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Autore: lostinhope    02/05/2012    1 recensioni
Come vi sentireste se a 17 anni avete un segreto da nascondere dentro di voi?
Se siete state costrette a passare l'estate dei vostri 16 anni rinchiuse in una clinica?
Questo segreto che Liz semplice 17 enne è costretta a tenere dentro se,non è semplice.
L'unico a conoscenza di ciò è suo padre.
Ma come farà Liz se due occhi nocciola che l'anno sempre scrutata da lontano venissero a conoscenza di ciò.
Saranno proprio questi occhi che le cambieranno o meglio stravolgeranno la vita.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Liam Payne
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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-Liz,scusa- disse mentre ero ancora tra le sue braccia
-non volevo,non avrei mai detto qualcosa che poesse farti venire in mente bruti ricodi-
Scossi la testa,mentre mi allontanavo lievemente.
Mi asciugai gli occhi -non importa- dissi per poi prendre un respiro profondo.
-ho...ho avuto una reazioe esagerata,e solo che sei il primo che si è soffermato sulle mie parole,e che se ne sia accorto-
-come il primo?- chiese
-l'unico a saperlo è mio padre e diciamo che non l'ha scoperto nei migliori dei modi- dissi abbassando lo sguardo.
-quante volte?- chiese
-2,alla seconda ho rischiato i tagli erano profondi- non ebbi nemmeno il coraggio di guardarlo negli occhi.Ma non lo sentivo fiatare,allora mi feci coraggio e alzai lo sguardo,aveva gli occhi leggermente sbarrati e mi guardava inespressivo.
-perchè?- disse semplicemente
-Era tutto insoportabile,scuola casa,un continuo casino. A scuola la mia vita sociale era praticamente ridotta a un schifo a causa di due ragazze che non so perchè mi odiano e mi odiano tutt'ora. Vennivo continuamente presa in giro trattata male,le mie amiche per quanto potessero mi stavano accanto ma non era lo stesso.
Per non parlare a casa,i miei avevano iniziato a litigare a dirsi le peggio cose. Mamma accusava papà del fatto che non avesse potuto godersi la sua adolescenza o andare al colegge perchè era troppo impegnata ad allevarmi.
Mi sentivo come se fossi io la causa di tutto quello,la causa dei loro litigi. Un giorno sono ritornata a casa e stavo male,più del solito,non c'era nessuno. Ero andata in bagno cercando di eliminare il rossore degli occhi,li accanto vidi il rasoio di papà,ruppi la parte di plastica,trovandomi con la lametta in mano-
Non saprei come descrivere la sua espressione,era completamente sbiancato e gli occhi erano un misto di preoccupazione e di paura.
Presi un bel respiro -papà quel giorno è ritornato presto a casa e salito di sopra,ha sentito l'acqua del rubinetto aperta,ha provato ad aprire la porta,ma era chiusa a chiavi,mi ha chiamata insistentemente.Ma io non sentivo niente ero caduta per terra priva di sensi,avevo perso troppo sangue. Ha completamente rotto la porta del bagno,venendmi incotro e chiamando un ambulanza. Quando mi ripresi c'era solo papà nella mia camera. Aveva detto a mamma che il mio era un svenimento.
Stando li insieme gli ho raccontato cosa mi avesse spinto a farlo,ha detto che non poteva lasciarmi continuare così,aveva paura che potesse succedermi qualcosa. Così ho passato l'intera estate in una clinica-
-Quindi il iorno che ci siamo incontrati...?-
-era il giorno in cui ero uscita dalla clinica e stavo ritornando a casa- lo anticipai.
Lui portò le sue mani sulle mie per volgere i polsi verso il suo sguardo. Con il police accarezzò i tagli,quel gesto mi sorprese e tanto. 
Lo guardai sorpresa,anche lui volse i suoi occhi a me. Mi guardava in un modo dolce come a volermi comunicare qualcosa.
Appena aprì bocca,la porta dietro di me si spalancò.
-Accidenti ecco dov'eri è da...- Danielle si interuppe non appena vide le nostre mani.
Liam le spostò di scatto alzandosi.
-che ci fai quì?- chiese sorpreso,lei lo guardava inespressiva,volgendo il suo sguardo da lui a me.
-ero venuta a trovarti,ma vedo che sono di troppo- disse incenerendomi praticamente con lo sguardo,per poi dare le spalle a entrambi e uscire dalla sala.
-Danielle,aspetta- disse Liam,volse uno sguardo a me e poi alla porta
-vai!- gli dissi,lui annui per poi andarle dietro.
Mi passai una mano tra i capelli,alzandomi anch'io.
                                                        ***
-avanti tesoro,un bacino- disse Madison rivolta a Andy,erano appostati "per puro caso" accanto al mio armadietto.
Presi l'ultimo libro,sbatendo l'armadietto e andando via.
-fai più piano Manson- disse lei indignata 
-oh mi dispiace,ho rovinato la vostra pomiciata?- dissi in modo ironico
-hai qualche problema?- disse lei venedomi incontro
-quella che ha i probemi qui sei tu tesoro- le dissi
-posso rovinarti con una sola parola- disse fronteggiandomi
-uuh tremo tutta! avanti- le dissi
Lei mi guardò con astio -Mad,avanti vieni non fare casini- le disse Andy prendendola per un braccio,lei si voltò verso di lui.
Li prese di scatto il viso facendo combaciare le loro labbra. Andy la staccò da se,volgendo poi uno sguardo preoccupato a me.
Io che ero rimasta li a guardare la scena ad occhi aperti mi voltai di scatto andando via.
Faceva male accidenti,vederlo con lei faceva un male cane.
-Liz! Liz accidenti fermati- era lui
-che vuoi?- mi stupì di come la mia voce suonò decisa e sicura
-ritorna con me- disse lui guadandomi con occhi da cucciolo bastonato
-ti rendi conto di ciò che stai dicendo?- gli chiesi io
Lui mi guardò confuso
-accidenti Andy! stavi con me e volevi lei,ora che stai con lei vuoi me? be datti una svegliata e rinfrescati le idee- gli dissi lasciandolo li in palato.
Entrai in bagno,poggiai le mani sul lavandino e guardai il mio riflesso allo specchio. Stavo male e si vedeva tale e quale,abbassai lo sguardo che andò a poggiarsi sull'anellino verde,sorrisi involontariamente.
Presi il mio telefono e andi a gli ultimi contatti.
1 squilli,2 squilli...ed eccolo
-Liz- sorrisi,era bello sentire la sua voce
-Liam,pensavo fossi occupato-
-no inefetti abbiamo appena finito...è successo qualcosa?-
Rimasi li con il telefono in mano,che faccio glielo dico o no? mentre stavo decidendo ciò la porta del bagno si aprì rivelando niente meno che la mia prof di matematica (si quella che mi odia)
-merda- mi uscì,chiusi di scatto la chiamata
-Manson!- disse sorridendomi sadica -mi segua in presidenza-
Fregata con le mie stesse mani.
---
-Le regole in questa scuola sono ben chiare! Il telefono non dev'essere utilizato- disse il preside rivolto a me e i miei genitori.
Esatto miei cari,il caro non che calvo preside Randolf ha convocato i miei genitori.
-certo,la capiamo benissimo,lei ha completamente raggione. Provederemmo noi alla punizione per nostra figlia- disse mio padre
Mi portai una mano sulla fronte.
-bene allora! ecco quì- dicendo ciò porse il telefono a mia madre.
---
Eravamo usciti dall'ufficio
-il telefono a scuola? e in pieno bagno delle ragazze?- chiese papà sconvolto
-si vede che è mia figlia,brava piccolina fai la trasgressiva- disse mamma abbracciandomi
-Bonnie- la riprese papà
-oh insomma Gordon,non puoi pretendere che assomigli solo a te- disse mamma portandosi le mani sui fianchi.
-potrei riavere il mio cellulare per favore?-
-si- mamma
-no- papà
Entrambi si guardarono di cagnesco,mentre papà metteva in moto
-è così che ensi di punirla per ciò che ha fatto?- le chiese papà
-punirla e per che cosa? avanti di sicuro era una chiamata urgente-
-sentiamo un pò allora...chi avevi chiamato?- chiese papà
Oh diamine,non potevo dirgli di Liam,papà non avrebbe aprovato la mia amicizia con lui.
Non sapendo che dire stetti in silenzio
-Liz?- chiamò
-oh avanti chi sarà mai?- disse mamma prendendo il telefono
-no- dissi sporgendomi dai sedili posteriori,ma era troppo tardi.
-Liam...chi è Liam?- chiese mamma
-ehm...un amico-
-e comè che non lo conosciamo?-
Oh accidenti mamma stai zitta! 
-chi è?- chiese papà
-l'ho detto un amico-
-nome e cognome- disse
-non sò vuoi anche il gruppo sanguineo?- chiesi ironica
-Elizabeth- non era mai un buon segno quando mi chiamava per il mio intero nome e speccialmente con quel tono.
-Liam Payne- dissi abasa voce
-Payne? non mi è nuovo questo cognome- disse
-oh mio dio- urlò mamma -non mi dire che è uno dei ragazzi che ha partecipato a xfactor?- disse. Lei era fissata con quel programma.
-si- la mia voce fu un flebile sussuro.
Papà che era fermo al semaforo,si voltò dalla mia parte incenerendomi praticamente con lo sguardo,io dal canto mio cercai di farmi piccola piccola sul sedile.
-e si può sapere come hai fatto a conoscerlo?-
-di sicuro quando è andata a trovare Faith,sai loro ora lavorano li- disse mamma sorridente.
Ma io dico,perchè non chiude quella boccaccia? ora non mi lascerà più andare allo studio
-tesoro perchè non me ne hai parlato prima? allora dimmi,com'è? ti piace?- mi bombardò con le sue domande
-aspetta un attimo a Andrew lo sa? come ha preso la notizia?- chiese portandosi un dito sul mento
-io e Andy ci siamo lasciati- dissi
Mamma sbarrò gli occhi guardandomi
-spero non sia per questo Liam- disse papà leggermente arrabbiato. Lui andorava Andy,da quando l'aveva conosciuto l'aveva considerato una spece di figlio.
-no- 
-allora come mai?- chiese mamma
-sentite la smettete di farmi il terzo grado? è la mia vita accidenti,mi scelgo io gli amici e i miei futuri ragazzi,quindi papà smettila di essere arrabiato-
-questo ragazzo non mi piace- disse solamente lui
-ma se nemmeno lo conosci-
-è più grande-
-di due anni,capirai-
-non voglio che tu abbia a che fare con le persone che lavorano dentro lo studio-
-ma perchè?- chiesi esasperata
-perchè no Elizabeth!- urlò. Ero frustrata,accidenti! Liam era il ragazzo più dolce e rispettoso che abbia mai conosciuto,papà non poteva parlare così di lui.
-conoscilo prima,è un bravo ragazzo- insistetti
-non mi interessa,stacca ogni rapporto che hai con lui e cerca di riapacificarti con Andy- disse pèarcheggiano
-te lo scordi- dissi uscendo e sbattendo la portiera della macchina.
                                                             ***
Non avevo preticamente niente ormai,cellulare sequestrato e stessa cosa per il pc,per non parlare che mi era categoricamente stato vieteto di andare allo studio.
Non capivo perchè papà facesse così.
-stupida!- mi disse Angi
-così non mi aiuti- le dissi calciando una pietra
-come fai a non ricrdarti il numero?-
-a che mi serviva se ce l'avevo sul cellulare?- Afranta mi accomodai accanto a le e Mary sulla panchinadella scuola.
-è praticamente da una settimana che non lo sento e mi manca- ammisi 
Mary mi poggiò una mano sul braccio
-oh un idea- Angi quasi urlò
-cioè?-
-oggi vieni da me- disse
-oh si così incontro tua sorella che mi vuole praicamente morta!-
-intendevo,di ai tuoi che vieni da me ma in realtà andiamo allo studio insieme-
I mi occhi si illuminarono
-dio Angi sei un genio- le dissi buttandogli le braccia la collo.
---
Mamma c'era casacata come un pollo,quindi il piano aveva avuto inizio,ma c'era un altro ostacolo...mia zia!
aveva parlato con mio padre e sapeva che non sarei dovuta essere li.
-avanti dammi- le dissi,lei mi porse il suo telefono
-pronto,ufficio universal entrateniment,posso esserle utile?-
-Jo,sei tu?-
-Liz?-
-sssh- dissimo io e Angi nello stesso momento
-che succede?- chiese lui
-rispondi si o no. Mia zia è dentro lo studio?-
-si-
-cacchio- dissi -in quale piano?-
-al 2-
-Allora andiamo direttamente al 4- propose Angi
-delle vole stanno anche al 2 i ragazzi- dissi
-ragaze io sarei ancora qui- disse Jo
-oh accidenti scusami,senti sapresti dirmi dove si trovano i ragazzi?-
-mmmh questo non lo saprei. Liz ma tu che ci fai qui? non dovresti venire se non mi sbaglio-
-si,si certo. Senti sia chiaro io e te non abbiamo parlato- gli dissi
Lo sentì sospirare -certo tesoro,vai contro la morte,se Faith ti vede sei praticamente morta- disse
-nah,approposito grazie- dette queste ultime parole chiusi la chiamata
-Andiamo- disse Angi eletrizzata
---
4 piano. Stavamo girovagando per quello,o meglio Angi andava avanti e io mi nascondevo dietro di lei.
-ehi voi- entrambe ci irrigidimmo
No,non può essere accidenti,erano a malapena 10 minuti che ero la dentro.
Entrambe volsimo lo sguardo dietro di noi,incontrando lo sguardo di...
-Zayn,accidenti mi hai fatto prendere un colpo- dissi mettendomi la mano sul cuore
-Liz sei viva,allora?- chiese lui sorridente -che fine avevi fatto?-
-storia moooolto lunga...senti dove...?-
-Liam?- chiese divertito
-ehm...esatto- dissi leggermete imbarazzata
-nella hall- disse,sorrisi
-avanti -angi andiamo- dissi volgendo lo sguardo alla mia migliore amica,che in quel momento sembrava ammaliata da Zayn.
Alzaigli occhi al cielo
-Zayn lei è Angi,Angi lui e Zayn. Ora se non vi dispiace mentre fate conoscenza io devo correre che non ho molto tempo a disposizione- dicendo ciò,mi diressi verso la hall del 4 piano.
Dalla vetrata posta al posto del muro,lo vedevo che era comodamente seduto insieme a gli altri ed erano impegnati in una fitta conversazione.
Aprì di scatto la porta con un sorriso a 32 denti
-ehilà vi sono mancata?- tutti si voltarono verso di me sorpresi. Liam si alzò dal suo posto.
Senza nemmeno pensarci gli andai incontro buttandogli le braccia al collo.
Accidenti se non mi era mancato,una settimana senza di lui e la sua presenza costante è stato orribile.
Sentì il curo scopiarmi praticamente di gioia non appena lo avevo visto,ma in qusto momento qual piccolo muscolo era incontrollabile.
  
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