioma nerissima.

< Sì, si, i capelli…! – lo sfotté bonario l’altro tirandogli scherzosamente una ciocca, per poi rivolgersi all’uomo – Tu che scusa hai Quoll? >

< Io non voglio fare la doccia con voi! > urlò l’uomo, al limite della crisi isterica.

Hisoka si avviò ghignante verso la camera, avvolgendo un braccio attorno alle spalle del compagno e sussurrandogli, abbastanza forte però da essere udito da entrambi, < Forse hai ragione… avrà qualche blocco psicologico… >.

Ilumi sorrise, reggendogli il gioco, e rispose con la stessa tonalità di voce < … o magari ce l’ha piccolo... >

 

Quoll non rispose, era così livido di rabbia che si sarebbe mangiato le mani e se avesse potuto usare il nen li avrebbe uccisi seduta stante, in preda alla follia omicida. Di colpo si trovò a pensare che il bastardo con la catena gli avesse posto quel vincolo solo per impedirgli di aprire in due il suo complice… maledetto biondino!

 

 

***

NdA: Visto che Neve272 ha commentato (grazie, grazie!!! ^___^), mi sono decisa a pubblicare il capitolo 2... Hisoka non è bellissimo? *__* (lo adoro XD)

Va beh... ho ancora un capitolo già pronto e potrei anche tenerlo come finale (non perchè la vicenda sia realmente finita, ma perchè concluderebbe il quadro)

Il fatto è che sono pigra ed ho in ballo altre storie, in più mi scoccia scrivere se nessuno legge! Ok, fine sfogo... ciau, lasciate un commento se vi va!

 

*baci* Lem

  
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